Il San Michele pronto per il torneo di B2. Juvecaserta nuova di zecca
I sogni del Maddaloni
MADDALONI
– Quello
ormai alle porte sarà il campionato di certo più atteso per la dirigenza della
Pallacanestro San Michele Maddaloni, che si appresta a disputare il primo
campionato di Divisione Nazionale B, la ex B2. Ovviamente questa categoria fa
ritornare in mente le gesta della storica Artus Maddaloni, capace di disputare
per ben sette anni consecutivi questa categoria. È sicuramente un orgoglio in
più per patron Andrea De Filippo e
tutti i dirigenti, essere riusciti in appena sette anni di vita della società,
a riportare la città di Maddaloni a questi livelli, che per la tradizione del
comune delle “Due Torri” e per il palato fino di tutti i tifosi e appassionati
che seguono la “palla a spicchi”, è sicuramente il palcoscenico che meglio gli
si addice.
L’emozione è
tanta, e si respira anche e soprattutto nello spogliatoio, dove i giocatori
sono consci dell’onore e dell’onere che hanno nell’indossare la casacca
biancoblu del San Michele. Quel palazzetto pieno zeppo di tifosi scatenati, che
applaudono fino a spellarsi le mani e che incitano finché la voce non se ne va
del tutto, è certamente una motivazione in più per dare tutto sul parquet,
soprattutto nei match casalinghi. Non è un caso, infatti, che la formazione
maddalonese ha ancora una striscia aperta di ben 37 successi consecutivi al
Pala Angioni- Caliendo, frutto di due anni di successi in cui si è passati dal
massimo campionato regionale (la C2) al quarto torneo cestistico nella
gerarchia nazionale. E questo record di 37 vittorie può essere ancora
incrementato, sin da subito, visto che il primo match del campionato, in
programma per il prossimo 6 ottobre, vedrà i calatini ospitare i salentini del
Monteroni. Un’occasione ghiotta per iniziare nel migliore dei modi un
campionato che comunque nasconde diverse insidie. Non bisogna farsi prendere
dai facili entusiasmi, e soprattutto non ci si deve far ingannare da queste
ultime trionfali stagioni. Quelle appartengono al passato, e come la storia,
resteranno ben salde nella mente di chi è stato artefice di quel percorso, e
sicuramente di chi ha avuto la fortuna di poterlo vivere.
Adesso però
bisogna guardare al futuro, e questo dice che il Maddaloni potrà togliersi
diverse soddisfazioni, recitare una parte da protagonista, ma senza voli
pindarici, anche perché è bene stemperare sin dall’inizio facili entusiasmi e
concentrarsi sulle singole partite che domenica dopo domenica dovranno essere
affrontate. Da questo punto di vista, la riconferma in toto dello staff tecnico
che tanto bene ha fatto nella passata stagione, composto da coach Massimo Massaro, dall’assistente Massimo Ricciardi e dal preparatore
atletico Ottone Amore, è senz’altro
una sicurezza, come del resto lo sarà lo zoccolo duro della squadra, alcuni dei
quali si apprestano a giocare addirittura per la terza o quarta stagione al San
Michele. Capitan Nino Garofalo, Salvatore Desiato, Francesco Chiavazzo, e il duo di lunghi Peppe Piscitelli e Luciano
Rusciano, è un’ottima ossatura per competere in questa DNB, e allo stesso
tempo sapranno senz’altro infondere sicurezza e calore ai nuovi innesti di un
mercato estivo, non dispendioso ma oculato, che ha fatto giungere all’ombra
delle “Due Torri” l’esterno Carmine
Moccia, che nelle idee tattiche appare il degno sostituto del beniamino Davide Ferrante che ha lasciato per impegni
personali, l’ala-pivot David Loncarevic
e il play di scorta Pasquale Greco,
under dalle belle speranze.
Dopo la ferrea
preparazione, e diversi match amichevoli, la prova del buon lavoro svolto è
giunta in occasione del quadrangolare XII° Memorial “Vittorio Dalto”, disputato
in quel di Agropoli e che ha visto i maddalonesi classificarsi al secondo
posto. Dopo essersi imposti sul finale di gara contro i padroni di casa
cilentani; nella finalissima nel secondo giorni del torneo il Maddaloni si è
dovuto piegare alla corazzata Scafati, ma anche in quella circostanza soltanto
nelle battute finali della gara. Lo staff può comunque ritenersi più che
soddisfatto per questo avvicinamento al campionato, che scatterà tra quindici
giorni circa, e soprattutto dovrà prepararsi per il bagno di folla atteso per
domenica 29 settembre alla presentazione ufficiale della squadra, che si
svolgerà presso uno dei luoghi di maggior lustro della città di Maddaloni,
quale il Convitto Nazionale “Giordano Bruno”. Un appuntamento, forse
addirittura un evento, che cade in coincidenza della solennità di San Michele
Arcangelo, patrono della città e ispiratore del nome societario.
Come siamo ormai
abituati, la grande pallacanestro della nostra provincia rimbalza tra la città
di Maddaloni ed il comune di Caserta, ed anche quest’anno non c’è alcuna
eccezione. Per questo merita dei commenti anche la Juvecaserta del presidente Raffaele Iavazzi, ancora una volta ai
nastri di partenza del prossimo campionato di Serie A. Quest’anno però, sono davvero
tante le novità per la società di Pezza delle Noci, a partire dallo staff.
Andato via Sacripanti direzione
Cantù (non solo la sua città natale ma soprattutto cestistica), che
nell’avventura casertana ha rivestito il doppio ruolo di direttore sportivo e
capo allenatore, sono stati ingaggiati Marco
Atripaldi come nuovo general manager e Lele
Molin quale timoniere in panchina. Due scelte non lasciate al caso, e forse
il meglio che il panorama cestistico nostrano offriva in questo periodo. Le
scelte di mercato hanno visto approdare all’ombra delle Reggia ben cinque
colored: Stephon Hannah, Chris Roberts, Carleton Scott, Jeff Brooks
e Cameron Moore, oltre alla
riconferma degli italiani, su tutti Marco
Mordente e Andrea Michelori.
Dopo i primi scrimmage, la Juvecaserta ha partecipato prima alla Bmw Cup di
Brindisi, e poi al X° Torneo “Città di Caserta” disputato al Pala Maggiò, e dal
quale si sono stilati i primi verdetti. Dati per certi gli apporti dei vari
Michelori e Mordente, Moore sembra molto solido in area pitturata lottando a
più non posso; Scott sembra possedere una buona dose di punti nelle mani ma è
ancora tutto da scoprire; Roberts ha dalla sua un atletismo da far impallidire
e che scommettiamo gli permetterà di occupare un posticino nel cuore di tutti i
tifosi bianconeri; Brooks incappa troppo spesso in prestazioni altalenanti ma
quando è in palla è presente tanto in attacco quanto in difesa; mentre Hannah
deve ancora acquisire la giusta leadership da play per far girare a dovere il
motore casertano.
Giovanni Bocciero
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