DALLA GAZZETTA DI CASERTA DEL 19/05/2015
LEGA A. Il presidente della Juvecaserta lancia l’ultimatum per la cessione a Carlo Barbagallo
Iavazzi all’attacco: “Voglio i fatti, basta giochi”
di Giovanni Bocciero
CASERTA. La conferenza stampa di patron Lello Iavazzi è stata quasi una sentenza. È pronto a lasciare il testimone se avrà le garanzie che per la Juvecaserta ci sarà un futuro. L'acquirente dovrebbe essere la Fondazione che fa capo alla cordata di Carlo Barbagallo, ammesso che “esiste questa Fondazione”, come ironizza il socio di maggioranza bianconero. E soprattutto, vorrei tanto sapere “chi ne fa parte visto che non è lecito saperlo quasi fosse una cosa legata alla malavita”. Dopotutto Iavazzi c'ha tenuto a precisare che “la Juvecaserta è un mio figlio, e proprio per questo voglio sapere in mano a chi lo metto”.
FOTO SPORTCASERTANO |
Ormai da mesi Iavazzi e Barbagallo sono seduti ad un fantomatico tavolo verde, provocando, smentendo, rilanciando e soprattutto bluffando per cercare di riuscire ad accaparrarsi la posta in palio. Ma adesso sembra essere arrivato il momento di mostrare le carte, di mettere a terra ciò che si ha tra le mani, c'è poco da fare. Questo accadrà precisamente nell'appuntamento di mercoledì, ovvero domani, direttamente dal notaio, dove Iavazzi è pronto a firmare tutte le carte per la cessione ed accettare i 300.000 euro dell'offerta di Barbagallo e della Fondazione.
“Adesso voglio vedere i soldi altrimenti nessuno dovrà mai più parlare di Juvecaserta - smorza il presidente casertano -. Voglio sapere chi sono queste persone che compongono la Fondazione. Le informazioni di Carlo Barbagallo le apprendo soltanto dai mezzi d'informazione perché non l'ho neppure più come amico su facebook per una sua precisa volontà. Penso che ci si continui a nascondere dietro ad un dito, e io non sono più disposto a fare giochetti”.
I 300.000 euro dovranno essere divisi sostanzialmente in due assegni, uno da 100.000 euro intestato direttamente alla persona di Raffaele Iavazzi, ed uno del valore di 200.000 euro intestato alla società “Caserta Città del Basket”. Dopo mesi di parole e parole, adesso il patron bianconero vuole i fatti, insomma. E se domani non dovesse esserci questo incontro tra i due, per Iavazzi salterà la cessione del club di Pezza delle Noci alla Fondazione e si guarderà attorno. Addirittura, il presidente ha rilanciato: “Il 10% di Barbagallo lo posso acquistare anche domattina. Se lui non acquisterà la società io mi guarderò intorno, guarderò al territorio, e cercherò di continuare a fare pallacanestro qui a Caserta. Dopotutto, per diversi anni ho portato da solo avanti il discorso della Serie A, adesso non mi spaventa di certo la Serie A2 che ha decisamente dei costi minori. Basti pensare che tutti i contratti non sono più professionistici”.
Dalla platea giornalisti e semplici tifosi hanno posto comunque delle domande che permettessero di fare ancor di più chiarezza sul futuro della Juvecaserta.
Perché vendere se si hanno le forze per andare avan ti anche da solo? “Perchè voglio dare la possibilità - ha ribattuto Iavazzi - a qualche altro di mettersi alla prova, di cercare di fare meglio rispetto a me, ammesso che abbiano le capacità giuste. Proprio per questo prima di cedere, anche alla Fondazione, voglio capire chi sono questi soci. Dopotutto basta sapere con chi si sta avendo a che fare per capire se hanno realmente le potenzialità per andare avanti oppure se si tratta soltanto di fumo. E dovrò valutare la loro programmazione proprio per essere certo di cosa vorranno fare”.
Perché dare all’epoca la presidenza al socio di minoranza? “Semplicemente perché Barbagallo aveva più tempo da dedicare alla gestione della società. In realtà sino allo scorso anno, dovendo chiedere sempre il permesso a me, tutto è andato bene. Poi da quest'anno - ha accusato il patron bianconero - l'accoppiata con Atripaldi è stata davvero pessima”.
A questo punto se mercoledì il tutto dovesse risolversi in una bolla di sapone, Iavazzi rimarrebbe al timone di questo vascello e programmerà la nuova stagione bianconera. E qui ovviamente si sono sprecate le domande su chi sarà il coach? Se Esposito rimarrà? Se arriverà un nuovo giemme? Chi degli attuali giocatori potrebbe rimanere?
“Per quanto riguarda il coach ho già un accordo di massima con Enzo Esposito, e preferisco che sia lui stesso a scegliere i giocatori dovendo poi lui allenarli. Ci sarà anche una figura dirigenziale a supportarlo, ma con meno potere rispetto a quelli che ha avuto Atripaldi. Dei giocatori adesso si dovranno fare i nuovo contratti non professionistici. Tommasini gradirebbe rimanere, Tessitori aveva una opzione solo se rimanevamo in Serie A, mentre anche il contratto di Antonutti dovrebbe essere rinegoziato. Ma adesso non ha senso parlarne anche perché c’è sempre la possibilità che non sarò io il presidente della Juvecaserta. Proprio per questo non ha senso neppure contattare gli sponsor per vedere se rimarranno al fianco della società”. Le parole di Iavazzi sono state fin troppo chiare, la Pec di risposta all’offerta di Barbagallo è stata inviata, adesso bisogna “quagliare”.
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