DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 16/02/2014
LEGA A. Con questa vittoria la salvezza si avvicina (solo due punti) mentre i playoff sono alla portata
Vittoria con il cuore per la Juvecaserta. Reggio Emilia domata nella ripresa
Giovanni Bocciero
CASERTA. Che la partita fosse importante, lo si sapeva. E soprattutto lo hanno avvertito i giocatori sul parquet, visto che dopo diversi errori da ambo le parti, i primi punti sono arrivati trascorsi 1’55” di gioco con i liberi di Brooks. Con l’antisportivo a Bell, la Juvecaserta è andata 4-0. Ma per il primo canestro dal campo, bisogna superare il 6’ di gioco, e lo segna Hannah che manda a bersaglio una bomba. Le squadre continuano a giocare contratte, sbagliando tanti tiri. Con percentuali non certo stupende, il punteggio è basso e gli emiliani, con un tiro di White, passano per la prima volta in vantaggio (7-8 al 7’). Hannah sparacchia male da tre, sull’onda della prima tripla, e coach Molin lo richiama in panca. Nonostante la deludente prova di Milano, i bianconeri tentano con insistenza la conclusione dalla lunga distanza, anche e soprattutto perché gli avversari occupano bene l’area pitturata, grazie alla maggiore mole fisica. Il primo quarto si chiude con un sussulto del palazzetto, sulla quasi schiacciata di Brooks.
Il secondo quarto inizia con Easley che cattura un bel rimbalzo offensivo, e appoggia comodamente il pallone nel cesto. Dall’altra parte, è Antonutti che esordisce nel match mandando a segno un tiro pesante dall’angolo. Ancora Easley, riceve nel cuore dell’area emiliana e potrebbe far male, se solo non perdesse la maniglia della sfera causando così il sesto turnovers di squadra. Reggio Emilia prova la prima fuga quando raggiunge il 12-17 con rimbalzo e canestro del neo arrivato Gigli. Ma è Vitali che realizzando dai sei metri e mezzo fa intendere che la Juve, questa partita, non la vuole assolutamente perdere. A 4’ dalla fine del periodo, ancora gli ospiti s’involano sul 14-22. Coach Molin chiama timeout e rimette in campo Hannah. Nonostante la stazza degli avversari, i casertani riescono a prendere diversi rimbalzi in attacco. Il problema è che quei secondi possessi non vengono trasformati in canestri. E allora i punti arrivavano quasi esclusivamente dalla linea della carità (12/14). Reggio Emilia ha provato timidamente a scappare prima di andare negli spogliatoi, ma gli ultimi canestri di Easley, ancora da rimbalzo offensivo, e Hannah, piazzato dopo il pick’n’roll, mandano le squadre al riposo lungo sul 23-28 per i viandanti.
Al rientro dagli spogliatoi su un’altra palla persa a metà campo dalla Juvecaserta, Silins quasi schiaccia in contropiede. Rianima immediatamente il PalaMaggiò Jeff Brooks, che firma la giocata della gara saltando prima un avversario con cambio di mano dietro al palleggio e poi subendo il fallo in penetrazione per un gioco da tre punti. Nonostante i fischi assordanti del palazzetto, Bell entra in ritmo e manda a segno tre tiri consecutivi, due da tre, che portano Reggio Emilia sul 27-38. Nel momento più difficile, è Scott appena entrato, che insacca dalla lunga distanza, e sugli spalti si esulta come si fosse segnato un gol. Coach Molin tenta la carta della pressione a tutto campo, e questo comporta che il ritmo della gara si alzi. Con questo nuovo approccio, Caserta accorcia sul 37-40 del 27’, complice anche l’antisportivo fischiato a Kaukenas. L’inerzia della sfida sembra essere tutta a vantaggio dei padroni di casa, quando Chris Roberts realizza due bombe quasi consecutive. Reggio Emilia però, non perde la testa, e proprio con l’esperienza e il sangue freddo di Kaukenas e White rimane col naso avanti. Ma prima la schiacciata di Roberts (45-46), e poi il tiro della disperazione di Vitali che per poco non entra, sanciscono che la Juve c’è, e venderà cara la pelle.
Roberts è inviperito, rimette piede in campo e si carica la squadra in spalla. Ed è lui che realizza un gioca da quattro punti all’8’ che pareggia i conti (52-52). L’incontro sale d’intensità, 3’30” circa in cui si segna a raffica da una parte e dall’altra, fino al timeout di coach Menetti sul 59-61. Dal minuto sospensivo Mordente regala un gioco da tre ai suoi, col quinto fallo di Gigli, che vale il sorpasso sul 62-61. Gli ultimi 2’ di gara iniziano con White che piazza il jumper dalla media distanza, dando 4 lunghezze di vantaggio ai suoi. Scott diventa protagonista di un gioco da tre punti, proprio come poco dopo lo è Vitali (68-66). Reggio Emilia, pur mancando 30” prova subito la conclusione da tre, che fallisce per ben tre volte consecutive, prima della fine.
Nessun commento:
Posta un commento