domenica 19 aprile 2015

UNDER 17 ELITE: Maddaloni espugna Scafati, ventunesimo urrà

DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/04/2015

UNDER 17 ELITE. I ragazzi di coach Antonio Borrelli faticano dopo un ottimo inizio e conservano così la loro imbattibilità
Maddaloni espugna Scafati, ventunesimo urrà

SCAFATI BASKET 58
PALL. SAN MICHELE 62
(12-18; 31-26; 41-41)

SCAFATI: Melillo 9, Cesarano 7, D'Apice 19, Russo 2, Falanga 13, Campidoglio n.e., Nappo 1, Ammirati n.e., Longobardi, Santoro, Maurantonio D. 7, All. Palmisani, Ass. Maurantonio A.
MADDALONI: Pascarella 6, Bocciero, Brancaccio 24, Cioppa, Nappi 9, Chiriano 5, Ciccone 12, Mandato 2, Pagano 4, Lucariello, Cicala, All. Borrelli.
ARBITRI: Gianluca Caputo e Francesco Novi di Angri (SA).

SCAFATI. Non si ferma la corsa dell’Under 17 Elite del San Michele Maddaloni che passa pur faticando anche sull’ostico parquet del PalaMangano di Scafati. Una gara che era iniziata molto bene per i viandanti prima di subire la reazione degli scafatesi capaci anche di allungare prima di vedere il proprio vantaggio ridursi sino al definitivo sorpasso dei biancazzurri che così inanellano il ventunesimo successo della propria stagione rimanendo meritatamente imbattuti in questo campionato.
Immediatamente dopo la palla a due Maddaloni schiaccia il piede sull’acceleratore volendo far capire con quale volontà è giunta a Scafati: 0-10 dopo 4' di gioco con un incontenibile Massimo Brancaccio e per il coach di casa è necessario chiamare timeout perché sembra averne visto già abbastanza. Al ritorno in campo i padroni di casa hanno la giusta reazione ma a causa della gran precisione degli ospiti il ritardo rimane quasi invariato (9-18). Eppure il San Michele inizia a commettere qualche sbavatura di troppo forse perché convinti che dopotutto la partita sarebbe stata una passeggiata. La concentrazione così cala e tutti i nodi vengono al pettine, soprattutto nella seconda frazione.
I secondi 10’ di gioco vedono Scafati allunga la propria difesa a tutto campo e poi schierarsi a zona 2-3 nel momento che gli avversari arrivano in fase d’attacco. Maddaloni però va in grande affanno, patisce più del dovuto questo accorgimento tattico andando praticamente in confusione senza riuscire a segnare per svariati giri di lancette. Al 15' arriva così il sorpasso degli scafatesi sul 19-18. Coach Antonio Borrelli prova a mischiare un po’ le carte cercando di trovare nuova linfa dalla panchina e così l’attacco sembra sbloccarsi. Inizia un testa a testa che vede i viandanti subire il nuovo sorpasso sul 27-26. Con un ulteriore parziale di 4-0 Scafati va addirittura al riposo lungo sul più cinque e con l’inerzia della gara dalla sua.
Al rientro dagli spogliatoi la partita nel suo complesso è addirittura peggiore, si segna con il contagocce e gli errori sono causati soprattutto dalle brutte letture dei ragazzi. In tutto ciò prova ad approfittarne Scafati che tocca il massimo vantaggio sul punteggio di 36-29 al 26'. Gli animi iniziano a surriscaldarsi e la coppia in grigio è costretta ad intervenire più volte per riportare gli atleti all’ordine, prima con un semplice richiamo e poi con il fallo tecnico. Una doppia tripla per i biancazzurri accorcia il gap sino al 38-35, mentre il pareggio viene raggiunto soltanto sul finire del terzo periodo di gioco.
L’ultima frazione si rivela essere una partita nella partita anche e soprattutto perché visto il 41 pari sembra quasi iniziare dallo 0 a 0. L’intensità e la pressione crescono e così soltanto dopo 2' arriva il primo canestro. Per Maddaloni sale in cattedra Christian Ciccone che manda a bersaglio un paio di canestri compreso il coast to coast del 34’ che fissa sul tabellone luminoso il punteggio di 41-48. Il break decisivo è nell’aria e arriva puntuale dopo qualche minuto toccando il più undici soprattutto a causa del fatto che i padroni di casa vanno in blackout totale. L’altalena di emozioni deconcentrano i maddalonesi che subiscono in un amen un 8-0 di parziale frutto di due rapide triple ed un recupero (56-58). Maddaloni però non fallisce dalla lunetta e porta a casa la vittoria.
GIBO

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