venerdì 10 maggio 2013

Chi passerà tra Maddaloni e Trani lo si deciderà alla bella!

COMUNICATO STAMPA DELLA PALL. SAN MICHELE 10/05/2013


Chi passerà tra Maddaloni e Trani lo si deciderà alla bella!

TABELLINI: Juve Trani- Cover Maddaloni 85- 63
Trani: Cipri, Liso 5, Marti 2, Cancellieri 16, Fucek 14, Panzarino, Cupito 15, Raffaelli 16, Argentiero 11, Argento 6, All. Scoccimarro, Ass. All. Lerro.
Maddaloni: Piscitelli 9, Lombardi 2, Mastropietro, Desiato 14, Luongo 6, Garofalo 5, Rusciano 12, Chiavazzo 8, D’Isep 2, Ferrante 5, All. Massaro, Ass. All. Ricciardi.
Parziali: 32- 12, 15- 22, 27- 16, 11- 13.
Arbitri: Andrea Suriani di Roma (RM) e Laura Russo di Venafro (IS).
Note: 500 spettatori circa. Falli tecnici a coach Massaro (22’) e Ferrante (23’).

PRE-PARTITA: Gara decisiva più per il Trani, costretto a vincere per continuare la propria corsa in questi play-off, che per il Maddaloni, che in caso di vittoria poteva archiviare la pratica e godersi un maggiore riposo. Questo ‘ritorno’ aveva, dunque, due diversi significati per le due formazioni impegnate.

CRONACA: Coach Massimo Massaro manda in campo Desiato, Ferrante, Chiavazzo, Piscitelli e Rusciano; per il Trani invece scendono sul parquet Cancellieri, Argentiero, Raffaelli, Cupito e Fucek. Durante il riscaldamento le facce dei giocatori di entrambe le compagini erano tranquille, il che non faceva trasparire la tensione reale che c’era per la posta in palio. I giocatori tranesi avevano in corpo la cattiveria agonistica di chi sapeva di avere un solo risultato dalla sua parte. Dopo il momentaneo 2-2, il Trani si è imposto con un break di 11-0, prendendo subito le redini del gioco in mano. La reazione ospite è stata impalpabile, nonostante i giocatori in casacca biancoblu cercassero di rimediare all’avvio piuttosto stentato. I padroni di casa, passando dalla difesa a uomo a quella a zona, hanno preso alla sprovvista Davide Ferrante e compagni, che accusavano il risultato di 24-4 al 7’. Dalla linea della carità il Trani era preciso e cinico, tutto il contrario della Cover che invece non riusciva proprio a trovare il bandolo della matassa. Il secondo quarto è iniziato con tutto un altro piglio per Salvatore Desiato e compagni, che sfruttando una leggera flessione dei padroni di casa hanno piazzato un parziale di 10-0 (32-22) che ha costretto il Trani a ricorrere al minuto di sospensione per placare gli avversari. Due squilli dei tranesi, però, hanno rovinato la rimonta dei maddalonesi ad una sola cifra di svantaggio. Nella seconda metà del quarto, l’attacco calatino è riuscito ad innescare Francesco Chiavazzo, il quale con un paio di contropiedi ha mantenuto la porticina della rimonta aperta, nonostante il 47-34 al termine del primo tempo.
Al rientro dagli spogliatoi il Maddaloni ancora una volta è pronto ad intraprendere la via del canestro con Luciano Rusciano, ma i due tecnici fischiati quasi consecutivamente un pò tarpano le ali alla Cover. Il Trani è bravo a seguire il vento e non appena l’inerzia della gara ritorna a soffiare dalla sua parte non perdona il Maddaloni, che non è rapido ad applicare le dovute contromosse tattiche. Il solo Giuseppe Piscitelli si rende attivo in attacco, ma in difesa tutta la squadra ospite non riesce ad opporsi a dovere ad un Trani davvero tarantolato, che al 30’ conduce il match sul 74-50. L’ultimo periodo inizia ancora una volta con il Maddaloni volenteroso di afferrare la gara e tentare il colpaccio. È soprattutto la batteria di lunghi maddalonese, con Giuseppe Luongo su tutti, a creare i maggiori grattacapi alla formazione di casa, la quale però non si fa intimorire e risponde quanto basta dalla lunga distanza per ipotecare il successo, e mandare la serie di questi play-off alla fatidica gara del ‘win or go home’ per entrambe le franchigie, ovvero il match numero tre.

POST-PARTITA: Quello di Trani si dimostra ancora una volta un parquet piuttosto stregato per l’equipe della Cover, vista anche la sconfitta rimediata in regular season. La squadra maddalonese ha provato a svegliarsi a gara in corso, ma questo Trani oggi era troppo più forte. Poco cambia questo stop per il Maddaloni, oltre al rammarico di non essere riuscito a vincere gara due, perché domenica si tornerà al Pala Angioni- Caliendo, e stavolta sarà tutta un’altra musica.


Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

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