DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 11/11/2015
LEGA A. L’azionista di maggioranza della Juvecaserta ha ricevuto una netta risposta da Caputo
Patron Iavazzi continua a “sfruculiare ‘a mazzarella”
di Giovanni Bocciero
CASERTA. Con la Juvecaserta che è ritornata a sorridere grazie ai due successi consecutivi in campionato, prima in trasferta a Bologna e poi in casa con Capo d’Orlando, l’ambiente poteva rasserenarsi, godersi alcuni giorni di tranquillità. E invece no. Caserta da questo punto di vista sembra una metropoli sempre e costantemente alla ricerca della notizia che fa parlare, fa discutere, soprattutto che fa schierare da una parte o dall’altra. E’ così e forse sempre lo sarà. Per chi non lo avesse capito, ovviamente, ci stiamo riferendo alla nuova diatriba che sta nascendo in seno alla società, con il patron Raffaele Iavazzi, l’azionista di minoranza Carlo Barbagallo e l’ex consigliere Rosario Caputo coinvolti allo stesso modo. Parla uno, e c’è la pronta risposta dell’altro. Un turbinio di chiacchiere che sembra non dover finire mai, e soprattutto che utilizza il mezzo della carta stampata per puntarsi il dito ed accusare. Ma proviamo a fare un riassunto per tappe.
Il 7 gennaio scorso, proprio sulle colonne della nostra testata, Iavazzi dichiarò di aver demandato scelte e responsabilità ad altri, ed il chiaro riferimento era al socio Barbagallo (all’epoca presidente in carica) e all’allora giemme Atripaldi. Il patron bianconero sottolineò questo suo errore e accuso i due quali colpevoli della fallimentare stagione. Al momento di quell’intervista la Juvecaserta aveva il record di 0-14 e si stava preparando al decisivo match con Pesaro, che coincise con la prima vittoria. La pronta risposta di Barbagallo arrivò nel giro di poche ore in quello stesso giorno, ritenendo le dichiarazioni del socio fuori luogo dato il momento, e minacciando anche di dimettersi. Iavazzi rincarò la dose, sempre a distanza di poche ore, portando alla luce le dimissioni di Barbagallo fatte pervenire già due giorni prima, sottolineando che lui mai avrebbe lasciato la barca nel momento di difficoltà. Seguirono “no comment” e mesi di silenzi, con Atripaldi che provò a spezzare una lancia soprattutto a suo favore portando alla luce in un’intervista del 13 marzo in cui si dipingeva Iavazzi come un “padre padrone”, il quale decise da solo il licenziamento di Molin, che lo stesso patron in quel 7 gennaio dichiarò essere stata una scelta troppo frettolosa. Fortunatamente per la Juvecaserta i tifosi, che contestarono duramente il comportamento dei due proprietari, riuscirono a concentrarsi sulla squadra che raccoglieva i risultati sul campo mettendo in piedi una miracolosa rimonta per la salvezza, poi infrantasi nell’ultimo match in quel di Pesaro.
Con la retrocessione acquisita sul campo, si è aperta una nuova querelle tra Iavazzi e Barbagallo che riguardava la vendita della società. Circa un mese di tira e molla con il patron bianconero che lanciava continui “ultimatum”, ultimo nella conferenza stampa del 18 maggio, ed il socio di minoranza che invece dimostrava di avere grandi intenzioni, come espresso nella conferenza stampa del 28 maggio, ma purtroppo solo a parole. Alla fine Iavazzi è rimasto al timone della società e e Barbagallo si è defilato pur restando proprietario delle sue azioni (10%). Nel frattempo il patron bianconero è stato affiancato da Rosario Caputo in qualità di consigliere. Proprio quel Caputo che più volte i due soci avevano attaccato per il passivo con cui aveva lasciato la Juvecaserta. Messa una pietra sopra a questa cosa, il nuovo consigliere ha avuto un ruolo fondamentale nella costruzione del roster, e ancor di più per quello che è riguardato la burocrazia legata al ripescaggio. Da settembre, poi, si è eclissato anche Caputo e Iavazzi è rimasto nuovamente da solo al comando.
Intanto la squadra affidata a coach Sandro Dell’Agnello, tra alti e bassi, e con una gran dose di sfortuna, ha iniziato il campionato, portato a casa qualche vittoria e naturalmente anche qualche sconfitta. Pur tra le mille critiche avanzate al tecnico ed ai giocatori, il clima societario a Pezza delle Noci sembrava essere sereno, fiducioso. E poi una nuova intervista di patron Iavazzi, alla vigilia ancora una volta di una partita importante come quella di domenica scorsa con Capo d’Orlando, con l’intento proprio di voler “sfruculià ‘a mazzarella”. Iavazzi ha di nuovo puntato il dito a chi gli è stato intorno, dichiarando che di Barbagallo non ha più notizie da gennaio, mentre spera che Caputo tenga fede alle promesse fatte. Tempo 24 ore ed ecco la risposta di Barbagallo, che ha specificato di aver partecipato alla ricapitalizzazione dello scorso marzo, e soprattutto punzecchiando il socio di maggioranza sul fatto del perché resta sempre da solo. Si è fatto sentire nella giornata di ieri anche Caputo, che ha evidenziato anche lui un aspetto di Iavazzi: quello di voler controllare tutto da se. Bisogna aspettarsi una replica in questo continuo “botta e risposta”?
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