martedì 27 maggio 2014

La Juvecaserta cercherà il proprio tesoretto

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/05/2014

LEGA A. La priorità sono nuovi sponsor e soci e non è da sottovalutare l’azionariato popolare
La Juvecaserta cercherà il proprio tesoretto

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta ha già da tempo programmato il proprio futuro, ma per metterlo in atto bisognerà aspettare ancora molto tempo. Il primo passo, purtroppo, sarà quella di reperire nuovi sponsor e soprattutto nuovi soci.
La Pasta Reggia della famiglia Pallante sarà ancora una volta al fianco della società guidata dal duo Barbagallo-Iavazzi. Per il momento c’è stata soltanto una stretta di mano simbolica, e non il cosiddetto “nero su bianco”. Ma tra gentiluomini, questo spesso vale molto più dell’inchiostro.
FOTO BUCO
Assodato dunque la continuazione della sponsorizzazione da parte di Pasta Reggia, ci si nuoverà per “attaccare” altri loghi sulla casacca bianconera, così come si lavorerà per allargare la base societaria altri soci. In tal senso, lo stesso giemme Marco Atripaldi ha più volte ripetuto di essere disponibile per setacciare il territorio alla ricerca delle risorse necessarie per far affrontare alla compagine di Pezza delle Noci la stagione futura. L’iscrizione non è a rischio, anzi, rispetto a dodici mesi fa c’è senz’altro di che sorridere. Il problema potrebbe riguardare soltanto la costruzione del roster, che tra l’altro ha già sei elementi incastonati nel proprio puzzle. Il budget che si riuscirà ad avere a disposizione servirà per completare la squadra affidata a coach Lele Molin.
La diminuzione dei fondi, causa appunto l’impossibilità da parte della proprietà di sostenere da soli tutte le spese che ne derivano, potranno influenzare non poco, ma si è deciso di seguire questa linea per non ricreare una situazione debitoria che proprio in questo anno è stato del tutto abbattuta.
Agli imprenditori locali il buon senso di abbracciare la causa bianconera, perché questa società ha dimostrato sul campo di che pasta è fatta. E non è neppure da scartare l’idea di un “azionariato popolare” tra i tifosi casertani. Basta davvero una scintilla per far accendere la miccia. Ma ne parleremo più in la.

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