DA CRONACHE DI CASERTA DEL 23/04/2013
BASKET DNC - Da segnalare la prova di Desiato, autore di 21 punti
La Cover Maddaloni soffre ma supera il Cus Taranto
COVER MADDALONI- CUS IONICO TARANTO 77- 75 (13- 20, 35- 36, 52- 50)
MADDALONI: Desiato 21, Chiavazzo 15, Garofalo 14, Piscitelli 8,
Rusciano 15; D’Isep, Luongo 4, Salanti n.e., Mastropietro n.e., Pascarella
n.e., All. Massaro.
TARANTO: Giuffrè 5, Sarli 18, Fanelli 26 Moliterni 15, Leoncavallo
4; Greco, Valentini 2, Salerno 5, Prisciano n.e., Appreso n.e., All. Leale.
ARBITRI: Marco Barbiero e Marco Guarino di Campobasso (CB).
NOTE: 700 spettatori circa. Falli tecnici a Giuffrè (25’), Piscitelli
(26’), Massaro (28’), Moliterni (31’) e Chiavazzo (32’). Fallo antisportivo a
Fanelli (34’).
di Giovanni Bocciero
MADDALONI
– La Cover Maddaloni continua la sua marcia
trionfale tra le mura del Pala Angioni- Caliendo, dove nessuno in questa
stagione è riuscito ad imporsi. Tredici successi consecutivi che sommati ai
diciassette della straordinaria stagione scorsa, fanno un record di trenta.
Insomma, un vero e proprio rullo compressore questa Cover dinanzi al proprio
pubblico, che come sempre è partecipe al susseguirsi delle azioni e soprattutto
caloroso nei confronti dei propri beniamini, sostenendoli nei momenti di
difficoltà e acclamandoli quando tutto va per il verso giusto. Sul parquet
maddalonese non si riesce a vincere più da due anni circa, e neppure al Taranto
è riuscita questa impresa, nonostante la buona partenza ospite. Infatti mentre
i calatini faticavano a sciorinare gioco, e soprattutto a trovare la via del
canestro, i tarantini erano mortiferi dalla lunga distanza e precisi dalla
lunetta con Sarli. L’unico che si dimena nel pitturato è Piscitelli, che trova
con consistenza il tiro piazzato e soprattutto s’impossessa di ben otto
carambole. Il Taranto trova sempre una conclusione ben costruita, ad alta
percentuale, e così si arriva al primo stop con gli ospiti avanti di sette
lunghezze. La seconda frazione si apre con diverse sbavature da entrambe le
parti, e quando si scolla di dosso la ruggine Chiavazzo, i padroni di casa
ingranano la quinta e trovano il primo vantaggio del match. Gli errori
continuano, e addirittura le due squadre segneranno soltanto in contropiede su
palla recuperata per almeno un paio di minuti. Quando poi finalmente le due
squadre ritornano a chiamare schemi, abbandonando l’anarchia tattica più
totale, i totem Leoncavallo e Valentini firmano i punti che mandano le squadre
al riposo lungo sul 35-36.
Al rientro sul parquet la battaglia agonistica
riprende da dove si era fermata, anche e soprattutto la posta in palio era alta
tanto per il Maddaloni quanto per il Taranto. Moliterni contribuisce
all’allungo dei suoi, ma questa volta sono i lunghi dei calatini, Rusciano (nella foto) e
Luongo, a segnare i canestri fondamentali per riportare i biancoblu con il naso
avanti. Ovviamente, con la ‘doppia v’ come posta in palio, con il passare dei minuti
è inesorabilmente cresciuta l’intensità, e i due arbitri hanno dimostrato di
non saper gestire proprio ottimamente tale situazione. Infatti fischiato il
primo tecnico, ad ogni futile reazione o commento le maglie grigie non ci
pensavano due volte a punire con la ‘t’ a mani incrociate i giocatori, bravi a
loro volta a non cadere troppo nella bagarre, ma a isolarsi per continuare a
giocare. L’ultimo periodo non è stato da meno, e le due squadre affrontandosi a
viso aperto si sono date battaglia, tra sorpassi, allunghi e recuperi. Fanelli
e Garofalo hanno armato le rispettive mani dalla lunga distanza e si sono dati
battaglia a suon di triple, ma la vera differenza l’ha fatta Desiato, il quale
si è caricato la squadra in spalla proprio negl’ultimi minuti di partita. Suo
il canestro decisivo proprio sulla sirena, quando poco prima il Taranto era
riuscito a trovare il canestro del pareggio.
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