LEGA A. Esposito e Co. hanno fatto visita all’Ospedale di Caserta per consegnare pelouches
Juvecaserta, la pausa permetterà di crescere ancora
Giovanni Bocciero
CASERTA. Che in casa Juvecaserta dopo la vittoria con Pesaro si viva un po’ di spensieratezza non è certamente un segreto. Insomma, la prima “doppia v” della stagione ha fatto tirare una bella boccata d’ossigeno a squadra e dirigenza, che adesso avranno quasi quindici giorni per continuare a lavorare, crescere e migliorare quegli automatismi che contraddistinguo un roster con la “r” maiuscola. L’All Star Game della Lega Basket che si disputerà al PalaOlimpia di Verona domenica permetterà di avere questo periodo “allungato”.
FOTO CAROZZA |
Coach Enzo Esposito lo ha detto nell’immediato post partita della gara con i pesaresi, la Juvecaserta sta crescendo come squadra ma si può fare ancora molto. E allora via in palestra a sudare e ad allenarsi perché c’è una missione da raggiungere: la salvezza. Certo, questo obiettivo non sarà affatto facile da realizzare perché i bianconeri hanno ancora quattro punti da recuperare proprio a quella Pesaro che ha dato il benservito all’allenatore Sandro Dell’Agnello, reo di aver perso lo scontro diretto per non retrocedere al PalaMaggiò.
Abbiamo detto che tranquillità, serenità e spensieratezza è ciò che vive il gruppo bianconero che nella giornata di ieri ha fatto visita al reparto pediatrico dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta per consegnare i pelouches raccolti in occasione della manifestazione benefica del Teddy Bear Toss che vide il lancio dei “soffici amici” al primo canestro della sfida tra Juvecaserta e Varese. A consegnare i pelouches sono stati l’allenatore Esposito accompagnato dai giocatori Michele Vitali, Amedeo Tessitori, Bozhidar Avramov, Dejan Ivanov, Carleton Scott e Ronald Moore. Proprio quest’ultimo esponente bianconero ha vissuto una stagione particolare. Uno dei primi a finire sulla graticola dopo la falsa partenza della Juvecaserta, più volte in odore di taglio e poi le valigie pronte quando era stato ingaggiato Aleksandar Chapin. Ma visto che il neo casertano non convinceva è stato riciclato, con risultati alterni. Ma adesso che Chapin sembra essere pronto, sarà tagliato Moore?
IL PERCORSO BIANCONERO
In un anno dal paradiso all’inferno
Da statistica non ultimi per quarto
CASERTA. Inutile dirlo e ridirlo, ma questa stagione doveva ripercorrere o addirittura migliorare i risultati sportivi che la Juvecaserta era riuscita a raggiungere nella scorsa annata. Insomma, tra prospettive e speranze che se ne sono andate a far benedire la compagine di Pezza delle Noci si pensava potesse staccare il biglietto per i playoff, addirittura in maniera del tutto semplice e guardando decisamente in su piuttosto che dietro di sè. Anche patron Lello Iavazzi, nell’intervista rilasciata in esclusiva al nostro quotidiano ha dichiarato di aver quasi creduto di poter competere, con il roster d’inizio anno, nelle posizioni blasonate del nostro campionato. E invece la realtà è stata ben diversa, amara, molto amara. Record negativo che purtroppo di settimana in settimana andava aggiornandosi sino ad arrivare allo sbalorditivo, nel verso sbagliato naturalmente, record di zero vittorie e quattordici sconfitte. Lo scorso anno dunque i bianconeri dell’allora tecnico Lele Molin furono un’autentica sorpresa, mentre quest’anno tra mille errori e fattori negativi la truppa passata anche tra le mani dell’allenatore Zare Markovski è stata si una sorpresa, ma purtroppo all’inverso. E andiamo a vedere il perché grazie alle statistiche pubblicate ul sito della Lega Basket.
Innanzitutto volendo confrontare le due classifiche dopo quindici giornate di campionato, e dunque al termine del girone d’andata, la Juvecaserta nel gennaio 2014 aveva 14 punti rispetto ai 2 del gennaio 2015, per una differenza di 12 punti. La formazione di Pezza delle Noci occupa le ultime posizioni anche nelle classifiche dei singoli quarti, ma in nessuna di queste è fanalino di coda, segno che nell’arco dei 40’ di gioco e per tutte le partite disputate, i bianconeri hanno sempre dato e cercato di dare del filo da torcere ai propri avversari. Caserta avrebbe 14 punti (11a) nel primo quarto (ultima Pesaro a 5), 10 nel secondo (terzultima con Pesaro a 4), 14 nel terzo (decima con Cremona a 6) e 12 nell’ultimo (quartultimo con Avellino a 5).
Gibo
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