La
Cover Maddaloni è in DNB
TABELLINI:
Cus Jonico Taranto- Cover Maddaloni 73- 80
Taranto:
Greco, Leoncavallo 18, Fanelli 13, Moliterni 5, Giuffrè 6, Valentini 6, Salerno
3, Sarli 22, Appeso n.e., Prisciano n.e., All. Leale, Ass. All. Voltasio.
Maddaloni:
Piscitelli 4, Lombardi n.e., Desiato 18, Luongo 6, Salanti n.e., Garofalo 8,
Rusciano 20, Chiavazzo 6, D’Isep, Ferrante 18, All. Massaro, Ass. All.
Ricciardi.
Parziali:
21- 19, 12- 21, 15- 24, 25- 16.
Arbitri:
Aydin Azami di Bologna (BO) e Matteo Bergami di San Pietro in Casale (BO).
Note:
1700 spettatori circa di cui 50 ospiti. Falli tecnici a Leoncavallo (25’) e
coach Leale (28’). Fallo antisportivo a Fanelli (32’).
PRE-PARTITA:
Partita dal doppio valore per le due compagini
impegnate in gara-due della finalissima promozione, perché mentre Maddaloni
poteva chiudere il conto, Taranto era costretto a vincere per impattare
sull’1-1 e allungare la serie alla decisiva gara-tre. Tra l’altro, il
palcoscenico del Pala Mazzola era davvero un bel vedere per il pubblico che ha
riempito le tribune, la cornice di colori e cori, il prestigio dei gonfaloni
degli scudetti e coppe seppur conquistati dalla Taranto al femminile.
CRONACA:
Coach Massimo Massaro inizia
con i soliti Desiato, Ferrante, Chiavazzo, Piscitelli e Rusciano; il Taranto schiera
Giuffrè, Sarli, Fanelli, Leoncavallo e Valentini. L’equilibrio è palpabile sin
dalle primissime battute, anche e soprattutto perché di fronte ci sono due
signore squadre. I padroni di casa, proprio come successo in gara-uno, trova i
primi punti nell’area pitturata grazie alla vena realizzativa dei propri
lunghi. Il Maddaloni, dal canto suo, effettua un produttivo giro palla che
permette di stare sul 10-10 al 5’, in cui a fare maggiormente male alla
retroguardia tarantina è l’inviperito Francesco
Chiavazzo, che dopo aver subito un colpo al ginocchio fasciato inciterà
dalla panchina i propri compagni per tutto il secondo tempo. Troppi i rimbalzi
offensivi concessi ai locali (5 degli 8 nei primi 10’), che grazie alle seconde
opportunità tenta un primo mini allungo (21-16 all’8’). I viandanti reagiscono
con grinta, con Luciano Rusciano che
da vero martello pneumatico perfora l’area dei tre secondi avversaria, e addirittura
ad inizio secondo quarto manda a segno la tripla del sorpasso (21-22). Il
Maddaloni in pratica fa tutto da sé, perché mentre in attacco è un po’
pasticcione, concedendo più d’un recupero agli ionici, in difesa serra i ranghi
e non concede nulla agli avversari, se non se lo sudano fino all’ultima goccia
del proprio sudore. Sale in cattedra capitan Nino Garofalo, che si traveste da vero e proprio giustiziere dei
padroni di casa propiziando il 27-33, frutto del 2-8 di parziale, al 16’. La
pressione inesorabilmente inizia a salire, ma mentre i biancoblu sembrano
mantenere saldi i nervi, il Taranto cerca di rischiararsi le idee con il minuto
sospensivo. Grazie comunque ad un parziale di 12-21 nei secondi dieci giri di
lancette, il Maddaloni chiude il primo tempo in vantaggio sul 33-40.
Al rientro dagli
spogliatoi il gioco è pressoché bloccato, gli errori si sommano da ambo le
parti, e sembra quasi che la palla inizi già a pesare come un macigno. Lo
spettacolo offerto nei primi 20’ man mano si esaurisce ed inevitabilmente la
partita sale di colpi, nel vero senso della parola. Eppure in questa fase di
stallo del match, gli ionici sono bravi a piazzare un break che gli permette di
rientrare al 24’ sul 41-44. Il gioco inizia ad essere spezzettato dai tanti
fischi arbitrali, e mentre la pressione arriva alle stelle, Giuseppe Luongo fa ferro e fuoco sotto
le plance lottando su tutti i palloni avendo il più delle volte ragione. Il vantaggio
ospite raggiunge per la prima volta la doppia cifra, e poi il massimo sul più
16 (48-64) proprio grazie ad un canestro del lungo maddalonese sulla sirena
della terza frazione, che fissa il break sul 2-15. L’ultimo periodo segue la
falsariga dei minuti precedenti, e non è un caso che i calatini possano
contare, al 35’, su di un vantaggio ancora rassicurante (55-71) grazie ad
alcuni piazzati di Giuseppe Piscitelli.
Da quel momento in poi il Taranto, ormai alle corde, cerca di buttare il cuore
oltre l’ostacolo affidandosi al tiro pesante, fin lì non proprio eccezionale. E
invece, con un eloquente 11-0 di parziale i tarantini si riportano a cinque
lunghezze di distanza, facendo riscaldare il Pala Mazzola. Il pallone scotta e
i locali sono ormai lanciati alla rimonta, arrivando fino al meno 1 (71-72) a
circa due minuti dalla fine. È qui che però si esaltano Salvatore Desiato, che buca la difesa ionica come un coltello col
budino, e Davide Ferrante, che
punisce al tiro quando gli viene concesso il minimo spazio libero. Entrambi i
giocatori, costanti per tutto l’arco dei 40’ di gioco, si caricano i compagni
in spalla e mettono in ghiaccio il risultato. La festa può partire perché la
Cover Maddaloni c’entra la promozione in Divisione Nazionale B.
Un momento della "festa" con i giocatori assediati dai tifosi giunti a Taranto |
POST-PARTITA:
Obiettivo promozione c’entrato per la franchigia
maddalonese, che compie così il doppio salto dopo quella centrata un anno fa
dalla C Regionale alla DNC. Una vittoria davvero di prestigiose quella di cui
sono stati protagonisti i biancoblu, che in questi play-off ancora non erano
riusciti a chiudere una pratica sul 2-0, dopo aver affrontato Trani e Venafro.
Questo risultato è arrivato, forse, nel momento più opportuno, in un match in
cui la compagine calatina ha dimostrato una personalità davvero da grande
squadra.
Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero
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