Girone difficile ma non impossibile, l'appuntamento è all'alba del 25 luglio per la prima palla a due
Esordio con la Germania
L'osso duro è l'Australia
Tedeschi già affrontati un mese fa, ma senza Gallinari, Mannion e Tonut. Wagner e Voigtmann gli elementi più pericolosi in una partita subito decisiva. Mills, Dellavedova e Ingles danno qualità alla squadra oceanica. La Nigeria con tanti Nba a roster è dotata di grande agonismo e atleticità
di Giovanni Bocciero*
L’IMPRESA
DI BELGRADO resterà negli annali. Dopo 17 lunghissimi anni la Nazionale
italiana di pallacanestro è ritornata alle Olimpiadi, ma c’è poco tempo per festeggiare.
Tokyo è già dietro l’angolo, e il Ct Meo Sacchetti con il suo staff deve già
studiare le avversarie che li attendono in Giappone. Precisiamo che il sorteggio
dei tre raggruppamenti è avvenuto lo scorso 2 febbraio, e dunque con la vittoria
del torneo Preolimpico gli azzurri sono stati inseriti automaticamente nel
girone B con Australia, Nigeria e Germania.
L’esordio
dell’Italia è fissato per la mattina del 25 luglio, alle ore 6:40 (13:40 a
Tokyo, 7 ore di fuso orario) contro i tedeschi, anch’essi passati per le forche
caudine del Preolimpico. In quel di Spalato la nazionale teutonica ha superato
in semifinale i padroni di casa della Croazia e poi il Brasile in finale.
Durante la preparazione le due squadre, con diverse assenze, già si sono
affrontate nel torneo di Amburgo. A spuntarla in quell’occasione è stata la
Germania con il punteggio di 91-79, a causa di un terzo quarto tremendo degli azzurri.
Sarà di sicuro un’altra storia in Giappone, perché sarà un’Italia decisamente
diversa. Innanzitutto con un Danilo Gallinari in più, ultimo innesto azzurro
dopo la lunga cavalcata playoff con Atlanta, e soprattutto con Nico Mannion e
Stefano Tonut che in quella partita sono rimasti fuori per scelta tecnica.
Chissà che Sacchetti non ci abbia visto lungo provando a non scoprire troppo le
carte contro quelli che potevano, allora, e che sono, adesso, avversari diretti
alle Olimpiadi. La Germania invece è quasi identica a quella sfida. Squadra
solida, che alterna il gioco dentro e fuori grazie ai buoni tiratori e ai
lunghi di sostanza. Moritz Wagner, ala degli Orlando Magic, è stato il grande
protagonista della vittoria contro il Brasile colpendo sia dall’arco che con le
incursioni al ferro. Il quintetto collaudato prevede da play Maodo Lo, fresco
campione di Germania con l’Alba Berlino insieme a Simone Fontecchio, con al
fianco Andreas Obst e da ala piccola Niels Giffey dello Zalgiris. I due lunghi
invece sono Johannes Thiemann, altro vincitore con l’Alba, e Johannes Voigtmann
del Cska Mosca. Le migliori soluzioni dalla panchina, oltre al già citato
Wagner, sono il play dei Washington Wizards di oltre 2 metri Isaac Bonga, con il
quale potrebbero nascere dei mismatch complicati. Il pacchetto lunghi annovera
l’ostico Danilo Barthel e Robin Benzing, che oltre ad essere 2.10 è pericoloso
da 3 punti. Bisogna state attenti anche a Joshiko Saibou che se prende
confidenza col canestro può diventare un indemoniato. Mentre scriviamo c’è
l’incognita di Dennis Schroder (alla fine non convocato, ndr), con il quale la federazione tedesca deve trovare
un accordo per l’assicurazione sugli infortuni. Indubbiamente una sua
convocazione in extremis cambierebbe volto alla Germania, con il Ct Henrik Rodl
che potrebbe sacrificare uno tra le ali Jan Niklas Wimberg e Lukas Wank per
completare il roster a sua disposizione.
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Australia quattro volte ai piedi del podio alle Olimpiadi |
Il
secondo match del raggruppamento si disputerà il 28 luglio con palla a due alle
ore 10:20 contro l’Australia. La nazionale aborigena sarà il solito osso duro
da affrontare. Il nucleo è quello che è riuscito a classificarsi quarto ai
Mondiali del 2019 in Cina. Per questo tosto nonostante l’assenza della stella
Ben Simmons, che ora come ora ha il morale piuttosto basso per le sue
vicissitudini a Philadelphia. Ma può come sempre contare sull’esperienza
maturata in tanti anni di Nba da diversi suoi rappresentanti. La cabina di
regia è un affare dei veterani Patty Mills e Matt Dellavedova, entrambi
vincitori di un anello. Sugli esterni agiranno Dante Exum, che è in cerca del
palcoscenico che lo rivitalizzi dopo tanta panchina - causa anche infortuni - negli States, e Joe Ingles, che con i Jazz si sta affermando anno dopo anno come
un giocatore completo e sempre utile. Occhi puntati anche su Josh Green,
guardia tiratrice che ha giocato con Nico Mannion all’università di Arizona e
che al suo primo anno tra i ‘pro’ in quel di Dallas ha condiviso lo spogliatoio
per metà stagione con Nicolò Melli. A completare il pacchetto esterni Matisse
Thybulle, compagno di squadra di Simmons a Philadelphia ed interessante
3&D, e quel Chris Goulding unico degli australiani con una esperienza
italiana. Visto a Torino nel 2016, non ha lasciato un grandissimo ricordo nella
sua breve parentesi fatta di 10 partite per 42 punti totali. Per quanto
riguarda la frontline, l’Australia può contare su ben tre lunghi da 2.10 metri.
Aron Baynes e Jock Landale sono quelli più rocciosi, con una dimensione interna
di spicco, mentre Doup Reath, di origini sudsudanesi ed in forza alla Stella
Rossa di Belgrado, è leggermente più mobile ed atletico rispetto ai compagni di
reparto. Contro gli australiani sarà importante costringere i lunghi ad uscire
dall’area, non solo per poterli attaccare in palleggio ma anche e soprattutto
per negargli i tanti centimetri a rimbalzo dato che non è escluso che possano
giocare con due dei tre citati contemporaneamente in campo. Completano il
roster dei Boomers ufficializzato dal Ct Brian Goorjian, la guardia Nathan
Sobey e l’ala Nickolas Kay.
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Nigeria terza volta ai Giochi, mai oltre il decimo posto |
L’ultima
partita del girone vedrà l’Italia affrontare la Nigeria il 31 luglio alle ore 6:40.
Alla terza partecipazione consecutiva ai Giochi, la nazionale africana dallo
scorso anno ha affidato la guida tecnica a coach Mike Brown, l’ex capo
allenatore di Cleveland e oggi vice ai Warriors, che si è cimentato con grande
voglia in questa nuova avventura. Per il camp di preparazione che ha avuto
luogo in California è stata diramata una lista di ben 49 atleti, tanti dei
quali impegnati in Nba o con esperienza nel campionato americano. Nel complesso
la Nigeria farà sicuramente molto affidamento sull’aspetto agonistico.
Atletismo ed aggressività saranno i punti chiave della squadra che aspira,
nelle parole del suo Ct, ad andare oltre le più rosee aspettative riscrivendo,
perché no, la storia della pallacanestro africana alle Olimpiadi. Contro di
loro sarà magari importante controllare il ritmo della gara, mantenendolo
quanto più basso possibile. Mentre scriviamo, Brown ha ristretto a quindici il
numero dei giocatori ancora impegnati per il training camp e dunque in lizza
per una maglia. Tra questi ci sono il trio dei Miami Heat Precious Achiuwa,
Gabe Vincent e KZ Okpala, i veterani della nazionale Ekpe Udoh, dominante in
Eurolega ai tempi del Fenerbahce (adesso ingaggiato dalla Virtus Bologna, ndr), Obi Emegano, Caleb Agada, Stanley Okoye, visto
per quattro anni in Italia, e Michael Gbinije. Poi c’è Jahlil Okafor che ha
deciso di giocare per la Nigeria dopo essere uscito dai radar degli Stati Uniti,
gli altri giocatori che militano in Nba come Josh Okogie, Chimezie Metu e
Jordan Nwora che hanno fatto molto bene ai Mondiali cinesi di due anni fa,
seppur l’ultimo atleta è impegnato con Milwaukee alle Finals. Completano la
lista Miye Oni, Chima Moneke e Ike Iroegbu. Ha fatto molto scalpore in patria
l’esclusione del 37enne veterano Ike Diogu, al quale sono legati gli ultimi
grandi successi dei D’Tigers. Ma come si dice, gli anni passano per tutti.
La formula dei Giochi è
decisamente cambiata rispetto all’ultima partecipazione della nazionale
azzurra. Con tre gruppi da quattro squadre, per accedere ai quarti di finale bisogna
classificarsi nelle prime due posizioni del proprio raggruppamento oppure
essere ripescati come una delle due migliori terze. Per comporre il tabellone
dei quarti si procederà ad un sorteggio e da lì in poi le gare saranno ad
eliminazione diretta, con la finalissima in programma alla Saitama Super Arena sabato
7 agosto.
* per la rivista Basket Magazine, chiusa il 9 luglio 2021
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