DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 03/08/2015
LEGA A. I bianconeri sono alla ricerca del playmaker e dell’ala grande per chiudere il roster
La Juvecaserta è a caccia dei due “assi”
di Giovanni Bocciero
CASERTA. Alla Juvecaserta ormai mancano soltanto altri due giocatori prima di poter dire di aver completato il roster che per la stagione agonistica 2015/16 prenderà parte al prossimo campionato di Lega A, seppur ripescata in modo miracoloso. Al roster costruito con la formula del 5+5, ovvero per i meno cestofili cinque italiani ed altrettanti stranieri come disciplina il regolamento dei tesseramenti, mancano soltanto il playmaker e l’ala gande che dovranno essere entrambi americani. L’identikit di questi due giocatori appaiono piuttosto facili da delineare, e a Pezza delle Noci siamo certi che lo staff tecnico con in primis coach Sandro Dell’Agnello ma anche l’assistente Giacomo Baioni che in fatto di scout ha discrete qualità, ed il front office con il “direttore sportivo” Rosario Caputo ed il direttore operativo Antonello Nevola si stanno visionando video, appuntando nomi sul taccuino, trattando cifre con i procuratori, ed alla fine si prenderà la migliore scelta possibile.
MICAH DOWNS |
Ad occhio e croce il playmaker dovrà essere un vero e proprio cavallo di razza, un giocatore capace di segnare con molta continuità e allo stesso tempo di dettare i ritmi di gioco e prendere le decisioni migliori per la squadra. Certamente non si rivedrà in bianconero un Ronald Moore, giocatore ordinato, schematico per certi versi, utile alla causa ma meno per se stesso a livello di tabellino. Piuttosto siamo convinti che si potrebbe rivedere al PalaMaggiò una sorta di Sean Colson, tanto per pescare nell’album dei ricordi casertani, tra l’altro grande amico proprio di Moore essendo entrambi di Philadelphia. Casi del destino.
Per quanto riguarda l’ala forte invece, anche qui non si prenderà il cosiddetto gregario, e forse neppure un top player, ma sicuramente un giocatore che soprattutto in attacco possa fare la differenza. Sempre utilizzando il giochino delle comparazioni, pensiamo che si possa rivedere una sorta di Jeff Brooks, capace di accendersi da solo e mettersi in spalle la squadra nei momenti di difficoltà, che sappia crearsi il canestro anche da solo. Da scartare invece un profilo alla Carleton Scott, che nell’ultima sfortunata stagione si è dimostrato un giocatore da rotazione, da mettere in ritmo, con poco carattere e personalità per prendersi la scena da solo.
Ovviamente pensiamo che i due giocatori in arrivo all’ombra della Reggia possano avere queste specifiche caratteristiche cestistiche in base anche a quelle che possiedono i giocatori già a roster, soprattutto i tre neo bianconero di passaporto americano. Come già scritto Muhammad El Amin è uno scorer, tiratore di razza, che va servito anche se all’occorrenza può dare una mano in cabina di regia. Micah Downs non è proprio un giocatore a cui affidarsi completamente, perché non è un realizzatore dalle alte medie e non è neppure un giocatore capace di costruirsi tutti i canestri da solo. Lo stesso dicasi anche per Dario Hunt, che nel pitturato è sicuramente un giocatore solido, ma offensivamente non è capace di prendersi la squadra in mano. Lotta a rimbalzo, raccoglie tanti punti dalla spazzatura, come si suol dire, ma di certo non è un trascinatore.
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