E Caserta ha riabbracciato Oscar "cittadino onorario"
di Giovanni Bocciero*
CASERTA - Oscar Schmidt è ritornato nella città, nel palazzetto in cui ha scritto pagine
leggendarie della sua carriera, della sua storia, della Caserta cestistica e
non solo. Adesso è anche a tutti gli effetti casertano doc dopo aver ricevuto
la cittadinanza onoraria dal consiglio comunale, ma non abbiamo dubbi che in
cuor suo già si sentiva tale.
OSCAR MENTRE HA RICEVUTO LA CITTADINANZA ONORARIA (FOTO ELVIO IODICE) |
Non a caso nel discorso che ha tenuto dinanzi al
PalaMaggiò non gremito ma piuttosto commosso ha sottolineato di essere tornato
a casa, tredici anni dopo quell’8 dicembre 2003, quando tenne la partita di
addio alla pallacanestro giocata. Lui che è il bomber assoluto di questo sport,
con oltre 49.700 punti segnati - nessuno come lui -, e che ha saputo vincere la
partita più importante contro il cancro, è un vero e proprio simbolo di vita.
Si è commosso tanto per l’affetto ricevuto al suo ritorno, è andato sotto la
curva per ringraziare i tifosi come quando lo faceva dopo una vittoria negli
anni ’80, ed ha versato quelle lacrime facendo trasparire tutta quella umanità
che ne hanno distinto la sua vita. La partita della JuveCaserta contro Pesaro è
quasi - e forse giustamente - passata in secondo piano, perché dopotutto la Mao
Santa è tornata in città, e meritava tutta l’attenzione del caso. Oscar ha
ricordato e ringraziato il Cavaliere Giovanni Maggiò e coach Boscia Tanjevic -
presente per l’occasione - che lo hanno scelto e portato a Caserta quando la
squadra era in A2. Scelta che non si è pentito di aver preso, perché “nella
città vicino Napoli” è diventato un idolo indiscusso.
* per la rivista BASKET MAGAZINE
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