LEGA A. I ragazzi di coach Lele Molin hanno mostrato un’ottima prova difensiva
La Juvecaserta mostra la doppia faccia a Milano
GIOVANNI BOCCIERO
CASERTA. Perdere non fa mai piacere, e badate dal dire l’importante è partecipare. Certo, vincere al Mediolanum Forum avrebbe assunto le dimensioni più di una impresa che di un qualsiasi successo, eppure questa Juvecaserta a tratti, forse, ci ha pure fatto un pensierino.
Effettivamente, vedere la corazzata milanese segnare con il contagocce, avrà fatto storcere il naso ai più esperti, ma dall’altra parte c’è stata una squadra che ha fatto, purtroppo, di peggio in fase offensiva.
“I miei giocatori li posso rimproverare fino ad un certo punto - ha esordito nella conferenza stampa post-gara coach Lele Molin -, perchè il livello difensivo che propone questa Milano, con i nostri limiti sia tecnici che di talento, è davvero troppo difficile da affrontare”.
Eppure i bianconeri hanno avuto un approccio alla gara davvero niente male, ordinati in difesa e organizzati in attacco. Questa concentrazione, però, non è stata profusa per tutto l’arco della partita.
“Mi dispiace solo che nei primi due quarti di gioco, quando abbiamo avuto la forza e l’energia di reagire alle difficoltà e ai problemi che ci hanno posto gli avversari, abbiamo giocato - ha analizzato il tecnico - con l’ansia della squadra che doveva dare tutto per cercare di scappare ai tentacoli della corazzata milanese, sbagliando qualche conclusione facile e qualche tiro libero di troppo”.
Ovviamente contro l’Emporio Armani si sarebbe dovuto giocare la partita perfetta per strappargli i due punti dalle mani, e da questa Juvecaserta troppo altalenante in stagione come nei singoli match, non si può fare molto affidamento.
“I nostri errori non hanno influenzato il risultato finale, nel senso che non commetterli non avrebbe evitato questa sconfitta,, però - ha commentato coach Lele Molin - questo ha condizionato la nostra seconda parte di gara, facendoci perdere la giusta fiducia nei nostri mezzi”.
Da sottolineare la prestazione deficitaria che i casertani hanno avuto in attacco. Insomma, per quello che si è visto in difesa avremmo messo tutti la firma, ma essere praticamente innocui in attacco, su di un parquet come quello del palazzetto di Assago, equivale ad una condanna di morte.
“Nel terzo e nel quarto periodo di gioco, non siamo riusciti a mettere insieme nulla di accettabile a livello offensivo - ha recriminato l’allenatore -. Sono soddisfatto, però, dell’impegno della mia squadra a livello difensivo, dove abbiamo sudato ogni goccia della nostra fatica, nonostante questa non fosse una partita del nostro campionato”.
In pratica la Juvecaserta ha fatto una sorta di gara al contrario rispetto a quella della scorsa settimana contro la Vuelle Pesaro. In quell’occasione, dopo un primo tempo in cui il PalaMaggiò fischio i giocatori per la loro prestazione incolore, nella ripresa ci fu la reazione, che comportò la rimonta e la larga vittoria.
In quel di Milano, invece, i bianconeri hanno iniziato bene, concentrati, come il coach ha chiesto ai suoi per il resto del campionato, e seppur di fronte avevano uno squadrone come i meneghini, sono rimasti a contatto sino al riposo lungo. Al rientro dagli spogliatoi c’è stata l’involuzione che non ti aspetti. I casertani hanno man mano perso terreno, a vantaggio degli avversari che saliti di colpi non hanno lasciato scampo. Più i minuti passavano, e duqnue la conclusione del match si avvicinava, più il gap tra le due formazioni si allargava.
Fa bene però a dire coach Molin che la sfida di Milano, praticamente non era una gara del campionato della Juvecaserta. Da adesso, infatti, la compagine di Terra di Lavoro dovrà fare la corsa su chi è appena avanti a se in classifica, come Avellino, Reggio Emilia e Venezia. E proprio le prime due squadre citate, dovranno venire a giocare al palazzetto di Pezza delle Noci nelle prossime settimane.
Questo però, solo dopo la sosta per la Final Eight di Coppa Italia, che arriva forse nel momento più opportuno per i bianconeri, che adesso potranno ricaricare le pile.
IL BILANCIO 2013 CHIUSO ALL’ATTIVO
Il presidente Iavazzi sta lavorando bene
CASERTA. Può senz’altro sorridere la Juvecaserta, ovviamente non per il risultato racconlto contro l’Olimpia Milano, ma per quello che è giunto dal punto di vista finanziario. Infatti, è notizia di questi giorni che il bilancio riguardante l’anno 2013 della società bianconera è stato chiuso all’attivo con circa 150 mila euro. Grande soddisfazione per la dirigenza capitana dal presidente Raffaele Iavazzi, che è riuscito a ripiare i conti dopo le ultime stagioni chiuse in rosso.
“Non c’è bisogno di commentare questo dato - esordisce il numero uno casertano Iavazzi -, perché senza avere degli sponsor è praticamente impossibile poter chiudere il proprio bilancio in positivo”.
Per chi ha seguito le vicende della società nel recente passato, sa anche che la situazione sponsor è sempre stata una grana non indifferente. Quest’anno però è venuta in soccorso la Pasta Reggia.
“Purtroppo non si va da nessuna parte se non c’è uno sponsor che affianchi il proprio marchio ad una società sportiva, e questo comporta tantissimo sacrificio da parte di tutti. Io stesso ho dovuto rinunciare a del tempo per me stesso e per la mia famiglia”.
Nonostante la missione ardua, sia sportiva che finanziaria, il dottor Iavazzi non ha mai pensato di abbandonare questa avventura.
“Non ho mai pensato di tirarmi indietro, perchè questa è una cosa che mi piace, e quindi voglio continuarla a fare”.
Si cercheranno comunque altri imprenditori che possano abbracciare la causa della Juvecaserta, e in questi giorni si è anche sparsa la voce di un possibile accordo tra la Juvecaserta e il Centro Commerciale Campania.
“Con il Campania abbiamo già un accordo - chiosa il presidente -, si tratta di un minimo contributo, ma per il momento non andremo oltre”.
GIBO
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