Febbre elettorale
Ultima settimana per la chiamata alle urne, e in questi giorni di campagna
elettorale le agende dei candidati al nuovo Parlamento italiano sono piene
zeppe di appuntamenti, riunioni, convegni. Un vero e proprio tour che costringe
i diversi candidati a presenziare i comizi e le diverse occasioni elettorali, per
presentare il proprio programma, far sentire ai papabili elettori la propria
voce, cercare d’infondere una buona impressione che porti al consenso
elettorale.
Domenica è toccato
alla Lista Civica Monti far sentire nella città di Maddaloni la propria voce,
presentare le proprie idee, confrontarsi con quanti sono accorsi
all’appuntamento. Il comizio elettorale, si è tenuto presso il comitato
cittadino, inaugurato per l’occasione, sito in piazza Fontana, in cui sono
intervenuti il candidato maddalonese Giovanni
Vairo, inserito per la lista civica nella circoscrizione Campania 2, e
soprattutto il professore Antimo Cesaro,
capolista nella circoscrizione Campania 2.
L’avvocato Vairo c’ha tenuto a precisare che “sono salito in politica (il motto della
Lista Monti) perché voglio assumermi la
responsabilità di fare qualcosa per il Paese e per la mia città. I candidati
della nostra lista non hanno bisogno di fare politica per arricchirsi, ma sono
spinti da quel desiderio di rendersi utili per raggiungere il bene comune”.
Il candidato maddalonese non poteva non soffermarsi sul suo territorio, sulla
sua città. “Purtroppo Maddaloni è
continuamente martoriata. Il nostro territorio viene messo in ginocchio da
problemi quali i rifiuti, il Foro Boario, la disoccupazione e la questione
Giordano Bruno, ma nessuno ha fatto o fa qualcosa per rimediare. Questi
problemi sembrano quasi irrisolvibili per l’eternità. Il nostro programma
prevede l’intervento per risolvere questi problemi, nella più assoluta
normalità, un discorso che per alcuni può sembrare strano per il semplice fatto
che non sia straordinario o fastoso”. La conclusione dell’intervento da
parte dell’avvocato Vairo è abbastanza eloquente. “Ci sono due tipi di voto, anche se qualcuno potrà dissentire, ovvero
quello utile e quello dannoso, che è ben diverso da quello inutile che ci
vogliono far credere. Dobbiamo essere consapevoli che chi fin qui ci ha
governato in malo modo, si è ripresentato alle elezioni e chiede il sostegno ai
cittadini. Facciamo una scelta civica e non permettiamo che tornino a
governarci”.
Più ideologico il
discorso del candidato Antimo Cesaro,
docente di Scienze e Filosofia Politica presso la SUN di Caserta. Il professore
ha innanzitutto chiesto ad alcuni suo studenti presenti di affiancarlo nel
momento in cui è toccato far sentire la sua voce, dichiarando che “se questi giovani studenti, alcuni dei
quali già laureati, sono presenti qui oggi, significa che tra noi c’è stima ed
amicizia, che si guadagna con la professionalità e la serietà nell’arco del
tempo, e non certamente dall’oggi al domani”. Le capacità e le qualità del
professor Cesaro adesso vengono messe al servizio della comunità. “Salire adesso in politica, significa
mettersi a disposizione della comunità. Se io ho deciso di rendermi attivo è
perché ho due figli, e voglio consegnare a loro come alle generazioni future un
Paese nel quale poter vivere senza problemi, ma certamente non senza sacrifici.
Il sacrificio che fin qui siamo stati costretti a fare, con gli interventi che
il presidente Monti ha dovuto operare, non possiamo permettere che vengano resi
vani. Oggi il governo ha bisogno di professionisti seri che vogliono fare, e
non promettere. C’è bisogno di statisti e non di politici, questo perché il
politico pensa a come dover farsi eleggere alle prossime elezioni, mentre lo
statista pensa a come lasciare bene il Paese alla prossima generazione. Fare le
promesse personali significherebbe dover esaudire i desideri di tante persone,
ma per fare questo non serve certamente la politica, perché se c’è un rapporto
d’amicizia lo si può fare tranquillamente in qualsiasi momento”. È un fiume
in piena il professore universitario, che ricorda i punti del programma della
Lista Monti, ovvero “riduzione dei
parlamentari, incentivare la cultura che è la culla della società, dare
sostegno alle imprese e ai giovani, che sono il futuro del Paese”. Il tutto
ruota intorno alle preferenze, ed il capolista della lista civica c’ha tenuto a
precisare che “chiedo a voi tutti un
aiuto, perché oltre al voto utile o inutile, esiste anche il voto umile, che
poi è quello che chiedo io, umilmente di fronte a voi. Si dice che in politica
non si perda niente, ma questo è inesatto, perché si può perdere la
reputazione. Purtroppo la grande maggioranza dei politici non hanno una reputazione,
e quindi non perdono effettivamente nulla”.
Giovanni
Bocciero
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