CALCIO. Da Maddaloni a Manchester, la favola di Raffaele Coppola
RAFFAELE COPPOLA |
Tutti
abbiamo in fondo al cuore un sogno che prima o poi vorremmo che si realizzasse.
Spesso, è proprio lo sport il miglior veicolo per realizzare ciò che più
amiamo, e che è riposto nel cassetto, aspettando soltanto il momento adatto,
l’occasione giusta per tirarlo fuori. E’ il caso del giovanissimo Raffaele
Coppola, professione calciatore in erba. Maddalonese doc, undici anni d’età
(classe 2003), pratica il calcio da quando aveva cinque anni, e adesso è già
arrivato ad un punto cruciale della sua carriera calcistica. Cresciuto nel
Terra di Lavoro Marcianise, dove ha mosso i primi passi con un pallone tra i
piedi, ha vinto uno stage presso Carrington, ospite del blasonato club inglese
del Manchester United. Quest’occasione se l’è conquistata mettendosi in luce al
Manchester United Soccer Schools, sponsorizzato da Radio Italia, ovvero la
classica tappa estiva degli allenatori dei “Red Devils” che reclutano futuri
campioni in giro per tutto il globo, dall’Italia alla Germania, dall’Australia
ai paesi dell’Estremo Oriente. Nel Bel Paese sono tre gli appuntamenti: dal 29
giugno al 5 luglio si è stati a Marina di Sibari, in Calabria, dal 6 al 12
luglio si è tornati a Chianciano Terme, in Toscana, mentre dal 13 al 19 luglio
gli allenamenti si terranno a Lavarone, in Trentino Alto Adige. Per ognuno di
questi campus, suddivisi appunto per Sud, Centro e Nord Italia, sono due i
fortunati aspiranti calciatori che avranno l’opportunità di allenarsi per una
settimana, nel prossimo ottobre, fianco a fianco con i campioni dello United.
Tra questi ci sarà anche Raffaele Coppola, il giovanissimo attaccante
ambidestro, che è stato visto e scelto dai coach anglosassoni nell’appuntamento
di Marina di Sibari. “Raffaele ha sempre giocato a calcio – ha dichiarato la
mamma Maria Suppa –, ed ha sempre posseduto delle spiccate doti per questo
gioco. Quando abbiamo saputo di questo campus organizzato dal Manchester United
non abbiamo esitato ad iscriverlo, e visto come è andato a finire siamo
contentissimi, perché se l’è davvero meritato. Quando siamo ritornati a casa è
stato accolto come un vero campioncino da amici e parenti, e per noi – ha
concluso la mamma –, qualsiasi cosa accada, lo sarà sempre”. Il piccolo
Raffaele Coppola rappresenta un’altra eccellenza del nostro territorio, e soprattutto
della città di Maddaloni, anche se è stato costretto a trasferirsi nella vicina
Marcianise per crescere calcisticamente, proprio perché la sua città purtroppo
non offre nulla ai propri adolescenti, anche dal punto di vista sportivo. In
ciò fa sicuramente eccezione la pallacanestro, dove si vanta una grande
tradizione, ma forse è troppo poco per una città come Maddaloni, anche se il
giovanissimo Coppola avrà le sue carte da giocarsi per cambiare il suo futuro,
e scrivere pagine importanti.
Giovanni Bocciero
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