LEGA A. A Pistoia si poteva anche vincere se si fosse avuto pazienza e miglior mira da tre
Juvecaserta, sprecata una ghiotta occasione?
di Giovanni Bocciero
CASERTA. La sconfitta rimediata in quel di Pistoia deve far riflettere la Juvecaserta, che ha avuto la ghiotta occasione di poter espugnare il PalaCarrara. Una partita che seppur sofferta ha visto la truppa di coach Sandro Dell’Agnello giocarsi ad armi pari le proprie chance di vittoria, contro quella che è a tutti gli effetti l’attuale capolista del campionato di Lega A.
IL LEADER. Ma veniamo ai fatti concreti. Per la seconda volta consecutiva è stato palese che questa Juvecaserta non può fare a meno dell’estro e della determinazione di Peyton Siva. L’ex Louisville non ha fatto la sua miglior partita, anzi, potremmo quasi dire che rispetto alla sfida con Capo d’Orlando ha fatto un passo indietro. Eppure quando è arrivato il momento di aggredire l’incontro negli ultimi possessi si è prima alzato dai 6,75 praticamente zittendo il pubblico avversario sempre parecchio rumoroso, e poi senza tremare dalla linea della carità dove ha infilato un 2/2 quando poco prima non era stato allo stesso tempo letale.
LA LACUNA. Nelle settimane scorse Daniele Cinciarini è stato l’autentico protagonista delle bellissime affermazioni dei bianconeri, soprattutto in quel di Bologna. Ieri purtroppo, all’ex di turno, è tremata parecchio la mano. Questo ha portato alla logica conseguenza che la Juvecaserta non ha avuto un terminale offensivo a cui appoggiarsi con grande fiducia nei momenti di particolare difficoltà. Anzi, in special modo nel secondo quarto la truppa casertana si era intestardita a voler recuperare il gap che si era venuto a creare unicamente con le conclusioni dall’arco dei tre punti. Inutile dire che questo “tira e tira” non ha prodotto alcunché. E adesso sorge spontaneo l’interrogativo su Muhammad El Amin. Sacrificato fin qui in cabina di regia per l’assenza di Siva, non ha brillato e neppure convinto più di tanto. Ma adesso, da guardia tiratrice, può ritornare utile a questa squadra? Non siamo nella posizione tecnica per poter dare un giudizio, e così lasciamo allo staff tecnico bianconero la “patata bollente”.
LE TORRI. Il reparto lunghi ha risposto come al solito presente, con la qualità di Bobby Jones, la solidità di Dario Hunt e l’energia di Valerio Amoroso. Un trio che sembra sposarsi perfettamente, garantendo versatilità e costanza a tutto il reparto. Jones è partito alla grande, tenendo con il muso avanti la Juvecaserta nella prima metà del quarto d’esordio rispondendo “colpo su colpo” all’attuale miglior giocatore del campionato quale è Alex Kirk. Peccato per i falli che lo hanno raffreddato. Differente ma allo stesso tempo essenziale il lavoro di Hunt, che nel primo tempo si è messo in evidenza soprattutto con diversi lay-up, ed anche qualche schiacciata, che hanno tenuto a contatto i bianconeri nel momento sicuramente più difficile; mentre invece nella ripresa ha alzato una diga davanti al proprio canestro rendendosi artefice di un paio di stoppate incredibili. Infine, Amoroso è stato il solito lottatore, tutta grinta e caparbietà che purtroppo per una cosa buona ne fa una sbagliata. Errori di puro agonismo che comunque si fanno apprezzare per la volontà. A questi davvero non si può chiedere altro.
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