Le pagelle della Cover Maddaloni
Stagione super; Nino Garofalo capitano coraggioso; Visnjic inarrestabile; Chiavazzo da sballo; Rusciano concreto; Bove e Del Prete sempre all'altezza della situazione; D'Isep e Ferrante hanno dato il loro contributo.
A cura di Giovanni Bocciero
Daniele Bove 9: alla fine si è ritagliato un piccolo angolino in una batteria di esterni che avrebbe fatto invidia a parecchie squadre di categorie superiori. Ha dimostrato di essere uno che non si arrende, per certi versi un 'highlander'. Pronto ad entrare dalla panchina e a sfruttare qualsiasi opportunità concessagli (20 presenze per 2 punti di media).
Massimo Del Prete 9,5: decisamente il 'Massimo Decimo Meridio' della
situazione, sempre pronto a guidare le truppe in battaglia con una regia
impeccabile. Certo, ogni tanto da buon generale non voleva sentir ragione, e
quando c'era bisogno anche del suo apporto offensivo non si tirava mai indietro
(34 presenze per 7,2 punti di media).
Antonio Bove 9,5: è il giocatore che si vorrebbe in qualsiasi squadra.
Soprannominato 'Bulldog' per la sua grande capacità di neutralizzare
l'avversario offensivamente più pericoloso, durante l'anno è stato decisivo
anche quando la palla scottava. Indimenticabile la prestazione nella finale di
Coppa, vinta da MVP indiscusso (31 presenze per 9,3 punti di media).
Njegos Visnjic 10: sulla stella indiscussa delle 'minors' italiane si è detto
di tutto e utilizzato qualsivoglia superlativo. Adesso il dizionario non ha più
nulla da proporre, questo giocatore invece ha ancora la giusta fame per
vincere. Terza promozione consecutiva, terza volta miglior marcatore del
campionato, chapeau (34 presenze per 23,7 punti di media).
Nino Garofalo 9,5: il capitano e l'anima di questa squadra. In virtù di ciò è
stato sempre il primo a sacrificarsi per i compagni giocando addirittura da
lungo per scelta tecnica dell'allenatore. Da parte sua soltanto grande voglia e
professionalità, facendo squadra fuori e dentro al parquet. L'infortunio lo ha
fermato nel momento di gioia (32 presenze per 7,8 punti di media).
Luciano Rusciano 9,5: un lungo con le mani di un esterno e l'intelligenza di
un play. Non per niente è stato elogiato da un certo Peppe Poeta su SportWeek,
suo compagno all'epoca del Delta Salerno. Lo si è visto davvero poche volte
sbagliare una decisione, un passaggio o un tiro. Sa sempre cosa fare (34
presenze per 8,3 punti di media).
Francesco Chiavazzo 9,5: l'arma in più che ha dato ulteriore benzina da
bruciare ad un roster che di per se già era una corazzata. La differenza l'ha
semplicemente fatta lui, che inseriva il turbo a suo piacimento, il più delle
volte decidendo le sorti dei match. Eppure ha dato l'impressione di non
utilizzare tutto il suo potenziale (31 presenze per 14,2 punti di media).
Adriano D'Isep 9: partito come vice play, è diventato strada facendo il
tuttofare della situazione. Utilizzato come specialista difensivo, nella
finalissima è stato schierato come lungo aggiunto, sopperendo col fisico e la
'testa' ai mismatch che lo vedevano penalizzato. Ha fatto assaggiare anche le
sue capacità di finalizzatore, specie da tre, e assistman (31 presenze per 2,4
punti di media).
Davide Ferrante 9,5: la specialità della casa è senz'altro il tiro pesante, e
'Bum bum' ha più volte punito le diverse avversarie in questo senso. Ad ogni
tripla infilata le tribune del palazzetto festeggiavano come si fosse segnato
un gol, e dunque più volte è finita in goleada. Sempre nel vivo del gioco,
poche sbavature (34 presenze per 13,1 punti di media).
'Bum bum' ha più volte punito le diverse avversarie in questo senso. Ad ogni
tripla infilata le tribune del palazzetto festeggiavano come si fosse segnato
un gol, e dunque più volte è finita in goleada. Sempre nel vivo del gioco,
poche sbavature (34 presenze per 13,1 punti di media).
Gli altri Under 8,5: un voto questo più per stimolarli, partendo da Giovanni Di Somma per passare a Nello Pratillo, Ivano Ragnino, Paolo Pascarella, Marco Vinciguerra, Giuseppe Formato, Salvatore Ventrone, Valerio Salanti e infine Vincenzo Lombardi, l'under messosi maggiormente in luce con delle prestazioni, anche nei momenti topici, niente male in cabina di regia (44 punti totali).
Roberto Castaldo 10: straordinario il lavoro dello staff tecnico guidato da
coach Castaldo, supporto dai vice Angelo Oliva e Antonio Dandolo. Sin
dall'inizio hanno lavorato sulla testa di questi ragazzi, convincendoli a
giocare insieme per l'obiettivo comune. Grazie al lavoro di squadra si è
espressa anche una bella pallacanestro, ottima da guardare.
La Società 10: non ha sbagliato nulla, programmando nel miglior modo possibile questa stagione agonistica, facendo le scelte giuste e vincendo anche qualche scommessa. L'obiettivo di giungere ad un campionato nazionale è stato raggiunto, ma adesso si attendono altre imprese sportive per puntare sempre più in alto.
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