lunedì 22 settembre 2014

Juvecaserta, buon rodaggio al torneo di Brindisi

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/09/2014

PRESEASON. Per gli uomini di Molin un ulteriore passo verso la miglior forma
Juvecaserta, buon rodaggio al torneo di Brindisi 

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta ritorna dal “Memorial Pentassuglia” sicuramente con più benzina nelle gambe. I carichi di lavoro si fanno certamente ancora sentire, ma dal punto di vista dell’amalgama e del gioco ci sono stati dei passi avanti.
Le prestazioni delle partite in preseason, come la storia insegna, lasciano il tempo che trovano. E dunque è bene specificare che la netta sconfitta contro la Dinamo Sassari dell’ex Jeff Brooks, così come l’affermazione schiacciante contro gli israeliani del Bnei Herzliya, non devono influenzare più di tanto.
FOTO BUCO
Contro i sassaresi la truppa di coach Lele Molin è stata praticamente demolita, surclassata per l’intera durata del match da una formazione che seppur rimaneggiata è stata costruita per vincere in campo nazionale e forse anche continentale. Lo si sapeva che contro i sardi sarebbe stata difficile, e dunque nessun dramma., anche se forse una Juvecaserta più intraprendente, che giocasse con quello stimolo di chi non ha nulla da perdere, non è stata vista. Ed è stato un peccato. Persa la semifinale, i bianconeri se la sono vista con il Bnei Herzliya, formazione che nella due giorni brindisina ha giocato con una tale superficialità da far impallidire qualsiasi allenatore. O almeno questa è stata la nostra impressione. Anche e soprattutto per questo, la larga vittoria di Sam Young e compagni deve essere presa maggiormente con le pinze, anche di più della sconfitta contro Sassari. La partita è stata quasi esclusivamente ad unico, verso i casertani naturalmente, anche se a tratti si è assistiti ad un match pieno di errori e, se ce lo permettete, noioso. Comunque, il risultato finale è senz’altro un’iniezione di fiducia ottima.
Per parlare dei singoli, invece, Young si è dimostrato ancora una volta leader e trascinatore, così come si è visto un Richard Howell decisamente più in palla, ed un Frank Gaines che può davvero essere il giocatore che non t’aspetti. Forse l’unica critica che può essere fatta a Molin, è in merito all’utilizzo di Luigi Sergio. Contro la difesa a zona israeliana il maddalonese doc è stato utilizzato nel ruolo di “4”, posizione che può ricoprire per una variante tattica, ma in quel caso per quelle che sono le sue caratteristiche di tiratore, doveva stare sull’arco a ricevere i passaggi smistati piuttosto che in lunetta a servire lui i compagni.

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