DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/03/2015
LEGA A. La squadra bianconera si è resa artefice di una prestazione brillante dando tutto
Juvecaserta da mille e una notte
La Reyer Venezia va al tappeto
CASERTA. Al PalaMaggiò arriva la seconda forza del campionato tale Reyer Venezia e Caserta città risponde a metà, visto che con la contemporaneità della diretta televisiva e soprattutto a causa della situazione tragicomica tanto dal punto di vista sportivo quanto da quello societario che sta decisamente tenendo banco da diverse settimane l’affluenza all’impianto dei “cento giorni” è stata abbastanza scarsina. E pensare che poco più di 24 ore prima a Bologna si registravano 4700 spettatori nonostante la diretta tv per una partita del campionato di Serie B. Questo deve far riflettere se davvero Caserta è una piazza valida per la massima serie, ma non a parole con i fatti.
Eppure le poche migliaia di spettatori presenti fanno subito sentire il proprio calore ad una squadra che nella prima frazione prova a fare la voce grossa nonostante avesse un avversario dal grande pedigree di fronte. Vitali insacca da tre e partono gli applausi. Poco dopo gli fa seguito la bomba di Scott e il pubblico diventa ancora più caldo. Ma la Juvecaserta dei primi 10’ vede il canestro grande come una vasca da bagno e così quando vanno a segno dall’arco dei 6,75 anche Ivanov e Moore il palazzo diventa una bolgia. Eppure Venezia è lì, distante appena sei punti nonostante fatichi tantissimo a trovare ritmo in attacco, cercando di sfruttare Stone vicino a canestro in virtù della sua maggiore altezza rispetto al diretto avversario. I bianconeri sembrano però in palla e continuano a realizzare con grande continuità trovano ad una manciata di minuti dalla fine del primo periodo addirittura il più undici (26-15) che costringe la panchina dei lagunari a chiamare timeout.
Il trend positivo sembra subito consumarsi ad inizio seconda frazione quando Vitali forza un tiro e non riesce a chiudere la penetrazione nell’azione immediatamente successiva. Dagli spalti si fanno sentire dei fischi, davvero immeritati per la prestazione che comunque tutta la squadra stava facendo. La scena di capovolge qualche azione dopo quando Amedeo Tessitori si rende artefice di due schiacciate di una potenza indescrivibile. Eppure nonostante gli errori, la marcia che sembra non ancora fosse stata ingranata, Dulkys imbuca due volte il pallone da tre punti e Venezia compie il sorpasso (32-33). L’antisportivo fischiato al giovane Ruzzier permette alla Juvecaserta di mettere a segno il contro break che rilancia le velleità dei bianconeri che sul 39-34, e l’inerzia che pare essere tornata completamente in mano loro, costringono coach Carlo Recalcati a chiamare un’altra sospensione. Caserta però rientra parecchio affamata e in poco tempo ritrova la doppia cifra di vantaggio sul 48-35 grazie alla tripla di Mordente, finalmente applaudito. Si esulta ad ogni rimbalzo o canestro come se si fosse fatto un gol. E così si va al riposo lungo con la Juvecaserta saldamente avanti.
FOTO CAROZZA |
Al rientro dagli spogliatoi i ragazzi di coach Enzo Esposito realizzano il cinquantesimo punto, ma causa alcune incomprensioni in attacco nascono le azioni con cui Venezia mette a referto un parziale di 5-0 che manda su tutte le furie “El Diablo” che chiama immediatamente timeout. Gli ospiti cercano di premere sull’acceleratore per ricucire il gap e per questo in difesa aumentano l’intensità e mettono più di qualche mano addosso. Su un’azione insistita dove sarebbe potuti essere fischiati almeno un paio di falli Antonutti ha fatto esplodere il PalaMaggiò con una bomba dall’angolo. Non contento l’ala casertana ha firmato altri cinque punti consecutivi lanciando la Juvecaserta sul 61-49. La bolgia si è raggiunta però con il fallo e canestro di Dejan Ivanov che ha costretto all’ennesimo minuto di sospensione per i lagunari e fatto partire i cori sugli spalti. La box and one disegnata da coach Esposito per impedire a Dulkys di ricevere palla e tirare dall’arco porta i suoi risultati, visto che Venezia non riesce a trovare altre soluzioni offensive di semplice produzione.Nelson da tre prova a rianimare una Venezia che sembra subire quasi in silenzio, senza colpo ferire.
Caserta inizia l’ultimo periodo e dà la sensazione di essere ancora padrone della contesa. Venezia vive praticamente delle fiammate, senza riuscire mai a trovare il bandolo della matassa. Eppure a 6’ dalla fine è ancora lì, appena a meno otto (72-64) e con ancora una partita da giocare. Il clima diventa rovente quando Ortner e Moore entrano in collisione per il possesso di un pallone. Il pubblico del PalaMaggiò accende la miccia e quasi gli arbitri perdono il controllo. Doppio tecnico ai due giocatori in questione e quinto fallo per il lungo veneziano che ritorna in panchina deriso dai tifosi locali. Venezia s’intestardisce a concludere dalla lunga distanza per dimezzare nel più breve tempo possibile lo svantaggio che torna in doppia cifra. Nel finale Caserta gioca con il cronometro e naturalmente fa bene, portando a casa una vittoria bellissima.
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