DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 04/12/2014
UNDER 17. I biancazzurri del tecnico Ferdinando De Maria stritolano anche il Mondragone e sono primi
Un San Michele in versione “caterpillar”
C.B. MONDRAGONE 30
PALL. SAN MICHELE 87
(2-24; 2-52; 16-68)
MONDRAGONE: Prato, Antonelli 11, Nugnes 2, La Resta 2, Pagliaro, Cprrente 3, Luongo 8, Esposito, Gardella 4, Simeone, All. Polverino, Ass. Marziali.
MADDALONI: Notaro 8, Nuzzo 14, Famoso, Ferraro 4, Farina 6, Cioffi 7, Ricciardi 26, Daddio 4, Sarchioto 4, Tirino 6, Di Matteo 8, All. De Maria.
ARBITRI: Roberto Avizzano di Caserta e Luca Frattini di Casagiove.
MADDALONI. Continua la marcia trionfale dell’Under 17 della Pallacanestro San Michele, che espugna anche il parquet del Centro Basket Mondragone mettendo a segno la quinta vittoria in altrettante partite giocate, e soprattutto disputando una prestazione da schiacciasassi incontrastata di questo campionato. Con questa “doppia v” i biancazzurri si godono il primato in classifica solitario, vista la conseguente sconfitta dei Cedri San Nicola.
L’approccio, ancora una volta, è quello giusto per i ragazzi di coach Ferdinando De Maria, che già nei primi 10’ di gioco fanno capire che andamento avrà la partita. Gli avversari del Mondragone sono davvero poca roba, e neppure le dimensioni e le attrezzature della palestra, fuori dagli standard di questo Maddaloni, influenzano più di tanto il match. La difesa maddalonese è praticamente un cavò inespugnabile, che concede la bellezza di soli due punti nell’intero primo tempo ai padroni di casa, che festeggiano al gol. L’attacco calatino invece, funziona a dovere e produce quanto ci si aspetta, coinvolgendo tutti gli atleti che vanno a bersaglio in dieci su undici. Vero e proprio show da parte di Simone Ricciardi, che si erge come top scorer del match andando a segno in tanti modi differenti. All’intervallo il divario tra le due formazioni è addirittura di cinquanta punti, che di fatto ha già stabilito a chi andranno i due punti messi in palio.
Al rientro dagli spogliatoi il San Michele abbassa inesorabilmente l’intensità di gioco, pur senza abbandonare il proprio credo agonistico, e così continuano a muovere la retina avversaria i vari Fabio Nuzzo, Bruno Notaro, Vincenzo Di Matteo e Antonio Cioffi, che sfiorano la doppia cifra personale. Finale in scioltezza e grande soddisfazione per la compagine biancazzurra.
Gibo
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