venerdì 26 aprile 2013

La Cover Maddaloni soffre ma supera il Cus Taranto

DA CRONACHE DI CASERTA DEL 23/04/2013

BASKET DNC - Da segnalare la prova di Desiato, autore di 21 punti
La Cover Maddaloni soffre ma supera il Cus Taranto


COVER MADDALONI- CUS IONICO TARANTO 77- 75 (13- 20, 35- 36, 52- 50)
MADDALONI: Desiato 21, Chiavazzo 15, Garofalo 14, Piscitelli 8, Rusciano 15; D’Isep, Luongo 4, Salanti n.e., Mastropietro n.e., Pascarella n.e., All. Massaro.
TARANTO: Giuffrè 5, Sarli 18, Fanelli 26 Moliterni 15, Leoncavallo 4; Greco, Valentini 2, Salerno 5, Prisciano n.e., Appreso n.e., All. Leale.
ARBITRI: Marco Barbiero e Marco Guarino di Campobasso (CB).
NOTE: 700 spettatori circa. Falli tecnici a Giuffrè (25’), Piscitelli (26’), Massaro (28’), Moliterni (31’) e Chiavazzo (32’). Fallo antisportivo a Fanelli (34’).

di Giovanni Bocciero

MADDALONI – La Cover Maddaloni continua la sua marcia trionfale tra le mura del Pala Angioni- Caliendo, dove nessuno in questa stagione è riuscito ad imporsi. Tredici successi consecutivi che sommati ai diciassette della straordinaria stagione scorsa, fanno un record di trenta. Insomma, un vero e proprio rullo compressore questa Cover dinanzi al proprio pubblico, che come sempre è partecipe al susseguirsi delle azioni e soprattutto caloroso nei confronti dei propri beniamini, sostenendoli nei momenti di difficoltà e acclamandoli quando tutto va per il verso giusto. Sul parquet maddalonese non si riesce a vincere più da due anni circa, e neppure al Taranto è riuscita questa impresa, nonostante la buona partenza ospite. Infatti mentre i calatini faticavano a sciorinare gioco, e soprattutto a trovare la via del canestro, i tarantini erano mortiferi dalla lunga distanza e precisi dalla lunetta con Sarli. L’unico che si dimena nel pitturato è Piscitelli, che trova con consistenza il tiro piazzato e soprattutto s’impossessa di ben otto carambole. Il Taranto trova sempre una conclusione ben costruita, ad alta percentuale, e così si arriva al primo stop con gli ospiti avanti di sette lunghezze. La seconda frazione si apre con diverse sbavature da entrambe le parti, e quando si scolla di dosso la ruggine Chiavazzo, i padroni di casa ingranano la quinta e trovano il primo vantaggio del match. Gli errori continuano, e addirittura le due squadre segneranno soltanto in contropiede su palla recuperata per almeno un paio di minuti. Quando poi finalmente le due squadre ritornano a chiamare schemi, abbandonando l’anarchia tattica più totale, i totem Leoncavallo e Valentini firmano i punti che mandano le squadre al riposo lungo sul 35-36. 

Al rientro sul parquet la battaglia agonistica riprende da dove si era fermata, anche e soprattutto la posta in palio era alta tanto per il Maddaloni quanto per il Taranto. Moliterni contribuisce all’allungo dei suoi, ma questa volta sono i lunghi dei calatini, Rusciano (nella foto) e Luongo, a segnare i canestri fondamentali per riportare i biancoblu con il naso avanti. Ovviamente, con la ‘doppia v’ come posta in palio, con il passare dei minuti è inesorabilmente cresciuta l’intensità, e i due arbitri hanno dimostrato di non saper gestire proprio ottimamente tale situazione. Infatti fischiato il primo tecnico, ad ogni futile reazione o commento le maglie grigie non ci pensavano due volte a punire con la ‘t’ a mani incrociate i giocatori, bravi a loro volta a non cadere troppo nella bagarre, ma a isolarsi per continuare a giocare. L’ultimo periodo non è stato da meno, e le due squadre affrontandosi a viso aperto si sono date battaglia, tra sorpassi, allunghi e recuperi. Fanelli e Garofalo hanno armato le rispettive mani dalla lunga distanza e si sono dati battaglia a suon di triple, ma la vera differenza l’ha fatta Desiato, il quale si è caricato la squadra in spalla proprio negl’ultimi minuti di partita. Suo il canestro decisivo proprio sulla sirena, quando poco prima il Taranto era riuscito a trovare il canestro del pareggio.

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