LEGA A. Coach Sandro Dell’Agnello dovrà lavorare tanto su questo aspetto
Juvecaserta, il gruppo la base del successo
di Giovanni Bocciero
CASERTA. Continua senza soste il lavoro della Juvecaserta di coach Sandro Dell’Agnello, che oltre all’aspetto puramente fisico sta cercando di lavorare anche e soprattutto sull’aspetto mentale dei nuovi beniamini bianconeri. Arrivato da poco più di 48 ore all’ombra della Reggia il playmaker Peyton Siva, e in attesa nelle prossime ore degli altri due americani Micah Downs e Bobby Jones, che hanno ricevuto l’autorizzazione da parte della società di Pezza delle Noci per aggregarsi successivamente alla data del raduno della squadra, il tecnico toscano sa perfettamente che prima di tutto sarà fondamentale creare gruppo, la giusta alchimia che va oltre alla semplice tattica.
Si tratta, insomma, di quella sottile linea di confine che permette di gettare il cosiddetto cuore oltre l’ostacolo, e superare quelle difficoltà che analizzate soltanto dal punto di vista tecnico sembrerebbero insormontabili. Il mercato della Juvecaserta è stato abbastanza lampante, non a caso sono stati firmati quasi esclusivamente giocatori che nelle loro rispettive carriere hanno dovuto affrontare situazioni in cui venivano etichettati come perdenti, come non all’altezza.
Per questo Caserta può rappresentare una ghiotta occasione per spiccare il volo. Questo lo sa benissimo coach Dell’Agnello, che proprio del gruppo ha dovuto fare di necessità virtù nelle sue precedenti esperienze, soprattutto nella sua Livorno, in quel di Forlì e negli ultimi anni a Pesaro, dove con budget dimezzati rispetto a tutte le altre avversarie, ha dovuto sempre costruire dei roster che mettessero alla base del proprio lavoro la voglia di non arrendersi mai, un credo che ha fatto proprio anche nella vita di tutti i giorni.
Adesso non resta che sgobbare, lavorare assiduamente sul parquet ma anche e soprattutto nelle quattro mura dello spogliatoi, luogo sacro per qualsiasi squadra di qualunque disciplina sportiva. Una stagione di successo, il più delle volte, nasce proprio nella convinzione dei propri mezzi, ed è questo tasto che più di qualunque altro dovrà schiacciare il tecnico toscano.
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