DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/12/2015
LEGA A. I bianconeri chiudono l’anno in modo fantastico battendo al PalaMaggiò Brindisi
Juvecaserta, dopo l’impresa arriva la sesta meraviglia
di Giovanni Bocciero
CASERTA. Il Natale in casa Juvecaserta era stato dolcissimo per via dell’impresa di Avellino. Ma la fine dell’anno assume i caratteri della meraviglia dopo il successo casalingo contro Brindisi. Una partita che sicuramente ha alzato l’autostima del gruppo bianconero, che potrà affacciarsi al nuovo anno con la convinzione di poter competere per le posizioni di metà classifica mettendosi alle spalle la semplice lotta salvezza. L’errore più grave però che può essere commesso adesso, è quello di compiere voli pindarici con la mente. E allora stare tranquilli e con i piedi per terra devono essere i propositi per il nuovo anno, sperando che con esso arrivi anche qualcosa di consistente dal mercato.
E’ bene essere contenti per questa doppia vittoria a cavallo del Natale, ma non bisogna dimenticare che a coach Sandro Dell’Agnello manca sempre un lungo che gli permetta di allungare le rotazioni del reparto, che fin qui ha lottato davvero alla grande, con un Dario Hunt stabilmente nel miglior quintetto del campionato, ed un Viktor Gaddefors che adattato sta portando un apporto non indifferente alla causa casertana. E poi c’è quel Bobby Jones che sicuramente ha pochi rivali per qualità, ma che fisicamente è in ritardo e si vede.
Chi altro deve riacquistare la miglior forma è certamente Peyton Siva, che comunque tra Avellino e Brindisi ha fatto vedere sprazzi di classe e leadership. Lo spaventapasseri di Reggio Emilia è stato già ampiamente dimenticato, ma è normale che da lui ci si aspetta di più. Ed il suo rientro ha fatto finire già nel dimenticatoio l’innesto in cabina di regia di Ogo Adegboye, che ha lasciato Cremona per continuare a giocare con discreta continuità e invece ha finito per occupare un posto fisso in tribuna. Non proprio le più rosee aspettative.
Di fondamentale importanza, poi, sono l’impegno e l’abnegazione di capitan Andrea Ghiacci, un autentico esempio da seguire per tutti i compagni di squadra. Nonostante qualche limite sia fisico che tecnico, l’esterno non demorde e guarda qualsivoglia avversario dritto negli occhi, perché l’unico vero sconfitto è colui che smette di provarci, e di certo questo non può essere Ghiacci.
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