JuveCaserta, la lunga estate calda
Iniziato il nuovo corso e Iavazzi se ne va sbattendo la porta
di Giovanni Bocciero*
CASERTA
- Un nuovo corso è iniziato per la JuveCaserta, ma la transizione per il
momento è stata piuttosto turbolenta. L’estate - come da anni ormai - è stata
denotata dalla paura di poter vedere giungere al capolinea l’avventura del club
di Pezza delle Noci, proprio come accaduto nel 1998. Poi, dopo i consueti
sforzi economici del patron Raffaele
Iavazzi che ha permesso l’iscrizione, è stato il neo sindaco di Caserta Carlo Marino ad accostare sempre più il
proprio nome a quello della società. È stato grazie all’intercessione del primo
cittadino che la JuveCaserta ha trovato i nuovi proprietari, ovvero il gruppo
Fortune Investment & Consulting, che hanno rilevato il 62% delle quote di
maggioranza. Eppure la trattativa legata a questa cessione è andata per le
lunghe, facendo pensare ad un’altra brutta telenovela all’ombra della Reggia.
Alla fine seppur in ritardo si è partiti tagliando il nastro della nuova
stagione.
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UN GRUPPO INGLESE NUOVO PROPRIETARIO, IL GM GUASTAFERRO: "SEGNALI POSITIVI, L'OBIETTIVO E' FARE MEGLIO DEL PASSATO" |
E
allora la parola non può che passare al general manager Gino Guastaferro, che si è subito attivato rimboccandosi le maniche
ed operando senza troppi fronzoli. «Il
mio ingaggio è avvenuto non nei consueti tempi tecnici, dunque siamo partiti in
ritardo influenzati anche dalle vicissitudini estive della società - ha
esordito il gm -, per cui un primo
bilancio di questo inizio è legato al fatto che il mio obiettivo è quello di
fare meglio dell’anno scorso. Di quanto non lo so, ma questo nuovo corso deve
migliorare sotto tutti i punti di vista. Nonostante le difficoltà al momento ci
stiamo riuscendo avendo superato i numeri di dodici mesi fa per la campagna abbonamenti.
Per questo sono soddisfatto ma non significa che abbiamo raggiunto il nostro
scopo, dato che c’è ancora tantissimo da fare. Vedo comunque segnali positivi
visto che stiamo avendo una crescita costante ed è quello che più mi interessa
per arrivare all’esordio in campionato al meglio. Del presidente Iavazzi posso
soltanto parlar bene - ha continuato Guastaferro -, ho avuto modo di conoscerlo approfonditamente in questo breve periodo
e se la pallacanestro è ancora a Caserta è soltanto merito suo. Eppure c’è
ancora qualche pessimista che sperava nella morte sportiva della JuveCaserta. Non
posso che essere contento del rapporto che si è instaurato con Iavazzi, e della
fiducia che lui ha riposto nei miei confronti, e che credo stia ripagando con
molta umiltà. Con la nuova proprietà - ha rivelato il dirigente bianconero
- ci sono tutta una serie di piani da
attuare che sono in divenire e che richiedono un necessario tempo tecnico. Ci
si sta comunque muovendo tra le note difficoltà e siamo pronti rispetto a
quelle che saranno le linee guida che si tracceranno e che a me toccherà il
compito di perseguire e far rispettare nel miglior modo possibile. Visto quello
che è successo negli ultimi anni - ha catechizzato Guastaferro - l’ultimo pensiero è proprio di non fare il
passo più lungo della gamba. Stiamo procedendo step by step per cercare di
impostare le cose al meglio così da arrivare ad una stabilità tale che possa
permetterci di programmare a lungo termine. Ma al momento non lo possiamo fare
perché abbiamo molti retaggi del passato. Io pongo un unico e solo obiettivo,
al di là di alcune speculazioni provenienti dall’esterno, e cioè quello
esclusivamente di fare meglio del passato con la certezza che non mi guarderò
mai alle spalle ma soltanto in avanti per raggiungere il miglior risultato
possibile per i veri ed affezionati tifosi, la società e lo staff tutto».
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DELL'AGNELLO: "SIAMO ANCORA QUI E QUESTO E' L'ASPETTO PIU' IMPORTANTE. SQUADRA TRASFORMATA" |
Dal
canto suo coach Sandro Dell’Agnello
si sta preparando per affrontare un altro campionato che sicuramente non sarà
facile, ma che si spera possa regalare qualche soddisfazione senza alcuna
apprensione di fine stagione. «Dopo le
tribolazioni di alcuni mesi adesso siamo più tranquilli, e questo lo si deve al
presidente Iavazzi ed ai nuovi soci se siamo ancora qui a parlare di
JuveCaserta. il che - ha sottolineato il tecnico - è l’aspetto più importante. Sui programmi futuri invece, ci sarà il
tempo di vedere, parlare e verificare. Non possiamo fare un paragone tra la
squadra dello scorso anno e quella di quest’anno perché sono state costruite in
maniera differente, con caratteristiche diverse e quindi possiamo evidentemente
parlare di due entità accomunate soltanto dal giocare a pallacanestro - ha
analizzato Dell’Agnello -. Basti pensare
al playmaker che l’anno scorso era un giocatore che pensava a far girare la palla
mentre quest’anno è un realizzatore; oppure al pivot che è tecnico e può tirare anche da fuori e invece lo scorso anno era
un rollatore dinamico e molto fisico. Prima di tutto bisogna inquadrare gli
avversari - ha continuato l’allenatore parlando di prospettive -, perché determinati obiettivi te li puoi
dare soltanto valutando il contesto in cui ti devi rapportare, e tante squadre ancora
non sono al completo. La nostra intenzione è quella di cercare di sgomitare per
stare il più lontano possibile dall’ultima posizione. Dell’anno scorso,
comunque, vorrei evitare di avere a che fare con il numero elevato di infortuni
che abbiamo avuto nell’arco del campionato».
Il
general manager Guastaferro ha da poco avuto una riunione con la proprietà in
cui sono stati stabiliti gli obiettivi da raggiungere e soprattutto il budget a
disposizione, ma al momento il popolo di fede bianconera non dovrà aspettarsi
nulla di stratosferico. Infatti, non cambia la programmazione che per il
momento mira unicamente al breve periodo, ovvero a questa singola stagione, che
giocoforza rappresenterà un anno di transizione in attesa di poter rivedere una
JuveCaserta competitiva ed ambiziosa già a partire dall’anno prossimo, pur
nell’ottica di una strategia manageriale che tenga bene impressa la metodologia
del passo alla volta.
Ma
prima che il campionato entrasse nel vivo, la piazza è stata colpita da
un’altra, l’ennesima, scossa societaria. Infatti, a causa dell’interdittiva
antimafia che pendevano come una spada di Damocle sulle proprie aziende, il
fratello di Iavazzi è stato arrestato. Per questa faccenda giudiziaria, il
nuovo gruppo di maggioranza della Fortune ha chiesto per via trasversale
tramite l’intercessione questa volta al contrario del sindaco Marino che l’ex
patron bianconero si allontanasse del tutto dalla società. La risposta di
Iavazzi è giunta, piena di veleno, durante la presentazione delle nuove divise
da gioco all’assenza di qualsiasi rappresentante del fondo inglese. L’imprenditore
casertano, che ha annunciato di mettere in vendita il suo restante 38% di
quote, nella nuova veste di “tifoso” si è lasciato andare ad opinioni piuttosto
perplesse: «In alcune cose mi sono
sembrati disorganizzati, “sciarmati”, ma se non fossi andato via non avrebbero
continuato ad investire». Si sono avuti un susseguirsi di reazioni e
dichiarazioni, che hanno investito anche gli stessi tifosi piuttosto scettici
sulla nuova proprietà, con il futuro amministratore delegato della JuveCaserta Francesco Fulco che è rimasto
amareggiato. Con Iavazzi che ha praticamente sbattuto la porta, c’ha pensato il
legata rappresentante della Fortune Francesco
Beneduci a buttare acqua sul fuoco, rassicurando l’ambiente piuttosto
scosso che i programmi procederanno come stabilito.
L'amore della piazza. Sosa il nuovo idolo
CASERTA
- Caserta è città che vive di basket, lo si respira in ogni strada o vicoletto,
e di conseguenza la tifoseria è molto critica e giudiziosa, cerca di
partecipare alle vicende sportive ma anche dirigenziali della società. Non a
caso in questa estate burrascosa è sorta l’associazione “Io sto con la JuveCaserta” che all’inizio si era ripromessa di
raggiungere la considerevole cifra di 250.000 euro - pari alla quota per
l’iscrizione al campionato - e poi ha cercato soprattutto di sensibilizzare il
territorio in favore del club bianconero. Grande successo ha avuto il
concerto-spettacolo del 14 settembre scorso, che ha visto il teatro cittadino
praticamente sold-out con diversi artisti, soprattutto casertani, sposare
questa causa. Proprio negli ultimi giorni l’associazione ha versato sul conto
corrente della JuveCaserta tutta la somma raccolta, in quel evento e nei mesi
scorsi, la cui cifra esatta sarà prossimamente comunicata. La tifoseria è
legata visceralmente alla pallacanestro, ma le tante vicende societarie che si
abbattono come temporali estivi, inaspettati e torrenziali, stanno minando e
non poco questo rapporto. E bisogna anche dire che per la nuova proprietà c’è
tutta una fiducia da conquistare con i fatti e non soltanto con i proclami che
lasciano il tempo che trovano.
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EDGAR SOSA IN AZIONE |
La piazza sta vivendo
così l’inizio di stagione, anche se un primo confortante segnale è giunto dai
1066 “aficionados” che hanno confermato il loro abbonamento, quantità che è in
continua crescita. Eppure poco sotto quel numero, fermatosi forse alle tre
cifre, è risultato essere il pubblico che ha seguito la squadra bianconera in
occasione del torneo casalingo del “Città di Caserta”. Il PalaMaggiò semivuoto
non deve essere stato un bell’impatto per gli uomini di coach Dell’Agnello, le
cui scelte tattiche sembrano piuttosto chiare già da questa pre-season. Non si
potrà fare a meno del newyorkese naturalizzato dominicano Edgar Rafael Sosa, autentico “crack” che si sta dimostrando sin da
queste prime partite leader e scorer indiscusso. Tanti applausi per il prodotto
di Louisville e protagonista dello storico “triplete” con Sassari, che è sulla
buona strada per diventare il nuovo beniamino del tifo bianconero sempre facile
ad appassionarsi a giocatori talentuosi e trascinatori, decisivi ed eclettici
proprio come lo è lui. La 28enne combo-guard sarà chiamata a dimostrare la
necessaria maturità da condottiero in un ambiente dove vincere lo scudetto
significa aver raggiunto la salvezza.
g.b.
* per il mensile BASKET MAGAZINE
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