L'incredibile bollettino medico degli azzurri impegnati lontano dall'Italia: infermeria piena e indisponibilità certe
Nazionale con i cerotti in vista del Preolimpico
Una serie di infortuni costringono a cambiare le carte in tavola al ct Pozzecco, abituato a lavorare con un gruppo consolidato. Prende forza il ritorno in azzurro di Awudu Abass mentre è svanita l'ipotesi Marco Belinelli. Consola il recupero ad alti livelli di Nico Mannion.
di Giovanni Bocciero*
Sarà un’altra estate a forti
tinte azzurre, sperando che possa fregiarsi dei cinque cerchi olimpici. Proprio
come nel 2021, il cammino dell’Italbasket verso l’Olimpiade di Parigi deve
passare attraverso il torneo Preolimpico, e tutti ci auguriamo che l’epilogo
sia proprio come quello di Belgrado. Questa volta però, gli azzurri del ct
Gianmarco Pozzecco dovranno volare dall’altra parte del mondo per conquistare
il pass. La nazionale, infatti, sarà di scena in Portorico dal 2 al 7 luglio, dove
prima sfiderà il Bahrain e i padroni di casa, poi eventualmente due tra
Lituania, Messico e Costa d’Avorio per semifinali e finale.
Soltanto vincere il torneo
garantisce la qualificazione all’Olimpiade, dove il sorteggio ha già definito
l’inserimento della vincitrice nel complicato girone con Stati Uniti, Serbia e
Sud Sudan. Prima però di volare in Portorico con l’obiettivo di conquistare un
posto ai Giochi francesi, la nazionale farà il ritiro di preparazione a
Folgaria, dal 14 al 21 giugno, che si concluderà con l’amichevole del 23 contro
la Georgia a Trento. L’Italia poi giocherà a Madrid contro la Spagna il 25 giugno la seconda e ultima
amichevole prima del torneo Preolimpico.
IL TRASCINATORE. Chi saranno i
dodici azzurri che si batteranno per riportare l’Italbasket alle Olimpiadi è
difficile ipotizzarli adesso. A maggior ragione visto gli ultimi infortuni che
hanno coinvolto diversi protagonisti. Uno su tutti Simone Fontecchio, il
trascinatore della nazionale nelle ultime estati. Quest’anno ha disputato la
sua seconda stagione in Nba, iniziando con Utah e finendo il campionato con
Detroit, a cui è stato ceduto tramite scambio che ha fatto fare il percorso
inverso a Gabriele Procida.
Fontecchio aveva già aumentato le
sue cifre ed il suo impatto rispetto all’annata precedente a Salt Lake City, ma
è letteralmente esploso al suo arrivo a Detroit, dove in una squadra
oggettivamente in difficoltà e alla ricerca di risultati si è ritagliato il suo
prezioso spazio. Con la casacca dei Pistons ha ritoccato il suo personale in
Nba contro Dallas: in 32’ ha segnato 27 punti.
L’ala nativa di Pescara ha
dimostrato ancora una volta tutto il proprio talento, ma ancora di più la
fiducia nei propri mezzi. Proprio come riferito da uno scout dei Jazz, che
all’epoca del provino era rimasto colpito dalla sicurezza con la quale
Fontecchio scende in campo. L’estate che arriva è delicata per lui, sia per
l’infortunio che gli ha fatto terminare anzitempo la stagione, sia per la
questione contrattuale. Anche se si vocifera di un rinnovo quadriennale ai
Pistons da 60 milioni.
Il suo infortunio preoccupa lo
stesso Pozzecco, perché quella che sembrava una semplice botta all’alluce potrebbe
fargli saltare l’estate azzurra. Appena ritornerà in Italia si potrà capire
meglio il suo stato e l’eventuale disponibilità. Ovvio che sostituirlo
adeguatamente non è missione semplice. Per la stagione che sta disputando, il
solido Awudu Abass può essere un sostituto degno, e il ct ha praticamente già
annunciato che vestirà l’azzurro anche in considerazione dell’assenza di
Procida proprio in quel ruolo.
Naturalmente l’unico che possa sostituire Fontecchio per qualità e carisma, è Marco Belinelli. Ogni qualvolta si torna a parlare di nazionale il nome del virtussino in una maniera o in un’altra spunta sempre fuori. Per uno scherzo del destino, la sua ultima apparizione in azzurro è avvenuta al Mondiale del 2019 proprio contro Portorico. E quella rimarrà, perché con la nazionale discorso chiuso: «Non è disamore, in azzurro ho sempre dato tutto, ma non so se porterei qualcosa di più o solo negatività».
IL VETERANO. L’8 agosto saranno
36 gli anni di Danilo Gallinari che potrebbe forse vivere la sua ultima
avventura in azzurro. Un po’ come accaduto al Mondiale filippino per Gigi
Datome, il torneo Preolimpico di San Juan - sperando che sia solo una tappa
transitoria verso i Giochi di Parigi - potrebbe essere davvero l’ultimo ballo
per il Gallo, che per la nazionale si è sempre reso disponibile e spesso
pagando un prezzo salato.
Ceduto a campionato in corso ai Detroit Pistons, ha comunque fatto vedere sprazzi del suo talento cristallino. Ma l’esperienza nel Michigan è durata appena 6 partite, visto che nelle ore in cui Fontecchio sbarcava a Detroit il Gallo risolveva il suo contratto. Free agent e a caccia del titolo Nba, ha trovato sistemazione a Milwaukee fortemente voluto da coach Doc Rivers, che lo ha già allenato ai Clippers.
Con i Bucks eliminati anzitempo dai playoff Nba, l'ex Olimpia sarebbe disponibile sin dall’inizio della preparazione in Trentino. Questo non esclude comunque che si possa unire in seguito, anche perché il suo ruolo in nazionale non è in discussione. Se non al meglio fisicamente può comunque dare minuti importanti di qualità. Proprio come all’Olimpiade di Tokyo, la cui tripla sputata dal ferro nel combattuto finale dei quarti contro la Francia grida ancora vendetta.
I GOLDEN BOYS. L’Italbasket
inizierà il torneo Preolimpico di San Juan il 2 luglio, e in caso di
qualificazione alla manifestazione a cinque cerchi la prima palla a due è
fissata per il 27 luglio. Date che escludono i due golden boys Gabriele Procida
e Matteo Spagnolo, entrambi fermati da infortunio. Procida è stato operato ad
inizio aprile al tendine rotuleo del ginocchio sinistro, intervento resosi
necessario dopo essersi fermato circa un mese prima.
Il nativo di Como in ottica
nazionale ha disputato due ottime gare nella finestra dello scorso febbraio per
le qualificazioni all’Europeo 2025. Prestazioni solide sia nel successo di
Pesaro contro la Turchia (7 punti e 10 rimbalzi per 18 di valutazione, secondo
miglior azzurro) che con l’Ungheria (9 punti, 3 rimbalzi, 3 recuperi e 2 assist
per 15 di valutazione). In entrambe le occasioni è partito in quintetto,
sopperendo all’assenza di Fontecchio, dietro il quale sembra in rampa di lancio.
Già iniziata la riabilitazione,
un’ipotetica convocazione del classe 2002 è comunque molto complicata e
potrebbe avvenire soltanto bruciando le tappe. Ancor peggio la situazione di
Spagnolo, che proprio recentemente ha subito un intervento al metatarso del
piede sinistro. Il classe 2003 di Brindisi è stato convocato ma inutilizzato
per la finestra di febbraio, mentre si è fatto ammirare nel match di Eurolega con
la Virtus Bologna: in meno di 15’ 15 punti, 13 nel solo quarto periodo lanciando
la rimonta tedesca.
Procida e Spagnolo saranno due
assenze preziose per Pozzecco, considerando che entrambi hanno partecipato alla
spedizione mondiale nelle Filippine, così come Mouhamet Diouf. A questo punto sugli
esterni è sicuro il ritorno di Nico Mannion, che dopo la parentesi al Baskonia
si è ritrovato a Varese. Abbiamo tutti impresso negli occhi il giocatore delle
Olimpiadi 2021, e quello che può dare all’Italbasket.
Già detto anche di Abass, diventa
un candidato forte in questa posizione per l’azzurro John Petrucelli, giocatore
dagli avi originari di Orta di Atella e comunque apprezzato dal Poz soprattutto
per la sua intensità difensiva. Peccato non poter contare sul passaportato
Donte DiVincenzo, soprattutto dopo la super stagione in maglia New York Knicks.
I tempi burocratici non sembrano poter sbloccare la situazione dell’atleta che
ha dichiarato amore incondizionato all’Italia.
Alternative potrebbero essere
Giordano Bortolani, convocato nell’ultima finestra delle nazionali e stimato
dall’allenatore che potrebbe cucirgli addosso un ruolo da specialista offensivo;
oppure quel Amedeo Della Valle che seppur fuori dal progetto azzurro potrebbe
comunque tornare comodo. Ma è logico che tutto dipenderà dalla conta di chi
sarà diisponibile.
IL LUNGO. Diouf questa estate ha
lasciato Reggio Emilia per provare l’esperienza all’estero con l’obiettivo di uscire
dalla comfort zone. Non c’ha pensato due volte ad accettare l’offerta del
Breogan, formazione della Liga Acb. In terra galiziana il 2.08 di origini
senegalesi aveva iniziato piuttosto bene la stagione dal doppio impegno in
campionato e in Champions League.
Nella stessa settimana aveva
contribuito fattivamente alla vittoria europea con l’Hapoel Holon, con una
prestazione da 17 punti, 9 rimbalzi, 2 recuperi e 2 stoppate, tirando 5/6 dal
campo e 7/10 ai liberi in 22’; e poi al successo domenicale contro Saragozza, realizzando
11 punti e 8 rimbalzi, tirando 4/7 da due e 3/4 dalla lunetta in 18’.
Col Saragozza l’ultima
apparizione stagionale di Momo, che ha infatti saltato il resto dell’anno per
un infortunio al ginocchio sinistro. Dopo essere venuto anche in italia per un
consulto medico, alla fine si è sottoposto all’intervento chirurgico prima di
Natale, e il suo rientro è previsto per i principi di maggio. In caso di sua
sostituzione, le alternative sono chiare: Guglielmo Caruso o Amedeo Tessitori,
remota la possibilità per Paul Biligha.
AZZURRI ALL'ESTERO, QUESTE LE CIFRE
Dal suo arrivo a Detroit
Fontecchio ha giocato più di 30’, segnando 15.4 punti di media e tirando con il
47.9% dal campo ed il 42.6% da tre, aggiungendo 4.4 rimbalzi e 1.8 assist. Ai
Pistons si è solo incrociato col connazionale Gallinari, che in un’annata nella
quale ha cambiato tre squadre ha fatto registrare la migliore prestazione
stagionale proprio nel Michigan: 20 punti con 4/4 da tre, 3 rimbalzi, 2 assist
e 1 rubata in 22’ contro Cleveland. Procida ha disputando una buonissima
stagione all’Alba Berlino tra Eurolega e Bundesliga. 8.3 i punti di media nella
campagna europea in 17’, 9.6 punti a partita con 1.5 rimbalzi e 1.4 assist in
campionato. Spagnolo, alla prima esperienza in Eurolega, 7.3 punti di media con
3.4 assist e 2.3 rimbalzi in 20’. 11 le partite in Liga Acb giocate da Diouf
prima dell’infortunio: 7.6 punti, 3.4 rimbalzi, col 47.2% da due e il 73.9% ai
liberi.