DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 15/06/2015
L’ALA. Il giocatore ormai ex Juvecaserta resterà nei cuori di tutti i tifosi per grinta e volontà
Da Caserta al Belgio, la parabola di Scott
di Giovanni Bocciero
CASERTA. La retrocessione della Juvecaserta provocherà, per ovvi effetti, un completo rebuilding al roster. Tra chi se ne andrà c’è addirittura chi ha già programmato il proprio futuro. Tra questi vi è sicuramente Carleton Scott che settimana scorsa ha ufficialmente sottoscritto un accordo con la formazione belga degli Antwerp Giants. E’ arrivata dunque al capolinea, come ci si aspettava ovviamente, la sua avventura all’ombra della Reggia che è durata ben due anni con prestazioni oltretutto altalenanti.
FOTO FILAURO |
Due stagioni in casacca bianconera che hanno permesso di ammirare un giocatore sicuramente dalle indiscusse qualità, ma anche e soprattutto di un carattere fragile, con poca personalità quando il momento lo richiedeva con urgenza. Il primo anno è stato un crescendo di emozioni, anche perché l’intera stagione casertana è stata sfavillante. Final Eight di Coppa Italia ad un passo, così come i playoff e tante partite giocate con un’intensità straordinaria. Certamente il partire come riserva di Jeff Brooks gli permise di avere meno pressione addosso, ed entrare dalla panchina a partita in corso gli garantiva di poter portare una marcia in più alla stessa. Proprio perché diverse volte era lui il giocatore protagonista della vittoria, sono ancora vive le immagini delle litigate con coach Lele Molin perché l’ala uscita da Notre Dame chiedeva e pretendeva maggiore spazio e minutaggio. Ed aveve anche ragione, per le prestazioni che riusciva a sfornare. Tiri da tre punti, difesa, atletismo e quella abilità di segnare in contropiede magari con una bimane strappa applausi. Tutte caratteristiche che lo hanno fatto entrare nel cuore dei tifosi. La sua prima ottima stagione con la Juvecaserta hanno convinto la dirgenza a voler puntare direttamente su di lui come ala grande dello starting-five. Una decisione che, per le prestazioni dell’anno prima, aveva decisamente il suo senso.
Questa stagione però, anche e soprattutto per l’avvio nefasto della formazione casertana, ha trascinato vorticosamente anche Carleton Scott nel circolo vizioso delle prestazioni sottotono. Il giocatore ammirato qualche mese prima era irriconoscibile, praticamente trasformatosi. Ed ovviamente questo non gli ha risparmiato critiche e accuse. Il giocatore che dava delle vere e proprie scariche di adrenalina sul parquet era scomparso, persosi tra i fischi del palazzo e l’ambiente piuttosto pesante dello spogliatoio. E qui purtroppo è venuta fuori la poca personalità del giocatore nativo della Florida e che prima di approdare in Italia aveva disputato i campionati spagnolo (Caceres) e austriaco (Gussing).
Neppure la cura Esposito era riuscita a scuoterlo, a farlo ritornare determinante sul rettangolo di gioco. Sino alle ultime partite della stagione però, quando finalmente Scott è risultato nuovamente decisivo per le sorte della Juvecaserta sino al decisivo spareggio di Pesaro. Resterà il rammarco di aver terminato la sua esperienza con la retrocessione, ma per i tifosi la sua grinta, le sue esultanze piuttosto appariscenti e la voglia di non mollare mai rimaranno dei bei ricordi.
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