Handball, terzo scudetto per lo Jomi Salerno
SALERNO.
La Jomi Salerno vince il terzo scudetto della sua breve storia sportiva
(fondata otto anni fa dalle ceneri dell’Handball Salerno), creando una vera e
propria dinastia nella pallamano femminile. Forse dire dinastia è pure troppo poco,
visto che nel palmares della società ci sono tre scudetti, tre Coppe Italia,
due Supercoppe e un Handball Trophy. Insomma, stiamo parlando di una vera e
propria corazzata che sul suolo nazionale detta praticamente legge. Nell’ultima
gara della stagione, la numero tre della poule scudetto, la Jomi si è imposta
sul Sassari per 26-25 dinanzi ad un Pala Palumbo gremito per l’occasione. Una
gara al cardiopalma che si è decisa a meno di un giro di lancette dal termine,
quando il portiere di casa Prunster ha parato un penalty, e sul contropiede è
nato il gol di Avram che ha permesso alle salernitane di conquistare il
tricolore. Finale raggiunta dopo un testa a testa durato per tutta la stagione
proprio con le sarde, che ha permesso al Salerno di calare il primo “triplete” della sua storia.
“Non è facile spiegare le emozioni che ti
assalgono in questi momenti – dichiara il tecnico Giovanni Nasta –. Poter
arrivare a giocarsi davanti al proprio pubblico una finale è la cosa più bella
che ti possa capitare. Il nostro progetto tende ad unire i giovanissimi e le
nostre ragazze che li crescono tutti i giorni, coinvolgendoli in varie
attività, mentre noi come società forniamo il massimo contribuito
tecnico-educativo che ci permette di raggiungere in un periodo lungo i nostri
obiettivi. Ripartire dalle basi con le giovanili è l’unica strada percorribile,
e a Salerno con questi dirigenti competenti – conclude l’allenatore
salernitano – è tutto possibile”. Non
soltanto il tecnico della Jomi è un salernitano purosangue, e quindi orgoglio di
società e città, ma anche la capitana Antonella Coppola, che ha vestito i
colori della società sin dalla sua fondazione, Pina Napoletano, la giocatrice
più prolifica del campionato, e Assunta Lamberti, giovanissima in rampa di
lancio. Il team salernitano adesso prova a guardare al futuro anche e
soprattutto attraverso il proprio settore giovanile, che conta quattro
formazioni femminili e due al maschile. La “cantera”
ancora non ha portato quei frutti che invece ha conseguito la prima squadra, ma
la strada percorsa è senz’altro la migliore. “Abbiamo rovesciato la piramide raggiungendo il risultato che ci
eravamo prefissati nel giorno della ripartenza – commenta il direttore Lino Loria – perché c’è chi partendo da una base forte riesce negli anni a
costruire un modello vincente, e c’è chi, come noi, decide di partire dai
risultati della prima squadra per allargare quella base. In due anni
d’attività, abbiamo creato un settore giovanile all’avanguardia. I bambini
crescono cercando di emulare le gesta delle ragazze, e tutto questo è stato
possibile grazie alla disponibilità del Pala Palumbo e della collaborazione –
conclude il ds salernitano – dei
dirigenti scolastici degli istituti coinvolti”.
Giovanni
Bocciero
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