Avellino riparte da Ragland e Leunen
In archivio una stagione da incorniciare, la Scandone è già sul mercato
Via Nunnally, si punta sulle conferme importanti e rapide operazioni
di Giovanni Bocciero*
AVELLINO - Quella della Scandone Avellino è stata una stagione
fantastica. Dopo le difficoltà iniziali a trovare la giusta continuità di
prestazioni, e una volta fatto quadrare il cerchio soprattutto in cabina di
regia, la formazione irpina è arrivata ad un passo dalla finale che assegnava
lo scudetto. I “lupi” sono usciti sconfitti dall’interminabile serie di
semifinale contro Reggio Emilia, in cui è mancata la classica zampata per poter
scrivere un’altra pagina memorabile della loro storia. «È un peccato perché davvero c’è mancato poco
- ha commentato il diesse Nicola
Alberani -, purtroppo il fattore
campo è stato determinante in questi playoff. C’è piaciuto onorare il Pala Del
Mauro come nostro fortino, ma non siamo riusciti a mettere a segno quel colpo
che ci avrebbe permesso di cambiare la stagione». «Ci siamo sempre avvicinati alla
vittoria - gli ha fatto eco coach Pino
Sacripanti -, ma ci è sfuggita per
una manciata di punti in un campo difficile e contro una squadra ben allenata e
molto profonda. È un dispiacere perché ci credevamo fortemente e abbiamo dato
tutto quello che potevamo dare. Ogni
partita ha avuto dei tatticismi diversi, entrambe abbiamo cambiato ogni tanto
qualche particolare, e alla fine le giocate individuali sono quelle che hanno
deciso le gare».
IL DIESSE ALBERANI E COACH SACRIPANTI |
Avellino dopo questa stupenda cavalcata, con la finale di
Coppa Italia e la semifinale scudetto ripartirà proprio dal duo direttore-allenatore,
confermati già a stagione in corso, e soprattutto da un collaudato roster visti
i rinnovi già ufficiali di Maarten
Leunen e Joe Ragland, tasselli
importanti nell’economia di questa squadra. «Il nostro lavoro nella passata stagione è stato apprezzato - ha
dichiarato il diesse biancoverde -, e pur avendo assemblato il roster in ritardo si è potuta ammirarne la
qualità. Siamo partiti per ultimi e dunque abbiamo preso giocatori che gli
altri avevano un po’ trascurato ma che adesso sono stimati. Cercheremo di
mantenere l’ossatura, dovendo fare purtroppo qualche sacrificio, e punteremo a
qualche giocatore dal sicuro avvenire». L’obiettivo della Scandone è quello
di uscire dal prossimo mercato estivo possibilmente migliorata ulteriormente
rispetto a questo anno, così da potersi affermare ancora una volta tra le
migliori squadra in Italia, e in Europa. E per questo si sta già strizzando
l’occhio a qualche possibile rinforzo seppur «le
priorità assolute sono le riconferme - ha rivelato ancora Alberani -. Siamo a lavoro per Green e Severini, e siamo
attenti agli italiani un po’ perché purtroppo ce ne sono pochi in giro, un po’
perché non abbiamo le garanzie che Cervi e Pini restino dato che hanno fatto un
ottimo lavoro ed hanno diverse richieste. Fare una gara 7 di semifinale è di
sicuro prestigioso. Ci sono oggettivamente squadre più attrezzate di noi, ma
senz’altro proveremo a fare qualcosa in più l’anno prossimo anche grazie al
gruppo Sidigas che ci mette nelle migliori condizioni per lavorare». Capitolo definitivamente
chiuso, invece, quello legato a James
Nunnally che ha le solite aspirazioni NBA. «Dobbiamo
essere contenti di averlo avuto, ci ha dato una grossa mano, ci ha fatto
divertire tanto, e gli auguriamo - ha detto il diesse - le più grandi fortune ai più alti livelli». Ci si può aspettare comunque un altro
colpo in uscita dall’NBA come quello di Nunnally nella passata stagione, ovvero
aspettare che la concorrenza scemi intorno ad un giocatore? «Da un lato ci piacerebbe, ed è un po’ il mio
modus operandi - ha rivelato Alberani -,
abbiamo però il dolce problema della Supercoppa (24-25 settembre) il che significa che intorno al 15 agosto
dobbiamo esserci già tutti. Ed avere i giocatori per quella data comporta
firmarli a fine luglio perché tra visti, viaggi e logistica dieci giorni se ne
vanno. Non so se riusciremo a fare questa cosa». Rispetto alle ultime stagioni in cui
la Scandone ci ha abituati a partire sempre di rincorsa, dunque, questa estate
dovrebbe accelerare di gran lunga i tempi. «La speranza è quella, però sul
mercato esistono dei valori da cui cerchiamo di non farci travolgere e dunque -
ha concluso il diesse irpino - speriamo
di anticiparci».
COACH PINO SACRIPANTI |
Coach Sacripanti crede fortemente nel lavoro
profuso in questa stagione, e nell’ottica delle riconferme «spero di ripartire dal più possibile per cercare di avere
continuità. Questo è un volere mio e della società. Il mercato non è ancora
partito spedito e mentre ci sono giocatori che stanno aspettando altri sono
entusiasti di proseguire questo progetto. Vediamo il mercato cosa offrirà ma la
volontà è quella di mantenere il nucleo più numeroso possibile». Diversi rumors vogliono la Scandone in cerca soprattutto di
italiani, forse anche per necessità. «I
giocatori italiani sono quelli lì, il movimento purtroppo non ne ha creati
tanti - ha commentato il tecnico dei
“lupi” -. Ne stiamo di sicuro cercando.
Ci piacerebbe portare avanti il discorso con Riccardo Cervi, ma deve essere soprattutto una sua volontà. Spero
che resti sennò pazienza, andremo altrove, sondando anche il mercato straniero.
Parlando con Alberani, credo che la cosa più importante sia che un giocatore
abbia la voglia di venire a giocare da noi, bisogna sposarlo il nostro progetto». L’allenatore biancoverde ha in mente di completare il
mosaico con giocatori funzionali ai suo dettami tattici, ma sopra ogni cosa «sicuramente guardo
alla qualità, e dopo trovo il modo di metterli nelle condizioni per loro migliori.
Chiaro che se teniamo l’ossatura della scorsa stagione cercheremo di mettere
dentro dei giocatori che possano essere funzionali al sistema di gioco che
tanto ci ha fatto vincere». Ma se
coach Sacripanti avesse un giocatore come desiderio, che vorrebbe poter
allenare, chi sceglierebbe? «Ce ne
sono mille di giocatori molto interessanti, quasi tutti impossibili. Mi
piacerebbe allenare Gigi Datome o Rakim Sanders, ma stiamo parlando di
fantabasket. Restiamo piuttosto con i piedi a terra, capiamo se l’ossatura
abbia una sua funzionalità e poi vedremo come sistemarci». Con l’impegno
della Supercoppa Avellino deve accelerare i suoi normali tempi di mercato. «Credo che se chiudiamo con i giocatori con
cui stiamo già a buon punto nelle trattative arriveremo a Ferragosto con la
squadra fatta, che poi è il nostro intento. È logico che se arriviamo a quella
data con 8 giocatori e ce ne mancano 2, troveremo quelli necessari per chiudere
il roster. L’importante è avere una base per sapere che tipo di giocatori
inserire».
Escluso dunque un colpo di fine mercato alla Nunnally? «Non
escludo niente perché il mercato è molto vario. Se i giocatori che mi
soddisfano sono da firmare domani, lo facciamo, ma se devo aspettare
metà agosto, aspetteremo metà agosto, purché - ha concluso coach Sacripanti
- ci sia una base dove poi poter inserire
più facilmente i nuovi».
* per il mensile BASKET MAGAZINE
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