venerdì 12 ottobre 2018

James è la stella tra debutti assoluti e clamorosi ritorni

Mike e i suoi fratelli - I dieci campioni che danno forma ai roster della serie A per una stagione da bridivi

James è la stella tra debutti assoluti e clamorosi ritorni


Nuotatori mancati, mascelle rotte, tatuaggi e squalifiche monstre: dieci ritratti dei protagonisti che si daranno battaglia sui parquet italiani


di Giovanni Bocciero*


Il mercato anche quest’anno ha portato in Italia tanti giocatori stranieri. Alcuni alla loro prima esperienza, altri di ritorno dopo aver lasciato un buon ricordo o semplicemente essersi trovati bene. L’arrivo di questi volti nuovi rappresenta un po’ la cartina di tornasole del livello della nostra serie A, che negli ultimi anni di certo non ha brillato. Quest’anno la tendenza sembra essersi invertita, con l’ingaggio di atleti di grande qualità.

TESSUTI PREGIATI. Senza alcun dubbio Milano è la principale destinazione per i migliori stranieri a livello europeo, e questa estate la compagine meneghina è riuscita a mettere le mani su un vero top player: Mike James. Il playmaker americano è uno di quelli che si è dovuto sudare tutto in carriera. Già al liceo si mise in mostra guidando la propria scuola al successo statale. Eppure le offerte universitarie che gli giunsero provenivano solo da college di division III, non proprio Kansas o Duke insomma. Infastidito ripiegò su uno junior college dove viaggiò a 26 punti di media.
MILANO INSEGUE IL BIS SCUDETTO CON LA CLASSE
DI MIKE JAMES E NEMANJA NEDOVIC
Le sue qualità realizzative non sono in discussione, eppure le uniche porte che gli si aprirono una volta laureatosi a Lamar University sono state quelle dell’Europa. Un’Europa neppure troppo aristocratica, tanto che si è ritrovato ad Omegna nella nostra A2. Con il lavoro e la caparbietà però, il passo dal Piemonte ai Phoenix Suns via Panathinaikos è stato breve, e adesso cercherà di fare grande le “scarpette rosse” in giro per il Vecchio Continente.
In questa mission avrà il supporto del serbo Nemanja Nedovic, altro ex Nba che è cresciuto in Italia. Infatti il papà è stato un giocatore di pallamano per la squadra di Ascoli Piceno, ed il piccolo Nemanja dopo aver provato lo sport del padre, il tennis ed aver addirittura avuto un’offerta dalla federazione del nuoto per concorrere per il tricolore, si è follemente innamorato della palla a spicchi. Prospetto sin da giovane, è stato compagno di Steph Curry ai Golden State Warriors prima di ritornare in Europa dove ha trovato la sua dimensione. Rispetto a James è meno realizzatore, ma grazie alla sua intelligenza può essere un play aggiunto per coach Simone Pianigiani.

EXPO LOMBARDIA. Sempre in Lombardia, e precisamente a Cantù, è tornato un giocatore che conosce molto bene il nostro campionato: Tony Mitchell. L’ala che ha addirittura vinto il premio di Mvp quando vestiva la casacca di Trento vorrà trascinare i brianzoli nella speranza che si rigeneri dopo le ultime stagioni un po’ opache. Tutti ci auguriamo di ritornare ad ammirare quello straordinario atleta, che però circa un anno fa è stato squalificato per l’intera stagione del campionato australiano per aver lanciato la palla addosso all’arbitro. E scavando nel suo passato si scopre che non è stato l’unico gesto inconsueto, perché anche all’università dell’Alabama fu espulso per comportamento irrispettoso.
TORNA TONY MITCHELL, IL TERZO ATTO A CANTU':
SARA' L'MVP VISTO A TRENTO O LA METEORA DI SASSARI?
Restando nella stessa regione, Brescia ha messo a segno il colpo Jordan Hamilton mentre Cremona ha ingaggiato l’intrigante Peyton Aldridge. Hamilton arriva in Italia con l’ambizione di prendere il posto da go-to-guy lasciato da Marcus Landry. Le potenzialità ci sono, e non mancano neppure le motivazioni. Infatti l’ex Denver Nuggets sin da piccolissimo ha sempre lottato per raggiungere i propri obiettivi. Si narra che quando aveva dieci anni già si confrontasse con ragazzi più grandi in diversi playground del sobborgo di Los Angeles. E non lo faceva per pavoneggiarsi, ma semplicemente perché spinto dalla voglia di guadagnarsi il rispetto.
Invece per Aldridge la pallacanestro è stata una vera e propria dichiarazione d’amore. Il lungo scelto da coach Meo Sacchetti non era portato solo per il basket, tanto che all’high school si dilettava a giocare anche a football. Addirittura è stato seguito a lungo dal mitico coach di Alabama Nick Saban, che lo voleva come quarterback della sua squadra. Nulla da fare, perché terminata la scuola Aldridge ha deciso di accettare l’offerta di Davidson, college che fu di quel Curry. Cremona non poteva fare ingaggio migliore, perché il nativo dell’Ohio è giocatore a cui piace molto giocare sul perimetro grazie ad un’ottima mano. Inoltre non si tira mai indietro, tanto che in passato ha giocato con la mascella rotta pur di non mancare ad un prestigioso torneo giovanile.

SAPORE DI NBA. Il football stava per strappare al basket un altro giocatore come Norris Cole. L’ex Miami Heat, due volte campione Nba, aveva ricevuto anche una borsa di studio ma fortunatamente ha scelto quella di Cleveland State per la pallacanestro. Oltretutto all’ultimo anno si rese protagonista di una partita monstre da 41 punti, 20 rimbalzi e 9 assist. Nonostante fosse portato per lo sport, la famiglia ha preteso ed ottenuto che studiasse e pregasse. Il neo play di Avellino è infatti molto religioso e tiene alla propria famiglia, così come il nuovo volto di Torino Tony Carr.
Il nativo di Philadelphia è alla sua prima esperienza da professionista dopo essere stato scelto all’ultimo draft Nba da New Orleans con la chiamata numero 51. Atleta longilineo ma dal grande impatto offensivo, è una scommessa ma anche la punta di diamante della squadra di coach Larry Brown che lo ha voluto fortemente. Ha sempre giocato nella sua città sino al college, e quindi questo sarà un vero banco di prova per lui. Pur lontano dalla famiglia ha due tatuaggi che gliela faranno sempre ricordare. Uno è il ritratto della nonna e l’altro è l’insegnamento del nonno: “dare to be great”.

STAGIONE DI RITORNI: BANKS RITROVA COACH VITUCCI A
BRINDISI. TRA STONE E VENEZIA UN AMORE TRICOLORE
VECCHIE CONOSCENZE. Tra i volti nuovi ci sono anche giocatori che riabbracceranno vecchi allenatori, o che torneranno a vestire la maglia con cui hanno già vinto. Nel primo caso stiamo parlando di Adrian Banks, guardia alla sua quinta esperienza in serie A. È stato portato la prima volta a Varese da Frank Vitucci nel 2012, poi lo stesso tecnico lo volle nel 2014 ad Avellino e adesso gli affiderà la leadership della nuova Brindisi.
Diverso il discorso per Julyan Stone che ritorna per la terza volta sempre a Venezia. La prima esperienza la fece nella stagione 2014/15, ripetuta nel 2017 dove fu grande protagonista dello scudetto. L’estate scorsa sarebbe dovuto rimanere in laguna, ma rescisse il contratto per avvicinarsi al padre malato e così trovò sistemazione agli Charlotte Hornets. Adesso che il padre si è ripreso, ha deciso di iniziare il terzo capitolo di questa autentica storia d’amore col club orogranata.

TOP SCORER. Altra storia interessante è quella del tiratore ingaggiato da Bologna, Kevin Punter. Scorer di razza, ha segnato tanto ovunque ha giocato, e lo scorso anno ha trascinato l’Aek Atene alla vittoria della Champions League. Eppure gli scarsi voti scolastici gli stavano per far abbandonare il basket. Per accedere alle università della division I ha frequentato una prep school lontano da casa. Al termine dell’anno accademico i risultati dei test non erano sufficienti, e così in preda al panico ha telefonato alla mamma dicendo che avrebbe abbandonato questo sogno. Per fortuna ci ha ripensato ed è arrivato a primeggiare al college con Tennessee, dove ha anche lavorato per sistemare la sua meccanica di tiro, oggi molto efficace.


LE NOMINATION DI BM - I TOP 10
1) Mike James - AX Armani Milano - play - 28 anni - 183 cm
2) Tony Mitchell - Red October Cantù - ala - 29 - 198 cm
3) Nemanja Nedovic - AX Armani Milano - guardia - 27 - 193 cm
4) Norris Cole - Sidigas Avellino - play - 30 - 188 cm
5) Adrian Banks - Happy Casa Brindisi - guardia - 32 - 191 cm
6) Tony Carr - Fiat Torino - guardia - 21 - 196 cm
7) Jordan Hamilton - Germani Brescia - ala - 28 - 201 cm
8) Julyan Stone - Umana Venezia - play - 30 - 198 cm
9) Kevin Punter - Segafredo Bologna - guardia - 25 - 190 cm
10) Peyton Aldridge - Vanoli Cremona - ala - 23 - 203 cm



* dalla rivista BASKET MAGAZINE

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