MADDALONI (Giovanni Bocciero) – È finita la stagione della Navale Maddaloni, che non è riuscita a superare il primo round dei play- off contro la Pro Loco Scafati, squadra neopromossa e senza dubbio sorpresa di quest’anno, che ha avuto la meglio nella serie contro i maddalonesi per 2-0. Un risultato frutto del 59- 54 con cui gli scafatesi espugnarono il Pala Angioni- Caliendo sabato scorso, e del 53- 49 con cui vinsero tra le mura amiche in gara due mercoledì. Una serie che ha messo in luce tutti i problemi soprattutto mentali e di squadra che coach Raffaele Porfidia ha incontrato e cercato di superare, non sempre riuscendoci, in questa sfortunata stagione. Le aspettative erano senz’altro altre, soprattutto per come aveva lavorato la dirigenza nel mercato estivo, e per quello che la squadra aveva espresso nella prima fase della C Regionale. Ricordiamo il record di 12 vittorie, di cui 11 consecutive, e sole 2 sconfitte. Una prima fase in cui la Navale aveva tutti i connotati della ‘grande squadra’, che avrebbe potuto impensierire le vere corazzate di questa serie C2, magari addirittura battendole. Purtroppo già in quel trionfale primo girone, coach Porfidia perdeva uno dei suoi ‘titolarissimi’, quel Antonio Bove che in questa categoria rappresenta senz’altro una delle bocche di fuoco più collaudate. Per sopperire all’assenza di Bove, fuori per il resto della stagione, la dirigenza biancoblu optava per tesserare il prodotto locale Nino Garofalo, un acquisto importante, ma poco costante nel resto dell’annata. La seconda fase del campionato inizia con i maggiori auspici per la Navale, soprattutto per le ottime prestazioni fatte vedere in quel della Coppa di Lega, dove in semifinale è stato battuto il Monte di Procida, e in finale si è dovuta inchinare alla corazzata Benevento pur facendogli sudare le proverbiali sette camicie. Durante le festività natalizie, la dirigenza non ha badato a spese per rafforzare un roster che meritatamente si era guadagnato un posto nella Poule Promozione, ma che se voleva davvero competere con le migliori doveva essere ritoccata qua e la. E allora ecco gli acquisti del giovane play tascabile Dario D’Orta, dell’ala che avrebbe potuto e dovuto spostare gli equilibri di questa categoria come Roberto Simeoli, del ‘4’ Peppe Piscitelli che andava a rafforzare una ben messa batteria di lunghi. Dove ci son gli acquisti, ci son anche le cessioni, ed ecco che abbandonano la casacca biancoblu gli under maddalonesi D’Aiello, Tardi e Pietropaolo, che reclamavano maggiore spazio in squadra. In pratica la dirigenza aveva dato nelle mani del coach una nuova squadra, ben più ‘armata’ della precedente, ma che avrebbe dovuto trovare una sua fisionomia a campionato in corso, e per questo nel più breve tempo possibile. Fisionomia che di fatto non è mai stata trovata, soprattutto per le varie vicissitudini che hanno costretto coach Porfidia a fare di necessità virtù. Prima ha lasciato Cesare Forino, unico pivot di ruolo della formazione maddalonese, trasferitosi per lavoro a Milano; poi hanno abbandonato la star Simeoli e l’under Giuliano Schiavone, entrambi per motivi personali, e ad un tratto ci si è dovuti inventare delle soluzioni fatte in casa. Causa tutti questi cambiamenti, all’improvviso si è pensato che la squadra biancoblu fosse una stazione ferroviaria o un porto per i tanti via vai. Di colpo le prestazioni sono scese vertiginosamente, le sconfitte sono aumentate e l’obiettivo minimo d’inizio stagione, ovvero l’accesso ai play- off, sembrava diventato un miraggio in mezzo al deserto. Faticando più del dovuto, alla fine il pass per la post- season è arrivato, ma purtroppo spesso ciò che nasce male, diventa ancor peggio, e dopo due gare a dir poco rocambolesche, la Navale si è dovuta arrendere allo Scafati.
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