DA CRONACHE DI CASERTA DEL 16/10/2012
Cover Maddaloni, esordio col botto
COVER MADDALONI- LA CAUDINA AIROLA 80- 65
(24- 13; 46- 28; 64- 42)
MADDALONI: Desiato 7, Ferrante 21, Chiavazzo 23, Piscitelli 13,
Rusciano 11; Garofalo 4, D’Isep 1, Gnarra, Salanti, Di Vico, All. Massaro.
AIROLA: Errico 9, Smorra 9, Di Marzo 9, Moccia 15, Falzarano 10;
Del Vecchio 8, Rianna 5, Parrillo, Stravino, Lombardi, All. Patrizio.
ARBITRI: Lorenzo Lupelli di Aprilia (LT) e Mirko Pecchi di
Ferentino (FR).
NOTE: 900 spettatori circa. Fallo tecnico a Desiato (25’).
Usciti
per 5 falli: Del Vecchio (37’) e Desiato (37’).
di Giovanni Bocciero
MADDALONI
– Non poteva iniziare meglio di così il campionato
della Cover Maddaloni, che tra le mura amiche di un Pala Angioni- Caliendo che
ha rievocato i fasti del passato, ha avuto la meglio dell’Ortopedia La Caudina
Airola. Una gara condotta sin dalla palla a due, in cui è sembrata ad
appannaggio dei padroni di casa, che non hanno nemmeno dovuto fare tanta fatica
per respingere la reazione sannita. Sicuramente la chiave della partita è stata
la maggiore voglia di vincere da parte dei maddalonesi, spinti anche da un
pubblico parecchio partecipe, e di contrappasso l’approccio troppo soft degli
ospiti, che si sono praticamente fatti assalire dagli avversari. Coach Massimo
Massaro manda in campo il quintetto ormai consolidato, con Desiato maestro
d’orchesta, Ferrante e Chiavazzo a completare il reparto esterni, e con
Piscitelli e Rusciano a comporre il parco lunghi; per l’Airola invece,
quintetto piccolo con Errico in cabina di regia, Smorra e Di Marzo nei post di
‘2’ e ‘3’, Moccia da lungo aggiunto e Falzarano come pivot, con la scelta
discutibile di far partire Del Vecchio dalla panchina.
Pronti e via, ed è
subito Francesco Chiavazzo che si mette all’opera realizzando tutti i punti del
9-4 iniziale, risultando imprendibile per la difesa sannita, visto che il
giocatore biancoblu ha segnato un po’ in tutti i modi. Coach Enzo Patrizio
avverte immediatamente il pericolo per la sua squadra di capitombolare prima
che la partita giunga al 5’, e così chiamando il time-out prova a rovesciare la
trama con diverse scelte tattiche, passando prima alla difesa a zona 2-3, e poi
con una zona press a tuttocampo. Più che della tattica, però, l’Airola avrebbe
bisogno come del pane di un’iniezione di grinta e voglia. Ma queste
caratteristiche sembrano essere incise nel dna della squadra del tecnico
Massaro, visto che all’7’ Rusciano prende di forza il rimbalzo difensivo e
lancia con un passaggio baseball Chiavazzo per il contropiede del 21-9. Errico
ha un sussulto sul finire del primo quarto, ma comunque il punteggio al 10’
dice Maddaloni avanti di undici. La seconda frazione inizia sulla falsariga
della prima, con il Maddaloni che grazie ad un’ottima circolazione di palla
manda a segno tutti i propri effettivi (32-17), tant’è che al 13’ coach
Patrizio ricorre ad un altro time-out. Dal minuto sospensivo l’Airola rientra
in campo e si schiera a zona, e forse la scelta non è proprio quella migliore,
visto che il biancoblu Davide Ferrante fa infiammare il palazzetto con due bombe
chirurgiche dall’angolo (40-23). E lo stesso Ferrante è il protagonista
dell’azione strappapplausi in cui Rusciano mette in mostra le sue qualità
difensive stoppando la penetrazione di Di Marzo, Ferrante recupera e apre il
contropiede concluso da Chiavazzo. L’emorraggia ospite sembra non arrestarsi,
finchè al 18’ non è Falzarano a trovare un facile appoggio in taglio per il
momentaneo 45-25. Il riposo lungo arriva, forse, giusto in tempo per Antonio Di
Marzo e compagni, che nello spogliatoio possono riflettere su ciò che sta
accadendo sul parquet, e provvedere a prendere le giuste contromisure ad un
Maddaloni che oltre ispirato, sembra galvanizzato dall’esordio. Al rientro
dagli spogliatoi, l’Airola sembra trovare il bandolo della matassa, piazzando
un break di 10-5. Ed è nel momento più complesso del match che sale in cattedra
Sasà Desiato, diligente fino a quel momento, che s’inventa delle assist a go-go
che aprono praticamente il campo per i tiri piazzati degli esterni. Eppure al
25’ si vede fischiare un fallo tecnico per simulazione di sfondamento, che
equivale al quarto fallo personale che costringe coach Massaro a richiamarlo in
panca. Pur senza di lui i calatini non perdono la bussola e chiudono il terzo
parziale comunque in vantaggio di ventidue lunghezze. L’ultimo quarto di gioco
si apre con la serpentina di Chiavazzo, che deposita altri due punti in fondo
alla retina facendo ammattire la difesa avversaria. Nonostante Carmine Moccia
riesca a sistemare il proprio tabellino con dieci punti nell’ultima frazione,
al 34’ il pubblico maddalonese sembra fare un tuffo nel passato, grazie
all’azione in cui Desiato penetra a centro area e poi scarica fuori per la
tripla mandata a segno da Peppe Piscitelli. La partita in pratica finisce lì,
anche per via dell’uscita per raggiunto limite di falli di Desiato, seguito a
ruota da un Del Vecchio mai realmente entrato in partita. Entrambi gli
allenatori rinfoderano le armi, dando spazio agli under, tra i quali spicca
Stefano Rianna, soprattutto per il coraggio esibito.
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