martedì 30 settembre 2014

Juvecaserta: l'analisi dopo il Città di Caserta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA

Juvecaserta: l'analisi dopo il Città di Caserta

CITTA' DI CASERTA. La kermesse ha dimostrato che i bianconeri sono forti ma non fortissimi
Juvecaserta vittoriosa ma non con il sorriso

Giovanni Bocciero

CASERTA. Con il successo contro Reggio Emilia, la Juvecaserta si è aggiudicata per la quarta volta il Torneo “Città di Caserta”, e soprattutto è tornata a sorridere nella kermesse che si disputa nella “Reggia del basket”, parafrasando lo speaker Mercogliano, dopo tre edizioni, che avevano parlato tanto russo (Cska Mosca nel 2011 e Khimki Mosca nel 2013 divise dal successo di Avellino).
Ma veniamo adesso a ciò che questa manifestazione ha detto per la compagine allenata da coach Lele Molin. Volendo discutere punto per punto di tutte le sensazioni che si sono avute in questa ‘due giorni’, bisogna dire che questa Juvecaserta è forte, ma non fortissima; che forse i centimetri in meno sotto le plance non sono un fattore molto negativo, ma che comunque incideranno.

FORTI MA NON FORTISSIMI. Il divario con i cosiddetti top team della prossima Lega A sembra esserci ancora. Insomma la Juvecaserta in questa preparazione ha affrontato soltanto due formazioni che puntano a piazzarsi almeno tra le prime quattro della classifica, e si tratta della Dinamo Sassari e di Reggio Emilia. Contro i sassaresi, affrontati al “Memorial Pentassuglia” in quel di Brindisi, sappiamo purtroppo come è andata a finire. Partita quasi ad unico senso con i bianconeri che alla fine hanno subito un passivo molto ampio. Contro i reggiani, invece, è arrivata una vittoria, ma che sofferenza. C’è però un dato che deve assolutamente far riflettere. Al PalaPentassuglia Carleton Scott e compagni furono praticamente bombardati dall’attacco della Dinamo, che proprio come è nel 'dna' della squadra guidata da coach Sacchetti, dalla lunga distanza infilò di tutto e di più. Ieri, Reggio Emilia che c’è andata molto vicina alla ‘doppia v’, ha tirato con un surreale 10/30 da tre punti, con la bocca di fuoco Drake Diener che addirittura ha messo insieme un insufficiente 3/10. Parliamo di cifre che sembrano assurde, ma in realtà per una volta gli emiliani hanno tirato con percentuali normali, e non da extraterrestri. Questo è un lato della medaglia, nell’altro ci si può solo chiedere: ma se Reggio Emilia avesse tirato come nella semifinale contro Cremona, adesso si starebbe parlando della vittoria della Juvecaserta oppure del successo degli avversari? Non vogliamo di certo sminuire il traguardo raggiunto dai bianconeri, ma questo deve sicuramente far riflettere. La squadra messa insieme in sede di mercato dal giemme Marco Atripaldi è certamente competitiva per raggiungere un posto ai playoff, ma forse anche per via di un livello generale aumentato nella massima competizione nostrana, sarà una vera battaglia strappare un biglietto per il ‘gran ballo’.

LINGUAGGIO DEL CORPO. Veniamo adesso alla prestazione dei casertani nella finalissima del Torneo “Città di Caserta”, dopo una semifinale piuttosto agevole contro Cremona. Innanzitutto, la sensazione che ha colpito subito gli addetti ai lavori è stata quella del reparto lunghi. Riccardo Cervi, giusto per nominare il pivot reggiano, a tratti ha giganteggiato nel pitturato. Le statistiche al termine della gara diranno, alla voce rimbalzi, Juvecaserta 46 e Reggio Emilia 32, eppure nessuno può toglierci dalla testa l’immagine dello strapotere che a tratti gli emiliani hanno dimostrato di possedere in vernice. E meno male che quello stesso Cervi, offensivamente non è nulla di irrefrenabile, perché altrimenti davvero sarebbero stati dolori per i bianconeri.

RONALD MOORE IN AZIONE (FOTO CAROZZA)
Nel momento di maggiore crisi per la Juvecaserta, che ha camminato a braccetto con il grande coinvolgimento proprio di Cervi in attacco, non è apparso particolarmente bene augurante vedere i bianconeri più volte riunirsi e quasi accusarsi l’uno contro l’altro per errori singoli. Di squadra si riescono a superare le difficoltà, ma se ci si divide tutto diventa più complicato. Non a caso, la svolta è arrivata quando è rientrato sul parquet Ronald Moore. Il folletto di Philadelphia aveva avuto un inizio in cui aveva perso diversi palloni quasi sanguinolenti. Coach Molin lo ha richiamato in panchina, per poi rimetterlo quando ha visto che senza di lui la faccenda stava prendendo una piega ancora peggiore. Moore costretto a stare fuori dal campo, ha certamente resettato la partita fin lì, e quando è ritornato sul parquet ha iniziato una nuova gara. In poco tempo ha prodotto diversi giochi in pick and roll servendo con il contagiri i lunghi, producendo dunque di squadra, per intenderci. E’ diventato all’improvviso anche ‘il fattore’ in termini di realizzazione, visto che a cavallo tra primo e secondo tempo ha messo a segno un chirurgico 2/2 dalla lunga distanza. Si è davvero caricato la squadra in spalle, portandola quasi da solo alla vittoria. Per questo siam convinti che il vero MVP del torneo è stato lui. Nulla da togliere ad Howell, ma forse senza il lungo la gara comunque potevi vincerla se il tuo play giocava in quella maniera. Se c’è stato un protagonista, non può che non essere Moore.

CITTA' DI CASERTA. La vittoria contro Reggio Emilia è arrivata grazie alla svolta nella propria metà campo
Juvecaserta di rincorsa grazie alla difesa

Giovanni Bocciero

CASERTA. E’ ancora nitido nella mente del popolo di fede bianconera il successo da parte della Juvecaserta del Torneo “Città di Caserta”. Noi però continuiamo nell’analisi della ‘due giorni’ della kermesse disputata al PalaMaggiò. Ieri ci siamo soffermati sull’atteggiamento che la formazione di coach Lele Molin ha avuto nei momenti di difficoltà, sia dal punto di vista della costruzione del gioco che a rimbalzo, e poi della prestazione decisiva del playmaker Ronald Moore, assolutamente l’MVP della kermesse che da solo ha quasi trascinato la propria squadra al successo. Oggi focalizziamoci sulla difesa bianconera e soprattutto sull’esterno Gaines.
FRANK GAINES IN MARCATURA (FOTO CAROZZA)
RETROGUARDIA DI LIVELLO. Dopo un primo tempo non proprio giocato in modo ottimale, la Juvecaserta ha stretto le maglie nella ripresa, concedendo davvero poco a Reggio Emilia. Un’inversione di marcia che di certo potrà far sorridere lo staff tecnico, che comprende un Enzino Esposito che nella prima grande battaglia non si è risparmiato beccandosi un fallo tecnico per la grande “aggressività” che dimostra di avere anche se non ha scarpette e completino in dosso. La difesa bianconera ha iniziato a concedere poco nel pitturato, facendo molto bene i tagliafuori, e quasi nulla sul perimetro, dove frutto della grande pressione i reggiani non sono riusciti a penetrare e si sono dovuti affidare quasi completamente al tiro dalla lunga distanza che, come già ribadito, non ha premiato (10/30). Oltre ad una sistemazione che ha avuto poche sbavature, è da apprezzare la grinta e i tanti voli a terra di cui sono stati protagonisti i bianconeri.

DIPENDENZA DAL TIRO. Moore è stato il protagonista della finale, ma il giorno prima contro Cremona la scena se l’era presa tutta Frank Gaines. Il giocatore della Florida ha fatto vedere tutto ed il contrario di tutto in queste due gare. In semifinale ha realizzato 25 punti con 5/6 da tre ed un complessivo 9/10. La gara successiva ha fatto registrare 14 punti con 0/5 dall’arco e 4/15 generale. Le polveri erano bagnate, ma non è questo il problema visto che una giornata no può capitare. Il problema è continuare a tirare quando non va, anche se in difesa è stato uno dei migliori.

VIDEO: Premiazioni del San Michele al Gran Galà

SERVIZIO VIDEO DA GIOVANNI BOCCIERO TV

Premiazioni del San Michele al Gran Galà




lunedì 29 settembre 2014

Weekend intenso per il San Michele che oggi sarà premiato al Gran Galà

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/09/2014

SERIE B. In occasione della presentazione della prima squadra patron Andrea De Filippo ha dichiarato: “Sogno un Maddaloni di prodotti locali”
Weekend intenso per il San Michele che oggi sarà premiato al Gran Galà

MADDALONI. L’ultimo weekend è stato piuttosto intenso ed impegnativo per la Pallacanestro San Michele Maddaloni. Si è iniziato venerdì pomeriggio con l’amichevole della prima squadra disputata contro il Forio Ischia; si è proseguito sabato con l’allestimento dello stand promozionale nel pieno della festa patronale; e si è concluso ieri mattina con la presentazione ufficiale della formazione impegnata nel campionato di Serie B. Ma non è finita qui, perché quest’oggi la società sarà grande protagonista al Gran Galà del Basket Campano che si terrà a partire dalle 17:30 al Grand Hotel di Salerno. Ma avvolgiamo il nastro e analizziamo ogni singolo evento biancazzurro di questi giorni.
Iniziamo dal test match del Pala Angioni-Caliendo di Salvatore Desiato e compagni contro il Forio Ischia, formazione di Serie C Regionale con l’ambizione della promozione. L’amichevole ha visto vincere i maddalonesi, che si sono imposti con il netto risultato di 87 a 69 (i parziali: 21-21; 30-18; 23-9; 13-21). L’inizio della gara è stato contraddistinto dalla grande aggressività che entrambe le squadre hanno messo sul parquet. Il Maddaloni ha comunque mantenuto sempre un minimo vantaggio, sino a subire la tripla del pareggio proprio sul finire del quarto. Nella seconda frazione i padroni di casa hanno schiacciato il piede sull’acceleratore, mettendo in grande difficoltà gli avversari che non riuscivano a contenerli. Questo ha fatto si che i calatini producessero tanto in attacco prendendo il largo (51-39). L’inizio della ripresa è stato a senso unico, con Francesco Chiavazzo e compagni che al 26’ avevano realizzato un break di 17-0, con gli ischitani che non la mettevano neanche in una vasca da bagno. Gli ultimi 10’ sono stati molto meno di una semplice passerella, perché i biancazzurri hanno tirato i remi in barca subendo il rientro del Forio, capace di vincere l’ultimo parziale con il punteggio di 21 a 13, che comunque non è valso la rimonta.
Sabato è stato inaugurato, invece, lo stand promozionale presente in piazza Matteotti, antistante la chiesa dell’Annunziata, in occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo. All’area allestita con la collaborazione della società satellite Libertas Maddaloni, dove è presente un canestro al quale grandi e piccini possono mettersi alla prova nell’abilità di tiro, è transitata davvero tanta gente. Potremmo dire quasi un successo per questa idea avuta, che sta a rappresentare quanto la società ci tenga a legarsi con la città. Lo stand sarà presente sino a questa sera.   
Ieri mattina, invece, nella splendida cornice del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” c’è stata la presentazione ufficiale della prima squadra. La formazione biancazzurra si è ritrovata al gran completo accolta da oltre un centinaio di tifosi ed appassionati che non si sono fatti scappare l’occasione di vedere dal vivo i propri beniamini, con i quali ci si è anche potuti scattare una fotografia. Chiaro ed inequivocabile il messaggio lanciato da patron Andrea De Filippo: “la nostra società non deve essere associata soltanto alla prima squadra, che è un vanto per la città, perché con il settore giovanile in cui giocano tantissimi ragazzi maddalonesi noi svolgiamo anche un ruolo sociale molto importante. Loro rappresentano il futuro della nostra comunità, non solo dal punto di vista cestistico, perché fare sport aiuta a maturare”. Il presidente calatino ha poi concluso il suo lungo intervento con una metafora calcistica, che però si sposa perfettamente con gli obiettivi societari: “il Napoli è stato eliminato dalla Champions League dall’Athletic Bilbao, una squadra composta da tutti giocatori baschi cresciuti nella cantera. Ebbene, il mio sogno è quello di poter vedere in futuro la nostra squadra composta da tutti atleti maddalonesi e provenienti dal vivaio”.
Infine quest’oggi, il San Michele ritirerà in occasione del Gran Galà del Basket Campano a Salerno ben tre premi, per le due promozioni consecutive in DNC prima e in DNB poi, e per la vittoria nella scorsa stagione del campionato Under 17 Elite.
GIBO

VIDEO & PAGELLE: La Juvecaserta vince il Trofeo Irtet

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 29/09/2014

CITTA' DI CASERTA. Dopo un inizio tutto in salita i bianconeri vincono al supplementare
La Juvecaserta vince il Trofeo Irtet
Reggio Emilia superata nell’overtime

Giovanni Bocciero


CASERTA. Dopo aver divertito il pubblico con le finali della competizioni di abilità, vale a dire gara del tiro da tre punti e gare delle schiacciate, si alza la palla a due della finalissima del Torneo “Città di Caserta” che mette di fronte la Juvecaserta e Reggio Emilia. Anche in questa gara assenze da una parte e dall’altra, che rispondono ai nomi di Sergio, Tommasini, Lavrinovic e Silins.
L’inizio è bene augurante per Howell, che si dimena sotto le plance raccogliendo rimbalzi offensivi e conseguenti tiri liberi, anche se la mira è da rivedere dalla linea della carità. Il piano partita dei reggiani appare piuttosto chiaro sin dalle primissime battute. L’obiettivo è quello di cercare in post basso Riccardo Cervi, bravo ad affrontare il suo pari ruolo, Howell appunto, riuscendo a realizzare ben due volte. I bianconeri appaiono piuttosto nel pallone, non riuscendo a gestire i possessi così da perdere più volte dei possessi davvero in modo banale. E oltretutto, la mira al tiro è praticamente da rivedere su tutti i fronti.Coach Molin prova a raddrizzare la situazione richiamando in panca Vitali ed inserendo Gaines. La scossa arriva da Young, il quale dopo aver sbagliato alcune conclusioni sale in cielo per prendere il rimbalzo in attacco ed appoggiare velocemente i due punti in fondo alla retina. Reggio Emilia continua a macinare gioco, ad alternare gli schemi e a punire sistematicamente una difesa casertana non proprio meticolosa. Dopo un paio di errori al tiro si sblocca anche Gaines, ma il gioco della Juvecaserta non migliora, nemmeno quando arriva la staffetta tra Moore e capitan Mordente. Il primo quarto si chiude così sul 22-17 per gli emiliani, che sembrano in pieno controllo della gara.
RONALD MOORE IN AZIONE
Ad inizio secondo periodo la situazione per i padroni di casa non migliora affatto. La produzione offensiva scarseggia. Ogni canestro bianconero sembra arrivare dopo aver compiuto le ‘dodici fatiche di Ercole’. I ragazzi di coach Massimiliano Menetti continuano ad alternare diverse soluzioni offensive, anche se quella principale è schiacciare il piede sull’acceleratore e cercare di colpire prima che la difesa avversaria possa schierarsi. In questo è molto abile Federico Mussini (28-17 al 13’). La risposta casertana è affidata ancora una volta a Sam Young, che infila dalla lunga distanza dai due angoli opposti. Ma chi inizia veramente a giocare è Ronald Moore, che confeziona un paio di pick and roll con Michelori che qualcosa producono. Reggio Emilia dopo aver disputato gran parte della frazione con le cosiddette riserve, rimette in campo l’artiglieria pesante, ma prima che si arrivasse all’ultimo giro di lancette è stato ancora protagonista Moore, che questa volta ha mandato a segnare per ben due volte Richard Howell. Ma non solo, giusto per completare la rimonta, il folletto di Philadelphia s’inventa il tiro dalla lunga distanza che vale il sorpasso. Ma non è finita, perché per guadagnarsi gli applausi scroscianti del PalaMaggiò, prima che la sirena lunga inizi a suonare serve un assist al bacio a Mordente che deve soltanto spingere il pallone in rete, per copiare un’espressione totalmente calcistica.
Al rientro dagli spogliatoi la partita subisce un netto rallentamento.. Entrambe le squadre continuano a tirare davvero male dalla lunga e media distanza, ma ciò che realmente fa la differenza è la difesa che applica la Juvecaserta: arcigna, solida, precisa. I bianconeri mantengono saldamente il vantaggio, seppur esiguo, grazie alle invenzioni di Moore, che segna e fa segnare, decisivo come non mai. Reggio Emilia però è squadra, e nella difficoltà riesce comunque a trovare la soluzione migliore. E poi la rimonta sino al 56-54 di fine terzo periodo è guidata dal giovanissimo Mussini, che fa vedere di avere gli attributi realizzando tre triple consecutive, di cui l’ultima sulla sirena.
Con grande solidità mentale, i reggiani iniziano l’ultimo periodo di gioco con una bomba di Della Valle, e soprattutto con i centimetri di Cervi che nel pitturato afferra svariati rimbalzi. Alla già ingarbugliata partita si aggiunge la sfera emotiva, quando gli arbitri fischiano tecnico prima a Esposito e poi a Diener. Il risultato s’impatta a quota 64 grazie al tiro pesante realizzo da Michele Vitali, che poi replica dall’angolo smorzando le velleità di fuga degli avversari (70-69 al 38’). Gli ultimi sessanta secondi di gioco si aprono con Cinciarini che confeziona l’arresto e tiro del contro sorpasso, ma dopo un errore da ambo le parti, tocca a Carleton Scott realizzare in sospensione il nuovo più uno. Reggio Emilia chiama timeout, dal quale esce con un gioco disegnato per Polonara che libero dall’arco insacca la tripla del 74-72. Ultimi dieci secondi e a prendersi la scena non poteva che essere Moore, che in penetrazione segna e subisce il fallo per il libero aggiunto. Dalla lunetta sbaglia il libero del possibile vantaggio, e sul rimbalzo i reggiani subiscono fallo ma non riescono a segnare sul filo della sirena, ed è dunque overtime.
Reggio Emilia nel supplementare abusa del tiro pesante, e allora Caserta s’invola sul 78-74 a 2’30” dalla fine. Sembra finita. Neanche per sogno. Prima Diener e poi Polonara segnano da tre e si arriva a 25” dal termine sull’84-82. Tra falli e viaggi in lunetta, succederà ben poco nel rush finale di questa partita, che vede la Juvecaserta vincere per 87-82.


LE PAGELLE: Decisivo Moore per la vittoria. Howell lottatore

RICHARD HOWELL A RIMBALZO
HOWELL 7,5: Ha sofferto a tratti la maggiore altezza di Cervi, ma si è battuto da gladiatore sotto le plance, raccogliendo una quantità impressionante di rimbalzi. Anche offensivamente si è reso fondamentale per respingere la rimonta tentata dai reggiani.
GAINES 7: Rispetto alla semifinale contro Cremona, ha tirato a salve, non riuscendo nemmeno a capire di evitare qualche tiro di troppo. Nel finale ha puntato deciso il ferro portando a casa diversi “fallo e canestro”.
MORDENTE 6: Sia in semifinale che in finale ha mostrato di non essere al top. Quando è in campo gli si chiede di portare tranquillità ai compagni, e purtroppo non sempre ci riesce.
YOUNG 7: Contro Cremona ha giocato quasi con il freno a mano tirato. Contro Reggio gli si chiedeva di prendere la situazione in mano. Diciamo bene ma non benissimo rispetto alle precedenti uscite. Ad inizio quarto periodo circa esce per infortunio senza più rientrare.
VITALI 6,5: Due gare piuttosto sotto tono per l’esterno bianconero che tira piuttosto male nel complesso. Due bombe nel finale risolvono però la gara.
MICHELORI 7: Il solito immenso gladiatore. Porta grinta sul rettangolo di gioco quando viene chiamato in causa, e dimostra di avere una forma fisica ottimale.
MOORE 8: Il vero MVP di questa partita. Contro Cremona si è risparmiato svolgendo il semplice compitino. Nella finale invece, ha avuto un inizio da film del thriller. In panchina ci ha pensato su, e quando è rientrato ha praticamente deciso la gara segnando, servendo assist a go-go e prendendosi parecchie responsabilità.
SCOTT 7,5: Tanto lavoro sporco per lui, sempre al posto giusto nel momento giusto. Peccato per l’infortunio proprio nel finale.
MOLIN 6,5: Con Cremona poco da dire. Con Reggio capisce quando togliere Moore, e quando rimetterlo.


SLAM DUNK: Sam Young sale sul trono delle schiacciate

VIDEO GARA DA TRE E DELLE SCHIACCIATE



CASERTA. Nell’intervallo tra la finalina di consolazione che ha visto sfidarsi Scandone Avellino e Vanoli Cremona, e quella che assegnava il V° Trofeo Irtet conteso da Juvecaserta e Pallacnaestro Reggiana, sono andate in scena le competizioni alternative. Stiamo parlando della gara del tiro da tre punti, che vedeva coinvolti Riccardo Cortese per Avellino, Frank Gaines per la Juvecaserta, Drake Diener per la Reggiana e Fabio Mian per Cremona; e la gara delle schiacciate, che coinvolgeva Sam Young della Juvecaserta, Achille Polonara per Reggio Emilia, Justin Harper per Avellino e Cameron Clark per Cremona.
Andando in ordine, iniziamo dalla finale del tiro da tre punti. Dall’arco i migliori cecchini sono stati Diener e Cortese, che hanno raggiunto 60 punti ciascuno, mentre il bianconero Gaines si è fermato a 45. Turno di spareggio dunque, che ha visto Diener mettere a segno quattro dei cinque palloni rispetto ai soli tre dell’irpino.
Per quanto riguarda la gara delle schiacciate, invece, a salire sul trono è stato il casertano Young, che a furor di popolo ha inchiodato al primo tentativo le sue due schiacciate. Harper non ha sfigurato, così come Polonara, mentre Clark ha eseguito due dunk piuttosto semplici.


CITTA' DI CASERTA. Differenza fisica abbastanza vistosa tra le due formazioni
Avellino ancora in rodaggio batte al fotofinish Cremona

CASERTA. La prima palla a due della giornata conclusiva del Torneo “Città di Caserta” è quella che riguarda la Scandone Avellino e la Vanoli Cremona. A vincere, alla fine, sono gli irpini in un PalaMaggiò che non si esime dal fischiare i cugini mai ben visti. Due squadre che si presentano al match con diverse defezioni. Tra le fila dei cremonesi assenti sia Luca Vitali, già a referto per onor di firma nella semifinale contro la Juvecaserta, al quale si è aggiunto per la finale di consolazione del Torneo “Città di Caserta” il playmaker Kenny Hayes. Per Avellino invece, ancora ai box Adrian Banks, che ha comunque provato a fare un po’ di riscaldamento. E la sua assenza ha un peso piuttosto consistenze sulla valutazione dei biancoverdi.
Per quel che riguarda il campo, tra le due formazioni si nota immediatamente una certa differenza fisica. Mentre gli irpini possono schierare una frontline atletica e verticale, i cremonesi ripropongono una sorta di small ball, con quattro esterni puri ed un solo lungo, Campani, che peraltro pivot con la ‘p’ maiuscola non lo è. Nonostante questa differenza, i primi 10’ scorrono via sulla falsariga dell’equilibrio (9-10 al 5’). Mentre la Scandone si appoggia tanto ai suoi lunghi, con Justin Harper che in un paio di circostanze porta davvero a scuola la difesa avversaria, Cremona prova a far muovere la difesa avversaria grazie a ripetute penetrazioni, che spesso non arrivano nemmeno al ferro vista la ‘diga’ biancoverde presente nel pitturato. I lombardi allora si affidano con una certa insistenza alla conclusione dalla lunga distanza, e soprattutto a Fabio Mian che realizza due bombe consecutive dall’angolo regalando il nuovo vantaggio (17-19). Ed è lo stesso esterno cremonese, già in clima finale della gara da tre punti, che dalla stessa mattonella colpisce con il quasi buzzer-beater di fine primo quarto.
Nella seconda frazione i ‘lupi’ difendono sul perimetro con una maggiore intensità, garantendosi un certo margine da poter gestire (30-25 al 15’). Cremona continua con il penetra e scarica, per liberare i tiratori al tiro, visto che l’area pitturata è una zona off-limits. Si scuote per gli uomini di coach Pancotto il prodotto di Villanova James Bell, che prima di andare al riposo lungo realizza un all’alley-oop schiacciato su assist di Ferguson. I lunghi avellinesi però, producono tanto sotto le plance. Trasolini e Lechthaler muovono il punteggio e alla fine si torna negli spogliatoi sul punteggio di 36-34.
Dopo il pit stop, le due formazioni rientrano un po’ scariche sul parquet. Si vive un terzo periodo dove regna l’anarchia tattica, tanto che è palese il richiamo di Ferguson a tutti i compagni dopo un rimbalzo difensivo, ma soprattutto dopo che si è corso da una parte e dall’altra diverse volte in pochissimi secondi. I canestri arrivano in virtù unicamente di azioni personali, che per i vari giocatori impegnati sul rettangolo di gioco valgono qualche applauso da parte del pubblico del PalaMaggiò. Sundiata Gaines riesce finalmente a creare qualcosa di utile in attcco, ma nonostante le potenzialità che Avellino dimostra di avere, c’è ancora molto da lavorare. Più volte, infatti, non c’è comprensione tra gli atleti in casacca biancoverde, segno ineccepitibile che si deve ancora creare quella necessaria alchimia. Dall’altra parte invece, è il turno dell’altro rookie timbrare il proprio tabellino. Si tratta di Cameron Clark. Quando si arriva al 30’ sul tabellone luminoso si legge il punteggio di 59-54. L’ultimo quarto è piuttosto frizzantino, non fossero per le schiacciate a ripetizione che piazzano i biancoverdi. La prima arriva su intuizione di Cavaliero che lancia il contropiede, serve in corsa Hanga il quale a sua volta alza per l’accorrente Trasolini che affonda la bimane. Dopo poco, è proprio l’ala ungherese Hanga a scippare il pallone al suo diretto avversario partendo in transizione e schiacciando eludendo il tentativo di dar fastidio da parte di Mei. E’ partita vera, però, perchè al 35’ il punteggio è di 68-66, grazie alle triple mandate a segno prima da Bell e poi da Jazzmar Ferguson. Quando sul cronometro mancano 3’28” alla fine, la partita si entusiasma. Si segna a ripetizione e quasi ad ogni attacco. Il tutto ha inizio con l’ennesima tripla mandata a segno da Bell, che porta in vantaggio Cremona sul 71-68. Risponde Daniele Cavaliero, piuttosto silenzioso in questo match, ma è immediata la replica di Ferguson. Si gioca punto a punto, decisivi sono alcuni viaggi in lunetta, e alla fine negl’ultimi 30” circa di gara, con la palla in mano ai cremonesi, Avellino ricorre al fallo sistematico per non concedere l’ultimo tiro. Oltretutto, gli irpini hanno un solo fallo di squadra e dunque ne commetteranno ben tre di fila. Il delegato a prendersi l’ultimo tiro per i lombardi è Ferguson. Con poco meno di 5” riceve il pallone, cerca di divincolarsi dal raddoppio che gli irpini attuano e tira rimanendo sospeso in aria per un ben po’. La sua è una preghiera, che gli Dei del basket non accettano visto che il pallone si spegne sul secondo ferro.

domenica 28 settembre 2014

FOTOGALLERY: Si è alzato il sipario sulla Pall. San Michele

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 28/09/2014

Si è alzato il sipario sulla Pall. San Michele

Si è tenuta questa mattina nella splendida cornice del Chiostro del Convitto Nazionale “Giordano Bruno” la presentazione ufficiale della Pallacanestro San Michele Maddaloni. La formazione biancazzurra, che parteciperà per la seconda stagione al campionato di Serie B esordendo il prossimo 5 ottobre a Taranto, si è ritrovata al gran completo accolta da oltre un centinaio di tifosi ed appassionati che non si sono fatti scappare l’occasione di vedere dal vivo i propri beniamini, con i quali ci si è anche potuti scattare una fotografia.
Chiaro ed inequivocabile il messaggio lanciato da patron Andrea De Filippo: “la nostra società non deve essere associata soltanto alla prima squadra, che è un vanto per la città, perché con il settore giovanile in cui giocano tantissimi ragazzi maddalonesi noi svolgiamo anche un ruolo sociale molto importante. Loro rappresentano il futuro della nostra comunità, non solo dal punto di vista cestistico, perché fare sport aiuta a maturare”. Il presidente calatino ha poi concluso il suo lungo intervento con una metafora calcistica, che però si sposa perfettamente con gli obiettivi societari: “il Napoli è stato eliminato dalla Champions League dall’Athletic Bilbao, una squadra composta da tutti giocatori baschi cresciuti nella cantera. Ebbene, il mio sogno è quello di poter vedere in futuro la nostra squadra composta da tutti atleti maddalonesi e provenienti dal vivaio”.
Sono intervenuti all'evento biancazzurro il vice sindaco di Maddaloni Michele Cerreto, il presidente della Fip Campani Manfredo Fucile, il Consigliere regionale Renzo Lillo ed il presidente della Fip provinciale Luigi Zampella. I loro interventi sono stati rapidi ma incisivi, e soprattutto ben auguranti per la stagione del San Michele Maddaloni. A conclusione della presentazione, una mega foto ricordo che ha coinvolto i giocatori della prima squadra, lo staff tecnico e dirigenziale, i ragazzi del settore giovanile ed i mini cestisti della Libertas Maddaloni, la società satellite dei biancazzurri.


Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero







VIDEO: Una Juvecaserta strappa applausi

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/09/2014

PRESENTAZIONE JUVECASERTA 2014/15



CITTA' DI CASERTA. Pubblico del PalaMaggiò tutti in piedi per l'ultima gara di "El Diablo"
Una Juvecaserta strappa applausi
Battuta in modo agevole Cremona

Giovanni Bocciero

CASERTA. Dopo aver riscaldato l’ambiente con la presentazione della nuova Juvecaserta, c’è stata la palla a due della seconda semifinale del Torneo “Città di Caserta”, che metteva di fronte la formazione bianconera e la Vanoli Cremona. Partono a spron battuto i casertani, che si prendono gli applausi per le due bombe di Scott e di Enzino Esposito, che viene accolta con un vero e proprio boato. Cremona però, come se stesse in una bolla, realizza con il trio Usa Haynes-Clark-Ferguson e passa in vantaggio (8-9 al 3’). La Juvecaserta però si affida completamente a Sam Young, il quale segna prima in penetrazione con tanto di contatto, e poi in schiaccia battendo il proprio uomo (21-14 al 6’). Coach Pancotto ricorre al timeout, e coach Molin toglie dal parquet Esposito. Scott colpisce ancora dalla lunga distanza mentre Gaines segna appoggiando al vetro proprio sulla sirena del quarto. Caserta fa le prove di fuga.
ENZINO ESPOSITO IN AZIONE
Al rientro in campo i bianconeri muovo subito il tabellone con Michelori che fa a sportellate nel pitturato segnando in gancio. I bianconeri provano effettivamente ad innestare il turbo, andando a realizzare dei comodi canestri in campo aperto con i vari Scott, che schiaccia, e Gaines, che si beve in slalom due difensori. Grande merito però, va alla difesa che stringe bene le maglie e permette dei buoni recuperi. Cremona prova a schierarsi in difesa con una zona 2-3, più volte mal posizionata. Questo permette al play Moore di innescare per ben due volte Frank Gaines che da tre punti non perdona (46-24 al 14’). La Juvecaserta è completamente padrona della gara, perché tutto quel self controll che i cremonesi avevano dimostrato di possedere nella prima parte di prima frazione, va perdendosi. Gli esterni provano a superare la retroguardia casertana, ma i loro tentativi dalla media distanza si spengono quasi esclusivamente sul ferro. L’unico a mettere punti in cascina è Kenny Hayes, che fa ammattire il diretto avversario in un paio di occasioni. Il finale sorride proprio Cremona, che riesce a ridurre a venti punti esatti il divario al giro di boa.  
Al rientro dagli spogliatoi non c’è molto da sorridere per la Juvecaserta, anche se non ha a nulla a che vedere con il punteggio. Infatti, è l’infermeria quella che sembra essersi già riempita. Infatti, Luigi Sergio, già docciato, torna in panchina con il ghiaccio sul ginocchio, causa un contatto subito durante il primo tempo. Il pubblico del PalaMaggiò può comunque sorridere per Richard Howell, perché il prodotto di North Carolina State mette più volte il pallone nel fondo della retina, concludendo diversi giochi a due con i compagni. E addirittura, si toglie il lusso di fare una stoppata al povero Clark spiccando il volo addirittura dalla lunetta. I ragazzi di coach Pancotto non si sfilacciano, pur apparendo piuttosto esili. Ferguson prima e Hayes dopo colpiscono dalla lunga distanza, ma il divario tra le due squadre resta praticamente invariato. Quando rientra capitan Marco Mordente ci sono applausi anche per lui, visto che prima manda a schiacciare in campo aperto Michele Vitali, un po’ in affanno durante tutto il match soprattutto al tiro, e poi si mette in proprio realizzando una tripla sulla sirena dei 24”.
Anche l’ultimo quarto la Juvecaserta lo gioca con grande intensità, con i bianconeri che si lamentano più volte con gli arbitri per dei fischi contro oppure fischi non arrivati, vedi Gaines e Michelori. La gara comunque è ormai in ghiaccio per i ragazzi di coach Lele Molin, che giocano gli ultimi minuti davvero sul velluto. Per Cremona, che manda a segno due triple con Mian e Mei, prova a scuotersi il rookie James Bell, che realizza quattro punti quasi di fila. Il problema, però, è che mentre in attacco cerca di rendersi utile, in difesa salta sulle finte di Young che, da questo punto di vista, lo porta a scuola. Negl’ultimi 5’ c’è di nuovo spazio per “El Diablo” Esposito, che quando a 39” lascia il parquet per l’ultima volta nella sua straordinaria carriera, viene accolto da uno scroscio di applausi, tanto che viene richiamato a centrocampo con la partita ferma. Prima di appendere definitivamente le scarpette al chiodo, regale delle ultime magie, servendo prima l’assist da tre punti a Gaines dopo essersi liberato con una serie di cambi di mano, e poi attaccando il proprio difensore guadagnandosi il viaggio in lunetta.

Per onor di cronaca, alla finale della gara da tre si sono qualificati Mian (66 punti), Gaines (60) e Diener (60), a causa dell’ex-aequo.


L'ALTRA SEMIFINALE
Avellino si arrende solo nel finale alla più rodata Reggiana

CASERTA. Primo tempo equilibrato nella semifinale tra la Scandone Avellino e Reggio Emilia. Mentre gli irpini devono rinunciare ad Adrian Banks a causa di un risentimento muscolare, gli emiliani sono al completo con l’assenza già scontata di Darjus Lavrinovic. Avellino appare un cantiere aperto, appoggiandosi più volte a Anosike in post che porta quantomeno qualche buon fallo a casa. Reggio Emilia, invece, riesce a difendere con più intensità, e a realizzare diverse volte in transizione. E quando non si può fare contropiede, ci pensa Drake Diener a colpire dalla lunga distanza, dimostrando di essere già in pieno ritmo per il campionato. Daniele Cavaliero ha però prontamente rispetto più volte dall’arco dei 6,75 così fa far andare le due formazioni al riposo lungo con sole due lunghezze a dividerle.
Alla ripresa delle ostilità Avellino inizia a accusare la stanchezza fisica. Reggio Emilia, invece, produce soprattutto con Rimantas Kaukenas e quando, a tratti, riesce a sciorinare un basket d’alta scuola, raggiunge la doppia cifra di vantaggio (75-65 al 28’). Nell’ultima frazione poteva essere ancora una partita se i biancoverdi non sbagliavano quasi ripetutamente dalla lunetta (12/23, appena il 52%), perdendo l’occasione di rimanere a contatto. Da applausi, comunque, l’alley-oop direttamente dalla rimessa di Adam Hanga per l’accorrente Justin Harper che ad una mano ha inchiodato il pallone nel cesto.
GIBO

sabato 27 settembre 2014

Juvecaserta, l’obiettivo è quello di far innamorare gli scettici

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/09/2014

TORNEO "CITTA' DI CASERTA". Contro l’intrigante Cremona i bianconeri vogliono vincere per stupire
Juvecaserta, l’obiettivo è quello di far innamorare gli scettici

Giovanni Bocciero

CASERTA. Oggi ci sarà la prima palla a due del Torneo Città di Caserta, kermesse ormai diventata una bellissima consuetudine per il precampionato della Juvecaserta, che coincide con la presentazione ufficiale della formazione bianconera. Un richiamo al quale tutto il popolo di fede juventina non può non rispondere. Ancor di più oggi, forse, visto che in settimana il presidente del club di Pezza delle Noci, Carlo Barbagallo, ha sottolineato una certa delusione per i circa 1500 abbonamenti staccati fin qui.
FOTO FUNARO
Questo però non è il momento di far polemica, oggi e domani bisognerà unirsi tutti insieme, squadra e tifosi, per far sentire ancora una volta che la Juvecaserta merita tutto l’affetto, e che Caserta città è disposta a dimostrarlo. Contro Cremona, l’avversaria in semifinale dei bianconeri, sarà fondamentale anche il sostegno del pubblico, visto che all’esordio assoluto al PalaMaggiò le gambe, soprattutto ai nuovi, potrebbero tremare. E’ inutile nascondere che non ci sia una certa attesa per questa stagione, anche e soprattutto perché in sede di mercato il giemme Marco Atripaldi con l’aiuto di tutto lo staff tecnico e dirigenziale ha tirato su un roster che può davvero stupire in questo campionato, con l’obiettivo dichiarato dei playoff.
Siamo sicuri che lo spettacolo sulle tribune, così come quello in campo, in questa ‘due giorni dei canestri’ sicuramente non mancherà. La palla, dunque, passa a Sam Young e compagni, chiamati a ripetersi e forse a qualcosa di più dopo le prime buone uscite a Trapani e Brindisi. Magari saranno decisive proprio queste loro prestazioni a convincere i più scettici nell’acquistare la propria tessera.

ROSTER CREMONA: Travis HYMAN (pivot, 1987, 213 cm, Usa), Kenny HAYES (play/guardia, 1987, 186 cm, Usa), Giulio GAZZOTTI (ala, 1991, 202 cm), Luca VITALI (play/guardia, 1986, 201 cm), Fabio MIAN (guardia, 1992, 196 cm), Luca CAMPANI (ala/pivot, 1990, 208 cm), Jazzmar FERGUSON (play/guardia, 1988, 185 cm, Usa), Nicola MEI (guardia, 1985, 185 cm), Cameron CLARK (ala, 1991, 198 cm, Usa), James BELL (ala, 1992, 198 cm, Usa), Matija POSCIC (pivot, 1985, 206 cm, Croazia).

L’unico ad essere rimasto lì a Cremona, è stato l’allenatore Cesare Pancotto. E toccherà proprio a lui costruire da zero questa squadra, assemblando pezzo per pezzo ogni singolo giocatore che ha deciso di indossare la casacca gialloazzurra.
Nonostante la formazione lombarda abbia dovuto anche rinunciare a preparazione iniziata dell’atleta statunitense Darrius Garrett, sul parquet si è lavorato sodo e nelle prime amichevoli di questo precampionato è stata soprattutto la grinta che ha contraddistinto la squadra cremonese. Insomma, mancherà l’esperienza, mancheranno dei pilastri di certezza, eppure questa Cremona sta dimostrando di poter puntare a qualcosa in più della sola salvezza. Certo, i test match estiti fanno poco conto ma se il buongiorno si vede dal mattino, bisognerà pur crederci. In verità, la dirigenza c’ha pure provato a chiudere la campagna acquisti con un colpo da novanta, quel Marco Cusin che forse non ha mai preso seriamente in considerazione la proposta dei lombardi. E così, senza demoralizzarsi, Cremona ha subito sostituito Garrett con Hyman, ed aggregando alla squadra il pivot croato Poscic.

Coach Pancotto dovrà, però, saper utilizzare il potenziale a propria disposizione, visto che la presenza in roster di tanti rookie significherà che a quella ‘incoscienza’ che può farti volare, raggiungendo risultati straordinari, camminerà a braccetto con l’incostanza di chi è di primo pelo. L’azzurro Vitali ed il regista Hayes saranno le colonne portanti, così come Ferguson, lo scorso a Forlì, potrebbe essere il giocatore decisivo. L’ala Gazzotti proveniente dalla Virtus Bologna, il lungo Campani prelevato dal Montegranaro e la guardia Mian arrivato dall’Agrigento sono giovani nostrani da lanciare, così come dovranno essere svezzati nel loro primo campionato senior Clark, l’ala atletica tuttofare che lo scorso anno ha portato Oklahoma University al Torneo NCAA, e Bell, altra ala molto versatile che a Villanova ha dimostrato di possedere una buona media realizzativa.

REGGIO EMILIA. Squadra costruita per puntare ai primi posti in campionato con tanti giovani prospetti
Gli emiliani atterrano all’ombra della Reggia senza Lavrinovic

ROSTER REGGIO EMILIA: Federico Mussini (play, 1996, 182 cm), Francesco Veccia (play, 1993, 190 cm), Achille POLONARA (ala, 1991, 203 cm), Darius LAVRINOVIC (ala/pivot, 1979, 212 cm, Lituania), Amedeo Della Valle (guardia, 1993, 194 cm), Michele Antonutti (ala, 1986, 202 cm), Adam PECHACEK (ala/pivot, 1995, 207 cm, Rep. Ceca), Giovanni Pini (ala, 1992, 200 cm), Rimantas Kaukenas (guardia, 1977, 192 cm, Lituania), Riccardo Cervi (pivot, 1991, 214 cm), Ojars Silins (ala, 1993, 200 cm, Lettonia), Drake DIENER (guardia, 1981, 196 cm, Usa), Andrea Cinciarini (play, 1986, 193 cm).

CASERTA. La Pallacanestro Reggiana atterrerà all’ombra della Reggia senza il lungo lituano Lavrinovic, operato con successo al pollice della mano sinistra che lo costringerà ad una riabilitazione della durata di sessanta giorni circa. Ma in casa biancorossa non si fanno certamente drammi. Gli emiliani di coach Massimiliano Menetti, hanno confermato per intero il roster che tanto bene ha già fatto nella passata stagione, aggiungendo al telaio dei giocatori dall’indubbio valore. Atleti che sembrano essere stati inseriti ad hoc in un puzzle quasi perfetto. Oltre a Lavrinovic, il giemme Alessandro Frosini, ex conoscenza del PalaMaggiò, è riuscito ad ingaggiare il cecchino Drake Diener, strappandolo alla concorrenza niente di meno che dell’Olimpia Milano, e l’ala azzurra Polonara, che ha sposato in toto il progetto emiliano così come il giocatore ceco Pechacek, prelevato dalle giovanili della Virtus Bologna. Questi quattro volti nuovi andranno ad impreziosire il roster biancorosso che, nonostante abbia perso James White, ha tutte le carte in regola per competere ad alto livello.
L'ESPERTO DRAKE DIENER
Coach Menetti potrà contare su di un mix d’esperienza e di gioventù, di talento e potenziale che costringono a tenere sott’occhio la formazione di Reggio Emilia. Inoltre la squadra sembra più profonda rispetto alla passata stagione, potendo contare sul play della Nazionale Cinciarini in cabina di regia, oltre al gioiellino di casa Mussini entrato nel mirino di college americani prestigiosi come Gonzaga e Saint Jonh’s, che gli vorrebbero offrire una borsa di studio per l’anno venturo. Sul perimetro, oltre al già citato Diener, agirà l’eterno Kaukenas ed Amedeo Della Valle, atteso forse dalla stagione della consacrazione dopo esser tornato dal biennio ad Ohio State. Nel post di ‘ala piccola’ ci sarà la versatilità di Polonara e Antonutti, il primo che offensivamente può essere un ulteriore freccia nell’arco, ed il secondo difensivamente un fattore. Ci sarà una certa abbondanza, invece, per i due ruoli riservati ai lunghi. Infatti il tecnico emiliano, escluso per questo inizio di campionato in cui Darius Lavrinovic sarà purtroppo indisponibile, potrà scegliere tra i due prospetti dell’Est Europa Silins, che la scorsa estate si è giocato la propria carta al draft NBA senza però venire scelto, e Pechacek in rampa di lancio, potrà scegliere il nazionale Cervi, di ritorno dalle qualificazioni ad EuroBasket 2015 dove ha saputo ritagliarsi il proprio spazio, e l’altrettanto giovane Pini, già utilizzato spesso nello scorso campionato.
GIBO

AVELLINO. Dopo tante vicissitudini gli irpini sono pronti a stupire ancora una volta nella prossima Lega A
Il veliero dei lupi biancoverdi fa rotta in Terra di Lavoro

ROSTER AVELLINO: Daniele Cavaliero (play, 1984, 188 cm), Riccardo CORTESE (guardia, 1986, 195 cm), Luca LECHTHALER (pivot, 1986, 206 cm), Ivan Morgillo (ala/pivot, 1992, 206 cm), O.D. ANOSIKE (pivot, 1991, 203 cm, Nigeria), Adam HANGA (ala, 1989, 200 cm, Ungheria), Marc TRASOLINI (ala/pivot, 1990, 206 cm, Canada), Junior CADOUGAN (play, 1990, 187 cm, Canada), Adrian BANKS (guardia, 1986, 191 cm, Usa), Sundiata GAINES (play, 1986, 185 cm, Usa), Justin HARPER (ala, 1989, 208 cm, Usa).

CASERTA. Nonostante mille avversità, burocratiche e forse anche societarie, Avellino c’è. Alla fine il veliero irpino è riuscito a salpare, verso quale destinazione ancora non si può dire, anche se i primi risultati nei test amichevoli sono parecchio confortanti. Sulla carta la Scandone ha allestito un roster di tutto rispetto per il prossimo massimo campionato italiano, ma bisogna capire i ritardi nei tesseramenti prima, e nell’inizio del raduno poi, a cosa sono realmente additabili.
JUSTIN HARPER IN MAGLIA MAGIC
Le certezze per questa stagione saranno coach Frank Vitucci ed il neo capitano Daniele Cavaliero. Il tecnico ha praticamente costruito una squadra a sua immagine e somiglianza. Via gli ‘esuberi’ con i quali l’allenatore non è riuscito a legare, e dentro giocatori di genio e di talento, come Gaines, di ritorno in Italia dopo la stagione a Cantù (2008/09) e soprattutto dopo aver provato le sue chance in NBA con Utah, Minnesota, Toronto e New Jersey; oppure Harper, l’ultimo arrivato e subito decisivo che può vantare una mezza stagione in NBA con gli Orlando Magic prima di finire all’Hapoel Tel Aviv. Completano l’ideale starting-five biancoverde il pretoriano Banks, che Vitucci ha già avuto a Varese nella stagione in cui a tratti si è sognato il tricolore, e il corazziere Anosike, per presenza e fisicità forse il miglior pivot in Italia. Grande attenzione bisognerà riservare al giovane Hanga, da tutti gli addetti ai lavori considerato un prospetto. E poi ci saranno i cosiddetti gregari, che permetto ad Avellino di avere un roster comunque profondo, vedi il beniamino del pubblico Cavaliero, così come l’esterno Cortese di ritorno in Irpinia dopo aver fatto mangiare amaro alla Juvecaserta con Pistoia, così come i lunghi Trasolini, che in casacca ‘lupi’ ricomporrà la coppia con Anosike vista a Pesaro, e Lechthaler, che pur senza mai essere esploso può calcare il parquet per minuti importanti. E poi c’è il play canadese Cadougan, uscito appena due stagioni fa dall’università di Marquette e che sarà tutto da scoprire anche se di lui si dice un gran bene.
GIBO

venerdì 26 settembre 2014

Il San Michele avrà un proprio stand alla festa patronale

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 26/09/2014

Il San Michele avrà un proprio stand alla festa patronale

In occasione della festa patronale di San Michele Arcangelo, la Pallacanestro San Michele Maddaloni avrà un proprio stand promozionale posizionato in piazza Matteotti, antistante la Chiesa dell'Annunziata. Questo stand che sarà attrezzato con un canestro al quale tutti i bambini potranno provare a fare due tiri, lo si troverà da domani, sabato 27 settembre, e fino a lunedì 29. Ogni sera, inoltre, ci sarà la presenza di giocatori e dirigenti della prima squadra. Un'occasione, dunque, per poter fare delle fotografie con i beniamini biancazzurri oppure farsi fare un autografo. Inoltre, durante questi tre giorni la società calatina offrirà l'opportunità di aggiudicarsi dei mini abbonamenti alle gare della prima squadra impegnata nel campionato di Serie B.

FOTO DELLA PERUTA
"La presenza alla festa patronale - ha dichiarato il dirigente responsabile Pasquale De Filippo - è solo uno dei primi passi di un percorso che dovrà vedere la nostra società come un motivo di orgoglio e di comune ambizione di riscatto per la nostra città".

Queste giornate saranno comunque particolarmente intense per la Pallacanestro San Michele Maddaloni. Infatti, ribadiamo che domenica mattina alle ore 11:00 ci sarà la presentazione ufficiale della prima squadra presso il Chiostro del Convitto Nazionale "Giordano Bruno", che sarà sicuramente un vero e proprio bagno di folla per i maddalonesi. Mentre lunedì pomeriggio, alle ore 17:30, la società di patron Andrea De Filippo sarà premiata al Gran Galà del Basket Campano che si svolgerà al Grand Hotel di Salerno.


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

giovedì 25 settembre 2014

Gran Galà del Basket Campano, anche Maddaloni sarà premiato

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 25/09/2014

Gran Galà del Basket Campano, anche Maddaloni sarà premiato

La Pallacanestro San Michele Maddaloni sarà grande protagonista al Gran Galà del Basket Campano che si svolgerà lunedì 29 settembre al Grand Hotel di Salerno a partire dalle ore 17:30.
La festa promozione in DNB al Pala Mazzola di Taranto
L’importante manifestazione cestistica regionale ha il chiaro intento di dare merito alle numerose società vincitrici dei campionati regionali per le stagioni 2011/12, 2012/13 e 2013/14, ma soprattutto attive nel mondo della "palla a spicchi" campana, alcune delle quali protagoniste in campionati nazionali ed altre impegnate in serie minori o nella proficua attività giovanile. Nel corso della kermesse, alla quale la società biancazzurra sarà rappresentata dal dirigente responsabile Pasquale De Filippo, e dall'allenatore della prima squadra Massimo Massaro, il San Michele Maddaloni sarà premiato per i risultati raccolti nel triennio sportivo 2011/2014. Nel corso della serata, infatti, i rappresentanti calatini saranno premiati per:

- Promozione al campionato di DNC nell'a.s. 2011/12;
- Promozione al campionato di DNB nell'a.s. 2012/13;
- Campione Regionale Under 17 Elite Maschile nell'a.s. 2013/14.

Questi successi sono soltanto alcuni di quelli messi in bacheca dalla società di patron Andrea De Filippo. Infatti, il campionato Under 17 Elite ha rappresentato la prima affermazione a livello giovanile dei maddalonesi, denotando una particolare attenzione per il proprio vivaio che da questa stagione sarà sempre più al centro dell'attenzione. A livello di prima squadra invece, il doppio salto dalla C Regionale (da imbattuta e con l'invidiabile record di 36 vittorie) alla Serie B sono state soltanto le ultime vittorie cronologiche, perché il San Michele in otto anni dalla propria nascita ha vinto sul campo ben quattro diversi campionati.
Al Gran Galà del Basket Campano, inoltre, parteciperanno il presidente federale Gianni Petrucci ed il vice presidente Gaetano Laguardia, che a loro volta saranno premiati dal Comitato Regionale della Fip presieduto da Manfredo Fucile. Al termine della serata, la Federbasket campana offrirà ai partecipanti un buffet sulla splendida e panoramicissima terrazza del Grand Hotel.


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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

lunedì 22 settembre 2014

Un Maddaloni “tosto” al Memorial Dalto

COMUNICATO STAMPA DELLA PALL. SAN MICHELE DEL 22/09/2014

Un Maddaloni “tosto” al Memorial Dalto

Nel weekend appena trascorso la Pallacanestro San Michele Maddaloni allenata da coach Massimo Massaro ha partecipato al “XIII Memorial Vittorio Dalto” di Agropoli, che ha visto ai nastri di partenza due squadre di Serie B come il Maddaloni ed i padroni di casa dell’Agropoli, e due squadre di A2 Silver, ovvero lo Scafati Basket e l’Olimpia Matera.
Nella prima giornata del quadrangolare agropolese, il San Michele ha affrontato la corazzata Scafati Basket, costruita per competere e vincere il prossimo campionato di A2 Silver.  Impegno difficile e complicato, eppure dopo soli quattro minuti di gioco i calatini conducevano il punteggio sul 20-8. La prima frazione è continuata sulla falsariga del controllo di Salvatore Desiato e compagni, che al 10’ addirittura avevano raddoppiato gli avversari sul 34-17. Nel secondo periodo gli scafatesi scendevano in campo con la voglia di chi vuole subito ricucire il distacco, ma di fronte avevano una squadra che giocava la propria pallacanestro, mantenendo il naso avanti (39-27 al 15’). Nella seconda parte del quarto, però, lo Scafati faceva sentire la categoria di differenza e accorciava al 20’ sino al 45-41. Dopo aver ricaricato le batterie negli spogliatoi, i maddalonesi tornavano a giocare con tranquillità, e dopo cinque minuti ritornavano a sfiorare la doppia cifra di vantaggio (53-46). Lo Scafati, rientrato non nella miglior maniera, iniziava ad ingranare e proprio come una fisarmonica il punteggio al 30’ recitava 61-59 per il Maddaloni. L’ultimo periodo si giocava quasi alla pari. I biancazzurri reggevano mentre gli scafatesi provavano il sorpasso. Al 35’ il punteggio era in perfetta parità a quota 66. Sino a 2’30” capitan Nino Garofalo e compagni rimanevano a contatto, poi lo Scafati faceva la differenza e alla fine vinceva 79-73.
LA PALL. SAN MICHELE LA SCORSA EDIZIONE
Perso contro lo Scafati Basket, i maddalonesi hanno poi disputato la finale di consolazione contro l’Olimpia Matera, sconfitta dalla Polisportiva Agropoli. Altra avversaria di categoria superiore per Francesco Chiavazzo e soci, eppure il Maddaloni non ha ancora una volta demeritato. A metà prima frazione di gioco la partita era equilibrata e scoppiettante, con la compagine della città “dei Sassi” che conduceva 13-10. Al primo pit stop continuava il grande equilibrio, ed il Matera conduceva 22-18. Nella seconda frazione s’iniziava ad intravedere un divario tra le due formazioni, anche perché i maddalonesi soffrivano la stanchezza tanto fisica quanto mentale del giorno precedente. I materani prendevano il largo e alla sirena lunga erano undici i punti di differenza tra le due squadre (44-33). Al rientro in campo Giuseppe Piscitelli e compagni non si davano per vinti, e nel terzo periodo provavano a riaprire la gara. I biancazzurri hanno fatto un grande sforzo, ma al 30’ il tabellone luminoso recitava 56-47 per il Matera. L’ultima frazione continuava su questo leit movit, con i biancazzurri che spingevano e i materani che resistevano, con quest’ultimi che acciuffavano la “doppia v”. Alla fine la partita terminava con il risultato di 69-62, ma la sensazione in questa due giorni cilentana è che la Pall. San Michele farà divertire anche quest’anno il proprio pubblico, sempre molto caloroso e rumoroso quando c’è bisogno di sostenere Luciano Rusciano e company.
In settimana i maddalonesi affronteranno altre due amichevoli: mercoledì saranno di scena sul parquet del Basket Stabia, formazione di Serie C, mentre venerdì alle ore 17:00 Biagio Sergio e compagni ospiteranno al Pala Angioni-Caliendo il Forio Ischia di C Regionale.

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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

Juvecaserta, buon rodaggio al torneo di Brindisi

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/09/2014

PRESEASON. Per gli uomini di Molin un ulteriore passo verso la miglior forma
Juvecaserta, buon rodaggio al torneo di Brindisi 

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta ritorna dal “Memorial Pentassuglia” sicuramente con più benzina nelle gambe. I carichi di lavoro si fanno certamente ancora sentire, ma dal punto di vista dell’amalgama e del gioco ci sono stati dei passi avanti.
Le prestazioni delle partite in preseason, come la storia insegna, lasciano il tempo che trovano. E dunque è bene specificare che la netta sconfitta contro la Dinamo Sassari dell’ex Jeff Brooks, così come l’affermazione schiacciante contro gli israeliani del Bnei Herzliya, non devono influenzare più di tanto.
FOTO BUCO
Contro i sassaresi la truppa di coach Lele Molin è stata praticamente demolita, surclassata per l’intera durata del match da una formazione che seppur rimaneggiata è stata costruita per vincere in campo nazionale e forse anche continentale. Lo si sapeva che contro i sardi sarebbe stata difficile, e dunque nessun dramma., anche se forse una Juvecaserta più intraprendente, che giocasse con quello stimolo di chi non ha nulla da perdere, non è stata vista. Ed è stato un peccato. Persa la semifinale, i bianconeri se la sono vista con il Bnei Herzliya, formazione che nella due giorni brindisina ha giocato con una tale superficialità da far impallidire qualsiasi allenatore. O almeno questa è stata la nostra impressione. Anche e soprattutto per questo, la larga vittoria di Sam Young e compagni deve essere presa maggiormente con le pinze, anche di più della sconfitta contro Sassari. La partita è stata quasi esclusivamente ad unico, verso i casertani naturalmente, anche se a tratti si è assistiti ad un match pieno di errori e, se ce lo permettete, noioso. Comunque, il risultato finale è senz’altro un’iniezione di fiducia ottima.
Per parlare dei singoli, invece, Young si è dimostrato ancora una volta leader e trascinatore, così come si è visto un Richard Howell decisamente più in palla, ed un Frank Gaines che può davvero essere il giocatore che non t’aspetti. Forse l’unica critica che può essere fatta a Molin, è in merito all’utilizzo di Luigi Sergio. Contro la difesa a zona israeliana il maddalonese doc è stato utilizzato nel ruolo di “4”, posizione che può ricoprire per una variante tattica, ma in quel caso per quelle che sono le sue caratteristiche di tiratore, doveva stare sull’arco a ricevere i passaggi smistati piuttosto che in lunetta a servire lui i compagni.

venerdì 19 settembre 2014

Maddaloni tra presentazione e Memorial Dalto

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 19/09/2014

Maddaloni tra presentazione e Memorial Dalto

La Pallacanestro San Michele Maddaloni comunica che domenica 28 settembre si terrà la presentazione ufficiale del roster di Serie B, che prenderà parte al campionato cadetto per il secondo anno consecutivo. La location per questo evento, che avrà inizio alle ore 11:00, sarà il Chiostro del Convitto Nazionale "Giordano Bruno", di certo non nuovo a manifestazioni 'cestistiche'. I tanti tifosi ed appassionati maddalonesi potranno applaudire ed incitare i propri beniamini biancazzurri, che anche quest'anno lotteranno sul parquet per far vivere all'intera cittadinanza un'altra stagione ricca di soddisfazioni. La pallacanestro è da sempre una delle attività, se non l'unica, per cui la città di Maddaloni viene apprezzata a livello nazionale. Alla presentazione della prima squadra della società calatina capitanata da patron Andrea De Filippo, vi prenderanno parte anche le più alte cariche del Comune di Maddaloni e della Federbasket Campania.

Inoltre, in questo weekend del 20 e 21 settembre la formazione biancazzurra allenata da coach Massimo Massaro prenderà parte al "XIII Memorial Dalto" di Agropoli, che vedrà ai nastri di partenza due squadre di Serie B (Maddaloni ed Agropoli) e due squadre di A2 Silver (Scafati e Matera). Terzo anno di partecipazione consecutiva alla kermesse cilentana per i maddalonesi, che scenderanno sul parquet domani, sabato 20 alle ore 18:00, per affrontare lo Scafati Basket. A seguire, alle 20:00, la seconda semifinale che vedrà l'una contro l'altra i padroni di casa della Polisportiva Agropoli ed i lucani dell'Olimpia Matera. Nella giornata di domenica, invece, si replicherà agli stessi orari con le finali per aggiudicarsi prima il gradino più basso del podio, e poi quello per conquistare il trofeo.

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Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

A Brindisi test probante per la Juvecaserta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/09/2014

PENTASSUGLIA. Il memorial brindisino vedrà i bianconeri opposti a Sassari in semifinale
A Brindisi test probante per la Juvecaserta

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta questa sera sarà di scena al PalaPentassuglia di Brindisi per il quarto memorial intitolato allo storico giocatore ed allenatore brindisino Elio Pentassuglia. La kermesse organizzata dalla New Basket è ormai diventata un cult della preseason per la massima serie italiana, che ad ogni edizione sta assumendo sempre maggiore importanza nazionale, e da quest’anno anche continentale vista la partecipazione per la prima volta di una compagine straniera.
FOTO BUCO
Per la Juvecaserta, il Memorial Pentassuglia è una tappa ormai consueta della propria preparazione da ben tre stagioni a questa parte, anche se i risultati sono stati quasi sempre negativi, non solo per il punteggio ma anche per la prestazione in sé. Alla loro prima apparizione nella manifestazione brindisina, i bianconeri furono praticamente asfaltati dai padroni di casa con il netto risultato di 97 a 53. Stiamo parlando dell’ultima Juvecaserta di coach Pino Sacripanti, con l’americano Eric Chatfield che risultò il miglior marcatore con 11 punti. L’avventura della guardia all’ombra della Reggia durò poco, visto che dopo appena sei gare se ne andò.
L’anno scorso, invece, la truppa di coach Lele Molin si è fatta valere, anche se i risultati l’hanno vista sempre sconfitta. Nella prima edizione sotto forma di quadrangolare, la Juvecaserta fu battuta in semifinale ancora una volta dai padroni di casa, con il punteggio di 71 a 62, con Chris Roberts autore di 14 punti e Carleton Scott di 11. Brindisi poi, si è aggiudicata per la terza volta in altrettante edizioni il trofeo, avendo la meglio in finale della Dinamo Sassari (77-70). I bianconeri, invece, persero la gara per il terzo posto contro l’Olimpia Milano, con il punteggio di 83 a 76.
Il programma della kermesse che scatterà quest’oggi, vedrà alle 19:15 la palla a due tra Juvecaserta e Sassari, mentre alle 21:15 ci sarà quella tra Brindisi e gli israeliani del Bnei Herzeliya. Domani, agli stessi orari, ci sarà prima la partita valida per la finale 3°-4° posto, e poi quella per il 1°-2° posto. 

giovedì 18 settembre 2014

San Michele: tutto pronto per l’Under 15 d’Eccellenza

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 18/09/2014

San Michele: tutto pronto per l’Under 15 d’Eccellenza

Inizierà il prossimo 19 ottobre il campionato della formazione Under 15 d'Eccellenza della Pall. San Michele Maddaloni, inserita nel girone A, che esordirà tra le mura amiche del Pala Angioni-Caliendo contro la Timberwolves Potenza. Il team biancazzurro Under 15 rappresenterà il fiore all'occhiello del settore giovanile maddalonese, e disputerà le proprie partite casalinghe in alternanza con la formazione della Serie B la domenica pomeriggio alle ore 18:30. Oltre al Timberwolves Potenza, insieme ai ragazzi allenati da coach Giovanni Monda sono stati inseriti nel girone A anche il Basket Scafati, il Vis San Gennaro Vesuviano, il Kouros Napoli, la Partenope Napoli e la Nuova Pol. Stabia. La prima fase del campionato terminerà nel weekend del 7 e 8 febbraio 2015, dopo quattordici turni di gioco con gare di andata e ritorno.
LA FORMAZIONE DELLO SCORSO ANNO
La seconda fase, che prenderà il via il 22 febbraio 2015, vedrà la Pall. San Michele Maddaloni incontrare le sette formazioni del girone B (Juvecaserta, Basket Casapulla, Virtus 04 Curti, Scandone Avellino, Del.Fes. Avellino, Flegrea Napoli e Basket Potenza) in gare di sola andata seguendo questa formula: in casa le tre squadre che occupano una posizione inferiore in classifica e fuori casa le tre squadre che occupano una posizione superiore in classifica, mentre con la squadra che occupa la stessa posizione in classifica, la squadra che disputerà l’incontro in casa sarà quella con il maggior numero di punti in classifica o, in caso di parità, quella con il quoziente canestri migliore. I punti ottenuti in questa fase andranno a sommarsi alla classifica finale della prima fase, ed al termine di queste ulteriori sette partite di campionato (19 aprile 2015) le prime due squadre classificatesi nei due gironi saranno ammesse al Concentramento Finale, che si disputerà nel weekend del 25 e 26 aprile secondo questo schema: 1° classificata girone A vs. 2° classificata girone B; 1° classificata girone B vs. 2° classificata girone A. Le vincenti disputeranno la finalissima mentre le perdenti la finale di consolazione. Il settore agonistico della Fip, poi, farà sapere quante squadre saranno ammesse alle Fase Interzona.

Questo il roster e lo staff tecnico al completo:
Giovanni Ceriello
Antonio Pascarella
Ciro Torre
Francesco Tedesco
Giovanni Galietti
Mario Oliva
Alessio Ragnino
Ciro Iavazzo
Giulio Spallieri
Giuseppe Cerreto
Marco Guarino
Pasquale Tagliafierro
Salvatore Di Gaetano
Salvatore Migliaccio
Amine Bentrad
Erasmo Petringa
Carlo Suppa
Allenatore Giovanni Monda
Assistente Teo Coscione
Assistente Ferdinando De Maria

Tra un mese esatto, dunque, ci sarà il via del campionato Under 15 d'Eccellenza, e la società augura un grande in bocca al lupo a tutta la squadra calatina per questo importante quanto complicato torneo, che rappresenterà un'esperienza comunque gratificante.


Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero