mercoledì 30 aprile 2014

Juvecaserta, la felicità dei tifosi: «Sognare non costa nulla»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 30/04/2014

LEGA A. Dopo il colpaccio di Sassari i supporters bianconeri credono ancor di più ai playoff
La felicità dei tifosi: «Sognare non costa nulla»

CASERTA. La Juvecaserta ha ripreso gli allenamenti in vista dell’ultimo match casalingo di domenica (palla a due alle ore 17:00) contro Cremona. La vittoria strappata con merito dal parquet di Sassari ha senz’altro dato un’iniezione di fiducia a tutta la squadra, che oltre a preparare il prossimo impegno, avrà l’agenda comunque piena. Venerdì mattina, infatti, alle ore 12:00 ci sarà il secondo atto della sinergia tra la società di Pezza delle Noci e la Casertana. Questa volta, i calciatori rossoblu faranno visita ai bianconeri al PalaMaggiò, per cimentarsi a tirare a canestro. Evento ovviamente aperto ai tifosi di entrambe le squadre. Per la nostra rubrica settimanale dedicata proprio ai tifosi, diamo la parola a Paolo Lubreglia, 35 anni nato a Stigliano, vicino Matera, ma casertano d’adozione. E’ un addetto alla sicurezza presso l’Aeroporto di Capodichino, da sempre tifoso della Juvecaserta, perché amante della pallacanestro, e soprattutto sostenitore di ogni squadra della propria città.
PAOLO LUBREGLIA (QUELLO AL CENTRO)
Colpaccio a Sassari contro ogni pronostico. Quando il cuore e la voglia contano più di tutto?
«Cuore e voglia sono decisamente componenti fondamentali, soprattutto in gare come queste, ed è nel dna della Juvecaserta, lottare e sudare per ottenere soddisfazioni e poterle regalare agli splendidi tifosi. Tuttavia quest'analisi non deve fuorviare. I bianconeri non hanno vinto solo grazie all'orgoglio, ma a causa di una prova superlativa. Non a caso, si è concluso ogni quarto avanti nel punteggio, fatta eccezione per il primo e la rincorsa finale sarda, anche abbastanza nettamente».
Pistoia batte un colpo, e Caserta subito risponde. Corsa ai playoff combattuta?
«Pistoia e Caserta hanno dimostrato di crederci e di non esser lì per caso. Sono due piacevoli conferme della lega e venderanno cara la pelle nell'ultimo scorcio di campionato. Pistoia dopo il successo a sorpresa, credeva che dal cilindro di giornata non uscisse null'altro, ed invece Caserta ha dimostrato che nella domenica sotto la retina, anche un'altra piazza calda come la nostra, avrebbe continuato a sognare e forse, con i debiti scongiuri del caso, anche più concretamente. Resta il fatto che la lotta ai playoff è davvero accesissima».
Chi è stato per te il migliore nella straordinaria vittoria di Sassari, e perché?
«Sarebbe scontato tesser lodi per Jeff Brooks o Chris Roberts, dato il loro score personale, però vorrei andare controcorrente ed elogiare ulteriormente coach Lele Molin, che ha saputo caricare la squadra, gestire l'ambiente e soprattutto cercare di produrre un gioco tale da non snaturare il vero marchio della Juvecaserta. Scelta e linea ancor più coraggiosa se pensiamo di aver ritrovato la vittoria esterna dopo ben quattro mesi, e tanto per condire la torta in maniera ancor piu' dolce. Domenica abbiamo battuto i vincitori della Coppa Italia, quella volta fu contro una grandissima Siena, contro cui abbiamo avuto di che festeggiare quest’anno. Sarà soltanto un caso, forse».
Chi è invece, secondo il tuo punti di vista, il giocatore davvero essenziale per questa Juvecaserta?
«Da uomo di sport, credo che il linguaggio del corpo indichi tutto, specialmente in momenti particolari di una gara e di una stagione. E credo che Brooks in questo frangente sia l'arma in più, la sua sicurezza ed il suo carisma sul parquet di Sassari hanno concretamente trasmesso fiducia a tutta la squadra, che eccezion fatta per gli ultimi due minuti di gioco a fari spenti, ha illuminato la domenica cestistica di noi tutti tifosi».
Da casertano purosangue, come vedi il connubio tra la Juvecaserta e la Casertana?
«E’ un legame particolarmente romantico direi, dato che sovente navighino in acque parallele, vivendo emozioni forti allunisono. Credo sia prematuro ed insensato porre in essere discorsi circa una collaborazione anche societaria e manageriale, però è sotto gli occhi di tutti che la Juvecaserta stia confermandosi da anni ad ottimi livelli dopo anni bui, ed ora che la Casertana ha finalmente riabbracciato il calcio che conta, non credo che sia utopico pensare a collaborazioni e sinergie per una città che vive lo sport davvero come poche nel nostro paese».
Il tuo personale messaggio alla dirigenza bianconera?
«La dirigenza sta lavorando bene, con disponibilità e risorse non certo faraoniche. Non sono certamente io a dover esprimere giudizi e consigli, perché gli operatori esperti ed oberati di lavoro, vanno rispettati per la professionalità e l'attaccamento ai colori. Quindi, lasciamoli lavorare con serenità e pieno appoggio come fatto sempre finora».
Il tuo sogno nel cassetto per la Juvecaserta?
«Sognar non costa nulla, quindi tornare a lottare per un trofeo sarebbe altamente stuzzicante. Il palazzetto infuocato non attende altro, noi tifosi con pazienza coltiviamo l'ambizione, di tornare un giorno, a disputare una finalissima e rimpinguare la bacheca. Chiaramente deve essere sostenuta tanto la squadra, quanto la società».
In ottica playoff è sempre più possibile un vero e proprio spareggio finale a Pistoia, cosa ne pensi?
«Sarebbe suggestivo se la sfida contro Pistoia valesse l'accesso ai playoff, ma nella pallacanestro nulla è scritto, e potremmo assistere ad altre sorprese in queste battute finali. Caserta potrebbe anche affrontare tranquillamente quella gara, ma pur non essendo superstizioso, non aggiungo altro».
Sempre in ottica playoff, all’orizzonte ci sarebbe un possibile primo turno contro Milano, che sfida?
«L'asse tra Caserta e Milano rievoca la storia, il lieto fine, ma anche alcuni nostri drammi sportivi. Fortissime emozioni, insomma, che ogni tifoso vuol comunque provare ad affrontare e vivere intensamente ed all'ultimo respiro. Sarebbe una sfida certamente dura e complessa, non solo per l'eccellente stagione dell'Olimpia, che ha anche sfiorato il sogno europeo, ma perché in simili sfide, ci sono dei valori che vanno oltre ogni contenuto tattico, tecnico o sportivo. Ci sono spunti che interessano cuore, testa, orgoglio, e perché no, a volte anche la geografia. Credo fermamente, comunque, che la nostra Juvecaserta possa centrare con merito l’obiettivo dei playoff, e dar del filo da torcere a qualsiasi squadra, corazzata o rivelazione che sia».

martedì 29 aprile 2014

Clinic federale al PalaAngioni-Caliendo

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/04/2014

L'EVENTO. Coach Andrea Capobianco fa tappa a Maddaloni per il Progetto Azzurri
Clinic federale al PalaAngioni-Caliendo

MADDALONI. Da oggi, e per quasi l’intera settimana, il PalaAngioni-Caliendo di Maddaloni sarà teatro di due eventi particolarmente importanti nel panorama della pallacanestro regionale. Di riflesso, anche la locale squadra di basket, il San Michele Maddaloni, potrà godersi queste piccole soddisfazioni. Si tratterà di ospitare il Clinic di coach Andrea Capobianco, che rientra nel panorama della due giorni del Progetto Azzurri iniziato già ieri con l’appuntamento di Battipaglia; e poi del Concentramento finale del campionato Under 17 Elite che vedrà sfidarsi sulle tavole della struttura maddalonese per conquistare lo scettro di categoria il San Michele Maddaloni, lo Sporting Portici, la Virtus Monte di Procida e i Tigers Saviano. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’appuntamento con coach Capobianco. Dalle ore 16:00 saranno impegnati sul parquet per il progetto di qualificazione territoriale i prospetti del 2000, e dei 22 convocati ben 6 sono casertani. Si tratta di Francesco Brillante (MB Marcianise), Gianluca De Meo (Sinuessa Mondragone), Salvatore Del Prete e Giovanni Moccia (Basket Casapulla), Emanuele Marino (Juvecaserta) e Pasquale Tagliafierro (Drengot Aversa). Riserve a casa Angelo Carta (Basket Casapulla), Davide Daniele (Ellebielle Caserta) e Salvatore Migliaccio (Drengot Aversa). Dalle 17:45 invece, toccherà allenarsi ai prospetti classe 1997-1998-1999. Anche per questa fascia d’età, tra i 20 convocati ci sono 6 atleti di Terra di Lavoro, ovvero Alessandro Aldi, Ferdinando De Franciscis ed Elio Di Martino (Juvecaserta), Giuseppe D’Addio e Alessandro Romano (Basket Casapulla) e Manuel Salanti (San Michele Maddaloni). Riserve a casa Salvatore Iovinella e Francesco Porfidia (Juvecaserta) e Roberto Parisi (Ellebielle Caserta), Al termine di queste due sedute di allenamento, alla quale saranno presenti anche il Referente territoriale Alfredo Lamberti, coadiuvato dai tecnici Antonio Merola (Basket Casapulla), Massimiliano Tipaldi (Meomartini Benevento), Francesco Dragonetto (Polisportiva Agropoli) e Mario Conte (Vivibasket Napoli), ci sarà il clinic federal, con relatori coach Capobianco, il preparatore atletico della Juvecaserta Pasquale Tancredi, e il tecnico di minibasket Fabio Bagni.
«Queste sono senz’altro due grandi soddisfazioni per noi, che ci inorgogliscono - ha commentato il dirigente del San Michele Maddaloni, Pasquale De Filippo - ma ci sono anche delle altre novità che ci rendono orgogliosi. La Federazione, infatti, ci ha chiesto la disponibilità per ospitare uno spareggio del campionato Under 15 Eccellenza tra Toscana e Calabria in programma per il 14 maggio, e questo fa sì che diventiamo sempre più un punto di riferimento della pallacanestro regionale. Inoltre, ci siamo candidati per ospitare il Jamboree, da svolgersi il prossimo 25 maggio, e che rappresenta la fase finale del campionato Esordienti. Ci sono dunque tante cose in ballo, e che ci vedranno felicemente impegnati nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. Martedì avremo la fortuna di ospitare coach Capobianco, che rappresenta - ha continuato il dirigente calatino - una delle nostre eccellenze territoriali, che ha conseguito un prestigioso risultato con la Nazionale Under 18 al torneo di Mannheim. Sarà fatto questo clinic al quale presteremo dei nostri atleti quali dimostrant, e dunque trascorreremo questo gran bel pomeriggio con tanti allenatori che assieperanno le tribune del nostro palazzetto per questo evento. Giovedì e venerdì, invece, avremo il culmine del risultato giovanile più bello di questa stagione, ovvero il raggiugimento del Concentramento finale della categoria Under 17 Elite, e che ospiteremo al PalaAngioni-Caliendo. Penso che un risultato pieno ci potrebbe scappare per i nostri ragazzi, dopo un campionato che è stato davvero molto equilibrato. Invito tutti i maddalonesi a venire ad incitare i ragazzi, anche perché il primo maggio è anche un giorno festivo, e sarebbe il caso di dare un piccolo sostegno ai nostri giovani atleti che - ha concluso il dirigente maddalonese - potrebbero raggiungere un risultato davvero bellissimo per tutti noi».
Per quanto riguarda il Concentramenti finale Under 17, giovedì ci saranno le semifnale Portici-Saviano (17:30) e Maddaloni-Monte di Procida (19:30), mentre il giorno dopo, venerdì, agli stessi orari prima si disputerà la gara per sancire chi salirà sul gradino più basso del podio, e poi la finalissima per proclamare la vincitrice regionale.
GIBO

Pistoia batte un colpo, la Juvecaserta risponde

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/04/2014

LEGA A. I toscani hanno violato il parquet di Roma mentre i bianconeri quello di Sassari
Pistoia batte un colpo, la Juvecaserta risponde

Giovanni Bocciero

CASERTA. Se questo è un sogno, allora non svegliatemi. Questo è stato il pensiero unanime dei tifosi casertani immediatamente dopo aver appreso che la Juvecaserta aveva sbancato il PalaSerradimigni di Sassari. Eppure è tutto vero, certo, suona strano, ma è la pura verità. I bianconeri ritornano dalla trasferta isolana con i due punti in tasca, che ai fini della corsa per i playoff hanno un peso specifico non indifferente.

CHRIS ROBERTS (FOTO ARTIANO)
I DUE PUNTI. L’insperata vittoria di Sassari arriva in un momento davvero cruciale della stagione, e tale posta in palio assume una doppia valenza. Innanzitutto si tratta di una vittoria “on the road”, e già questo basta e avanza per far sorridere. La cosa che fa davvero meravigliare, è che questo successo sia arrivato in uno dei campi più infuocati di tutto il campionato, escluso forse proprio il PalaMaggiò. La Juvecaserta alla vigilia del match contro Sassari era data per spacciata, addirittura i bookmakers quotavano la vittoria dei bianconeri a 12, una vera cifrona paragonata alle quote medie. Nonostante ciò, proprio come chi non aveva nulla da perdere ma tutto da guadagnare, la truppa di coach Lele Molin ha confezionanto una ottima prestazione, conducendo le danze per quasi tutta la contesa. Questo ovviamente fa riflettere. Riapriamo il libro dei ricordi, e di successi lontano dal catino di Pezza delle Noci la Juvecaserta ne ha raccolti tre, l’ultimo e decisamente il più blasonato in quel di Siena il 26 dicembre dello scorso anno (gli altri a Pesaro e Montegranaro, ultime della classe). Da allora soltanto prestazioni opache, a dire la verità più per il risultato che per il gioco offerto. Come dimenticare Cremona, dove di fatto si è persa la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia, o Venezia oppure Milano, dove si è segnato il record negativo per punti realizzati (solo 43). O ancora Roma, Brindisi, Bologna e Varese, gare in cui con un po’ di sangue freddo in più si sarebbe conquistata la vittoria. Ma niente, a questa squadra mancava un soldo per fare una lira negli impegni in trasferta. Si è arrivati quasi all’esasperazione, perché nel percorso tracciato dal tecnico bianconero per partecipare al gran ballo, era previsto un percorso netto tra le mura amiche e almeno un’incursione esterna, e con tutte quelle occasioni sprecate non poteva che crescere l’amarezza. Per di più, 24 ore prima della partita più difficile che il calendario aveva previsto per i casertani nelle ultime tre giornate di campionato, la diretta concorrente per la corsa ai playoff, Pistoia, aveva fatto saltare ogni tipo di pronostico violando il parquet della Capitale, agganciando così in classifica i bianconeri. Insomma, un’ulteriore pressione addosso. E allora cosa decidono di fare Marco Mordente e compagni? Ma ovviamente di espugnare a loro volta il parquet amico dei sassaresi, rimettendo così le cose a posto: si ritorna a sorridere in trasferta; si rimettono due punti tra se e Pistoia; e addirittura si acciuffa Reggio Emilia che ha comunque una gara da recuperare. Insomma un compione degno di Alfred Hitchcock, che in quanto a creare suspense non era secondo a nessuno.

I VOTI. Ebbene, questo è un capitolo alquanto soggettivo, e quindi terreno fertile per le critiche. Su queste colonne, in relazione alle pagelle della gara di Sassari sono stati attribuiti a giocatori e allenatore voti compresi tra l’otto e il nove, presi dall’euforia del colpaccio esterno e forse esagerando. Il giemme Marco Atripaldi si è espresso sulla stessa lunghezza d’onda nell’immediato dopo partita, dando un nove complessivo alla squadra, e tenendosi il massimo dei voti al raggiungimento dell’obiettivo playoff. Ora preferenze a parte, la Juvecaserta ha disputato un match di grande sostanza in terra sarda, mettendo in campo grinta, cuore, caparbietà, concentrazione, cinismo e attributi. Dara la palma di Mvp ad uno solo dei bianconeri è cosa ardua, proprio perché ognuno ha portato il proprio contributo alla causa. Jeff Brooks è stato il trascinatore, fondamentale su entrambe le metà campo; Ronald Moore è sempre più leader silenzioso della squadra, il vero condottiero, colui che tiene le redini in mano e che risulta sempre più essenziale; Chris Roberts autentico crack che quando si riscalda assume una dimensione intergalattica; Marco Mordente e Andrea Michelori, i due pilastri, l’anima e lo spirito di questa squadra, sempre presenti quando c’è da lottare; Carleton Scott che dalla panchina porta nuova linfa per non far calare l’intensità e la concentrazione; Michele Vitali, autentica sorpresa e pietra miliare per il progetto futuro; e Tony Easley che pur senza brillare ha cercato, e in parte riuscito, a farsi rimpiagere da buon ex. E infine, ma non ultimo, Lele Molin, che ha preparato ottimamente la gara. Certo Sassari c’ha messo del suo (29% da tre), ma Caserta ha fatto senz’altro il suo (95 punti realizzati).

LA CORSA AI PLAYOFF A DUE TURNI
Gli impegni da recuperare rendono tutto complicato

CASERTA. Per chi ha letto il nostro quotidiano nelle ultime due settimane, si sarà abituato a vedere lo specchietto riassuntivo degli impegni che mancavano per concludere la regular season di tutte le squadre coinvolte nella corsa per i playoff. Ad oggi sarebbe un po’ complicato riproporre tale grafico, per il semplice motivo che diverse squadre hanno delle gare da recuperare, dovute esclusivamente ad impegni europei. 
Innanzitutto, è doveroso complimentarsi con Reggio Emilia, vincitrice dell’EuroChallenge, la cui Final Four si è disputata al PalaDozza di Bologna, e che a distanza di cinque anni ha riportato nel Bel Paese un trofeo internazionale. L’ultima ci era riuscita la Virtus Bologna, conquistando appunto l’EuroChallenge. Ci auspichiamo, a tal proposito, che questo successo possa in qualche modo rinvigorire il movimento cestistico italiano, che pur a fatica dimostra di essere piuttosto vivo. Reggio Emilia (28 punti) guida la classifica dei team che stanno lottando per gli ultimi due posti disponibili per il gran ballo. Gli emiliani recupereranno giovedì il match a Venezia rinviato, poi affronteranno Cantù (in casa) e Avellino (fuori). Caserta (28 punti) è attesa dalla gara casalinga contro Cremona, e dallo scontro diretto contro Pistoia (26 punti), la quale prima di ospitare i casertani sarà di scena a Bologna. Altra candidata è Varese (26 punti), che si giocherà le proprie carte contro Siena (in casa) e Roma (fuori). Con poche possibilità di farcela Venezia e Avellino (entrambe 22 punti), visto che pur avendo una gara in meno dovranno davvero sperare nell’allineamento perfetto degli astrtti. I lagunari oltre Reggio sfideranno  Roma (in casa) e Pesaro (fuori); gli irpini recupereranno giovedì con Milano (in casa), e poi Montegranaro (fuori) e Reggio (in casa). Esclusa ormai Bologna (22 punti).
GIBO

lunedì 28 aprile 2014

Intervista post gara Maddaloni-Molfetta 69-58

SERVIZIO VIDEO DA GIOVANNI BOCCIERO TV DEL 28/04/2014

Intervista post gara Maddaloni-Molfetta 69-58


Intervista a coach Massaro e al dirigente De Filippo

La Campania si classifica diciassettesima

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/04/2014

TROFEO DELLE REGIONI. Battuto nell’ultimo match della kermesse il Molise
La Campania si classifica diciassettesima

CAMPANIA 62
MOLISE 29
(6-7; 28-19; 40-25)

CAMPANIA: Gallo 11, Cecere 2, Meles 3, Vietri 11, Ascione 6; Pellicano 11, Federico 9, Ceriello 3, Tartaro 4, Romanelli n.e., Cappabianca 2, Giugliano n.e., All. D’Addio, Ass. Morena.
MOLISE: Cicchetti, D’Agnillo 10, Quaranta 1, Fuschino 7, Lombardi 3; Zurcino, Russo 2, Eliseo, Bravo, Mustillo, Tedeschi, Gagliardi 6, All. Sabatelli, Ass. Coppola.

RIMINI. La rappresentativa della Campania chiude con una vittoria il proprio cammino al Trofeo delle Regioni, e battendo nettamente il Molise si aggiudica il diciassettesimo posto nella classifica generale. In effetti, il posto conseguito alla kermesse nazionale disputatasi in Romagna, non può ritenersi soddisfacente per la selezione con il Vesuvio stilizzato nel proprio stemma. C’è anche da dire, però, che il girone in cui i ragazzi campani sono stati inseriti alla fine si è rivelato altamente competitivo. Non a caso, la rappresentativa del Lazio si è addirittura proclamata vincitrice della competizione, battendo nella finalissima la compagine del Veneto per 65 a 59. Posizioni comunque di alto rango quelle raccolte dal Friuli Venezia Giulia, giunto sesto, e dalla Sicilia, arrivata undicesima, sfiorando dunque la “top ten”. Nonostante le tre sconfitte rimediate nel raggruppamento, quasi tutte maturate comunque nei minuti finali, era la gara contro la Calabria da non dover essere persa, e che purtroppo ha sancito la retrocessione nel gruppo B delle nazionali regionali della Campania.
Tornando alla pura cronaca, dopo il successo raccolto ai danni della Basilicata, i ragazzi campani si sono regalati il bis contro il Molise, che è stato regolato abbastanza agevolmente, anche se il primo quarto di gioco ha raccontato tutt’altro. Come spesso capitato nelle gare precedentemente giocate, la Campania parte a rilento, mettendoci un po’ prima di carburare. Coach Federico D’Addio cambia lo starting-five per la terza gara consecutiva, cercando di dare un’opportunità a tutti i ragazzi convocati, ma è il Molise a trovare i primi punti che le permettono addirittura di chiudere la prima frazione avanti di una lunghezza, seppur il risultato sia abbastanza esiguo. Prese le misure, nel secondo periodo la Campania inizia a spron battuto, guidata dal duo composto da Carlo Pellicano e Roberto Federico, che confezionano insieme ben diciannove punti di fila (undici il primo e otto il secondo). I campani compiono sorpasso e allungo, chiudendo il primo tempo avanti di nove punti, con Giovanni Ceriello che infila la bomba a pochi secondi dal termine. Al rientro dagli spogliatoi la Campania sostanzialmente controlla il vantaggio, rispondendo colpo su colpo alle offensive degli avversari, senza alzare mai i ritmi. E nonostante ciò, ci si presenta all’ultimo atto della contesa con ben quindici lunghezze da dover difendere. In realtà, gli ultimi dieci minuti di gioco sono più che altro una vera e propria sofferenza per i pari età molisani, che riescono a realizzare soltanto quattro punti, mentre in retroguardia vengono infilati con grande continuità da Benjamin Vietri, che si sveglia da quel torpore che aveva condizionato la sua prestazione nei primi tre periodo della sfida.
GIBO

Il Maddaloni supera il Molfetta

COMUNICATO STAMPA DELLA PALL. SAN MICHELE DEL 27/04/2014

Il Maddaloni supera il Molfetta


Gruppo Ventrone Maddaloni-Pallacanestro Molfetta 69-58
Maddaloni: Ragnino, Piscitelli 16, Mastropietro, Moccia, Desiato 12, Loncarevic 10, Garofalo 5, Rusciano 14, Greco, Chiavazzo 12, All. Massaro.
Molfetta: Grimaldi 4, Sallustio 3, Spadavecchia 3, De Falco 9, Di Nanni 1, Murolo 6, Longobardi 21, Azzollini 2, Martignago 2, Maggi, 7 All. Gesmundo.
Parziali: 17-19; 30-37; 47-46.
Arbitri: Marco Guarino di Campobasso (CB) e Giuseppe De Prisco di Nocera Superiore (SA).



Cronaca: Il Gruppo Ventrone Maddaloni vince contro il Molfetta, innestando il turbo nel secondo tempo. Infatti, i secondi 20' di gara sono stati a completo appannaggio dei biancazzurri, che hanno letteralmente dominato gli avversari.
Pronti, partenza e via, sono i padroni di casa che riescono a trovare le giuste misure per piazzare i primi canestri della gara. Il Molfetta, però, è squadra ostica e dopo aver capito la situazione inizia a macinare anch'essa gioco. I viandanti provano a mettere subito i bastoni tra le ruote dei rivali applicando i raddoppi sul pick and roll dei maddalonesi, che inizialmente sono bravi a disinnescare. Successivamente, i pugliesi decidono di cambiare proprio lo schema difensivo, schierandosi con una zona 2-3. I calatini perdono la mira dalla lunga distanza, a differenza degli avversari che invece insaccano dai 6,75 e chiudono in vantaggio il primo quarto.
La seconda frazione segue lo stesso leit movit di quella precedente, con i molfettesi che riescono ad essere più cinici e i padroni di casa a provare a rintuzzare. Il proprio vantaggio, il Molfetta lo costruiva innanzitutto in difesa, dove i rivali si sono più volte incespicati, forzando qualche conclusione e faticando a mettere punti a referto. Sulla spinta del momento fortunato, e sciorinando comunque una pallacanestro più semplice e letale, gli ospiti hanno chiuso il primo tempo con addirittura sette lunghezze di vantaggio.
Al rientro dagli spogliatoi è cambiata la musica. Il Maddaloni ha regolato il volume ed ha iniziato la rimonta. In realtà, il terzo periodo di gioco ha visto errori sia da una parte che dall'altra, ma i biancazzurri sono stati bravi a concretizzare le sbavature degli avversari. E non è un caso se tanti punti sono arrivati proprio dai contropiedi scaturiti dai tiri sbagliati dai pugliesi. Poi si sa, quando i calatini riescono ad alzare i ritmi di gioco tutto gira per il meglio. Al 30' il recupero è completato.
L'ultimo quarto di gioco resta ancora in bilico nei primi minuti, ma più il tempo passa più il Maddaloni diventa padrone della gara. Il Molfetta, colpito mentalmente, non riesce più a organizzare un attacco buono, e subisce invece parziali su parziali da parte dei maddalonesi, che con l'inerzia dalla propria mettono in cassaforte il risultato finale.

Addetto Stampa

Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

sabato 26 aprile 2014

Juvecaserta, ostica trasferta isolana

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/04/2014

LEGA A. I bianconeri attesi ad un match proibitivo chiedono consigli all’ex di turno Easley
Juvecaserta, ostica trasferta isolana

TONY EASLEY (FOTO FUNARO)
CASERTA. La Juvecaserta oggi pomeriggio scenderà sul parquet del PalaSerradimigni per affrontare la Dinamo Sassari, in un match che ormai lo ribadiamo da giorni, è a dir poco proibitivo per i bianconeri. L’ambiente sassarese è già di per se molto caloroso, e non farà alcuna eccezione quest’oggi, anzi. In settimana il capitano Giacomo Devecchi ha incoraggiato i propri compagni dichiarando che non bisogna più avere abbassamenti di concentrazione, che in queste ultime gare di regular season c’è necessità di avere la stessa intensità dei playoff ormai imminenti. Inoltre, la Dinamo ha festeggiato i 54 anni dalla sua fondazione, e questo sarà senz’altro un ulteriore incentivo per conquistare i due punti messi in palio. Passare nel fortino biancoblù sarà cosa molto ardua, ma i casertani non hanno nulla da perdere, e dunque proveranno a fare sicuramente la loro partita. Proprio come l’ex di turno, quel Tony Easley ha pur restando legato alla squadra e alla città, ha promesso che in campo darà battaglia.

GLI AVVERSARI.
Sassari è una squadra che può fare da scuola sia per talento che per esperienza. D’altronde, lo stesso coach Lele Molin ha affermato che gli avversari rappresentano un po’ tutti i difetti che ha, purtroppo, la sua squadra. Decifrare chi sia il giocatore più pericoloso tra quelli a disposizione del tecnico Meo Sacchetti è cosa molto difficile. A primo acchito verrebbe facile da dire Drake Diener, fresco vincitore della gara del tiro da tre all’All Star Game di Ancona e tra i primi posti in diverse graduatorie. Ma quando si parla di Sassari si può davvero sfogliare la margherita. Il folletto Marques Green, il cugino Travis Diener, i vari Caleb Green e Brian Sacchetti, tutti giocatori capaci di inventare canestri o giocate che possono mettere in ginocchio la difesa rivale. L’unica defezione dovrebbe essere quella di Drew Gordon, ancora alle prese con il problema alla caviglia e che quindi per precauzione dovrebbe andare a referto solo per onor di firma. Al posto suo nella vernice ci sarà spazio per l’azzurro Amedeo Tessitori e per Benjamin Eze, che dopo aver stentato al suo arrivo in Sardegna, nelle ultime apparizioni sembra in grande crescita.

POSTA IN PALIO. La “doppia v” servirebbe ad entrambe le franchigie, ovviamente per obiettivi radicalmente diversi. Sassari infatti, e alla disperata rincorsa per salire ulteriormente ed evitare il difficile accoppiamento con Milano in un ipotetica semifinale. Per Caserta invece, l’obiettivo primario sarebbe quello di andare a fare i playoff, e non fa nulla se al primo turno bisognerà scontrarsi contro la corazzata delle “scarpette rosse”, l’importante per i bianconeri sarebbe parteciparvi.

DNB. Maddaloni di nuovo in campo

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/04/2014

DNB. I calatini ospitano il Molfetta dopo aver osservato il turno di riposo
Maddaloni di nuovo in campo

MADDALONI. Il San Michele Maddaloni tornerà in campo oggi pomeriggio (palla a due ore 18:00) tra le mura amiche del PalaAngioni-Caliendo. L’avversario di turno per la seconda gara in questa fase ad orologio della truppa di coach Massimo Massaro sarà il Molfetta, squadra che in questa stagione è legata alle sorti dei biancazzurri tanto in positivo quanto in negativo.
La prima sfida tra le due formazioni si è giocata alla quinta giornata, esattamente il 3 novembre, quando i maddalonesi riuscirono ad espugnare il PalaPoli con il netto punteggio di 84 a 65. Oltre al risultato in se, che fa sempre sorridere quando si ritorna da Molfetta con i due punti in tasca visto il campo sempre ostico, per il Maddaloni quella vittoria rappresentò la prima del campionato in corso, dopo tre sconfitte consecutive e il turno di riposo forzato. Con quel successo i calatini ruppero il ghiaccio nella nuova serie, essendo neopromossi, mettendosi alle spalle l’inizio in salita causato anche da tre trasferte nelle prime quattro partite del torneo.
La gara di ritorno, invece, è stata disputata lo scorso 9 febbraio, e a sorpresa in quell’occasione furono i pugliesi ad uscire dalla contesa con il pugno alzato al cielo, in segno ovviamente di vittoria. Il match terminò con il punteggio di 61 a 58, con un rush finale che premiò gli ospiti, alla caccia di punti utili per la salvezza. Quella sconfitta arrivò nel momento migliore per il Maddaloni, imbattuto dall’inizio del 2014 e alla ricerca del quinto successo consecutivo (superati in serie Agropoli, Monteroni, Bisceglie e Francavilla) che avrebbe permesso di calare il pokerissimo. Quelle vittorie valevano ancor di più se si considera che a Monteroni e contro il Bisceglie il tecnico maddalonesi ha cercato di guidare la squadra dalle tribune per la squalifica rimediata contro Agropoli, partita in cui il coach fu allontanato dalla panchina.
Oggi le due squadre, dunque, si sfideranno per la terza volta in stagione, ma per la prima volta si giocherà consapevoli che il San Severo è stato radiato dal campionato. Da qui alla fine del torneo ogni partita che la società foggiana avrebbe dovuto disputare sarà omologata con il risultato di 20 a 0, ma è unanime il coro che, ancora una volta, è la pallacanestro tutta che ha perso, con critiche nei confronti della federazione e solidarietà per i giocatori coinvolti. Questo comporta che il Maddaloni raggiunga la settima posizione in classifica, e che si apra una lotta per l’ottavo spot tra il Bernalda (avversari dei calatini il 4 maggio) e il Molfetta, dietro di due punti.
GIBO

TROFEO DELLE REGIONI La Campania festeggia

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/04/2014

TROFEO DELLE REGIONI. Prima vittoria
La Campania festeggia

BASILICATA        33
CAMPANIA        54
(10-9; 25-26; 25-36)

BASILICATA: Mazzarelli, Coretti 17, Musto 4, Centoducati, Caradonna 4; Mazzola, Monteleone 2, Iovane 2, Casaletto, Lattarulo, Santangelo 2, Costa 2, All. Longobardi, Ass. Romano, Ass. Carella.
CAMPANIA: Gallo 8, Cecere 4, Vietri 15, Giugliano 2, Ascione 1; Pellicano 2, Federico, Ceriello 9, Meles 2, Tartaro 4, Romanelli 7, Cappabianca, All. D’Addio, Ass. Morena, Ass. Tancredi.


RIMINI. Finalmente si può festeggiare in casa Campania, perché è arrivato il tanto atteso primo successo al Trofeo delle Regioni. La vittima della rappresentativa campana è stato il team confinante della Basilicata, allenata dal casertano doc Francesco Longobardi, che si è dovuta inchinare dopo un match che è stato a due volti. Infatti, il primo tempo è scivolato via sul filo dell’equilibrio, mentre nella ripresa è stato un monologo della Campania, che ha terminato per dilagare prima che suonasse la sirena finale che sanciva, di fatti, la fine della contesa.
Per questa gara il tecnico Federico D’Addio mischia ancora una volta le carte, e cambia il quintetto di partenza volendo premiare Cecere e Giugliano. Il primo quarto, però, non è bello per i ragazzi campani, troppo impacciati e timidi nel colpire la difesa avversaria. Con questo andazzo, al termine dei primi dieci minuti di gioco s’insegue di un punto. Nel secondo periodo c’è una piccola reazione da parte della Campania, che prova a scrollarsi di dosso la polvere, anche se continua a regnare sovrano l’equilibrio. Le due compagini si fermano al riposo lungo con i campani che questa volta conducono loro di una lunghezza la sfida.
Al rientro dagli spogliatoi arriva il break, forse, decisivo. In campo si segna con il contagocce, anche se l’adrenalina e l’intensaità è palpabile a tutti i presenti. Con il fatto che si segna pochissimo, ne approfitta la Campania che vince il terzo parziale con un incredibile 10 a 0, che li vede lanciarsi sul più undici. Nell’ultima frazione i campani rispondono colpo su colpo alle offensive avversarie, e alla fine conquistano la vittoria toccando anche il ventello.
GIBO

La Juvecaserta contro il suo “alter ego”

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 26/04/2014

LEGA A. Per coach Molin Sassari mette in evidenza i difetti della sua squadra
La Juvecaserta contro il suo “alter ego”


Giovanni Bocciero

caserta. La Juvecaserta domani sarà di scena a Sassari. Ne ha parlato in conferenza stampa il tecnico casertano
«Sicuramente la vittoria contro Siena è stata importante per il morale - ha esordito coach Lele Molin -. Questo è servito soprattutto perché la settimana è stata tribolata a causa del fatto che abbiamo avuto qualche acciacco, ma vediamo di rimettere insieme i cocci e prepariamoci alla prossima gara contro Sassari».
L’infortunio di Claudio Tommasini, a tal proposito, ha ridotto le rotazioni dei bianconeri.
«L'assenza di Tommasini alla fine ci pesa - ha analizzato il tecnico - perché non abbiamo un giocatore che possa dare fiato a Ronald Moore e allo stesso Marco Mordente. Per un giovane come lui, queste sono partite che ti arricchiscono, un po’ come sta succedendo a Michele Vitali, che sta interpretando un ottimo ruolo in stagione. Vitali ha avuto degli alti e bassi che sono comunque fisiologici, però sta dimostrando di essere ricettivo a ciò che gli chiedo e gli chiediamo, ed ha anche ampi margini di miglioramento. Siamo tutti contenti di aver investito su di lui, e ripeto, ha ancora ampi margini di miglioramento e può continuare a crescere. La cosa che ci fa pensare, però, è che un giocatore è quello che si conferma, e quindi questo gli deve valere come uno sprone per continuare a lavorare».
A tal proposito è intervenuto anche il giemme Marco Atripaldi.
«Nella mia vita lavorativa - ha commentato il dirigente bianconero - mi è capitato una simile vicenda con Pietro Aradori, che arrivato a Biella nel primo anno giocò circa 15 minuti per gara, poi nell'anno successivo fu il miglior marcatore del campionato. Vitali sembra possa seguire questo percorso, anche se ci ha fatto un po’ penare per firmare il contratto, e parlando con il nostro preparatore atletico Domenico Papa, lui ha margini di crescita anche a livello fisico ed atletico».
Una grande sorpresa, o meglio, un’altra scommessa vinta dalla Juvecaserta a mani basse, è quella di Ron Moore, un vero leader che da subito si è calato ottimamente nella sua avventura all’ombra della Reggia.
«Non mi aspettavo potesse avere un impatto del genere - ha commentato l’allenatore casertano -. Non pensavo potesse essere efficace in questo modo sin dalle sue prime apparizioni. Mi piace perché riesce a coinvolgere tutti i compagni in attacco, ma si sta rivelando anche un ottimo difensore e un giocatore che offensivamente va rispettato. Inoltre è molto intelligente sul parquet, una delle caratteristiche che ha fatto propendere la decisione per lui rispetto alle altre strade che stavamo battendo sul mercato. Da subito ha avuto un impatto su tutte le gare che abbiamo giocato, soprattutto quelle in casa».
Contro Sassari sarà comunque una partita vera. Certo, perdere sul campo isolano non sarà certo un dramma, anche perché il match è davvero proibitivo, eppure la Juvecaserta andrà lì per giocare, per competere a conquistare la posta in palio dei due punti.
«In questo momento della stagione tutti hanno qualcosa da dire. A mente libera non si può andare a giocare lì, perché è un campo difficile per chiunque. Nessuno può dire a questa squadra che è scesa sul campo per non vincere. Purtroppo ci sono delle difficoltà, dei cali di tensione, ma ribadisco che andiamo a Sassari per vincere. Dobbiamo avere la personalità di scendere in campo e non farci prendere in giro dai giocatori esperti che loro hanno - ha ruggito coach Molin -. Questo è il nostro obiettivo. Sarà interessante valutarci contro una squadra che ha tutte le qualità che, diciamo, non ci appartengono. Contro Sassari abbiamo registrato la sconfitta più larga e l'ultima in casa. In parte all’andata siamo riusciti a metterli in difficoltà, grazie alla generosità, all'atletismo, mentre loro ci hanno messo in ginocchio per esperienza e talento. Io ho la sensazione che possiamo andare a Sassari e metterci in gioco, contro un avversario che ora come ora mette in evidenza tutti i nostri difetti. Giocare contro di loro per noi equivale a scendere in un playground. La nostra partita non potrà essere solo di natura difensiva. Solitamente quando giochi contro una squadra dal grande potenziale offensivo,  come nel calcio cerchi di abbassare i ritmi e gestisci i possessi. Contro di loro non lo puoi fare - ha concluso il tecnico bianconero - perché loro alla fine creano sempre qualcosa».

Per la Campania una brutta sconfitta contro la Calabria

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 26/04/2014

TROFEO DELLE REGIONI. La formazione di coach Federico D’Addio ancora alla ricerca del primo successo
Per la Campania una brutta sconfitta contro la Calabria

CALABRIA 64
CAMPANIA 55
(14-11; 23-27; 38-45)

CALABRIA: Crucitti 4, Egwoh, Fiorillo 4, Laganà 21, Pilò 9; Manfredi, Zampogna 12, D’Apa, Scialabba 14, Commisso, Nello Trupia, Dolce, All. Barilla, Ass. Lazzarotti.
CAMPANIA: Gallo 6, Ceriello 2, Vietri 20, Cappabianca 5, Ascione 4; Pellicano 4, Federico 6, Cecere, Meles, Tartaro 3, Romanelli, Giugliano 5, All. D’Addio Ass. Morena.

RIMINI. Altra brutta sconfitta per la rappresentativa della Campania al Trofeo delle Regioni in svolgimento a Rimini, che vede purtroppo il team della federazione che ha nel proprio stemma la versione stilizzata del Vesuvio, retrocedere nel gruppo B delle nazionali regionali. Un passo indietro per i campani, che certamente vorranno chiudere alla gra nde questa competizione, pur aspirando al massimo al diciassettesimo posto.
Il match contro la Calabria, dunque, era in pratica uno spareggio per rimanere nell’elite, e dopo aver rimediato tre sconfitte in altrettante partite nel proprio raggruppamento, coach Federico D’Addio ha pensato bene di cambiare lo starting-five schierato nelle partite precedenti, compiendo una staffetta tra Gallo e Pellicano, e tra Ceriello e Federico.
Nel primo quarto regna l’equilibrio, con il punteggio che adesso sorride ad una e nell’azione successiva sorride all’altra formazione. Mentre i calabresi cercano di più la manovra ragionata, tra le fila dei campani c’è un solo uomo al comando, e si tratta di Benjamin Vietri, il quale mette a referto tutti e undici i punti che la sua rappresentativa realizza nei primi dieci minuti di gioco.
Nella seconda frazione finalmente la Campania mette la freccia, grazie comunque alla continua produzione offensiva di Vietri, e cerca di allungare andando al riposo lungo con quattro lunghezze di vantaggio.
Al rientro dagli spogliatoi i ragazzi campani non si disuniscono come successo in altre occasioni, ma continuano ad avere il pallino del gioco in mano. Addirittura toccano la doppia cifra di vantaggio (36-26 al 25’), sciorinando una buona pallacanestro. Gli avversari, però, tengono duro, stringono i denti e restano a contatto anche se al 29’ precipitano sul 43-32. Nell’ultimo minuto del terzo periodo la Calabria piazza un break positivo, e su questa falsariga innestano il turbo nell’ultima frazione. Con un parziale complessivo di 26-10, i calabresi compiono la rimonta e addirittura scappano, senza che i rivali provino a reagire.
GIBO

venerdì 25 aprile 2014

Campania, arriva anche il terzo stop

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 25/04/2014

TROFEO DELLE REGIONI. Altra battuta d'arresto per i ragazzi di coach D'Addio contro il Friuli
Campania, arriva anche il terzo stop

CAMPANIA 42
FRIULI V. G. 77
(10-14; 20-32; 34-51)

CAMPANIA: Pellicano 6, Federico, Vietri, Cappabianca, Ascione 10; Gallo 8, Cecere 2, Ceriello 6, Meles, Tartaro 2, Romanelli 6, Giugliano 2, All. D’Addio, Ass. Morena.
FRIULI: Leonardi 9, Cossaro 8, Deangeli 9, Rabusin 12, Dellosto 4; Bratos 6, Kos 5, Ballandini 7, Milic 7, De Santi 2, Tarondo 8, Damjanovic n.e., All. Rovere.

RIMINI. La rappresentativa della Campania non riesce ad imporsi nel terzo ed ultimo impegno del proprio raggruppamento, contro un Friuli Venezia Giulia che macina gioco man mano che i minuti della contesa passano.
I RAGAZZI CAMPANI IN RIVA AL MARE
I ragazzi di coach Federico D’Addio tengono duro praticamente per il solo primo quarto, anche se sin dall’inizio sono costretti ad inseguire. Al 7’ infatti, la Campania insegue sul punteggio di 4-12. Nei minuti conclusivi del primo periodo di gioco, i campani sono stati bravi a reagire e a ricucire lo strappo sino a quattro lunghezze. Nel secondo quarto gli avversari hanno ritrovato la verve iniziale, e per Vietri (non in serata visto lo 0/8) e compagni non c’è stato quasi nulla da fare. Il maddalonese Giovanni Ceriello riesce comunque ad infilare un paio di volte il canestro avversario, ma non è sufficiente, e così il Friuli torna negli spogliatoi con ben dodici punti di vantaggio. Al rientro in campo, la gara scivola via propria sulla falsariga del periodo precedente. La Campania riesce anche a mettere a referto i propri punti con Gallo e Ascione, ma gli avversari innestano una marcia in più e volano a toccare i venti punti di vantaggio al termine del terzo periodo di gioco. L’ultima frazione è in discesa per il Friuli, che alla sirena finale può festeggiare la vittoria.
Nonostante il successo ampio, il Friuli si classifica secondo alle spalle del Lazio a punteggio pieno. Terzultima la Sicilia e ultima la Campania, che adesso si giocherà la rimanenza nel Gruppo A.

Giovanni Bocciero

Under 15. Per il Maddaloni arriva una facile vittoria contro Portici

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 25/04/2014

UNDER 15 ELITE. I biancazzurri di coach Antonio Borrelli chiuderanno la stagione contro Marcianise
Per il Maddaloni arriva una facile vittoria contro Portici

PALL. SAN MICHELE 74
SPORTING PORTICI 32
(14-7; 32-17; 50-27)

MADDALONI: Notaro 8, Pascarella 9, Ferraro 8, Bocciero 16, Ceriello 17, Torre 2, Tedesco 2, Nuzzo 6, Spallieri, Farina 6, All. Borrelli.
PORTICI: Vittozzi 5, Melone 8, Magro 2, Scognamiglio 3, Pellino 2, Esposito 1, Nocerino, Gaglione, Romanelli 7, Di Donna 4, Fiore, De Micco, All. Minervini.
ARBITRI: Ricci e Ferrante di Caserta.

MADDALONI. Con l’ultimo impegno casalingo del campionato, arriva anche una vittoria per il San Michele Maddaloni, che batte facilmente la terzultima classificata, ovvero lo Sporting Portici. Entrambe le formazioni non dovevano chiedere nulla più al torneo, e il primo quarto di gioco è altamente deficitario. La partita scorre lenta e soprattutto non regala nessuna emozione. Per via della maggiore qualità tecnica, i biancazzurri conducono nel punteggio senza neppure grandi meriti al termine della prima frazione. Nei secondi dieci minuti di gioco i padroni di casa hanno un leggero sussulto. Spinti da Giovanni Ceriello,, che mette a dura prova la retroguardia avversaria, i maddalonesi iniziano ad infilare grandi parziali. Inoltre, nel pitturato si danno da fare Rosario Bocciero e Bruno Notaro, tanto in difesa che in attacco. Il Portici, pur facendo girare bene il pallone, non riesce a concretizzare ciò che costruisce, causa delle percentuali al tiro scarse. Tutto questo permette ai maddalonesi di andare al riposo lungo con un considerevole vantaggio. Al rientro dagli spogliatoi i ritmi dell’incontro non si alzano minimamente. Il gioco resta scialbo e noioso, anche se Fabio Nuzzo, al rientro dall’infortunio, regala due giocate che portano per un attimo un po’ di brio al match. Con il punteggio saldamente in controllo, coach Antonio Borrelli da sfogo alle proprie rotazioni, e sono bravi ad approfittarne per iscriversi più di una volta a referto sia Vincenzo Ferraro che Luigi Farina. Ad inizio ultimo quarto arriva addirittura il raddoppio sul 60-30 per il San Michele, che prova a spingere sull’acceleratore nelle battute finali, in cui spetta a Giuseppe Pascarella piazzare i canestri della staffa. Adesso il Maddaloni chiuderà contro il Marcianise la propria stagione.
GIBO

giovedì 24 aprile 2014

La Juvecaserta dovrà osare nel prossimo impegno

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/04/2014

LEGA A. L’assistente Luise preannuncia una gara ad alto punteggio contro Sassari 
La Juvecaserta dovrà osare nel prossimo impegno

Giovanni Bocciero
SERGIO LUISE (FOTO BUCO)
CASERTA. La Juvecaserta si sta allenando in vista della prossima trasferta sul campo della Dinamo Sassari. Una gara, quella di domenica, che metterà senz’altro a dura prova i bianconeri. La compagine sarda è una delle più forti di tutto il torneo, e la vittoria della Coppa Italia ne è la dimostrazione. Purtroppo, però, i sassaresi stanno vivendo una stagione troppo altalenante. A causa di questo, Sassari dovrà competere sino alla fine della regular season per risalire qualche posizione. Dal canto suo, la Juvecaserta affronterà questo match con la consapevolezza di non avere nulla da perdere, perché il parquet isolano è uno dei più difficili e calorosi, se non il più ostico di tutto il campionato. Certo, per l’obiettivo dei playoff servirebbero come oro i due punti lontano dal PalaMaggiò, ma forse non è proprio questo il momento giusto per avere delle aspirazioni.
Da casertano, come hai vissuto l’esperienza allo Stadio Pinto?
«E’ stato davvero emozionante - ha esordito Sergio Luise -. Io non ho potuto vedere tantissime partite perché spesso siamo impegnati in trasferta o in contemporanea, ma ho visto delle gare sia quest’anno che negli anni passati. Certo, scendere sul prato e anche negli spogliatoi, e vedere le vecchie fotografie della Casertana in Serie B mi ha riportato con la mente a quando ero ragazzino. Vedere l’avvicinarsi delle due società e delle due tifoserie, poi, è un motivo di enorme felicità per me».
Ritornando al basket giocato, la Juvecaserta è una delle poche formazioni che quando accende l’interruttore in difesa diventa strapotenti quasi per qualsiasi avversario, e contro Siena lo avete dimostrato?
«La difesa è sempre stato il nostro punto di forza. Sia per caratteristiche fisiche che per la mentalità che è riuscita ad inculcare nei ragazzi coach Lele Molin. Riusciamo a capire quali sono i possessi più importanti della partita - ha analizzato il vice allenatore - e ad aumentare la nostra pressione difensiva. Ovviamente tutto ciò è possibile anche e soprattutto all’impegno che ci mettono i ragazzi, e questo, poi, si vede anche contro attacchi molto forti come lo è quello di Siena».
L’unico difetto, forse, è quello che non sempre riuscite ad incanalare questa energia e pressione nella strada giusta?
«Probabilmente quello che ci manca è proprio l’essere costanti per tutti i quaranta minuti di gioco. Io credo - ha continuato il tecnico bianconero - che sia anche un problema di gioventù, perché non dobbiamo dimenticare che siamo una delle squadre più giovani del campionato, e tanti di loro sono alla prima esperienza in Europa. Quello che manca quando si è giovani è proprio la capacità di essere costanti e di avere la stessa cattiveria agonistica per tutta la durata dell’incontro. Questo è un nostro problema, che ogni domenica proviamo a migliorare e a superare».
Infine, domenica sarete in trasferta a Sassari, in una gara quasi proibitiva. Che partita ti aspetti e come la state preparando?
«Sassari è sicuramente una squadra che, da un certo punto di vista, è facile studiare in quanto è enormemente talentuosa. Di conseguenza non dico che è quasi inutile preparare la partita contro di loro, ma comunque ti devi aspettare di tutto. Sassari ha tra le proprie fila giocatori che, non lo scopriamo certo oggi, capaci di prendersi tiri anche con l’uomo addosso. Poi alzano il numero dei possessi, e quindi ci aspettiamo una partita, come al solito contro di loro, con un elevato punteggio. Inoltre, ci aspettiamo dei grossi break da parte loro con una serie di canestri anche da tre punti, e la prepariamo cercando di farci trovare pronti nel momento in cui loro abbasseranno un po’ la guardia, oppure quando caleranno le loro percentuali. E’ lì che noi dovremo essere pronti ad aumentare la nostra aggressività e la nostra pressione, e ovviamente molto dipenderà soprattutto dalle nostre percentuali. Come detto prima, sarà una partita non a basso punteggio, e quindi - ha concluso coach Luise - inevitabilmente dobbiamo aumentare la nostra produzione offensiva».

La Campania ancora sconfitta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/04/2014

TROFEO DELLE REGIONI. Il derby del sud lo vince la Sicilia
La Campania ancora sconfitta


CAMPANIA 45
SICILIA 56
(12-6; 22-21; 30-40)

CAMPANIA: Federico 3, Cecere, Vietri 14, Cappabianca 5, Ascione 5; Gallo 7, Pellicano 3, Ceriello 4, Meles 4, Tartaro, Romanelli, Giugliano, All. D’Addio, Ass. Morena.
SICILIA: Ianelli 17, Longo 13, Vanacore, Chessari 12, Zanatta 4; Antoci 2, Costa 2, Genovese 2, Guaiana 4, Carianni, Tartamella, Roccaro n.e., All. Di Gregorio, Ass. Giambelluca.

RIMINI. Seconda partita del proprio raggruppamento, e secondo stop per la rappresentativa campana guidata da coach Federico D’Addio, che questa volta si arrende dopo i fatidici 40’ di pura battaglia agonistica alla formazione della Sicilia. La partita si gusta più per l’agonismo che entrambi i quintetti mettono in campo, perché dopo due giri di lancette il punteggio recita appena 4-0 per i siciliani. La riscossa degli avversari è però dietro l’angolo, e dopo aver preso le giuste misure, è il giovane Benjamin Vietri a trascinare i compagni verso il 12-6 di fine primo quarto. Nella seconda frazione la Sicilia riesce ad essere più incisiva, ma la Campania stringe i denti e mantiene quantomeno il naso avanti. Dando sfogo a tutti i propri elementi a disposizione, entrambi gli allenatori cercano di ampliare le loro rotazioni, e da questo punto di vista le seconde linee di coach Di Gregorio riescono ad andare al riposo lungo con una sola lunghezza da dover recuperare. Proprio come successo all’esordio contro il Lazio, i campani si dimenticano di rientrare in campo nella ripresa, e così i rivali ne approfittano per cavalcare l’inerzia positiva così da ribaltare quasi completamente il punteggio. La terza frazione si chiude con ben dieci punti di vantaggio per la Sicilia. Nell’ultimo periodo di gioco ci si aspetta la reazione da parte della formazione campana, che arriva, ma non abbastanza per riaprire il match, che prende la strada per l’isola. La Sicilia ha 2 punti come il Friuli, prossimo avversario della Campania (gara giocata ieri) che chiude la classifica con 0 punti. In testa il Lazio a punteggio pieno.

GIBO

Maddaloni guarda a San Severo

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/04/2014

DNB. Per i foggiani possibile radiazione
Maddaloni guarda a San Severo

MADDALONI. Dopo le festività pasquali, il San Michele Maddaloni è ritornato in palestra per preparare i prossimi impegni della fase ad orologio. All’orizzonte ci saranno due sfide casalinghe che sarà importante vincere entrambe sia per mantenere inviolato il proprio parquet, sia per digerire la sconfitta rimediata a Lanciano. Le prossime avversarie saranno Molfetta (domenica 27 aprile) e Bernalda (domenica 4 maggio), due squadre che in classifica inseguono i biancazzurri, già certi della qualificazione ai playoff da ottavvi per via degli scontri diretti.
Ecco, ottavi oppure settimi? Partiamo dal presupposto che il settimo posto per il Maddaloni è distante due punti, ovvero il Francavilla che però ha una gara in meno. Ma tutto dipenderà dalla situazione della Cestistica San Severo. I foggiani, giunti secondi dopo la regular season, hanno dato forfait al primo match della fase ad orologio, in quel di Scafati, per problemi economici. Tre/quinti dello starting-five hanno già lasciato squadra e città, mentre il resto del gruppo e lo staff tecnico, con in prima fila il capitano Pozzi e l’allenatore Galetti, hanno dato un vero e proprio ultimatum alla società per la serata/nottata di ieri. Se fossero arrivati i soldi che giocatori e tecnici aspettavano, allora la sfida di stasera contro l’Agropoli si sarebbe giocato, altrimenti con il secondo forfait per la squadra scatta la radiazione dal campionato.
GIBO

martedì 22 aprile 2014

Juvecaserta, Atripaldi: «Bello vedere le due realtà sportive insieme»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/04/2014

L'INIZIATIVA. In prima fila il giemme bianconero che insieme ai giocatori ha calciato alcuni penalty
Atripaldi: «Bello vedere le due realtà sportive insieme»

CASERTA. Tutta schierata la dirigenza della Juvecaserta presso lo Stadio Pinto, con il giemme Marco Atripaldi in prima linea. Un appuntamento che è servito per consolidare davanti ai tifosi casertani, tanto bianconero che rossoblu, il connubio tra le due massime società della città.
UN MOMENTO DELL'ALLENAMENTO-ESIBIZIONE
L’evento in connubio con la Casertana è stato molto seguito e apprezzato dai tifosi. Il suo pensiero?
«E’ stata una cosa molto bella e divertente - ha esordito il direttore Atripaldi -. Sicuramente vedere le due massime realtà sportive della città, scendere sullo stesso terreno di gioco è stato affascinante. Da parte mia, è stato particolarmente emozionante perché il campo del Pinto è storico, e forse uno dei più importanti d’Italia. Loro hanno fatto una bella cavalcata in campionato, mentre noi stiamo facendo la nostra rispettabile stagione, e dunque vederci insieme è stato davvero un qualcosa di carino».
Per l’occasione vi siete esibiti nel tirare i calci di rigore. A tal proposito, si può parlare di penalty falliti da parte vostra in alcune trasferte?
«Sinceramente no - ha tagliato netto il giemme -, perché come sempre ripeto questa è una squadra che dagli addetti ai lavori veniva considerata ad inizio stagione da penultimo posto, e invece siamo lì a giocarci un posto per i playoff. Ripeto, e non lo finiro mai di dire, che la nostra stagione sta andando al di là di ogni più rosea aspettativa».
Per quanto riguarda lo striscione esposto in curva sabato, possiamo dire di averci messo una pietra sopra?
«Da parte mia sicuramente non c’è alcuna polemica. Ho cercato di dare la mia personale interpretazione - ha spiegato il dirigente bianconero -, ed ho voluto sdrammatizzare la faccenda. Ma tutto risolto per me».
Ultimi 120’ di stagione, come si augura di concludere la regular season?
«Ovviamente l’obiettivo è quello di qualificarsi per i playoff. Mancano tre gare di cui due in trasferta. A Sassari ci aspetta un match proibitivo, mentre contro Cremona e Pistoia saranno due gare da giocarci. Certamente mi auguro che - ha concluso Marco Atripaldi - contro Pistoia non sia una gara da spareggio».
Giovanni Bocciero

Juvecaserta, la sentenza dei tifosi: «Troppi errori commessi»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/04/2014

LEGA A. Per i supporters la Juvecaserta faticherà a qualificarsi per i playoff
La sentenza dei tifosi: «Troppi errori commessi»

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta ieri si è esibita allo Stadio Pinto davanti ai tifosi, sia dei bianconeri che dei falchetti della Casertana. Un’occasione per mettere al centro la casertanità, e anche i propri supporters. Una settimana delicata, passando dalla vittoria esaltante contro Siena, alla trasferta difficilissima di Sassari. Nella nostra consueta rubrica settimanale dedicata ai tifosi, abbiamo ceduto la parola a Paolo Farina, 45 anni, casertano purosangue. Geologo e funzionario del settore Ambiente privato, tifa per la Juvecaserta praticamente da sempre, perché Moffet e Brown abitavano insieme a lui in via Caduti sul lavoro.
PAOLO FARINA
Vittoria stupenda su Siena che permette di continuare la rincorsa playoff?
«Sarà difficile, di solito non sono ottimista e quindi temo che mantenere 6 punti di vantaggio su un campo come Pistoia non sarà possibile, ma abbiamo il dovere di provarci. Avremmo meritato i playoff ma sconfitte come quelle di Cremona e Venezia o, recentemente, Varese e Bologna sono state delle autentiche debacle».
Chi è stato e perché secondo te il migliore nella sfida contro Siena?
«Facile, quando Chris Roberts difende così diventa tutto più facile, ma aggiungerei un gladiatorio Andrea Michelori che nel primo tempo ci ha tenuto in linea di galleggiamento e un coraggioso Michele Vitali che ha solo bisogno di "rubare" minuti a Marco Mordente. Il ragazzo sta crescendo e a me piace moltissimo il suo puntare sempre al ferro».
Come reputi l'operato complessivo di coach Molin?
«Se guadagniamo i playoff potremmo considerarla una missione compiuta, ma forse è solo perché le previsioni erano pessimistiche. A dirla tutta credo che questa squadra senza l'infortunio di Cameron Moore avrebbe potuto competere per il sesto posto. Lele Molin è un buon "educatore" ma è anche un freno per una squadra che ha nella voglia di correre e nella scelleratezza di alcune scelte la sua forza maggiore».
Chi è il giocatore essenziale per questa Juvecaserta?
«Domanda molto semplice, Jeff Brooks».
Dopo Bologna e Varese arriva la trasferta di Sassari, che gara ti aspetti?
«A Sassari inizieremo bene, con una buona difesa. Poi loro inizieranno a bucare la retina da tre e noi non faremo altrettanto, purtroppo quella "roba lì" ci manca. Abbiamo pochi punti nelle mani dalla distanza e nel basket attuale senza tiro da fuori non si va lontani».
Si è tanto parlato dello striscione galeotto esposto in curva, cosa ne pensi?
«Quale? Niente polemiche, tutti uniti per la squadra e grazie a Lello Iavazzi, Carlo Barbagallo e i signori Pallante per lo sforzo. Un’invito ai tifosi, piuttosto, è quello di spegnere i fumogeni, grazie».
Un altro tormentone è legato a Tony Easley o Cameron Moore, chi preferisci?
«Altra domanda a risposta obbligata, ovvero Moore, che è una delizia per il palato, ha una mano educatissima e l'arte di metterla dentro da tre metri, roba che rende insostituibile un pivot a questi livelli. Il buon Tony ci prova, s'impegna, ma è un mestierante, buono per qualche altra categoria».
Pensi che alla fine la Juvecaserta riesca a qualificarsi per i playoff?
«No, credo che non ce la faremo, ma voglio sperarci fino alla fine.  L’unica cosa che mi auguro è che Pistoia non sia un’altra “Pavia”».
Il tuo personale messaggio alla dirigenza per il lavoro svolto?
«Solo una parola: grazie! E poi complimenti al giemme Marco Atripaldi, perché costruire una squadra con il budget che aveva è roba da intenditori. Lui lo è e mi auguro resti ancora a lungo qui a Caserta».
Il sogno nel cassetto per i colori bianconeri?
«Il sogno è quello di rientrare "stabilmente" nelle prime otto, ma anche quello di avere un coach adatto al roster. Oggi, con questa squadra, se avessimo un allievo di Boscia Tanjevic in panca, potremmo anche prenderne 30 a Milano in gara uno, ma magari la seconda si vince. Così, invece, si punta a perdere di poco, ed è un peccato perchè, ripeto, questa squadra quando difende duro e gioca in transizione è uno spettacolo».

La Campania esce sconfitta all’esordio della kermesse cestistica

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/04/2014

TROFEO DELLE REGIONI. Dopo un primo quarto equilibrato i ragazzi di coach D’Addio si arrendono al Lazio
La Campania esce sconfitta all’esordio della kermesse cestistica

LAZIO 51
CAMPANIA 34
(13-7; 29-25; 39-30)

LAZIO: Incitti, Torresani 5, Favali, Maggiore 9, Capuani 6; Alessandrini 4, Desideri, Palumbo 14, Rinaldi 6, Cavallo 3, Santini 2, Di Francesco 2, All. Picardi, Ass. Zanchi, Ass. Pederzoli.
CAMPANIA: Federico 4, Vietri 17, Romanelli 2, Cappabianca 2, Ascione 6; Gallo, Pellicano, Cecere, Ceriello 1, Meles 2, Tartaro, Giugliano, All. D’Addio, Ass. Morena.

LA FORMAZIONE CAMPANA ALL'ARRIVO IN ROMAGNA
RIMINI. Esordio con sconfitta per la rappresentativa della Campania al Trofeo delle Regioni. L’impegno non era affatto semplice, visto che i ragazzi campani se la dovevano vedere contro la forte formazione del Lazio. Ad inizio mese, le due equipe si sono affrontate in occasione del Torneo di Anagni e il Lazio sconfisse i pari età campani con un sonoro trentello di scarto. Ma non era certo quel precedente a far tremare i ragazzi di coach Federico D’Addio.
Pronti, partenza e via, la gara scorre sul filo dell’equilibrio, con i campani che mettono a referto i primi punti grazie ai canestri di Giovanni Ascione, che poi scomparirà dal match. Ben presto gli avversari allungano la difesa e, sfruttando diversi possessi gettate alle ortiche dai campani, mettono il naso avanti. Nessuna delle due formazioni, comunque, riesce a prevalere sull’altra. Anche il secondo periodo si rivela molto equilibrato. Le squadre si rispondono colpo su colpo, e la gara è bella da vedere soltanto per l’agonismo che i ragazzi mettono sul parquet. A livello tecnico, invece, si susseguono gli errori ed anche le percentuali al tiro non sono buone. Si va dunque al riposo lungo con sole quattro lunghezze a separare Lazio e Campania.
Al rientro dagli spogliatoi i laziali provano il primo vero allungo. I rivali non ci stanno, e con Benjamin Vietri che inizia a colpire con grande costanza in attacco, la partita continua sulla falsariga dei primi 20’ di gioco. Eppure, proprio sulla conclusione del terzo periodo il Lazio riesce a guadagnare ulteriori punti. Nell’ultima frazione, purtroppo, la Campania crolla improvvisamente. In attacco sono poche le idee, e spesso ci si affida alla creatività dei singoli. In difesa di certo non si può sorridere, visto che Palumbo taglia a fettine la retroguardia campana, portando il Lazio ad un meritato successo.
GIBO

lunedì 21 aprile 2014

La Juvecaserta sorride con un filo di polemica

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/04/2014

LEGA A. A coach Lele Molin non è piaciuto uno striscione apparso in curva
La Juvecaserta sorride con un filo di polemica

Giovanni Bocciero


CASERTA. Siamo di nuovo qui, dopo l’abbuffata di pastiera e casatiello (di questo ne parleremo qualche riga più giù), per analizzare la gara vinta dalla Juvecaserta contro Siena. Una gara che, proprio in linea con il programma di coach Lele Molin, ha visto il fortino del PalaMaggiò restare inviolato in questo rush finale di stagione. Dopotutto, se si vuole aspirare a prendere parte ai playoff, bisogna arrivare a quella sogna dei 30 punti, e questo vuol dire vincere la prossima, e ultima, gara in casa contro Cremona, e provare a strappare i due punti a Sassari (difficile) o a Pistoia (meglio).
Contro Siena, comunque, non è stato affatto semplice vincere, e il punteggio (78-76) denota non poco le fatiche che i bianconeri hanno esplicato. La bolgia del palazzetto di Pezza delle Noci, poi, ha fatto il suo figurone, sostenendo, incitando, spingendo i propri beniamini verso questa sofferta quanto importante vittoria. Un viatico, come abbiamo più volte detto nei giorni precedenti al match, dal quale Caserta doveva uscire con la posta in palio in tasca, per continuare la rincorsa alla post season, e per dimenticare in fretta le battute d’arresto di Bologna e Varese (ricordate pastiera e casatiello? tra poco ci arriviamo). Ma veniamo adesso ai punti salienti che sono emersi dalla sfida di sabato sera contro la Montepaschi di coach Marco Crespi.

BROOKS CHE SCHIACCIA IN TESTA AD HUNTER (FOTO VASTANO)
LA FISICITA’. O anche l’atletismo, l’ardore, la grinta, e chi ne ha più ne metta, perché quando questa Juvecaserta entra in ritmo è un bel vedere. Il tecnico casertano in preparazione alla gara, aveva dichiarato che dalla sosta per l’All Star Game voleva vedere come la squadra stava all’accensione dell’interruttore. Bè, se la luce impiega 1,28 secondi per percorrere più di 380 mila km, diciamo che i bianconero c’hanno impiegato il doppio, perché dal secondo tempo in poi i senesi hanno dovuto soffrire e rintuzzare. Fermare la forza fisica messa in campo da Jeff Brooks e compagni è stato un vero e proprio rebus per gli avversari, che si vedevano spuntare maglie bianche dappertutto ad ogni rimbalzo, e soprattutto li vedevano volare letteralmente a canestro. Già, perché spesso l’entrare in ritmo per la Juvecaserta significa, come la giusta concausa, fare spettacolo. Quattro, cinque, sei schiacciate (la migliore prodezza è riportata nella fotografia qui sopra) nelle due frazioni conclusive del match, che fanno diventare i bianconeri la formazione più divertente e allo stesso tempo la più strapotente del campionato. Il problema di fondo, purtroppo, è che tutta questa carica ed energia è troppo discontinua nell’arco della stessa partita (i famosi up and down), oltre al fatto che non sempre viene incanalata nel verso giusto. Ovvio che se non si dovesse discutere di un tale quesito, adesso non staremmo neanche a parlare della corsa all’ottavo posto, ma quel biglietto sarebbe già da tempo prenotato se non addirittura staccato. Ma fa nulla, dopotutto questa squadra è stata costruita per raggiungere una salvezza tranquilla, ed anche in questa occasione la tabella di marcia è stata più che rispettata.

LA GESTIONE. In sede di pura cronaca dell’incontro, su queste colonne abbiamo sottolineato come nel primo tempo Siena abbia accumulato quel sottile margine di vantaggio grazie ad un’ottima circolazione di palla, che in più di una circostanza ha palesato le scarse rotazioni difensive della Juvecaserta. Inoltre, i senesi tendevano a punire con grande regolarità all’incirca dalla posizione del tiro libero sul pick and roll. In tal caso era lo stesso portatore di palla, e “bloccato”, che riusciva a prendersi quella manciata di decimi di secondi per fulminare i difensori in casacca bianconera. Una causa di ciò, era dovuto anche al fatto che Ronald Moore ha particolarmente sofferto i pariruolo avversari, che rispetto a lui avevano qualche centimetro in più, una massa muscolare più scolpita e soprattutto atletismo da vendere. Al riposo lungo, però, la Juvecaserta, e in particolare l’allenatore, hanno saputo ben utilizzare le contromosse. Innanzitutto Moore è salito di colpi, aiutato nella propria metà campo da tutti i compagni. E poi si è preferito optare per il finto pivot, con Carleton Scott schierato nello spot di “5”, con Brooks ad affiancarlo sotto le plance. In questo modo la difesa è riuscita ad attutire meglio il gioco a due che la formazione avversaria utilizzava nella stragrande maggioranza dei propri attacchi. Una difesa più attiva e reattiva, che ha imbrigliato una Siena che comunque ha più volte fatto male la Juvecaserta grazie alla circolazione di palla che liberava al tiro un uomo praticamente libero. Questo è lo scopo del sistema, come ha anche dichiarato in conferenza stampa il tecnico Crespi, e che ha decisamente portato i suoi frutti. Con le contromosse, i casertani hanno girato l’inerzia della gara dalla propria parte, e poi in attacco si è completata l’opera, senza dimenticare il caloroso pubblico del PalaMaggiò, che nei momenti cruciali ha fatto sentire tutta la pressione agli ospiti.


LO STRISCIONE ESPOSTO NEL MATCH CONTRO SIENA
LO STRISCIONE. Ecco, i tifosi hanno rivestito una parte fondamentale (oltre 4000 gli spettatori accorsi a Castel Morrone), eppure c’è stato uno striscione galeotto che un po’ di malumori ha creato. Lo striscione della discordia recitava “dopo Bologna e Varese non ci intossicate anche la pastiera e il casatiello”. Parole ironiche che hanno però ferito nell’animo coach Molin. In conferenza stampa l’allenatore c’ha tenuto a chiarire che a essere preso in giro, lui, non ci sta. Vanno bene le critiche, anche alla sua persona, ma deridere questa squadra a lui non va affatto bene. Ha ribadito che la squadra non è certo stata costruita per i playoff, eppure è lì che lotta ogni domenica, sbagliando, perché è chiaro che ci sono dei limiti, delle mancanze, ma sudando la maglia e soffrendo, meritandosi sul campo il rispetto. Proprio come ha fatto Michele Vitali, che dopo aver segnato nel rush finale ha mimato la “big ball dance” dopo aver commesso un errore difensivo, segno che questi ragazzi lotteranno fino alla fine. Acqua sul fuoco l’ha gettata, però, lo stesso tifoso autore del “messaggio”, l’amico Gino, che ha affermato di non avere nulla contro la società e la squadra, ma che voleva solo essere uno sprone per l’imminente big match. Tutto chiarito, insomma.