NBA Awards 2016/17
All-NBA Starting-Five
I playoff della NBA sono iniziati, e questo significa che la regular season è di fatto terminata. A questo punto non ci resta che tirare le somme e dare i premi a quei giocatori che si sono maggiormente distinti nell'arco della stagione. Per iniziare però, stiliamo i migliori quintetti assoluto, difensivo e dei rookie, e nella seconda parte di questo articolo assegneremo i premi singoli di maggiormente migliorato, difensore, rookie, sesto uomo, coach ed Mvp del campionato NBA 2016/17.
All-NBA First Team
G: Isaiah Thomas (Boston Celtics)
G: Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)
G: James Harden (Houston Rockets)
F: Kawhi Leonard (San Antonio Spurs)
F: Kevin Durant (Golden State Warriors)
G: Isaiah Thomas (Boston Celtics)
G: Russell Westbrook (Oklahoma City Thunder)
G: James Harden (Houston Rockets)
F: Kawhi Leonard (San Antonio Spurs)
F: Kevin Durant (Golden State Warriors)
Farà discutere l'assenza di LeBron James, che statisticamente ha fatto registrare qualche ulteriore miglioramento, ma escludere uno dei cinque nomi succitati sarebbe stato un dolo ancor maggiore. Oltretutto i Cleveland Cavaliers di quest'anno saranno ricordati per i piagnistei di James e per essere riusciti nell'impresa di arrivare secondi ad East. Per contraltare Thomas è stato l'anima dei Celtics capaci di arrivare primi nella Eastern Conference. Westbrook sarà ricordato in eterno per la stagione da record che ha messo su, così come quella altrettanto importante che ha permesso ad Harden guidare i Rockets. Leonard è ormai il leader silenzioso degli Spurs ed un autentico fattore su entrambe le metà campo. Durant è quello che forse farà storcere di più il naso, ma ha saputo calarsi nella nuova realtà con intelligenza ed umiltà, spesso sacrificandosi tatticamente ma senza perdere il suo feeling con il gioco. La sua nomination è quasi un premio ai Warriors capaci di trovare il giusto equilibrio di squadra praticamente sin da subito.
NBA All-Defensive Team
G: John Wall (Washington Wizards)
F: Kawhi Leonard (San Antonio Spurs)
F: Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks)
F: Draymond Green (Golden State Warriors)
C: Rudy Gobert (Utah Jazz)
G: John Wall (Washington Wizards)
F: Kawhi Leonard (San Antonio Spurs)
F: Giannis Antetokounmpo (Milwaukee Bucks)
F: Draymond Green (Golden State Warriors)
C: Rudy Gobert (Utah Jazz)
Iniziamo dalla honorable mention per Chris Paul che un posto in questa selezione lo avrebbe meritato, anche se così come è composto è più versatile e permette diversi accoppiamenti in tutte le posizioni. È stato premiare Wall che ha dimostrato la giusta maturazione anche e soprattutto nella metà campo difensiva. Di Leonard c'è ben poco da aggiungere, così come per Giannis che è un autentico miracolo vederlo giocare su di un parquet per il talento debordante e l'energia che sprigiona nel difendere. Green è l'emblema del difensore moderno, duro, ruvido, che ti entra sotto pelle e ti disintegra mentalmente con le parole. Infine Gobert è stato forse il segreto dei Jazz di questa stagione, ed oltre ad intimidire sotto canestro ha più volte dimostrato di tenere in palleggio grazie a dei buoni scivolamenti laterali.
NBA All-Rookie Team
G: Jamal Murray (Denver Nuggets)
G: Malcolm Brogdon (Milwaukee Bucks)
F: Brandon Ingram (Los Angeles Lakers)
F: Dario Saric (Philadelphia Sixers)
C: Joel Embiid (Philadelphia Sixers)
G: Jamal Murray (Denver Nuggets)
G: Malcolm Brogdon (Milwaukee Bucks)
F: Brandon Ingram (Los Angeles Lakers)
F: Dario Saric (Philadelphia Sixers)
C: Joel Embiid (Philadelphia Sixers)
Le nomination per il quintetto dei rookie hanno finito per premiare colore che sono stati più continui nell'arco della stagione. Proprio per questo il Buddy Hield intravisto nella parte finale ai Sacramento Kings non è riuscito a strappare un posto anche e soprattutto perché a New Orleans ha sprecato diverse opportunità. La coppia di lunghi dei Philadelphia Sixers praticamente si contende il premio di Rookie of the Year, e bisogna aggiungere con grande merito. Murray ha saputo sfruttare le occasioni che gli sono state date dai Nuggets, così come ha saputo fare Brogdon in casacca Bucks. Ingram invece sicuramente non ha brillato, ma è capitato anche in un contesto non semplice e dove hanno cercato di preservarlo. Nonostante sia stato centellinato nel minutaggio, ha dato dimostrazione di sprazzi del suo talento.
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