LEGA A. La Juvecaserta è convinta dei propri mezzi per la trasferta che vale la stagione
Coach Molin: «A Pistoia per dare il meglio di noi»
Giovanni Bocciero
CASERTA. Il countdown sta per finire, e la sfida di Pistoia si avvicina sempre di più. Ha cercato di spulciare ogni minimo dettaglio della preparazione al match il tecnico Lele Molin durante la consueta conferenza stampa di presentazione.
«La squadra l'ho vista abbastanza bene fisicamente, tranne per qualche acciacco di routine. Però si nota che i ragazzi avrebbe voluto giocare questa partita il prima possibile, piuttosto che domenica (domani, ndr). Sono vogliosi, sanno che questa è “la partita”, e siamo concentrati ad andare lì per vincere. Abbiamo giocato la stagione come volevamo, e comunque vada a finire chiudiamo con il 50% di vittorie. Noi andremo a Pistoia con l'assoluta serenità di chi sa di aver fatto il proprio dovere. Mi auguro che il match sia bello e spettacolare, e sono convinto che si affrontano due squadre che in un certo senso si assomigliano soprattutto dal punto di vista fisico ed atletico».
La partita non è delle più semplici, e seppur la Juvecaserta dovrà giocare in trasferta, potrà contare sull’esperienza dei vari Michelori e Mordente.
«C'è effettivamente una piccola parte di vantaggio riguardante l'esperienza di alcuni nostri elementi - ha chiarito il coach -. Sono però sincero nel dire che non credo tanto sul fattore campo, e che ci siano dei campi ostili. Piuttosto temo la spinta che può dare il pubblico, perché una squadra di casa tende a superarsi proprio per l'incitamento proveniente dalle tribune. In questo senso, noi possiamo trovare delle difficoltà».
Da capire c’è se i bianconeri abbiano più tensione oppure se più convinzione nei propri mezzi.
«Forse da una parte - ha affermato il tecnico - i ragazzi si aspettavano già domenica scorsa di afferrare i playoff. Hanno sicuramente, però, la consapevolezza che l'allenamento è una forma di preparazione, e che giunti a questo punto non ti aiuta più a migliorare, per dirla con tutta franchezza, ormai questi siamo, e quindi avanti così».
Contro Pistoia sarà una gara secca, e allora l’allenatore casertano ha cercato di analizzare ai raggi x la prossima rivale.
«Pistoia ha un nucleo forte di americani, e di conseguenza hanno un atletismo non comune in questo campionato. Sono dei ragazzi che seppur partivano da autentici sconosciuti, si sono messi in mostra ed hanno dimostrato che sanno giocare a pallacanestro. Durante la gara si presentaranno delle difficoltà perché è sempre una trasferta, ma siamo consapevoli dell’importanza che riveste, perché chi vince si qualifica, e in un certo senso assomiglia ad un turno anticipato dei playoff. Dobbiamo ripeterci, proprio come abbiamo giocato a Sassari, e soprattutto come abbiamo giocato domenica in casa contro Cremona, perché era semplice poter scivolare sulla buccia di banana, ma siamo stati concentrati perché ciò non accadesse. Loro presentano alcuni aspetti anomali più che atipici. Sfruttano un reparto lungo in cui schierano giocatori che mettono tanta energia. Sono più tattici di noi, perché riescono ad alternare più attacchi e più difese di volta in volta. La chiave dell'incontro sarà certamente il nostro attacco, e come abbiamo fatto a Sassari dovremo essere bravi a non concedere canestri semplici. Inoltre, non dovremo vivere di isolamenti in attacco, perché sono buoni atleti che riuscirebbero a sopperire a queste situazioni, ma dovremo essere bravi a far circolare la palla».
Domani, però, saranno diversi i fattori che potranno influenzare la gara della Juvecaserta.
«Si sommeranno - ha rivelato coach Molin - in primis il fatto che è una gara ad eliminazione diretta; in secondo luogo che andiamo a giocare in trasferta; e come terzo fattore c’è che siamo sopravvissuti a mille vicissitudini e purtroppo non è ancora finita visto che dobbiamo prenderci la qualificazione lì. Noi non abbiamo una squadra e dei giocatori programmati mentalmente per fare una stagione lunga, compresi dunque i playoff. Questo fa parte del bagaglio d’esperienza di un giocatore, il giocare appunto la post season. Questo fattore non va assolutamente sottovalutato. Ripeto, noi non abbiamo l'ansia da preoccupazione o paura, anzi, abbiamo l'adrenalina giusta per poter giocare questa sfida».
Contro Pistoia potrebbe arrivare la quarta vittoria di fila, facendo ovviamente i dovuti scongiuri.
«Queste vittorie sono il frutto della crescita individuale di ogni singolo giocatore della nostra squadra. C'è il desiderio di disputare i playoff, ma poi c'è la consapevolezza, aldilà se Reggio Emilia si faccia male ad Avellino, che si va a disputare un primo turno contro Milano che potrebbe anche essere una semplice apparizione. Questa squadra aveva degli obiettivi ed è riuscita a mantenersi viva sino all'ultima partita. Ad inizio stagione analizzammo quanti punti ci servivano per salvarci - ha continuato il coach -, e invece siamo qui a pensare all'ultima partita di campionato con il traguardo dei playoff a portata di mano. Una stagione del genere deve lasciare qualcosa per il futuro, deve lasciare un segno per costruire un buon inizio anche e soprattutto per la prossima stagione».
Eppure un cruccio il timoniere Molin ce l’ha.
«Credo che quello che avremmo dovuto fare lo abbiamo fatto. Resta il fatto che avrei voluto che la squadra giocasse meglio».
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