Di seguito la prima parte del Power Ranking della NCAA dalla 25esima alla 14esima posizione.
di Giovanni Bocciero
Ex aequo alla venticinquesima posizione di questo power ranking, dove troviamo sia North Carolina State che Texas A&M, entrambe squadre che hanno conservato una loro ossatura con qualche piccolo accorgimento. Per quanto riguarda N.C. State, l'innesto per eccellenza è quello del giovanissimo talento Dennis Smith, playmaker dotato di fisico e capacità che tra i tanti nuovi prospetti ha tutte le carte in regola per competere per il premio di freshman of the year. Altri giocatori importanti per i Wolfpack sono gli esterni Maverick Rowan e Abdul-Malik Abu ed i lunghi BeeJay Anya ed Omer Yurtseven squalificato dalla NCAA per le prime nove gare per aver guadagnato al Fenerbahce.
Tra le fila di Texas A&M invece, gli addii di tre giocatori del calibro di Alex Caruso, Jalen Jones e Danuel House si faranno sentire eccome. Eppure il roster degli Aggies potrà contare su di una frontline piuttosto tosta con Tonny Trocha-Morelos e Tyler Davis, e con l'aggiunta dello spagnolo del Barcellona Eric Vila. A creare sarà invece compito prettamente di Admon Gilder, mentre invece le più grandi responsabilità offensive per la squadra di coach Billy Kennedy peseranno sulle spalle di D.J. Hogg, chiamato a non far rimpiangere i giocatori graduati che sono stati nominati all'inizio.
Il talento dei Seminoles può essere facilmente racchiuso nel trio composto dalla combo-guard junior Xavier Rathan-Mayes, dal realizzatore sophomore Dwayne Bacon e dalla forward freshman Jonathan Isaac, che come dei pezzi singoli stanno pian piano definendo il puzzle a disposizione dell'allenatore Leonard Hamilton. In questa posizione non sono una scommessa, di più, soprattutto se si considera che militano nella ultra competitiva Atlantic Coast Conference. Però se c'è una cosa che si impara piuttosto velocemente nel seguire il college basketball, è proprio che nulla è impossibile.
La continuità sarà alla base del progetto dei Gaels che hanno tutto, ma davvero tutto per sorprendere ed impensierire gli acerrimi rivali della West Coast di Gonzaga. Squadra profondo quella di coach Randy Bennett, che ha visto far ritorno a tutto il quintetto base, oltre che alle prime tre riserve. Insomma tavola piuttosto apparecchiata. Tanto ci si attende dal duo australiano formato dalla stella indiscussa Emmett Naar e dall'ala Dane Pineau. Al centro del pitturato farà la voce grossa Evan Fitzner, mentre sugli esterni spazio a Calvin Hermanson e Joe Rahon. Dalla panchina sono pronti a subentrare Stefan Gonzalez, Kyle Clark e Jock Landale.
Per l'università con sede ad Ames si è chiuso decisamente un ciclo con il giocatore simbolo di questi ultimi anni Georges Niang che si è laureato. Questo però non significa che i Cyclones non siano sempre una squadra di rilievo nel panorama nazionale. Non fosse altro per la presenza del playmaker veterano Monte Morris, che si candida per essere non solo il player of the year della Big XII ma anche dell'intera Division I. Inoltre, il roster di coach Steve Prohm potrà contare anche sui senior Nazareth Mitrou-Long e Deonte Burton che sicuramente faranno il proprio dovere. La coperta però, rispetto agli anni passati, appare un po' cortina.
Coach Dan Hurley ha tra le mani un autentico gioiellino, una squadra forte, dinamica, atletica, esperta, che fa dell'unità d'intenti e della circolazione di palla i suoi punti di forza. Stiamo parlando della favorita dell'Atlantic 10, conference che ha regalato tante cinderella negli ultimi anni, e allora segnatevi questi Rams. Sugli esterni agiranno da metronomo Jarvis Garrett e da attaccanti Jared Terrell e quel E.C. Matthews grande prospetto NBA al rientro dopo l'infortunio che gli ha fatto disputare una sola gara l'anno scorso. Le rotazioni saranno allungate dal transfer Stanford Robinson, proveniente da Indiana, e dal sophomore Christion Thompson. Il reparto lunghi si fonda sulla coppia composta dai senior Hassan Martin e Kuran Iverson, con il nostro Nicola Akele pronto a conquistarsi fiducia e minuti.
Con l'addio di Jaylen Brown tutto ruoterà intorno ad Ivan Rabb in questa stagione. In estate non si sono risparmiati i paragoni per la forward, come quello con LaMarcus Aldridge. Il giovane talento di Oakland - un papabile player of the year - si sposerà perfettamente in coppia con i vari pivot Kingsley Okoroh e Kameron Rooks, che fanno dei Golden Bears un team molto solido sotto le plance. Tanto del fatturato offensivo della squadra allenata da Cuonzo Martin dovrà dipendere per forza di cose da quel Jabari Bird, che giunto al suo anno da senior dovrà dimostrare realmente le proprie capacità che troppo spesso, finora, non si sono ammirate. Progetto ambizioso che per funzionare dovrà trovare degli equilibri necessari.
I Boilermakers hanno perso uno dei loro migliori prospetti degli ultimi anni, tale A.J. Hammons, che non sarà una forza per quoziente intellettivo, ma sicuramente per il suo enorme fisico dava un vantaggio alla propria squadra nel pitturato. Nonostante ciò sarà sempre la frontline il loro punto di forza visto che l'ala Vince Edwards unisce la tecnica alla sostanza, Caleb Swanigan non si è fatto attrarre dal "one and done" ed ha preferito posticipare l'arrivo in NBA, ed infine Isaac Haas si candida per diventare il giocatore più dominante dell'area pitturata. Ma Purdue ha cercato anche di sistemare la cabina di regia con il transfer Spike Albrecht giunto da Michigan.
Dopo la straordinaria cavalcata della passata stagione, seppur con le partenza lussuose di Malachi Richardson e Michael Gbinije, non è mai saggio puntare contro la squadra di Jim Boeheim. Tra transfer e freshman gli Orange hanno una squadra competitiva che potrà comunque contare sui veterani Tyler Roberson e DaJuan Coleman, che uniti al prospetto Tyler Lydon in rampa di lancio ed al nuovo Paschal Chukwu in arrivo da Providence formano una batteria di lunghi invidiabile. Andrew White III da Nebraska porterà qualità e sostanza al reparto esterni che potrà fregiarsi anche dei giovani Matthew Moyer e Tyus Battle, al quale dovrebbe spettare l'incombenza di sostituire il tiratore Trevor Cooney. Bisognerà sperimentare in cabina di regia, perché al momento non sembra esserci un play designato.
Sliding doors piuttosto movimentate per l'alma mater di un altro pezzo storico del gioco anni '90 che ha appeso di recente le scarpette al chiodo, ovvero Ray Allen. Gli Huskies quest'anno non potranno prescindere che dalla continuità delle prestazioni per costruire un'altra stagione ricca di soddisfazioni. Ai partenti Daniel Hamilton, Shonn Miller e Sterling Gibbs hanno fatto da contraltare gli arrivi di Alterique Gilbert, Vance Jackson e Mamadou Diarra. Coach Kevin Ollie, inoltre, potrà sempre contare sul talento di Jalen Adams e l'esperienza di Rodney Purvis, oltre che sul lungo Amida Brimah e a quel Steven Enoch che dopo il primo anno trascorso in sordina dovrebbe essere pronto e voglioso a far vedere le proprie qualità.
Al suo secondo anno presso l'ateneo di Austin, coach Shaka Smart ha provveduto a ricostruire il progetto tecnico dei Longhorns fondando la squadra su ben tre sophomore e quattro freshman. L'unico superstite di questa epurazione è il senior Kendal Yancy. Il backcourt dipenderà dalla vena realizzativa e soprattutto di gioco del trio composto da Kerwin Roach Jr., Eric Davis Jr. e Tevin Mack, mentre invece la frontline non potrà fare a meno delle prestazioni della fenomenale ala Jarrett Allen e del talentuoso centro James Banks. È possibile che Texas inciampi in una serie di gare altalenanti, in virtù dell'età piuttosto bassa, ma la difesa asfissiante che porta a tanti recuperi potrà essere un fattore piuttosto rilevante. Approfondimento
Dopo l'autosospensione della passata stagione per lo scandalo a luci rosse, la squadra di Rick Pitino è pronta a tornare in pista e a competere a livello nazionale. I ferri saranno di competenza di Mangok Mathiang, così come la fase offensiva ruoterà intorno a Donovan Mitchell. Lo junior Quentin Snider ed il sophomore Ray Spalding nativi di Louisville, lo swingman australiano Deng Adel ed il freshman V.J. King costituiscono un roster ad immagine e somiglianza del proprio allenatore le cui parole chiavi sono intensità, difesa, corsa e cinismo. Passare dalle parole ai fatti non è mai semplice, ma se c'è una squadra capace di insegnarlo questa è proprio quella dei Cardinals.
Con un vero e proprio mercato estivo, i Bulldogs saranno come sempre una brutta gatta da pelare per chiunque. I transfer Nigel Williams-Goss da Washington e Johnathan Williams da Missouri sono due aggiunte davvero molto importanti per un telaio che comunque può contare sulla combo-guard Josh Perkins ed il pivot polacco Przemek Karnowski. Coach Mark Few potrà anche attingere dalla nuova classe freshman, che oltre ad un danese, un francese ed un giapponese - non è affatto una battuta: Jacob Larsen, Killian Tillie, Rui Hachimura - conta due giocatori su tutti come il realizzatore Zach Norvell ed il lungo Zach Collins.
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