OLIMPIADI - RESOCONTO DEL 15/08/2012
Il resoconto dei Giochi “Londra
2012”
Si sono conclusi i Giochi olimpici
di “Londra 2012”, i 30esimi per ciò che riguarda le Olimpiadi moderne, e per la
terza volta è stata la capitale del Regno Unito ad ospitarli, dopo le edizioni
del 1908 e del 1948.
204 le nazioni partecipanti e sono
state 85 quelle che hanno potuto gioiere almeno per una medaglia conquistata.
In totale hanno trionfato gli Stati Uniti con ben 104 podi conquistati, di cui
46 li hanno visti sul gradino più alto. Così facendo la squadra a “stelle e
striscie” ha mantenuto il primato per il numero totale di medaglie,
avvicinandosi alle 110 medaglie di Pechino 2008, e conquistando anche il
primato per medaglie d’oro. Alle loro spalle la Cina con 38 ori e 87 nel
complesso.
Per l’Italia un ottavo posto che sa
quasi di trionfo, con 8 medaglie d’oro, 9 d’argento e 11 di bronzo, 28 in
totale, una in più della penultima Olimpiade cinese, e riuscendo a pareggiare
quelle del metallo più prezioso. Le previsioni di Sports Illustrated, noto
giornale americano sportivo, sono state quasi rispettate, perché ci dava 8 ori,
5 argenti e 18 bronzi, per un totale di 31 podi, anche se ci vedeva relegati al
decimo posto in classifica generale.
Esultante il presidente del Coni
Gianni Petrucci, che al termine dei giochi ha affermato che “l’Italia è nel G8 dello sport. Avevamo
parlato di una soglia minima di 25 medaglie che è stata superata
brillantemente, per questo non posso non essere soddisfatto. C’è una macchia
che però mi porterò sempre dietro – continua il presidente del Coni – quella del caso Schwazer, il ragazzo ha
senz’altro sbagliato ma non può essere crocifisso”. Al presidente del Coni
sono giunti anche i complimenti da parte del presidente della Repubblica, Giorgio
Napolitano, e quelle del premier Mario Monti. “Risultato che è andato oltre le previsioni – commenta ancora
Petrucci – ed il simbolo sono stati i
rapporti umani, la compattezza, lo spirito delle nostre squadre”. Petrucci,
dunque, elogia i c.t. della pallavolo e della pallanuoto, rispettivamente
Berruto e Campagna.
Il 50% dei medagliati era
all’esordio olimpico, e dunque abbiamo un futuro nello sport, anche e
soprattutto per questo in vista di Rio de Janeiro, prossima sede dei Giochi
olimpici fissati per il 2016, le priorità sono la scuola, i tecnici e i nuovi
italiani. Bisognerà anche cercare di divulgare i fatidici sport minori, i quali
godono di visibilità ogni quattro anni, riportando anche dei risultati talvolta
importanti, e poi irrimediabilmente vanno a finire nel dimenticatoio.
Ma veniamo alle medaglie
conquistate, evidenziando subito un dato, perché nel primo giorno di gare ne
conquistammo cinque, stesso numero di podi che siamo riusciti ad avere anche
nel giorno conclusivo. Come sempre il maggior bottino giunge dalla scherma, e
dal fioretto in particolare, con 7 medaglie, stesso numero di Pechino,
suddivise in 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Hanno offerto un grande spettacolo le
fiorettiste Elisa Di Francisca, Arianna Errico e la veterana Valentina Vezzali,
portabandiera nella cerimonia d’apertura, rispettivamente sullo stesso podio
con tre tricolori a sventolare. Le stesse tre azzurre poi, hanno bissato con la
prova a squadre, a cui si è aggiunta Ilaria Salvatori. Certezze si sono
dimostrate anche il pugilato, con 3 medaglie vinte da Cammarelle, Russo e
Mangiacapre, ed il tiro, sia a segno che a volo, dove ne contiamo 5, e dove è
da ricordare la vittoria di Jessica Rossi nel tiro a piattello, capace a vent’anni
di fissare nella gara olimpica il record mondiale, e Niccolò Campriani che ha
fatto bis nella carabina, con 1 oro ed 1 argento. Senza voler dimenticare tutti
gli azzurri premiati, meritano un plauso i due atleti del taekwondo, Carlo
Molfetta e Mauro Sarmiento, il primo con uno stupendo oro, il napoletano con un
bronzo dopo l’argento di Pechino. Al di sotto delle aspettative la pattuglia
del nuoto, che in piscina non ha racimolare nemmeno una medaglia, con le
debacle dei vari Filippo Magnini, Federica Pellegrini, Fabio Scozzoli, Luca
Marin e Alessia Filippi. Il bronzo di Martina Grimaldi nella 10 km ha un po’
salvato la faccia, come il bronzo nel salto triplo di Fabrizio Donato per l’atletica,
dove rimarrà la macchia per la squalifica causa doping di Alex Schwazer,
fermato poco prima della 50 km di marcia dove sarebbe dovuto essere al via da
campione olimpico in carica. Oltre a tutti i medagliati, un pensiero va anche
agli azzurri arrivati ad un passo dal podio, come Alberto Busnari e Vanessa
Ferrari nella ginnastica artistica, dove il verdetto dei giudici non è stato
limpido, oppure Tania Cagnotto nei tuffi, che nell’individuale ha perso il
podio per 20/100 di punto, mentre nel sincro con Francesca Dallapè lo ha perso
per soli 2 punti e spiccioli. Le Olimpiadi restano comunque una manifestazione
ricca di emozioni, che attira e non poco tutto il mondo. Con emozione gli
italiani hanno seguito la discesa a suon di pagaiate da parte di Daniele
Molmenti, oro nella canoa slalom e portabandiera nella cerimonia di chiusura;
come le pagaiate con cui Josefa Idem ha sfiorato il sesto podio consecutivo
alle Olimpiadi, all’età di 47 anni e con un futuro da commentatrice già
segnato. Per restare in ambito dei remi, non è stata fortunata la squadra del canottaggio,
dove soltanto il duo Sartori-Battisti è riuscito a salire sul podio, con un
argento, e già il c.t. De Capua ne ha pagato le conseguenze con un secco
esonero. Oro anche per la squadra di tiro con l’arco, formata da Frangilli,
Galiazzo e Nespoli, mentre di bronzo sono state le avventure di Rosalba
Forciniti nello judo e di Marco Aurelio Fontana nella mountain bike. Negli sport
a squadra, che il presidente Petrucci ha elogiato, argento nella pallanuoto e bronzo
nella pallavolo maschile, mentre per l’Italvolley femminile il podio alle
Olimpiadi resta sempre più un vero e proprio tabù.
Per uscire dall’idea del
nazionalismo, bisogna evidenziare le straordinarie prestazioni del giamaicano Usain
Bolt nell’atletica, sempre più fenomeno mondiale, il primo atleta a vincere i
100 ed i 200 metri in due edizioni diverse dei Giochi olimpici. Alla ribalta
anche i tanti africani, soprattutto in quelle gare più da mezzo fondo, con il
kenyano Rudisha che ha fatto segnare il nuovo record del mondo negli 800 metri.
Per il nuoto, invece, è entrato nella leggenda lo statunitente Michael Phelps, lo
“squalo di Baltimora”, che ha definitivamente detto addio al nuoto agonistico
con all’attivo la partecipazione a tre Olimpiadi (Atene 2004, Pechino 2008 e
Londra 2012) con 18 ori conquistati su 22 a disposizione. Apprensiva la prova
contro il tempo dell’atleta di casa Bradley Wiggins, che dopo aver vinto il
Tour de France poco più di un mese fa, ha vinto l’oro nella cronometro di ciclismo.
E poi la nazionale americana di basket, un “Dream Team” che ha fatto da
schiaccia sassi proprio come ci si aspettava, eguagliando i vari Michael
Jordan, Magic Johnson, Larry Bird, Charles Barkley e Scott Pippen, che comunque
rimangono un gradino più su. Le Olimpiadi hanno comunque migliaia e centinai di
storie da raccontare, che spesso non si riesce a far conoscerle tutte.
Si è chiusa questa Olimpiade, in
cui i britannici hanno organizzato tutto nel minimo dettaglio, anche se resta
quel caso di tribune vuote in diversi impianti seppur il botteghino dichiarava
il tutto esaurito. Durante la cerimonia d’apertura è stato un bel vedere il
comico Rowan Atkinson, meglio conosciuto come Mr. Bean dell’omonima sitcom,
eseguire a pianoforte l’epica canzone del compositore greco Vangelis, colonna
sonora del film “Momenti di Gloria” ed anche di tutte le premiazioni di questi
Giochi, con la sua classica ironia. Oppure, emozionante il momento in cui nella
cerimonia di chiusura si è spento il braciere olimpico ed è spuntata una fenice.
Il mitologico volatile è molto simbolico, perché esso rinasce sempre dalle
proprie ceneri. Con ciò chiudiamo, e diamo l’arrivederci a Rio de Janeiro, in
Brasile, dove le Olimpiadi del 2016 sono in programma dal 5 al 21 agosto.
Di seguito tutti i medagliati
azzurri:
Frangilli, Galiazzo, Nespoli (Tiro
con l’arco a squadra – Oro)
Elisa Di Francisca (Scherma
fioretto individuale – Oro)
Daniele Molmenti (Canoa slalom
kayak k1 – Oro)
Di Francisca, Errigo, Salvatori,
Vezzali (Scherma fioretto a squadra donne – Oro)
Jessica Rossi (Tiro a volo fossa –
Oro)
Aspromonte, Avola, Baldini, Cassarà
(Scherma fioretto a squadra uomini – Oro)
Niccolò Campriani (Tiro a segno
carabina 3 posizioni – Oro)
Carlo Molfetta (Taekwondo +80 kg –
Oro)
Luca Tesconi (Tiro a segno pistola
– Argento)
Arianna Errigo (Scherma fioretto
individuale – Argento)
Diego Occhiuzzi (Scgerma sciabola
individuale – Argento)
Niccolò Campriani (Tiro a segno
carabina 10 metri – Argento)
Sartori-Battisti (Canottaggio
doppio – Argento)
Massimo Fabbrizi (Tiro a volo fossa
– Argento)
Clemente Russo (Pugilato 91 kg –
Argento)
Roberto Cammarelle (Pugilato +91 kg
– Argento)
Squadra Italia (Pallanuoto maschile
– Argento)
Valentina Vezzali (Scherma fioretto
individuale – Bronzo)
Rosalba Forciniti (Judo 52 kg –
Bronzo)
Montano, Occhiuzzi, Samele,
Tarantino (Scherma sciabola a squadra uomini – Bronzo)
Matteo Morandi (Ginnastica
artistica anelli – Bronzo)
Martina Grimaldi (Nuoto fondo 10 km
– Bronzo)
Fabrizio Donato (Atletica leggera
salto triplo – Bronzo)
Vincenzo Mangiacapre (Pugilato 64
kg – Bronzo)
Mauro Sarmiento (Taekwondo 80 kg –
Bronzo)
Squadra Italia (Pallavolo maschile
– Bronzo)
Marco Aurelio Fontana (Ciclismo
mountain bike – Bronzo)
Squadra
Italia (Ginnastica ritmica femminile – Bronzo)
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