martedì 1 luglio 2014

Chinellato: «Gentile deve fare esperienza ad alti livelli»

DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 02/07/2014

L’INTERVISTA. Il fresco campione d’Italia deve trovare un ruolo preciso per sbarcare negli States a Houston
Chinellato: «Gentile deve fare esperienza ad alti livelli»

CASERTA. E’ passata circa una settimana dal Draft Nba che ha visto Alessandro Gentile essere scelto da Minnesota, ma subito scambiato con gli Houston Rockets. Abbiamo intervistato l’esperto Nba di gazzetta.it Davide Chinellato, per sapere il suo parere.
In base a come si è svolto il Draft Nba, e alle sue caratteristiche e potenzialità, avresti chiamato Gentile più in alto della scelta 53?
«No, non avrei scelto Gentile più in alto. Questo è uno dei Draft più profondi degli ultimi anni. Gentile è tutto da sperimentare negli Stati Uniti, sia a livello di adattamento a un gioco diverso da quello che si fa in Europa sia a livello caratteriale. Per questo penso che la chiamata alla fine del secondo giro sia giusta».
Cosa deve migliorare secondo te per giocare in Nba, ammesso che credi debba lavorare su qualcosa?
«Penso che la lacuna più evidente a livello Nba sia l'aspetto difensivo. Gentile deve migliorare molto per poter giocare nella lega americana a livello medio- alto. E poi credo debba trovare un ruolo preciso. Al momento oscilla tra la shooting guard e la small forward (guardia- ala piccola, ndr): non ce lo vedo come small forward marcare gente come LeBron James oppure Kevin Durant, mi sembra più fattibile per lui farsi strada come shooting guard, ma deve migliorare in velocità e tiro da fuori».
DAVIDE CHINELLATO DELLA GAZZETTA.IT
Nella fattispecie, Houston può essere una bella vetrina per lui, una franchigia che già da quest'anno punta se non al titolo, quantomeno a competere, insomma ad essere una contender?
«Non credo che Houston sia la squadra giusta per lui. Se i Rockets restano come sono, Gentile avrebbe davanti James Harden e Chandler Parsons. Potrebbe farsi strada dalla panchina fino ad essere l’8°-9º uomo della rotazione, ma dovrebbe colmare delle lacune. Se Houston prendesse poi Carmelo Anthony o LeBron James per lui sarebbe ancora peggio, perché questi ultimi prenderebbero un minutaggio decisamente maggiore rispetto a Parsons. Tra l’altro non mi sembra uno alla Marco Belinelli, assetato di Nba, per questo non ce lo vedo ad accettare una gavetta come il fresco campione dei San Antonio Spurs nei primi due anni a Golden State, o alla Gigi Datome quest'anno ai Detroit Pistons. Il suo progetto da quanto capisco è entrare in Nba nella stagione 2016/17, e quella potrebbe essere la strada giusta: per lui per crescere ancora e per la lega per scoprirlo meglio, anche se nella dirigenza dei Rockets c'è Gianluca Pascucci che lo conosce benissimo».
Ammesso che resti in Europa invece di tentare subito il salto in Nba, credi resti a Milano o tenti un'avventura in qualche altro club. E in tal caso, cosa credi farà e cosa credi sia meglio per lui?
«Il meglio per Alessandro Gentile è restare in Europa, fare esperienza ad alti livelli in Eurolega e poi andare in Nba. Se l’Olimpia Milano gli assicura tutto questo, allora dovrebbe restare, anche se andare all'estero, visto che si parla di Cska Mosca o Panathinaikos Atene, gli consentirebbe di fare ulteriore esperienza ad alti livelli in campionati nazionali molto più competitivi di quello italiano, nel quale Milano rischia di dominare. Inoltre, ciò gli permetterebbe di togliersi anche i panni di “superstar” che ha all'Olimpia. Sta a lui decidere».
GIBO

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