DA CRONACHE DI CASERTA DEL 16/04/2013
BASKET DNC - I calatini partono forte ma poi si bloccano: ora sono quarti
La Cover Maddaloni si inceppa e lascia i due punti al Benevento
MAGIC TEAM
BENEVENTO- COVER
MADDALONI 75- 59 (10- 22, 28- 34, 52- 47)
BENEVENTO: Marinello 17, Fabiano 16, Stijepovic 10, Murtas 25, Bizzarri
5; Buontempo, Porta 2, Del Gaudio n.e., Pepe n.e., Del Basso n.e., All.
Sanfilippo.
MADDALONI: Desiato 10, Ferrante 8, Chiavazzo 22, Piscitelli 12,
Rusciano 7; Garofalo, D’Isep, Luongo, Salanti n.e., Mastropietro n.e., All.
Massaro.
ARBITRI: Andrea Zaccarelli di Sermoneta (LT) e Guglielmo Santella
di Gaeta (LT).
NOTE: 500 spettatori circa. Falli tecnici a Sanfilippo (6’) e
Desiato (39’).
di Giovanni Bocciero
MADDALONI – Un’occasione persa malamente dalla Cover
Maddaloni, che non solo esce sconfitta pesantemente dal Pala Tedeschi di
Benevento, ma cade contro una diretta concorrente vedendosi recuperare le nove
lunghezze di vantaggio che aveva dopo la gara d’andata. E così, dalla seconda
piazza quasi sfiorata domenica scorsa nello scontro diretto col Vasto, i
maddalonesi sono scivolati alla quarta con la netta sconfitta di Benevento.
Eppure l’occasione era propizia, visto il primo tempo con cui le squadre erano
andate al riposo lungo, con un Maddaloni padre- padrone della sfida. Sin dalle
prime battute, infatti, gli ospiti hanno sciorinato un’ottima pallacanestro,
attaccando sempre nel migliore dei modi la difesa avversaria. Ferrante, Chiavazzo e Desiato (nella foto) erano delle vere e proprie
spine nel fianco dei sanniti, che dal canto loro non riuscivano a trovare la
via del canestro. Con ordine i calatini si sono impossessati del match,
allungando fino al 5-18. Nessuna reazione da parte dei ragazzi di coach Sanfilippo, encefalogramma praticamente
piatto, e dunque una passeggiata per i biancoblu che chiudono il primo quarto
sul 10-22. Nella seconda frazione non cambia il registro della gara, nonostante
la retroguardia ospite conceda più di un rimbalzo offensivo ai beneventani. I
padroni di casa però, sono fuori dal match, e con percentuali davvero basse al
tiro non riescono a mangiare punti, e così si va al riposo lungo sul 25-34. Al
rientro dagli spogliatoi la partita cambia radicalmente, anche e soprattutto
perché i sanniti iniziando a trovare con grande costanza le realizzazioni
dall’arco dei 6,75. Proprio con un parziale di 13-0 dovuto a quattro bombe
consecutive, il Benevento passa addirittura in vantaggio sul 43-40 al 27’, e
mette prepotentemente il muso avanti. Il macchina perfetta, ben oleata dei
calatini, che fin lì aveva fatto di un sol boccone gli avversari,
improvvisamente va fuori giri, perde più che altro la concentrazione mentale
con cui aveva approcciato alla gara, e s’inizia a salvare il salvabile. Gli
ultimi dieci giri di lancette vedono solo una squadra al comando, e purtroppo
quella squadra non è il Maddaloni. Il Magic Team sa che l’inerzia della sfida
ormai è tutta dalla sua parte, e non si deconcentra, attacca bene, alternando i
tiri pesanti alle penetrazioni, e difende forse ancor meglio, concedendo
pochissimo a rimbalzo agli avversari e soprattutto intasando l’area pitturata.
Per gli ospiti attaccare diventa difficile, e addirittura segnare un vero e
proprio enigma. I padroni di casa, come già detto, azzannano la giugulare dei
calatini, e stringono la morsa fin quando la Cover non perde i sensi e sviene,
lasciando praticamente campo libero ai sanniti, che firmano in calce la
vittoria con le ultime bombe mandate a segno.
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