venerdì 28 febbraio 2014

La Juvecaserta non deve fallire contro Avellino

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/02/2014

LEGA A. Il derby che farà da cornice all’esordio di Moore è fondamentale per la corsa playoff
La Juvecaserta non deve fallire contro Avellino

Giovanni Bocciero

CASERTA. Un’aria nuova tira a Pezza delle Noci, e tutto questo è dovuto dall’arrivo di Ronald Moore. Il nuovo innesto della Juvecaserta ha già trascorso il suo secondo giorno all’ombra della Reggia, e sin dal suo atterraggio sembra essersi calato perfettamente nella sua avventura casertana. Oltretutto, entrato nell’ufficio di Marco Atripaldi, Moore è rimasto colpito da una fotografia che ritraeva Sean Colson, ex play bianconero e proprio come il neo casertano, nativo di Philadelphia. «He is my friend!» avrebbe esclamato il cestista prelevato dal campionato ucraino. Chissà che non possa emulare le stagioni che Colson ha vissuto a Caserta. E in quel caso siamo sicuri che entrerebbe nei cuori di tutti i tifosi.
Queste le prime aspettative che dovrà rispettare, da giocatore della Juvecaserta, Ronald Moore, che sarà presentato ufficialmente ai media durante una conferenza stampa prevista per oggi, venerdì 28 febbraio, alle ore 16:15 presso la sala clinic del PalaMaggiò.
Il giemme Atripaldi ed il playmaker Moore (Foto Buco)
L’appuntamento sarà utile anche per parlare con coach Lele Molin, visto che il venerdì è il classico giorno della conferenza pregara, alla quale il tecnico casertano non si è mai sottratto. In questa precisa occasione, dunque, saranno due i protagonisti, anche se i riflettori saranno puntati tutti sull’ex Siena University. Il suo esordio in casacca bianconera, come ha ammesso lo stesso giocatore, avverrà in un match particolare e molto sentito dalla squadra e dal tifo. Un derby non è mai una partita qualsiasi, e oltretutto questo con Avellino ha tanto il sapore di uno spareggio per i playoff.
Prima della gara contro Reggio Emilia, l’allenatore Molin fece un discorso illuminante sulla questione playoff. Dal suo punto di vista, la corsa alla post season è aperta, anche se aspetta sempre i due punti per ritenere davvero chiusa la salvezza. In ottica playoff, però, è convinto che a strappare il biglietto saranno, delle squadre coinvolte per il sesto, settimo e ottavo posto,  quelle che sapranno cogliere il maggior numero di occasioni che gli si presenteranno davanti. In tale ottica, possiamo senz’altro affermare che contro gli emiliani questa Juve abbia decisamente sfruttato l’occasione, e agguantato i due punti. Non si può dire lo stesso, però, per l’ultima gara giocata a Roma, dove i bianconeri sono stati autori di una gara intensa, ma convincente soltanto negli ultimi dieci minuti. 

Insomma, si deve essere certamente orgogliosi per il risultato finale, che ha visto capitan Mordente e compagni uscire sconfitti per sole tre lunghezze, ma allo stesso tempo il risultato, che ha decretato la sconfitta e soprattutto negativo per come è maturato, assomiglia sempre più ad una occasione gettata alle ortiche. Questo derby con Avellino non si deve fallire, e forse per una volta conterà più il risultato rispetto alla prestazione. E siamo certi che anche l’esordio in Lega A di Moore passerà in secondo piano, perché la vittoria domenica sera sarà, e dovrà essere, l’unico vero obiettivo per questa Juvecaserta, se vuole aspirare ai playoff.

giovedì 27 febbraio 2014

Il Maddaloni non vince il 3vs3 per un pelo

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/02/2014

GIOVANILI. Gradino più basso del podio per la squadra calatina che si qualifica alla fase regionale
Il Maddaloni non vince il 3vs3 per un pelo

MADDALONI. Buona affermazione all’ultima edizione del Join The Game per il San Michele, che qualifica una delle tre rappresentanti della categoria Under 14 che hanno partecipato al torneo di 3vs3 svoltosi al palasport di Casagiove, alla fase regionale da disputarsi il prossimo 6 aprile. L’equipe che ha staccato il biglietto per la successiva fase è quella composta da Giovanni Ceriello, Giulio Spallieri, Francesco Tedesco e Ciro Torre.
Il quartetto (da sinistra Torre, Ceriello, Spallieri e Tedesco)
Un vero e proprio successo per i quattro ragazzi maddalonesi, che rappresentano anche le colonne portati della squadre Under 14 allenata da coach Antonio Borrelli. Il team calatino supera brillantemente il proprio girone raccogliendo tre successi in altrettante partite disputate. 
La prima squadra a perdere le penne contro il Maddaloni è l’Ellebielle Caserta 2, che viene sconfitta per 9 a 0. 
Nella seconda gara i biancazzurri s’impongono sul Santa Maria a Vico grazie al punteggio di 14 a 5. 
Nella terza ed ultima sfida del raggruppamento, è toccato al Mondragone arrendersi piuttosto nettamente con il parziale di 17 a 3. 
Grazie a questi tre successi, il team calatino si è qualificato al turno successivo da primo della classe, mantenendo le aspirazioni che la società di patron Andrea De Filippo riponeva in questi ragazzi.
Giunti ai quarti, i maddalonesi se la sono dovuta vedere con il Drengot Aversa, che si è dovuto inchinare per 13 a 4. 
Il percorso è dunque continuato, e questa volta sulla strada del Maddaloni c’era la formazione dell’Ellebielle Caserta 1. Un osso davvero duro che comunque è stato superato grazie al risultato finale di 15 a 8.
Con questa vittoria, a Ceriello e compagni si sono aperte le porte della Final Three, l’ultimo atto della kermesse che assegnava la vittoria finale e che vedeva impegnate oltre al San Michele, le squadre del Casapulla e del Curti. 
Nella prima sfida della finale a tre, il Maddaloni se l’è giocata fino in fondo con il Casapulla, prima di arrendersi con il punteggio di 7 a 13.
Anche nella seconda gara i biancazzurri hanno rimediato il k.o., questa volta contro il Curti, ma sempre lottando fino alla fine, visto che il punteggio finale è stato di 15 a 8.
GIBO

UNDER 17 ELITE: Il San Michele la spunta contro l’Ellebielle

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 28/02/2014

UNDER 17 ELITE. I ragazzi di coach Borrelli vincono una gara giocata al di sotto delle loro aspettative
Il San Michele la spunta contro l’Ellebielle

PALL. SAN MICHELE 49
LBL CASERTA 45
(11-18; 21-30; 34-40)

MADDALONI: Salanti 13, Nuzzo 12, Calcavecchia 4, Liguoro, Ianniello 8, Bocciero 2, Borrelli N. 7, Chiriano, Pascarella 3, De Lucia n.e., Di Maria n.e., All. Borrelli A.
CASERTA: Mazzitelli, Albarella 7, Luberto 4, Muto 6, Parisi 17, Bonassisa, Stucovitz 3, Alessandrini, Gatta 6, Gallo 2, Oliviero, All. Palazzino.
ARBITRI: Marino di Parete e De Ninno di Recale.
NOTE: Usciti per 5 falli Calcavecchia (M) e Albarella (C).

MADDALONI. Brutta partita quella andata in scena al PalaAngioni-Caliendo di Maddaloni, tra due squadre che hanno giocato quasi a perdere.
L’inizio è tutto di fatturato ospite, con l’Ellebielle che si porta inaspettatamente sullo 0-12. Nemmeno il timeout che coach Antonio Borrelli è costretto a chiamare dopo due minuti di gioco svegliano i maddalonesi, praticamente con la testa altrove. I primi punti dei padroni di casa arrivano dalla lunetta, e almeno per il primo quarto di gioco è solo in quel modo che i biancazzurri smuovono il tabellone.
La seconda frazione di gioco non è poi migliore. I casertani, forti del vantaggio preso, cercano d’imporre il proprio ritmo alla gara, giocando al limite dei possessi e rallentando i ritmi. Il Maddaloni, invece, tende sempre a schiacciare il piede sull’acceleratore, e proprio in virtù di questo tende a perdere diversi palloni. Con le azioni veloci i calatini avevano l’obiettivo di colpire gli avversari con la difesa ancora non schierata, ma proprio il contropiede non è la loro arma migliore. E così al riposo lungo lo svantaggio rimane quasi invariato.
Al rientro dagli spogliatoi i ragazzi di coach Borrelli sembrano più consapevoli di cosa fare. Evitando di correre tanta ma a vuoto senza produrre nulla, attaccano con maggiore criterio, e soprattutto provano a difendere. Con  una migliore scelta dei tiri, con conclusioni più oculate, il Maddaloni prova a rientrare prepotentemente in gara. Ma non basta. Perché l’Ellebielle trova punti fondamentali con i viaggi in lunetta e mantiene saldamente il naso avanti al termine della terza frazione.
L’ultimo periodo di gioco si rivelerà piuttosto proficuo per i padroni di casa, che riescono a farsi perdonare della scialba prestazione in generale. Con maggiore aggressività, i biancazzurri mettono sempre più pressione addosso agli avversari, sino a tre minuti dal termine, quando compiono il sorpasso. Sale in cattedra Manuel Salanti che tramuta un paio di recuperi in punti, regalando la vittoria ai suoi.
GIBO

Ron Moore è atterrato, prime parole con Molin

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/02/2014

L’ACQUISTO. Il nuovo play bianconero
Ron Moore è atterrato, prime parole con Molin

CASERTA. Il nuovo playmaker della Juvecaserta Ronald Moore, è arrivato in città e si è già messo a disposizione di coach Lele Molin
Con un volo che è atterrato a Capodichino intorno alle ore 13:00 di ieri, è iniziata l’avventura tricolore del giocatore cresciuto alla Siena University. All’aereoporto napoletano lo hanno atteso i dirigenti bianconeri Antimo Lubrano e Remo Petroccione, che poi lo hanno accompagnato a pranzo e all’ospedale per sostenere le visite mediche che il rito vuole.  Una volta sbrigate queste “pratiche”, è venuto il momento di andare al PalaMaggiò, dove il neo giocatore statunitense ha conosciuto i compagni e soprattutto il tecnico casertano, il quale lo ha voluto prendere da parte per chiacchierarci un po’. Sicuramente si saranno dette tantissime cose, sia dal punto di vista dell’aspetto tecnico-tattico, ovvero ciò di cui ha bisogno Molin; sia dal punto di vista prettamente logistico ed ambientale.
Alle 17:00 circa, poi, dopo essersi allacciato le scarpette, ha preso la palla tra le mani ed ha calpestato le tavole del PalaMaggiò per svolgere il primo allenamento in casacca bianconera.
GB

I tifosi: «Vogliamo una Juve con più cattiveria»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 27/02/2014

LEGA A. Con l’arrivo di Moore si può lottare per i playoff, ammesso che si trovi continuità
I tifosi: «Vogliamo una Juve con più cattiveria»

CASERTA. Con l’arrivo di Ronald Moore, Caserta non vede l’ora di poterlo abbraciare. I tifosi su tutti voglio vederlo all’opera, già domenica nel derby contro Avellino. Lo abbiamo chiesto, questo ed altro, proprio ad un tifoso per eccellenza. Francesco Padula, 28 anni, nato a Maddaloni ma di Caserta, è un impiegato presso uno studio commerciale. Gli piace scrivere articoli, amante della sua città, e la passione più grande è la Juvecaserta.
Iniziamo dalla gara di Roma, per te bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
«Mezzo vuoto, perchè se avessimo messo in campo, nei primi trenta minuti, la stessa cattiveria e attenzione dell'ultimo periodo avremmo vinto la partita senza alcun tipo di problema, nonostante una Roma superiore a livello di singoli, ma niente di trascendentale».
Chi secondo te è stato il migliore nella gara di Roma?
«Andrea Michelori, a 36 anni, e con dei problemi fisici alle spalle, ci ha tenuto in vita nel primo tempo, ha sopperito all'inconsistenza di Easley, ha pulito tante palle sporche, ha preso i rimbalzi, ha fatto canestro, ha dato insomma un apporto fondamentale alla causa».
Se ti chiedessi il giocatore essenziale per questa Juvecaserta, che nome mi diresti?
«Jeff Brooks. Si vede che ha giocato in eurolega l'anno scorso, che ha maturato esperienza. Può giocare sia da 3 che da 4, in alcuni frangenti ha dato una mano anche da numero 5. Intimorisce, difende, è presente sui due lati del campo, ha messo il tiro da fuori che a Jesi e a Cantù non aveva. Un giocatore indispensabile per noi».
FRANCESCO PADULA
Qual'è il tuo personale saluto a Stefhon Hannah?
«Che possa trovare, altrove, quello che qui a Caserta non ha trovato, ma la giro anche a mo di consiglio: cambiasse atteggiamento. Qui è sembrato troppo disinteressato alle sorti della squadra, quasi come se stesse giocando in un playground e non in un campionato dove se vinci fai classifica. I colpi li ha e li ha fatti intravedere, il problema è stato puramente caratteriale».
Il tuo pensiero, invece, sulla situazione che si è creata con Chris Duhon?
«Sarò maligno, ma io penso che i problemi di salute della moglie non siano il principale intoppo che ha fatto saltare tutto. Questo periodo di fine febbraio ed inizio marzo, è un periodo dell'anno in cui le squadre NBA possono apportare gli ultimi accorgimenti ai rosters, la cosiddetta trade deadline. Io credo che qualcuno gli ha ricordato che ci poteva essere la possibilità di strappare un contratto tra i pro, perché parliamo sempre di uno che ha giocato oltre 600 partite in NBA, con oltre 20 minuti di media, quindi non una semplice comparsa. Penso che sia saltato tutto, non certo per la gravidanza, che penso non sia un problema di salute così grave. In realtà solitamente è una gioia».
Parliamo adesso del nuovo arrivo, Ronald Moore. Cosa ti aspetti?
«Torno un po’ al discorso precedente. Ho visto alcuni video del giocatore, e lo reputo molto simile ad Hannah, caratteristiche alla mano, forse più fisico di Stefhon, oltre ad essere tre anni più giovane, ma spero si ambienti il prima possibile, che il nostro amore non lo soffochi e che, soprattutto, si renda conto che qui le partite valgono due punti. Voglio un atteggiamento professionale, serio, voglio attaccamento alla maglia, come lo stanno dimostrando gli altri e come non l'ha dimostrato, purtroppo, Stefhon Hannah».
Di conseguenza, come reputi il lavoro svolto dalla dirigenza, sia sul lato sportivo che su quello finanziario, e che voto gli daresti?
«Finanziariamente non si poteva chiedere di più, budget addirittura inferiore alla passata stagione, eppure il giemme Marco Atripaldi, questione Hannah a parte, si è riconfermato un ottimo dirigente, pescando benissimo. Non si può sempre cavare il sangue dalle rape, lui, però, credo lo abbia fatto. Siamo salvi con largo anticipo, siamo a due punti dal settimo posto con uno spareggio da giocarci. Direi che non si può non essere contenti di ciò che fin qui si è fatto con estrema professionalità. Comunque, se dovessi dargli un voto, direi un bel 8 pieno per gli sforzi profusi».
Ma questa Juvecaserta è da playoff secondo te?
«Se riuscisse a trovare continuità assolutamente si, ma, soprattutto in trasferta. Deve cambiare atteggiamento e approccio alla gara, quella cattiveria, quella voglia di sbranare l'avversario. Quella grinta che vedo in casa la vorrei vedere anche in trasferta, perché i risultati si ottengono con la continuità, non con questo andamento così ondivago».
Vuoi fare un appello ai tifosi, soprattutto in vista del proassimo importante match contro Avellino?
«Dico di sostenere la squadra come stiamo facendo. Restiamo la miglior tifoseria che c'è in tutta Italia, e dobbiamo continuare a dimostrarlo. Nel derby contro Avellino mi aspetto un vero inferno, il solito sesto uomo in campo, e servirà anche e soprattutto il nostro apporto per vincere questa partita».

mercoledì 26 febbraio 2014

CONOSCIAMO MEGLIO RONALD MOORE

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 26/02/2014

LEGA A. Il giocatore nativo di Philadelphia approderà in città tra oggi e domani per esordire contro Avellino
La Juvecaserta ha scelto Moore come playmaker

Giovanni Bocciero


CASERTA. La notizia che tutti si aspettavano, è adesso ufficiale. La Juvecaserta ha il suo nuovo playmaker, il tassello che mancava nel puzzle di coach Lele Molin. Certo, non stiamo parlando di Duhon o di un’altra stella della NBA, ma comunque per quelle che sono le sue caratteristiche tecniche potrebbe rivelarsi l’acquisto azzeccato. Stiamo parlando ovviamente di Ronald K. Moore, giocatore statunitense nato il 14 luglio del 1988 in una delle città più prolifiche di cestisti di alto livello, ovvero Philadelphia.
L’ufficialità è giunta dalla stessa società, ma nella notte di lunedì ha preceduto tutto e tutti lo stesso giocatore, ovviamente attraverso i media più celeri del mondo, il social twitter. E proprio da quello stesso social non sono arrivati commenti o retweet provenienti da Venezia (a buon intenditore poche parole).
Moore è un playmaker rapido e un difensore molto solido, con mani veloci. Non ha un buon tiro in sospensione, e non è molto efficace come realizzatore, ma è decisamente un regista d’elite. È un giocatore che piace un po’ a tutti, dai compagni di squadra all’allenatore passando per i propri tifosi. Il suo jump shot è, purtroppo, parecchio incostante, ed è proprio a causa di questo che non è riuscito ad avere un’occasione nella NBA nonostante abbia lavorato ai vari camp estivi in vista soprattutto del Draft NBA 2010. 
Perso quel treno, era destinato a costruirsi una carriera tra le leghe americane inferiori oppure in Europa, ed ha optato per la seconda strada. E chissà che in cuor suo non speri ancora in una possibile chiamata dalla lega più bella del mondo. Dopotutto, giocatori simili a lui, con il fisico snello ma allo stesso tempo tosto, e d’altezza di 183 centimetri ce ne sono stati. 
Moore ha una grande visione di gioco, ed è stato nelle sue precedenti esperienze un vero punto di riferimento per i suoi compagni di squadra, pur non ricoprendo mai la figura di stella del proprio team. Giocatore che sembra essere molto  energico sul parquet e soprattutto arriva all’ombra della Reggia con un’ottima forma fisica avendo disputato la sua ultima partita ufficiale, nella Superliga ucraina, circa una settimana fa. 
Grazie alla sua innata capacità di distribuire la palla, è stato l’indiscusso leader in assist in ogni squadra in cui ha militato, e soprattutto ha guidato la speciale classifica a livello nazionale in più d’una circostanza quando giocava al college. 
Non è un marcatore puro, e questo già lo abbiamo detto, ma proprio in virtù di ciò le squadre avversarie tendono spesso a battezzarlo al tiro dalla lunga distanza. Bisogna anche dire che non è assolutamente un mangia palloni, e nell’arco di una gara ha l’intelligenza di selezionarsi bene i tiri. Proprio per questo è diffusa tra gli addetti ai lavori l’idea che se riuscisse a compiere un ulteriore step sul suo jump shot meriterebbe un’occasione in NBA.
Caserta è sicuramente un’ottima vetrina per il giocatore nativo di Philadelphia. In casacca bianconera potrà esprimersi al meglio, sia per lo spazio che il tecnico gli concederà, sia per il suo modo di giocare. Infatti, armare i vari Brooks, Scott, Roberts, Mordente e via via continuando, con la possibilità di potersi ritagliare momenti in cui offendere il canestro avversario, lo potrà far emergere come un play di grande qualità e spessore. Le pratiche burocratiche dovrebbero essere state tutte sbrigate, ed è atteso in città tra oggi e domani. Sulla carta sembra tutto perfetto.



IL CURRICULUM. Famoso per il three-peat dei Siena Saints
Dopo quattro stagioni al college
diverse esperienze nell’Est Europa

CASERTA. Il nuovo play della Juvecaserta ha un curriculum non blasonato, ma comunque di tutto rispetto. Per quattro stagioni è stato il timoniere in NCAA (dal 2006 al 2010) all’università di Siena, prendendo i comandi della cabina di regia sin dalla sua stagione da freshman. Ha trascinato i Saints alla vittoria di tre regular season della MAAC e al famoso three-peat nella medesima conference collegiale, battendo Rider per 74-53 (2007/08), Niagara 77-70 (2008/09) e Fairfield 72-65 (2009/10). 
Nelle sue prime due esperienze al torneo NCAA, Siena è sempre arrivata al secondo turno. Nel 2008 superò prima Vanderbilt per 83-62 (11 punti, 6 assist, 6 rimbalzi ma anche 6 perse per Moore) e poi perse contro Villanova 72-84 (3 punti, 5 assist, e 4 perse con 0/4 da 2, 1/3 da 3). La stagione successiva invece, Moore fu protagonista nella vittoria contro Ohio State per 74-72 dopo overtime, segnando la tripla del supplementare (65-65) e poi quella della vittoria. Poi perse contro Louisville per 72-79. Nella sua ultima apparizione al torneo, e con Siena favorita a raggiungere le Sweet16, uscì subito fuori contro Purdue per 64-72 (Moore 14 punti, 5 assist, 5 rimbalzi).
Le statistiche di Moore al college  sono piuttosto appetibili, e dimostrano che è un giocatore all-around. Sempre in crescita il dato delle assist (5.3, 6.4 e 7.7), presente anche a rimbalzo (3.8) e ai recuperi (1.65). A ritroso invece le percentuali al tiro, suo autentico neo (39.9% da 2, 31.3% da 3 e 71.3% ai liberi nel 2007/08; 37.4% da 2, 34.8% da 3 e 65.2% ai liberi nel 2008/09; e 36% da 2, 21.8% da 3 e 64.1% ai liberi nel 2009/10). Come dicevamo, non un mangia palloni, ma uno che lo sa gestire bene, visto che di palle perse se ne contano solo 2.5. Sicuramente tante, ma bisogna considerare che si tratta pur sempre di un play.
Nell’estate del 2010 la scelta di venire nel Vecchio Continente. La prima squadra che lo ingaggia sono gli slovacchi del SPU Nitra, dove mette insieme 16.9 punti, 6.9 assist, 5 rimbalzi, in 35.3 minuti (48 presenze) con 38.8% da 2, 32.3% da 3 e 71.6% ai liberi. L’anno successivo è in Polonia con il PGE Turow, con cui gioca i preliminari di Eurolega e poi l’Eurocup (7.2 punti, 4.4 assist, 3.5 rimbalzi in 21.8 minuti (45 presenze) con il 41.1% da 2, 33% da 3 e il 74.4% ai liberi. Nel 2012/13 firma per l’Albacomp in Ungheria, dove realizza 11.5 punti, 6.3 assist, 3.8 rimbalzi in 33 minuti (45 presenze), con 46.4% da 2, 32.3% da 3 e il 72.5% ai liberi. Infine, l’esperienza in Ucraina al Cherkasy, da dove è stato prelevato (11.8 punti, 8.3 assist, 3.4 rimbalzi in 31 minuti (16 presenze) con il 43.6% da 2, 36.5% da 3 e il 78.4% ai liberi).
GB


Gruppo Ventrone main sponsor della Pall. San Michele

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 26/02/2014

Gruppo Ventrone main sponsor della Pall. San Michele


Si stringe ancor di più il sodalizio tra patron Andrea De Filippo e Lazzaro Ventrone. Stiamo parlando del presidente della Pall. San Michele Maddaloni, e dell'attuale vice presidente della compagine calatina, ruolo che ha assunto proprio questa estate dopo aver dimostrato una forte vicinanza alla società già negli anni passati. 

All'inizio di questa nuova stagione agonistica, la dirigenza della Pall. San Michele Maddaloni ha deciso di allargare la propria base societaria, in modo da renderla ancora più solida ed efficiente. Per questo è stato proposto tale nomina al signor Lazzaro Ventrone, che di buon grado ha accettato tale ruolo.

Ma adesso c'è un nuovo capitolo di questa collaborazione, perché è notizia di questi giorni che Lazzaro Ventrone ha deciso di consolidare questo rapporto facendo diventare la propria azienda, Gruppo Ventrone, main sponsor della Pall. San Michele Maddaloni. Una nuova ed importante mossa societaria, dalla quale continuare a costruire.

Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

Intervista al giornalista Alessandro Mamoli

DA NEW RADIO NETWORK DEL 24/02/2014

Intervista al giornalista Alessandro Mamoli

Come ogni lunedì c'è stato l'appuntamento fisso con il rotocalco sportivo di New Radio Network, "Game Over", programma ideato e condotto da Gianmarco Viggiano coadiuvato da Mirko Piscitelli e Giovanni Bocciero.

Nell'ultima puntata della trasmissione radiofonica (in onda ogni lunedì dalle 19:00 alle 20:00) è intervenuto ai microfoni di New Radio Network Alessandro Mamoli, giornalista di Sky Sport ed esperto di NBA, con il quale abbiamo fatto una panoramica sul basket a stelle e strisce. Argomenti succulenti: lo stakanovista Damian Lillard e i Portland Trail Blazers; il fenomenale Lance Stephenson e gli Indiana Pacers; la stagione di Kevin Durant e degli Oklahoma City Thunder; l'ambiente dei Cleveland Cavaliers e la strana offerta; alcuni giochi di "abilità" a cui Mamoli si è gentilmente sottoposto, e infine la consueta "raffica".

Qui sotto, potete ascoltare l'intervista esclusiva ed integrale ad Alessandro Mamoli, direttamente dal canale YouTube.


martedì 25 febbraio 2014

Cultura, il Comune ha ospitato l'onorevole Cesaro

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA

L'INIZIATIVA. Sabato la presentazione del libro del docente presso la Biblioteca dei Carmelitani
Cultura, il Comune ha ospitato l'onorevole Cesaro

MADDALONI. Sabato scorso, presso la Biblioteca del Convento S.S. Annunziata dei Padri Carmelitani di Maddaloni, il docente di filosofia e simbolica politica della SUN, nonché Deputato della Repubblica Italiana, Antimo Cesaro, ha presentato il suo nuovo libro dal titolo "Arcana tabula. Il pittore, la dama e il liocorno". Alla presentazione del volume, oltre ovviamente all'autore, erano presenti il vice sindaco del comune calatino, Michele Cerreto, in rappresentanza del sindaco Rosa De Lucia e dell'assessore alla cultura Cecilia D'Anna, assenti per sopraggiunti impegni. Inoltre, hanno preso parte al parterre degli ospiti il professore e filosofo Alfredo Omaggio, e il teologo dell'Istituto Superiore di scienze religiose San Pietro di Caserta, don Antonio Buffolano.
Un momento della presentazione del libro
Dopo gli interventi dei partecipanti, la parola è passata all'autore Cesaro, che ha saputo attrarre e accompagnare tutti coloro che hanno risposto presente a questo appuntamento culturale, come il migliore degli oratori. Ovviamente, sono state discussi soltanto alcuni degli argomenti del libro, che possono essere approfonditi e capiti ulteriormente con la lettura completa dello stesso volume. In conclusione della presentazione, l'onorevole Antimo Cesaro c'ha tenuto a complimentarsi con i Padri Carmelitani per la riuscita dell'evento, e soprattutto, visto che l'appuntamento si è protratto sino alle ore 20 circa del sabato sera: "mi compiaccio della presenza di tanti giovani in platea. Questo significa che qui a Maddaloni c'è voglia di cultura, d'imparare, ed anche l'inaugurazione della biblioteca comunale del Giordano Bruno è un segno che l'amministrazione è vicina a questo tipo di eventi".
La presentazione del libro del prof. Antimo Cesaro si inserisce nel programma di incontri culturali organizzati dalla Biblioteca S.S. Annunziata e dal Centro Culturale "Edith Stein" ed è realizzato con il patrocinio del Comune di Maddaloni.

Giovanni Bocciero

La Juvecaserta orgogliosa della prestazione a Roma

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 25/02/2014

LEGA A. Coach Molin reputa questa gara come un ulteriore passo avanti per i bianconeri
La Juvecaserta orgogliosa della prestazione a Roma

Giovanni Bocciero

CASERTA. Il risveglio post Roma deve essere stato molto riflessivo per coach Lele Molin. Chissà se avrà ripensato a questa sconfitta come un’occasione persa, soprattutto per come la Juvecaserta ha affrontato l’ultimo quarto di gioco.
Coach Lele Molin
«Roma ha vinto meritatamente perché nei momenti cruciali ha avuto sempre la lucidità di trovare l’uomo giusto per essere efficace in attacco - ha commentato il tecnico bianconero -. Sicuramente ci siamo andati vicino alla vittoria, e credo che nessuno dei giocatori scesi in campo abbia lesinato una goccia di sudore. Però io penso che per vincere qui a Roma avremmo dovuto avere qualcosa in più dal punto di vista della qualità. Mi riferisco soprattutto alle numerose palle perse e alla scarsa mira dalla lunga distanza».
Nella ripresa si è andati più vicini all’exploit.
«Nella seconda parte di gara abbiamo giocato una partita con più ritmo, anche se Roma nei momenti cruciali ha trovato sempre canestri importanti dai suoi protagonisti. Noi abbiamo costruito comunque dei buoni tiri, ma non li abbiamo finalizzati. Abbiamo peccato - ha riflettuto Molin - in esperienza nel giocare sotto pressione questo tipo di partite fuori casa. Non dico di essere contento, però ritorno a casa con il cuore in pace perché ci abbiamo provato».
Una cosa è certa, la Juve ha giocato con il cuore.
«Questa è la ragione per cui torno a casa contento. Ho detto ai ragazzi di essere orgogliosi della prestazione che abbiamo fatto. Noi abbiamo giocato qui senza playmaker, ruolo in cui è scoperta anche Roma, ma le due squadre hanno un livello d’esperienza e maturità completamente diversa. Siamo stati capaci di non perdere mai il filo della partita, anche se siamo sempre stati sotto con il punteggio. Roma ha saputo rispondere con più lucidità mentre noi non abbiamo risposto con efficacia. Soprattutto - ha analizzato l’allenatore bianconero - nell’ultimo periodo non siamo riusciti a mettere a segno quei canestri che ci avrebbero permesso il pareggio o addirittura il vantaggio».
Se dell’attacco i difetti sono congeniti ormai, la difesa, sempre un punto di forza, non è stata impeccabile.
«E’ vero che non siamo stati brillantissimi in difesa, però nella ripresa abbiamo giocato con maggiore fisicità. Quando giochiamo fuori casa i ragazzi sono presi quasi dall’ansia, e in questo senso siamo inesperti».
Rispetto alla gara con Reggio Emilia come reputa la prestazione coach Molin?

«Un passo avanti perché abbiamo reso la partita sempre aperta. Prendo il buono da questa gara, come il piglio con il quale abbiamo giocato rispetto alle ultime uscite in trasferta».

lunedì 24 febbraio 2014

Il Maddaloni sfata il tabù Venafro

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 23/02/2014

Il Maddaloni sfata il tabù Venafro

Dynamic Venafro- Pall. San Michele Maddaloni 61- 64
Venafro: Durante, Cotugno n.e., Bandera n.e., Carrichiello 22, Marinello 9, Minchella, Ferraro 2, Tamburrini, Vergara 6, Petrazzuoli 22, All. Mascio.
Maddaloni: Ragnino n.e., Pratillo n.e., Piscitelli 10, Moccia 9, Desiato 10, Loncarevic 7, Garofalo 6, Rusciano 4, Greco 8, Chiavazzo 10, All. Massaro.
Parziali: 18-16; 30-27; 47-43.
Arbitri: Matteo Spinelli di Roma (RM) e Andrea Bernassola di Palestrina (RM).

Foto Della Peruta
Cronaca: Torna a sorridere la Pall. San Michele Maddaloni, che dopo due sconfitte consecutive s'impone in trasferta. Con questo successo, i maddalonesi sfatano anche un tabù, perché il parquet di Venafro, da sempre ostico, li aveva visti sconfitti nelle due precedenti apparizioni, lo scorso anno in DNC, prima nella gara del girone d'andata e poi nel match numero due della serie playoff.
Questa volta però, i ragazzi di coach Massimo Massaro hanno vinto, conquistando due punti importanti anche se sudati. Infatti l'inizio del match vede le due squadre affrontarsi a viso aperto, e di conseguenza l'incontro scivola in grande equilibrio per tutta la prima frazione di gioco, seppur sono i padroni di casa a mantenere quasi sempre il naso avanti, chiudendo al 10' sul 18-16.
Nel secondo periodo di gioco i molisani spingono sull'acceleratore, riuscendo a trovare punti soprattutto in contropiede e dalle seconde opportunità che si creano. Gli ospiti tengono duro e stringono i denti, e soprattutto non perdono la calma seppur al 14' il Venafro s'invola sul 26-19. Così con grande sagacia, rientrano pian piano in partita sino ad arrivare anche ad una sola lunghezza di svantaggio. Si va comunque al riposo lungo sul 30-27 per i locali.
Al rientro dagli spogliatoi cambia il leit motiv della sfida, con il Maddaloni che dopo un giro di lancette prende il comando (30-32). Il Venafro, ovviamente, non ci sta e prova l'immediata reazione che si concretizza solo al 23' (35-34), prima che si riparta praticamente da zero (39-39) al 26', con errori da una parte e dall'altra. I padroni di casa tornano comunque in testa di tre lunghezze, riuscendo a chiudere anche la terza frazione avanti sul punteggio di 47-43.
L'ultimo quarto vede i molisani fare le barricate in difesa per mantenere il vantaggio. Il Maddaloni è però motivato, rosicchia un punticino alla volta e poi compie il sorpasso quando sul cronometro mancano 3'07" (55-56). Nel rush finale si susseguono azioni quasi da "dentro o fuori", e alla fine a spuntarla sono gli ospiti, che consolidano la "doppia v" dalla linea della carità, prendendosi meritatamente questi due punti.


Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

Bene Brooks e Michelori, male Easley

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 24/02/2014

LE PAGELLE
Bene Brooks e Michelori, male Easley

Jeff Brooks (Foto Carozza)
BROOKS 6,5: Nella prima parte di gara è ricordato soprattutto per un paio di palloni persi. Nella ripresa si trasforma, diventa il dues ex machina dell’attacco casertano, improvvisandosi anche play.

MORDENTE 6: Il capitano dimostra ancora poca lucidità. Prova a dare una mano in regia. Si rialza come tutta la squadra nell’ultimo periodo di gioco.

VITALI 6: Titolare, anche lui attraversa un primo tempo deficitario. Poi si rende protagonista dei tiri pesanti mandati a bersaglio proprio nel rush finale, che fanno aumentare il rammarico per l’occasione persa.

TOMMASINI 5: A sorpresa parte dalla panchina. Fa poco quando viene chiamato, anche se spesso è lasciato da solo contro il pressing a tutto campo di Roma, da dove nascono le sue palle perse.

MICHELORI 7: Ritorna il gladiatore che noi tutti conoscevamo. Nel primo tempo è un fattore sotto le plance, e mantiene a contatto i bianconeri. Nel secondo tempo si affloscia un po’, ma è pure normale.

ROBERTS 4,5: Dottor Chris e Mister Roberts: l’opposto del giocatore visto contro Reggio. Se non fosse per qualche canestro realizzato di puro talento, sarebbe stato protagonista di una prestazione da “non classificato” in pagella.

SCOTT 5: Non proprio un bel vedere contro Roma, anche se prova a dare il suo contributo. Purtroppo nell’affannarsi a portare il proprio mattone, crea più danni che cose buone.

EASLEY 4: Meglio stendere un velo pietoso sul pivot, che in questa gara non porta nulla di buono alla causa bianconera.

MOLIN 6,5: Fa di necessità virtù in cabina di regia. Nel break d’inizio ripresa non le manda a dire ai giocatori. Prepara bene la gara tatticamente ma i suoi si svegliano tardi.

Giovanni Bocciero

sabato 22 febbraio 2014

La Juve pronta alla mission in Capitale

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/02/2014

LEGA A. L’obiettivo è vincere per inseguire i playoff e mettere fine alla striscia di 4 vittorie di Roma
La Juve pronta alla mission in Capitale

Giovanni Bocciero

CASERTA. La Juvecaserta oggi (palla a due prevista per le ore 18:15) sarà di scena al PalaTiziano di Roma, per una sfida particolare contro la Virtus Roma. Una gara che riveste sicuramente una doppia importanza. Da un lato, c’è da conquistare la posta in palio, i due punti, che in ottica corsa ai playoff hanno il loro bel peso specifico per entrambe le franchigie. Dall’altra parte, c’è la storia, la tradizione, la sana rivalità sportiva che coinvolge non solo le due squadre, ma le loro intere tifoserie.
Non sarà certamente un caso, se i biglietti del settore ospiti sono andati praticamente polverizzati. Già in occasione della gara di sabato scorso contro Reggio Emilia, dalla curva dei tifosi più appassionati venivano intonati cori in previsione della trasferta di Roma. E quelle grida d’entusiasmo, si sono tramutate nel sold out raggiunto già nella giornata di giovedì.
I bianconeri hanno sostenuto l’ultimo allenamento qui a Caserta nel primo pomeriggio di ieri, presso l’impianto di Viale Medaglie d’Oro. Un’occasione per avvicinare quanti più tifosi che, prontamente, hanno risposto presente all’appuntamento. Più che una seduta d’allenamento, sembrava il classico pregara, con cori ed esultanze. Sugli spalti si potevano contare 3-400 sostenitori, che hanno abbracciato e salutato la squadra prima della partenza verso la Capitale.

GLI AVVERSARI. La Virtus Roma, proprio come Caserta, è già da tempo alla ricerca di un playmaker, che possa sostituire Jordan Taylor, tagliato prima della Final Eight di Coppa Italia. Tanti i nomi che ancora per il team della Capitale si sono fatti, ma alla fine, nessuna trattativa è andata a buon fine. Per questo, non sarà certamente la cabina di regia il punto di forza dei romani, dove si alternano i vari Lorenzo D’Ercole e Phil Goss per la maggiore. Roma è pericolosa però sugli esterni, dove ha una batteria di tiratore che con alcuni suoi elementi, tra cui lo stesso Goss ma anche e soprattutto Jimmy Baron e Bobby Jones, superano addirittura il 40% dalla lunga distanza. Proprio Jones, che fu decisivo nella gara d’andata vinta dai suoi al PalaMaggiò, mancano 17 punti per raggiungere quota 1000 in carriera qui in Italia, in poco più di 100 presenze. Poi ci sono le ali Quinton Hosley, vera croce e delizia della squadra di coach Luca Dalmonte, e quel Szymon Szewczyk che qui nel Bel Paese ha dimostrato di essere un valore aggiunto non indifferente.
L’unico pivot di ruolo è Trevor Mbakwe, un corazziere che lotta, salta e stoppa. Insomma, Roma non è un’avversaria qualunque, ma proprio per dimostrare di meritarsi i playoff, questa Juvecaserta dovrò riuscire a ritornare dal viaggio nella Capitale con i due punti in tasca.
Oltretutto, i padroni di casa vengono da quattro sconfitte consecutive, tre in campionato e una in coppa. E proprio dalle dichiarazioni di coach Dalmonte, sono risuonate parole come ricominciare, perché Roma vuole tornare al successo già contro Caserta.

L'AMARCORD. Come ha sottolineato anche coach Molin nella conferenza stampa di presentazione dell’incontro, giocare contro la Virtus Roma è una gara sempre particolare per la Juvecaserta, e soprattutto per i suoi tifosi. Le sfide tra capitolini e casertani disputate nella storia sono 43, delle quali tre sono gare di Coppa Italia. Per quel che riguarda il campionato, e soprattutto di partite con la palla a due su di un parquet romano, se ne contano venti, e in quindici circostanze a portare a casa la posta in palio è stata Roma. La peggior sconfitta dei bianconeri risale proprio alla scorsa stagione, quando l’incontro del PalaTiziano terminò con il risultato finale di 86 a 57.
L’ultima volta che la Capitale fu conquistata da Caserta, invece, risale alla stagione precedente (2011/12), quando gli allora uomini di coach Sacripanti s’imposero per 89 a 82. Quella vittoria è anche l’ultima ‘doppia v’ dei bianconeri contro Roma, visto che gli avversari hanno una striscia positiva aperta da ben quattro match: il ritorno di due stagioni fa al PalaMaggiò (80-90), il doppio confronto del passato campionato (64-66 a Caserta e 86-57 a Roma) e la gara d’andata di quest’anno (63-68). Delle cinque vittorie raccolte in territorio nemico, il più ampio per i colori bianconeri è l’83 a 74 risalente ai playoff scudetto dell’annata 2009/10, risultato quello che sancì il passaggio del turno con un secco 3-0 rifilato agli avversari.
Ex di turno di questa sfida, saranno capitan Marco Mordente da una parte ed Alex Righetti dall’altra, che hanno vestito le casacche avversarie nella stagione 2011/12.

Al via il “Join The Game”

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 23/02/2014

GIOVANILI. Maddaloni e Casapulla ai nastri di partenza da favorite
Al via il “Join The Game”

CASERTA. Oggi ritorna l’appuntamento cestistico del Join The Game, il 3vs3 a livello giovanile che si svolgerà per quanto riguarda la fase provinciale presso il Palasport di Casagiove, che vedrà al via le compagini Under 13 (classe 2001/02) ed Under 14 (classe 2000/01) di tutte le squadre del territorio che partecipino ai rispettivi campionati. Due delle compagini impegnate in questa kermesse, ovvero il San Michele Maddaloni ed il Basket Casapulla, hanno annunciato già i propri mini team che si contenderanno la qualificazione alla fase regionale, in programma a Napoli il prossimo 6 aprile.
Per i maddalonesi, che parteciperanno soltanto con l’equipe Under 14, la Squadra 1 sarà composta da Ciro Torre, Francesco Tedesco, Giovanni Ceriello e Giulio Spallieri; la Squadra 2 sarà composta da Alessio Ragnino, Giuseppe Cerreto e Fabio Ferraro; la Squadra 3 sarà composta da Clemente Pascarella, Carlo De Crescenzo e Carlo Suppa; e la Squadra 4 sarà composta da Roberto Guida, Emanuele Correra e Alessandro Maglione.
I casapullesi invece, schiereranno tre quartetti Under 14 composti rispettivamente da Angelo Carta, Salvatore Del Prete, Giovanni Moccia e Michele Tartaro (squadra 1), Pasquale Delli Paoli, Marco Franceschetti, Salvatore Fusco e Salvatore Vigilante (squadra 2) e Raffaele Martucci, Gennaro Montanino, Aurelio Morelli e Raffaele Villano (squadra 3), e tre Under 13 formati da Jacopo Ventre, Raffaele Laurenza, Benito Marco Pio Mauriello e Giovanni Biasiucci (squadra 1), Simone Franceschetti, Cesare Acunzo, Marco Tessitore e Daniele Piccirillo (squadra 2) e Matteo Esposito, Fabio Caso, Emanuele D’Addio e Valerio Oliviero (squadra 3).

GIBO

venerdì 21 febbraio 2014

La Juvecaserta chiederà i danni a Chris Duhon

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/02/2014

LEGA A. Coach Molin prepara la partita contro Roma: «Senza playmaker saremo concentrati»
La Juvecaserta chiederà i danni a Chris Duhon

Giovanni Bocciero

CASERTA. In queste ore il mercato della Juvecaserta è stato messo da parte. Per tutti, ma non certo per il giemme Marco Atripaldi che comunque sta lavorando per regalare all’allenatore il suo playmaker. Assente alla conferenza stampa, lo stesso giemme ha inviato un messaggio in cui ha spiegato che è stata inoltrata la lettera agli agenti di Duhon, e che la società agirà per vie legali per far rispettare il contratto al giocatore, chiedendogli i danni vista la situazione che si è venuta a creare.
Proprio coach Lele Molin in conferenze stampa c’ha tenuto a precisare delle cose in merito al mercato bianconero: «Essere fuori da tutto il vociferarsi degli ultimi giorni è difficile. Sono stati episodi vissuti con tanta intensità sia nell'entusiasmo che nella delusione. La squadra si è isolata comunque bene da tutto questo. Il taglio di Hannah e l’ingaggio di Duhon - ha precisato il tecnico - sono due cose distinte che vanno estromesse dal contesto generale. Hannah è stato tagliato non perché arrivava Duhon, ma la decisione era stata presa già dopo la partita di Milano. Per varie vicissitudini, è rimasto in squadra, ma la decisione era già stata presa, infatti siamo stati vicini a diversi giocatori negli ultimi tempi, tra cui Duhon. Inopportunamente - ha riflettuto il timoniere bianconero su Duhon - la sua agenzia ha annunciato l'accordo avvenuto tra il suo assistito e la Juvecaserta».
I motivi della decisione su Stefhon Hannah sono soprattutto da ricercare sui suoi eccessi extra cestistici. «Il taglio di Hannah e dovuto più ad aspetti comportamentali che tecnici. Si sono venute a creare delle situazioni in cui i compagni, me e la società ci sentivamo in imbarazzo - ha confessato coach Molin -. Gli abbiamo riconosciuto momenti in cui è stato protagonista, ma si era raggiunto un certo limite. Il suo taglio è in prima persona una mia sconfitta, nel modo in cui ne noi ne lui, siamo riusciti a farlo integrare in squadra e nella realtà italiana. Ma questo non deve essere una scusa per le prestazioni mediocre che abbiamo fatto».
Il mancato arrivo di Chris Duhon, oltre a far rimanere l’amaro in bocca, ha costretto la squadra a restare senza un play di ruolo in organico. «Io ho parlato con Duhon, sempre che colui dall'altra parte della cornetta fosse lui - ha riso il tecnico casertano -, ma ho avvertito delle sensazioni strane perché alcuni pezzi del mosaico non ritornavano. Purtroppo noi avevamo raggiunto l'accordo con tre giocatori, che poi sono saltati a loro volta».
Volendo fare un passo indietro, ritornando alla gara contro Reggio Emilia, è confortante il fatto che la Juvecaserta abbia disputato il secondo tempo senza Hannah, e così si è prospettata la situazione che ci sarà domani.
«Della gara contro Reggio Emilia sono confortato dal fatto che la squadra abbia raggiunto il successo in una situazione di difficoltà, e questo forse fa ben sperare anche per la trasferta di Roma. Nelle prossime 48 ore comunque prenderemo una decisione di mercato in tal senso».
Dopo la trasferta di Roma, ci sarà il derby contro Avellino, una serie di gare importanti da affrontare bene dal punto di vista mentale, e possibilmente con il roster al completo. «Sarà importante parlare delle prossime due partite, perché al di la del risultato queste due partite sono molto sentite qui a Caserta. Sono otto giorni, da domenica a domenica, in cui dovremo viverli tutti uniti, sapendo che sono due gare importanti, sia in ottica playoff che per il fascino che rivestono».
Volendo soffermarci sullo scontro nella Capitale: «Noi dovremo cercare di limitarli alla percentuale di tiro, perché all'andata loro ci punirono nel modo in cui aprivano il campo per i loro tiratori, che sono stati precisi e incisivi. Sarà inevitabile chiedere di più a Tommasini, il quale a volte è timido perché non si sente all'altezza di guidare compagni come Mordente o Roberts o altri, ma questa e l'occasione giusta per dimostrarlo. Roma utilizza molto la zona, la difesa pressing a tutto campo, ma proprio la difesa - ha analizzato coach Lele Molin - è dove loro stanno pagando di più. Spero che noi saremo capaci di girare meglio la palla, perché se non lo facciamo incappiamo in scelte scellerate al tiro. Abbiamo lavorato duramente tutta la settimana per non sprecare energie, e vogliamo andare a Roma con la voglia e la convinzione di vincere».
Ma cosa si aspetta veramente il tecnico bianconero da questa sfida, oltre al mero risultato? «Che i ragazzi non facciano un passo indietro, su nulla. Sarà troppo importante consolidare il nostro stato, e soprattutto di onorare queste gare contro Roma e Avellino. Ci sono delle partite in cui oltre al risultato sportivo, la gente si identifica con la squadra e nella squadra. E quindi sarà fondamentale dare tutto quello che abbiamo. Sono quasi onorato del fatto che a Roma il settore ospiti sarà completamente pieno, e forse in trasferta non meritiamo nemmeno tutto questo affetto. I tifosi vengono trascinati dalla passione, ed è giusto sottolineare una buona partita, una bella vittoria, come é altrettanto giusto stigmatizzare una gara brutta. L'unità della squadra con la propria tifoseria l'ho appresa soprattutto a Madrid, dove tutta l'attività del club è fatta in funzione dei tifosi».

Un eroico Maddaloni cade tra le mura amiche

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/02/2014

UNDER 15. La formazione calatina in forte emergenza viene superata soltanto nel rush finale dal Curti
Un eroico Maddaloni cade tra le mura amiche

PALL. SAN MICHELE    45
VIRTUS 04 CURTI    47
(5-11; 18-27; 36-35)

MADDALONI: Bocciero 9, Pascarella 20, Ferraro 2, Nuzzo, Notaro 6, Torre 6, Spallieri 2, Farina, Ragnino n.e., Tedesco, All. Borrelli.
CURTI: Damiano 6, Longobardi 4, Iannotta 4, Pezzella, Volpicelli 4, Cappabianca 7, Morra 7, Marcello, Gervasio 5, Guerriero 10, Felaco, All. D’Addio.
ARBITRI: Ricci di Caserta e De Pasquale di Capua.
MADDALONI. Squadra eroica l’Under 15 Elite della Pallacanestro San Michele, che cede tra le mura amiche soltanto nel rush finale, e con una situazione d’infermeria non indifferente. Infatti, coach Antonio Borrelli, già privo di Ceriello per influenza, perde Nuzzo dopo nemmeno dieci secondi di gioco causa una banale scivolata con la quale purtroppo si è procurato la frattura del radio. Fuori dunque due pilastri fondamentali della compagine maddalonese, che comunque non si è scomposta, e superate le prime difficoltà, c’ha dato sotto. L’inizio vede entrambi gli attacchi senza alcun ritmo, e di conseguenza bisognava portare il conto degli errori con il pallottoliere. Gli unici punti siglati, sono arrivati pressoché dalla linea della carità.
Nel secondo quarto il Maddaloni ha provato a reagire, ma tanti canestri già belli e fatti, venivano sputati dal ferro, che sembrava sempre più stregato. Tutto il contrario nell’altra metà campo, dove invece i viandanti riuscivano a mettere punti a referto con qualche rimpallo favorevole, con tanto di buzzer beater finale che, a bocce ferme, risulterà decisivo al fine del risultato. I biancazzurri ritornano negli spogliatoi con la consapevolezza di aver corso tantissimo ma di aver prodotto praticamente poco.
Al rientro in campo i calatini hanno iniziato a modificare il proprio atteggiamento difensivo, stringendo le maglie e raccogliendo tutti i rimbalzi con Bocciero, e sporcando le linee di passaggio con Ferraro. Proprio dai recuperi nasce il break di 8-0 che riapre il match. Il Maddaloni è più incisivo, più determinato, e il sorpasso ormai è nell’aria. Eppure, con un Pascarella immarcabile, in più d’una occasione si poteva mettere la freccia, ma questa è arrivata solo al 28’ (32-31).
L’ultima frazione ha seguito la falsariga del quarto precedente. Con i locali votati al sacrificio, gli ospiti sono riusciti a ritrovare il bandolo della matassa, e così si è continuato fino agli ultimi minuti in grande equilibrio. Con le batterie ormai scariche, con la mancanza del giusto cinismo, e con le ultime decisioni arbitrali dubbie, i maddalonesi hanno alzato bandiera bianca, in una sconfitta che comunque vale quanto una vittoria per come è maturata, perché i vincitori morali sono i calatini.
GIBO

Convocazioni: Raduni regionali

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/02/2014

Convocazioni: Raduni regionali

CASERTA. Come spesso succede in occasione dei raduni giovanili per i vari progetti di sviluppo territoriale, fioccano le convocazioni di atleti provenienti da Terra di Lavoro.
Nei giorni 3 e 4 marzo prossimi, una rappresentanza regionale parteciperà al torneo “Carnevale a Canestro” che si svolgerà a Castrovillari, in provincia di Cosenza. Questa kermesse per compagini regionali, è riservata ad atleti classe 1999, e nel precedente raduno avutosi giovedì scorso a Casalnuovo, vi hanno partecipato i casertani Pasquale Robusto del CM Marcianise e Marco Correggia dell’Ortasport. I due ragazzi contano di essere convocati per la rappresentativa campana.
Così come è stata convocata Anna Grasso del Family Caserta in occasione del raduno del progetto Azzurrina del prossimo 24 febbraio al PalaArgine di Ponticelli.

GIBO

Juvecaserta, l'idea Barrett è una "bufala"

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 21/02/2014

Juvecaserta, l'idea Barrett è una "bufala"

Giovanni Bocciero

CASERTA. Sembrano essersi calmate le acque riguardanti il mercato della Juvecaserta. Ormai tutti, dirigenti e tifosi bianconeri, si sono messi l’anima in pace per Chris Duhon, che come già annunciato ieri su queste colonne, non arriverà più all’ombra della Reggia. Davvero una cocente delusione per la società di Pezza delle Noci, che certamente non si sarebbe immaginato un epilogo di questo genere in un accordo dove di mezzo era coinvolto un giocatore di quel calibro. La Juvecaserta però non si dà pace, e forte comunque dell’accordo firmato dallo stesso Duhon, nei prossimi giorni scriverà una lettera all’agenzia del giocatore. Si aspetta soltanto il rientro in città del presidente per sistemare le ultime cose ed inviare questa missiva. L’unica certezza, purtroppo, è che la società non ha il play che cercava, e che oltretutto si è venuto a creare un danno alla sua stessa immagine. Pazienza. 
Adesso bisognerà ritornare a scandagliare quel che offre il mercato, in un ruolo, quello del playmaker, in cui il Vecchio Continente non offre tanto materiale umano. E dunque occhi puntati soprattutto agli States, e forse a quella D-League dalla quale  qualcosa si può ricavare. Ieri mattina è spuntato un ulteriore nome, ovvero quello di Andre Barrett. Cestista con delle apparizioni in Nba, ma che ha consolidato la sua carriera al piano di sotto, nella lega di sviluppo. Nel suo curriculum, anche delle esperienze professionali qui in Europa, tra cui nel blasonato Barcellona, con cui ha festeggiato la vittoria del campionato iberico targato stagione 2008/09. Il giocatore statunitense, classe ‘82 e nativo del Bronx, è stato subito accostato anche alla prossima avversaria dei casertani, quella Virtus Roma che proprio come i bianconero sono alla ricerca di un rinforzo in quel preciso spot del roster.
Come questo nome è spuntato, però, così la società di Pezza delle Noci lo ha smentito categoricamente: «Non è assolutamente vero questo rumors - ha commentato netto il general manager Marco Atripaldi -. È soltanto una delle numerose notizie bufale che si hanno in questi giorni».
E dunque il lavoro del giemme e della dirigenza intera è spostato su altre piste, che al momento sfuggono a radio mercato. Nelle prossime ore potrebbero anche esserci degli sviluppi importanti, dopotutto, le trattative ci mettono poco a prendere il volo, proprio come si possono arenare con la stessa medesima velocità, e gli ultimi casi lo dimostrano ampiamente.
Se l’argomento mercato l’ha fatta da padrone negli ultimi giorni, è anche vero che nelle ultime ore si sta cercando di entrare in clima partita. Quella sfida che vedrà domenica pomeriggio la Juvecaserta di scena nella Capitale. Uno scontro importante in ottica playoff, il nuovo obiettivo dei casertani. La post season è davvero alla portata, ed esclusi gli ultimi avvenimenti di mercato, sarebbe davvero un dispiacere non riuscire a giocarsi tutte le proprie carte per garantirsi un posto tra le migliori otto del campionato. Giocare senza il playmaker titolare sarà senz’altro un aspetto del gioco che coach Lele Molin e tutta la squadra dovranno prendere con le pinze, ma anche la Virtus Roma sarà senza il regista. Anzi, i romani ci stanno giocando già da diverso tempo. La Juve ha bisogno comunque di trovare una soluzione il prima possibile, proprio per non gettare alle ortiche l’occasione di prendere parte ai playoff.

mercoledì 19 febbraio 2014

La Juvecaserta di nuovo a caccia del play

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 20/02/2014

LEGA A. Con l’illusione Duhon ormai tramontata il giemme Atripaldi torna a lavoro
La Juvecaserta di nuovo a caccia del play

Giovanni Bocciero

CASERTA. Nelle ultime 48 ore circa, è successo di tutto e di più. Si è detto tutto, e il contrario di tutto. Adesso non si sa come le cose si svilupperanno. O meglio, una cosa è certa, Chris Duhon non sarà il nuovo playmaker della Juvecaserta. Ci sbilanciamo a dire questo, perché a bocce ferme questo è ciò che maggiormente trapela dalle parole dei protagonisti, che sperano comunque in un possibile ripensamento del giocatore nelle prossime ore, magari nella nottata appena trascorsa. A quanto pare però, l’ex stella Nba dei Chicago Bulls, dei New York Knicks, degli Orlando Magic e dei Los Angeles Lakers, non atterrerà qui in Italia. Di certo non lo farà per motivi economici, perché l’accordo che il giemme Marco Atripaldi era riuscito a strappargli, con tanto di firma, rientrava assolutamente nei parametri societari. E poco importa se qualche cinguettio cerca di disturbare il lavoro della dirigenza bianconera. Come scriveva Dante nella Divina Commedia, ‘non ti curar di loro, ma guarda e passa’.
Il danno d’immagine in cui però è ricaduta Caserta, e la sua squadra di basket, è non indifferente, e ovviamente non è da attribuire alla società. Purtroppo tutto è partito dall’annuncio dell’agente del giocatore sabato mattina (qui in Italia), che ha parlato dell’accordo trovato tra il suo assistito e tra i casertani. Un annuncio che ha colto di sorpresa anche lo stesso Atripaldi, che evidentemente ne avrebbe fatto a meno, visto l’impegno contro Reggio Emilia di lì a poche ore. E soprattutto, visto che in campo doveva scendere per l’ultima volta in casacca bianconera Stefhon Hannah. Purtroppo ormai il guaio, se così lo vogliamo chiamare, ormai è stato fatto. Adesso bisognerà prendere delle decisioni che in qualche modo risolvano la situazione, anche perché domenica a Roma si andrà senza il playmaker titolare. Insomma, una bella gatta da pelare.
Ma adesso cosa succederà, cosa si farà?
Di certo la dirigenza casertana non è stata con le mani in mano, ma ha ripreso immediatamente altre trattative. L’opzione Duhon è stata la più importante, ma non l’unica. Nelle ultime ore è rispuntato il nome, così come è poi tramontano, di Sani Becirovic. Tecnicamente il giocatore sloveno con passaporto italiano non si discute. Anche perché avrebbe permesso di avere un ulteriore americano in roster. Fa storcere il naso la sua forma fisica, e il fatto che non sia proprio un play, ma un giocatore che può adattarsi.
Coach Lele Molin, pragmatico su Duhon sin da sabato sera («se non lo vedo qui non ci credo») ha bisogno di un giocatore dalle grandi qualità in cabina di regia, magari anche con punti nelle mani. Questo è l’identikit da ricercare, che serve attualmente alla Juvecaserta. Duhon è stata solo un’illusione.
 

domenica 16 febbraio 2014

Involuzione a Martina: Maddaloni sconfitto

COMUNICATO STAMPA PALL. SAN MICHELE DEL 16/02/2014

Involuzione a Martina: Maddaloni sconfitto

Martina Franca- Pall. San Michele Maddaloni 68- 64
Martina Franca: Di Bello 6, Danna 8, Fedele n.e., Potì 22, Verri, Vignali 3, Lasorte 1, Dalfini 13, D'Aversa n.e., Raffaelli 15, All. Fantozzi.
Maddaloni: Piscitelli 8, Mastropietro n.e., Moccia 3, Desiato 2, Loncarevic 2, Garofalo 20, Rusciano 15, Greco, Chiavazzo 14, Salanti n.e., All. Massaro.
Parziali: 14-25; 28-35; 42-51.
Arbitri: Francesco Pepe di Adelfia (BA) e Nunzio Spano di Sannicandro di Bari (BA).

Cronaca: Doveva essere la partita della riscossa per la Pall. San Michele, ed effettivamente l'approccio alla gara è stato quasi perfetto. Tutti concentrati, tutti ordinati, e man mano che il primo quarto di gioco scorreva via, aumentava anche il vantaggio dei viandanti, senza che gli avversari avessero una reale reazione. E così, al primo riposo i biancazzurri potevano contare sulla doppia cifra (14-25) di vantaggio.
Nella seconda frazione di gioco, non hanno certo smesso di giocare gli ospiti, con quella voglia di archiviare al più presto la gara. Con le percentuali dei maddalonesi che comunque hanno subito un piccolo calo, è il Martina Franca che ne ha approfittato, neanche troppo, per rientrare in gara e non far scappare gli avversari. E così, al riposo lungo, i punti che dividevano le due franchigie sono sette (28-35), con ancora il Maddaloni avanti.
Al rientro dagli spogliatoi, si è continuando a giocare sulla falsariga del primo tempo, anche perché il Maddaloni è riuscito a controllare le redini del gioco, mentre il Martina era più in balia degli avversari che padrone di se stesso. Dopo 25', questo avrà fatto scattare qualcosa nella testa dei padroni di casa, che sono riusciti a finire bene il terzo quarto, accorciando nuovamente sotto l'unica cifra al 30' (42-51).
L'ultimo periodo si gioca quasi ad un'unica porta, rubando un'espressione prettamente calcistica, e questa purtroppo è quella del Maddaloni. I pugliesi, infatti, prendono sempre più fiducia, mettono a segno break su break, e in poco tempo il gap negativo è quasi del tutto ricucito. Mentre il Martina ha acquisito autostima, i calatini hanno peccato di personalità, e così negli ultimi minuti i padroni di casa hanno prima messo la freccia e poi amministrato il vantaggio, conquistando la vittoria. Fortuna per i biancazzurri, che lo scarto al termine è stato di 4 punti, conservando il più 7 (62-55) dell'andata, e quindi in vantaggio nello scontro diretto, anche se adesso il Martina ha due punti in più in classifica.

Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero

Vittoria con il cuore per la Juvecaserta

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 16/02/2014

LEGA A. Con questa vittoria la salvezza si avvicina (solo due punti) mentre i playoff sono alla portata
Vittoria con il cuore per la Juvecaserta. Reggio Emilia domata nella ripresa

Giovanni Bocciero

CASERTA. Che la partita fosse importante, lo si sapeva. E soprattutto lo hanno avvertito i giocatori sul parquet, visto che dopo diversi errori da ambo le parti, i primi punti sono arrivati trascorsi 1’55” di gioco con i liberi di Brooks. Con l’antisportivo a Bell, la Juvecaserta è andata 4-0. Ma per il primo canestro dal campo, bisogna superare il 6’ di gioco, e lo segna Hannah che manda a bersaglio una bomba. Le squadre continuano a giocare contratte, sbagliando tanti tiri. Con percentuali non certo stupende, il punteggio è basso e gli emiliani, con un tiro di White, passano per la prima volta in vantaggio (7-8 al 7’). Hannah sparacchia male da tre, sull’onda della prima tripla, e coach Molin lo richiama in panca. Nonostante la deludente prova di Milano, i bianconeri tentano con insistenza la conclusione dalla lunga distanza, anche e soprattutto perché gli avversari occupano bene l’area pitturata, grazie alla maggiore mole fisica. Il primo quarto si chiude con un sussulto del palazzetto, sulla quasi schiacciata di Brooks.
Il secondo quarto inizia con Easley che cattura un bel rimbalzo offensivo, e appoggia comodamente il pallone nel cesto. Dall’altra parte, è Antonutti che esordisce nel match mandando a segno un tiro pesante dall’angolo. Ancora Easley, riceve nel cuore dell’area emiliana e potrebbe far male, se solo non perdesse la maniglia della sfera causando così il sesto turnovers di squadra. Reggio Emilia prova la prima fuga quando raggiunge il 12-17 con rimbalzo e canestro del neo arrivato Gigli. Ma è Vitali che realizzando dai sei metri  e mezzo fa intendere che la Juve, questa partita, non la vuole assolutamente perdere. A 4’ dalla fine del periodo, ancora gli ospiti s’involano sul 14-22. Coach Molin chiama timeout e rimette in campo Hannah. Nonostante la stazza degli avversari, i casertani riescono a prendere diversi rimbalzi in attacco. Il problema è che quei secondi possessi non vengono trasformati in canestri. E allora i punti arrivavano quasi esclusivamente dalla linea della carità (12/14). Reggio Emilia ha provato timidamente a scappare prima di andare negli spogliatoi, ma gli ultimi canestri di Easley, ancora da rimbalzo offensivo, e Hannah, piazzato dopo il  pick’n’roll, mandano le squadre al riposo lungo sul 23-28 per i viandanti.
Al rientro dagli spogliatoi su un’altra palla persa a metà campo dalla Juvecaserta, Silins quasi schiaccia in contropiede. Rianima immediatamente il PalaMaggiò Jeff Brooks, che firma la giocata della gara saltando prima un avversario con cambio di mano dietro al palleggio e poi subendo il fallo in penetrazione per un gioco da tre punti. Nonostante i fischi assordanti del palazzetto, Bell entra in ritmo e manda a segno tre tiri consecutivi, due da tre, che portano Reggio Emilia sul 27-38. Nel momento più difficile, è Scott appena entrato, che insacca dalla lunga distanza, e sugli spalti si esulta come si fosse segnato un gol. Coach Molin tenta la carta della pressione a tutto campo, e questo comporta che il ritmo della gara si alzi. Con questo nuovo approccio, Caserta accorcia sul 37-40 del 27’, complice anche l’antisportivo fischiato a Kaukenas. L’inerzia della sfida sembra essere tutta a vantaggio dei padroni di casa, quando Chris Roberts realizza due bombe quasi consecutive. Reggio Emilia però, non perde la testa, e proprio con l’esperienza e il sangue freddo di Kaukenas e White rimane col naso avanti. Ma prima la schiacciata di Roberts (45-46), e poi il tiro della disperazione di Vitali che per poco non entra, sanciscono che la Juve c’è, e venderà cara la pelle. 
Roberts è inviperito, rimette piede in campo e si carica la squadra in spalla. Ed è lui che realizza un gioca da quattro punti all’8’ che pareggia i conti (52-52). L’incontro sale d’intensità, 3’30” circa in cui si segna a raffica da una parte e dall’altra, fino al timeout di coach Menetti sul 59-61. Dal minuto sospensivo Mordente regala un gioco da tre ai suoi, col quinto fallo di Gigli, che vale il sorpasso sul 62-61. Gli ultimi 2’ di gara iniziano con White che piazza il jumper dalla media distanza, dando 4 lunghezze di vantaggio ai suoi. Scott diventa protagonista di un gioco da tre punti, proprio come poco dopo lo è Vitali (68-66). Reggio Emilia, pur mancando 30” prova subito la conclusione da tre, che fallisce per ben tre volte consecutive, prima della fine.

sabato 15 febbraio 2014

Juvecaserta, Molin: «Prima la salvezza, poi andiamo oltre»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 15/02/2014

LEGA A. Nella sfida contro Reggio Emilia sarà importante vincere per strizzare l’occhio ai playoff
Molin: «Prima la salvezza, poi andiamo oltre»

Giovanni Bocciero

CASERTA. Stasera alle 20:30 ci sarà la palla a due della gara tra Juvecaserta e Reggio Emilia. La sfida, che andrà in scena al PalaMaggiò, vivrà senz’altro mille emozioni, sia per la posta in palio, sia per le motivazioni con cui le due squadre ci arrivano. «La settimana è stata un po' travagliata dal punto di vista del lavoro - ha esordito coach Molin -. Michelori è ancora influenzato, ed è stato un problema che abbiamo affrontato come meglio potevamo. Per il resto è stata una bella ripresa dopo la pausa, che ha fatto bene sia alla testa che alle gambe dei ragazzi. Purtroppo, il contrattempo di Michelori è stato sbagliato nei tempi,  perché sono sei giorni che è a letto».
Nonostante ciò, bisogna guardare a questo impegno con fiducia, e con concentrazione. «La partita di domani sera è complicata, perché Reggio Emilia ė una buonissima squadra, e lo ha dimostrato anche in coppa, nonostante le assenze. Hanno il doppio impegno in Europa, ma sono comunque da temere. Gli manca - ha analizzato il tecnico bianconero - la continuità in trasferta, ma l'organico è di tutto rispetto».
Gli emiliani arriveranno a Caserta nel pieno di un tour de force. «Vero è che noi riposiamo da 15 giorni, e che loro invece no, ma è anche vero che noi non disputiamo una partita da 15 giorno, e quindi tutto dipende da cosa accadrà dopo la palla a due. Ripeto, hanno dimostrato di aver sopperito alle assenze di Cinciarini e di Brunner senza perdere di personalità. Sono usciti a testa alta dalla sfida di Coppa Italia, ma ci sono tante variabili in questa partita, perché potrebbero recuperare il playmaker, proveranno ad inserire Gigli, ma possono trovare qualcosa in più come avere qualcosa in meno. Giocare sulla loro stanchezza potrebbe essere una chiave, perché nel momento in cui troviamo ritmo e abbiamo l'approccio alla gara con la concentrazione giusta è possibile che loro possano subirci. Come è possibile che noi siamo un po' arrugginiti e loro invece pronti».
Bisognerà dunque stare attenti. «Di Reggio Emilia mi preoccupano parecchie cose. Innanzitutto la loro aggressività difensiva. Loro fanno della difesa un grande punto di forza, e quindi ciò comporterà che dovremo affrontarli curando con cura il nostro attacco. E poi c'è il talento dei loro americani, su tutti White. Ogni anno loro hanno aggiunto un pezzo al proprio roster, e possono stare lì in alto nella classifica certamente non per caso. Sono una squadra che dopo esser stata promossa, ha consolidato l’organico mettendo sempre un pezzo, e nonostante l'inizio un po' in difficoltà, ora meritano di essere nelle prime otto. Loro sono un esempio di programmazione».
Questa gara potrebbe anche rappresentare uno scontro diretto con vista sui playoff. «Il primo nostro obiettivo, che è la salvezza, ancora non l'abbiamo raggiunto perché ci mancano qualche partita. Sarebbe comunque bello concludere la stagione a testa alta, e magari competere per altri obiettivi, come possono essere i playoff. Abbiamo avuto il rammarico di non essere riusciti ad entrare nelle prime otto per la coppa, per la nostra superficialità, l’inesperienza, e quindi aspiriamo a qualcos’altro. E non credo che se arrivi un rinforzo dal mercato andremo ai playoff matematicamente».
Tutta una questione di motivazioni allora? «Lo spirito per fare bene e per andarci c'è, la voglia pure, però bisogna anche guardare la forza delle altre squadre. Le motivazioni sono fondamentali - ha concluso coach Molin -, ma a questi ragazzi non sono mai mancate».