DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 02/02/2014
Impegno proibitivo per gli uomini di coach Lele Molin, che vuole alta la concentrazione
La Juvecaserta attesa nella tana di Milano
GIOVANNI BOCCIERO
CASERTA. Il countdown è ormai quasi terminato, alle ore 18:15 sarà alzata la palla a due al Mediolanum Forum di Assago tra i padroni di casa nonchè grandi favoriti dell’EA7 Emporio Milano e la Juvecaserta. Una sfida che ha sempre il suo fascino, una gara che rievoca in qualche modo lo scontro tra Davide e Golia, una battaglia che oppone idealmente il Nord ricco e spaccone al Sud genuino e lavoratore. La truppa casertana affronterà questa durissima trasferta al gran completo, perchè Michele Vitali si è ripreso dall’influenza che lo ha messo k.o. nell’incontro contro Pesaro, mentre Chris Roberts ha lavorato in settimana con la squadra e sembra essersi messo alle spalle l’infortunio al ginocchio subito contro i marchigiani.
GLI AVVERSARI. Affrontare le “scarpette rosse”, in questo preciso momento, è una cosa difficile per qualsiasi squadra italiana, e forse anche europea, quindi non si possono pretendere certamente i due punti.
Proprio come ha dichiarato coach Lele Molin nella conferenza stampa prepartita, il roster milanese ha assunto nell’arco della stagione le sembianze di una vera e propria corazzata.
<<Milano ha come sesto lungo delle rotazioni un certo Angelo Gigli, mentre invece l’ultimo in quelle degli esterni è Bruno Cerella. Il loro tredicesimo e quattordicesimo uomo, esclusi ovviamente dalla formazione convocata per le gare, si ritaglierebbero spazio non solo nella nostra squadra. Detto questo, di cosa vogliamo parlare? Hanno praticamente comprato tutto il meglio in termini di giocatori che è arrivato in Italia. Non c’è nulla che non abbiano, e i risultati che stanno raccogliendo sono un esempio lampante>>.
Effettivamente, individuare l’uomo più forte e pericoloso della compagine meneghina è assai arduo, complice la profondità del roster a disposizione di coach Luca Banchi. Di sicuro bisognerà cercare di mettere la museruola a Keith Langford, realizzatore puro che viaggia ad una media di 19.4 punti con ottime percentuali (60% da 2 e 49% da tre), l’unico che ha tenuto la barca a galla nei momenti difficili d’inizio stagione. Poi ci sono i due componenti della Nazionale italiana, ovvero il figlio d’arte Alessandro Gentile, parecchio altalenante dopo lo splendido Europeo in Slovenia, che sfiora i 10 punti per allacciata; e Daniel Hackett, senz’altro il giocatore in più dell’Olimpia grazie al quale si è riusciti a trovare la quadratura del cerchio, che mette insieme 14.3 punti, 5.2 rimbalzi e 5.6 assist. Altro esterno da tenere sott’occhio è il play Curtis Jerrells, che cambia notevolmente le sue prestazioni dalla Lega A (8.1 punti) all’Eurolega (14.2 punti). L’ago della bilancia non potrà che esssere quel David Moss fondamentale su ambe due le metà campo, e che con un solo canestro festeggerà i 2000 punti in carriera nella nostra massima serie. Anche nello spot di ala/centro la coperta dei milanesi è abbastanza lunga, potendo contare sui vari C.J. Wallace, Gani Lawal, Samardo Samuels, Nicolò Melli e Angelo Gigli., insomma, dove coach Banchi pesca, pesca sicuramente bene.
L’AMARCORD. E veniamo adesso all’angolo dei ricordi, confrontati con dati statistici. Ebbene, questa sfida tra Caserta e Milano sarà esattamente la numero 55 della storia, con il confronto che è in favore dei lombardi, che hanno collezionato 34 vittorie, contro i 20 successi dei casertani.
Focalizzandoci soltanto sulle battaglie agonistiche andate in scena nella città della Madonnina, il bilancio è palesemente a vantaggio delle “scarpette rosse”, che hanno raccolto 22 vittorie rispetto alle sole 5 sconfitte, seppur una di queste è talmente dolorosa che forse sarebbe barattata con un minor numero di vittorie. Ci stiamo riferendo, ovviamente, a quella gara cinque della finale scudetto datata 1991, terminata 97-88, che fece scoppiare l’apoteosi all’ombra della Reggia.
Oltre quella particolare partita, sono da ricordare il successo con maggior scarto dei bianconeri in trasferta, ovvero il 106-88 ottenuto nella stagione 1989/90, e di contrappasso la sconfitta più pesante, l’81-51 rimediato dalla Juvecaserta nella stagione 2008/09.
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