giovedì 3 settembre 2015

Juvecaserta, il futuro è legato a Raffaele Iavazzi

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 04/09/2015

LEGA A. Il commissariamento delle sue imprese potrebbe privare di liquidità il club
Juvecaserta, il futuro è legato a Raffaele Iavazzi

di Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta continua alacremente a lavorare, dopo il primo test match con Ferentino. Caserta è sicuramente una piazza che vive per la pallacanestro, dove il chiacchiericcio ed il gossip sui vari giocatori sono all’ordine del giorno. Nonostante la Serie A ritrovata con quel pizzico di fortuna che è decisamente mancata durante il campionato scorso, i furti di fili di rame al PalaMaggiò che lo hanno reso impraticabile all’inizio del raduno sino ad oggi, e che sono ormai acqua passata grazie all’impegno della società, e con una stagione alle porte in cui la parola d’ordine sarà “riscatto”, c’è un’altra notizia che purtroppo ha scosso l’intero ambiente.
Ovviamente ci stiamo riferendo all’interdittiva antimafia che il Tribunale di Caserta ha pronunciato nei confronti delle due società del patron bianconero Raffaele Iavazzi, ovvero Impresud ed Ecologia Iavazzi. E’ logico pensare che tale atto possa avere delle conseguenze anche sulla Juvecaserta, non fosse altro per il semplice motivo che Iavazzi è il massimo azionista del club di Pezza delle Noci, detenendo il 90% di esse, mentre l’altro 10% è ancora di proprietà dell’azionista di minoranza Carlo Barbagallo.
E qui ci sarebbe una parentesi da aprire, visto che lo stesso ex presidente Barbagallo fece intuire la sua volontà di mettere in vendita le sue quote perché ormai non c’era più la possibilità di continuare questa avventura al fianco di Iavazzi, dopo che il rapporto si è incrinato fin troppo con accuse a mezzo stampa, sia da una parte che dall’altra. Eppure Barbagallo, che ormai si è dato alla pallavolo affiancando Barone nella dirigenza della Volalto Caserta, non ha messo ufficialmente in vendita il suo 10%, o almeno non lo ha reso pubblico, così come non ha la minima intenzione di ritornare a dare il suo contributo alla Juvecaserta, avendo disertato l’importante Assemblea dei soci di fine luglio scorso, quando si doveva ratificare il ripescaggio in Serie A. Così come Iavazzi non ha avanzato una reale offerta per cercare di riacquistare le quote di Barbagallo per ritornare ad essere l’unico proprietario della società. Ma questo, almeno per il momento, sembra essere una questione superflua. Per questo ritorniamo all’argomento con cui abbiamo iniziato questo articolo, ovvero dell’interdittiva antimafia avanzata alle due imprese del patron bianconero.
Il commissariamento delle imprese di Iavazzi, con conseguente blocco dei conti qualora venga accertato realmente qualche movimento strano, priverebbe alla Juvecaserta della liquidità necessaria per proseguire la stagione agonistica. Si tratterebbe dunque soltanto di un problema economico, evidentemente fondamentale per tutto il resto ovviamente.
Perché è importante far notare che burocraticamente il presidente in carica, con relativo potere di firma, è ricoperto da Nicola Cecere. Per il momento non c’è nulla comunque di cui preoccuparsi, insomma, non bisogna fasciarsi la testa prima di essersela rotta, come recita il vecchio adagio. E’ pur vero però che il futuro del club di Pezza delle Noci è legato a Iavazzi, unico imprenditore del territorio che ha mostrato affetto al basket casertano. La prossima data federale di grande rilevanza è il 28 settembre, quando scadrà la seconda rata FIP da 20 mila euro.

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