DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/09/2014
TORNEO "CITTA' DI CASERTA". Contro l’intrigante Cremona i bianconeri vogliono vincere per stupire
Juvecaserta, l’obiettivo è quello di far innamorare gli scettici
Giovanni Bocciero
CASERTA. Oggi ci sarà la prima palla a due del Torneo Città di Caserta, kermesse ormai diventata una bellissima consuetudine per il precampionato della Juvecaserta, che coincide con la presentazione ufficiale della formazione bianconera. Un richiamo al quale tutto il popolo di fede juventina non può non rispondere. Ancor di più oggi, forse, visto che in settimana il presidente del club di Pezza delle Noci, Carlo Barbagallo, ha sottolineato una certa delusione per i circa 1500 abbonamenti staccati fin qui.
FOTO FUNARO |
Questo però non è il momento di far polemica, oggi e domani bisognerà unirsi tutti insieme, squadra e tifosi, per far sentire ancora una volta che la Juvecaserta merita tutto l’affetto, e che Caserta città è disposta a dimostrarlo. Contro Cremona, l’avversaria in semifinale dei bianconeri, sarà fondamentale anche il sostegno del pubblico, visto che all’esordio assoluto al PalaMaggiò le gambe, soprattutto ai nuovi, potrebbero tremare. E’ inutile nascondere che non ci sia una certa attesa per questa stagione, anche e soprattutto perché in sede di mercato il giemme Marco Atripaldi con l’aiuto di tutto lo staff tecnico e dirigenziale ha tirato su un roster che può davvero stupire in questo campionato, con l’obiettivo dichiarato dei playoff.
Siamo sicuri che lo spettacolo sulle tribune, così come quello in campo, in questa ‘due giorni dei canestri’ sicuramente non mancherà. La palla, dunque, passa a Sam Young e compagni, chiamati a ripetersi e forse a qualcosa di più dopo le prime buone uscite a Trapani e Brindisi. Magari saranno decisive proprio queste loro prestazioni a convincere i più scettici nell’acquistare la propria tessera.
ROSTER CREMONA: Travis HYMAN (pivot, 1987, 213 cm, Usa), Kenny HAYES (play/guardia, 1987, 186 cm, Usa), Giulio GAZZOTTI (ala, 1991, 202 cm), Luca VITALI (play/guardia, 1986, 201 cm), Fabio MIAN (guardia, 1992, 196 cm), Luca CAMPANI (ala/pivot, 1990, 208 cm), Jazzmar FERGUSON (play/guardia, 1988, 185 cm, Usa), Nicola MEI (guardia, 1985, 185 cm), Cameron CLARK (ala, 1991, 198 cm, Usa), James BELL (ala, 1992, 198 cm, Usa), Matija POSCIC (pivot, 1985, 206 cm, Croazia).
L’unico ad essere rimasto lì a Cremona, è stato l’allenatore Cesare Pancotto. E toccherà proprio a lui costruire da zero questa squadra, assemblando pezzo per pezzo ogni singolo giocatore che ha deciso di indossare la casacca gialloazzurra.
Nonostante la formazione lombarda abbia dovuto anche rinunciare a preparazione iniziata dell’atleta statunitense Darrius Garrett, sul parquet si è lavorato sodo e nelle prime amichevoli di questo precampionato è stata soprattutto la grinta che ha contraddistinto la squadra cremonese. Insomma, mancherà l’esperienza, mancheranno dei pilastri di certezza, eppure questa Cremona sta dimostrando di poter puntare a qualcosa in più della sola salvezza. Certo, i test match estiti fanno poco conto ma se il buongiorno si vede dal mattino, bisognerà pur crederci. In verità, la dirigenza c’ha pure provato a chiudere la campagna acquisti con un colpo da novanta, quel Marco Cusin che forse non ha mai preso seriamente in considerazione la proposta dei lombardi. E così, senza demoralizzarsi, Cremona ha subito sostituito Garrett con Hyman, ed aggregando alla squadra il pivot croato Poscic.
Coach Pancotto dovrà, però, saper utilizzare il potenziale a propria disposizione, visto che la presenza in roster di tanti rookie significherà che a quella ‘incoscienza’ che può farti volare, raggiungendo risultati straordinari, camminerà a braccetto con l’incostanza di chi è di primo pelo. L’azzurro Vitali ed il regista Hayes saranno le colonne portanti, così come Ferguson, lo scorso a Forlì, potrebbe essere il giocatore decisivo. L’ala Gazzotti proveniente dalla Virtus Bologna, il lungo Campani prelevato dal Montegranaro e la guardia Mian arrivato dall’Agrigento sono giovani nostrani da lanciare, così come dovranno essere svezzati nel loro primo campionato senior Clark, l’ala atletica tuttofare che lo scorso anno ha portato Oklahoma University al Torneo NCAA, e Bell, altra ala molto versatile che a Villanova ha dimostrato di possedere una buona media realizzativa.
REGGIO EMILIA. Squadra costruita per puntare ai primi posti in campionato con tanti giovani prospetti
Gli emiliani atterrano all’ombra della Reggia senza Lavrinovic
ROSTER REGGIO EMILIA: Federico Mussini (play, 1996, 182 cm), Francesco Veccia (play, 1993, 190 cm), Achille POLONARA (ala, 1991, 203 cm), Darius LAVRINOVIC (ala/pivot, 1979, 212 cm, Lituania), Amedeo Della Valle (guardia, 1993, 194 cm), Michele Antonutti (ala, 1986, 202 cm), Adam PECHACEK (ala/pivot, 1995, 207 cm, Rep. Ceca), Giovanni Pini (ala, 1992, 200 cm), Rimantas Kaukenas (guardia, 1977, 192 cm, Lituania), Riccardo Cervi (pivot, 1991, 214 cm), Ojars Silins (ala, 1993, 200 cm, Lettonia), Drake DIENER (guardia, 1981, 196 cm, Usa), Andrea Cinciarini (play, 1986, 193 cm).
CASERTA. La Pallacanestro Reggiana atterrerà all’ombra della Reggia senza il lungo lituano Lavrinovic, operato con successo al pollice della mano sinistra che lo costringerà ad una riabilitazione della durata di sessanta giorni circa. Ma in casa biancorossa non si fanno certamente drammi. Gli emiliani di coach Massimiliano Menetti, hanno confermato per intero il roster che tanto bene ha già fatto nella passata stagione, aggiungendo al telaio dei giocatori dall’indubbio valore. Atleti che sembrano essere stati inseriti ad hoc in un puzzle quasi perfetto. Oltre a Lavrinovic, il giemme Alessandro Frosini, ex conoscenza del PalaMaggiò, è riuscito ad ingaggiare il cecchino Drake Diener, strappandolo alla concorrenza niente di meno che dell’Olimpia Milano, e l’ala azzurra Polonara, che ha sposato in toto il progetto emiliano così come il giocatore ceco Pechacek, prelevato dalle giovanili della Virtus Bologna. Questi quattro volti nuovi andranno ad impreziosire il roster biancorosso che, nonostante abbia perso James White, ha tutte le carte in regola per competere ad alto livello.
L'ESPERTO DRAKE DIENER |
Coach Menetti potrà contare su di un mix d’esperienza e di gioventù, di talento e potenziale che costringono a tenere sott’occhio la formazione di Reggio Emilia. Inoltre la squadra sembra più profonda rispetto alla passata stagione, potendo contare sul play della Nazionale Cinciarini in cabina di regia, oltre al gioiellino di casa Mussini entrato nel mirino di college americani prestigiosi come Gonzaga e Saint Jonh’s, che gli vorrebbero offrire una borsa di studio per l’anno venturo. Sul perimetro, oltre al già citato Diener, agirà l’eterno Kaukenas ed Amedeo Della Valle, atteso forse dalla stagione della consacrazione dopo esser tornato dal biennio ad Ohio State. Nel post di ‘ala piccola’ ci sarà la versatilità di Polonara e Antonutti, il primo che offensivamente può essere un ulteriore freccia nell’arco, ed il secondo difensivamente un fattore. Ci sarà una certa abbondanza, invece, per i due ruoli riservati ai lunghi. Infatti il tecnico emiliano, escluso per questo inizio di campionato in cui Darius Lavrinovic sarà purtroppo indisponibile, potrà scegliere tra i due prospetti dell’Est Europa Silins, che la scorsa estate si è giocato la propria carta al draft NBA senza però venire scelto, e Pechacek in rampa di lancio, potrà scegliere il nazionale Cervi, di ritorno dalle qualificazioni ad EuroBasket 2015 dove ha saputo ritagliarsi il proprio spazio, e l’altrettanto giovane Pini, già utilizzato spesso nello scorso campionato.
GIBO
AVELLINO. Dopo tante vicissitudini gli irpini sono pronti a stupire ancora una volta nella prossima Lega A
Il veliero dei lupi biancoverdi fa rotta in Terra di Lavoro
ROSTER AVELLINO: Daniele Cavaliero (play, 1984, 188 cm), Riccardo CORTESE (guardia, 1986, 195 cm), Luca LECHTHALER (pivot, 1986, 206 cm), Ivan Morgillo (ala/pivot, 1992, 206 cm), O.D. ANOSIKE (pivot, 1991, 203 cm, Nigeria), Adam HANGA (ala, 1989, 200 cm, Ungheria), Marc TRASOLINI (ala/pivot, 1990, 206 cm, Canada), Junior CADOUGAN (play, 1990, 187 cm, Canada), Adrian BANKS (guardia, 1986, 191 cm, Usa), Sundiata GAINES (play, 1986, 185 cm, Usa), Justin HARPER (ala, 1989, 208 cm, Usa).
CASERTA. Nonostante mille avversità, burocratiche e forse anche societarie, Avellino c’è. Alla fine il veliero irpino è riuscito a salpare, verso quale destinazione ancora non si può dire, anche se i primi risultati nei test amichevoli sono parecchio confortanti. Sulla carta la Scandone ha allestito un roster di tutto rispetto per il prossimo massimo campionato italiano, ma bisogna capire i ritardi nei tesseramenti prima, e nell’inizio del raduno poi, a cosa sono realmente additabili.
JUSTIN HARPER IN MAGLIA MAGIC |
Le certezze per questa stagione saranno coach Frank Vitucci ed il neo capitano Daniele Cavaliero. Il tecnico ha praticamente costruito una squadra a sua immagine e somiglianza. Via gli ‘esuberi’ con i quali l’allenatore non è riuscito a legare, e dentro giocatori di genio e di talento, come Gaines, di ritorno in Italia dopo la stagione a Cantù (2008/09) e soprattutto dopo aver provato le sue chance in NBA con Utah, Minnesota, Toronto e New Jersey; oppure Harper, l’ultimo arrivato e subito decisivo che può vantare una mezza stagione in NBA con gli Orlando Magic prima di finire all’Hapoel Tel Aviv. Completano l’ideale starting-five biancoverde il pretoriano Banks, che Vitucci ha già avuto a Varese nella stagione in cui a tratti si è sognato il tricolore, e il corazziere Anosike, per presenza e fisicità forse il miglior pivot in Italia. Grande attenzione bisognerà riservare al giovane Hanga, da tutti gli addetti ai lavori considerato un prospetto. E poi ci saranno i cosiddetti gregari, che permetto ad Avellino di avere un roster comunque profondo, vedi il beniamino del pubblico Cavaliero, così come l’esterno Cortese di ritorno in Irpinia dopo aver fatto mangiare amaro alla Juvecaserta con Pistoia, così come i lunghi Trasolini, che in casacca ‘lupi’ ricomporrà la coppia con Anosike vista a Pesaro, e Lechthaler, che pur senza mai essere esploso può calcare il parquet per minuti importanti. E poi c’è il play canadese Cadougan, uscito appena due stagioni fa dall’università di Marquette e che sarà tutto da scoprire anche se di lui si dice un gran bene.
GIBO
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