LEGA A. In vista di Cremona tiene banco il mercato che però non ha nulla di concreto
Juvecaserta, rispedita al mittente l’offerta per Siva
di Giovanni Bocciero
CASERTA. La Juvecaserta sta preparando il prossimo impegno di campionato contro la vera e propria sorpresa di questa stagione, la Vanoli Cremona. La formazione di coach Cesare Pancotto sta tenendo il passo delle più quotate Milano e Reggio Emilia, con un’asse tutta italiana composta dal play-guardia Luca Vitali e dal pivot Marco Cusin. Cogliamo l’occasione di questa menzione tutta azzurra per ricordare che l’Italia affronterà Tunisia e Croazia al Torneo Preolimpico di Torino, e se tutto andrà come si spera, successivamente dovrà vedersela con due tra Grecia, Iran e Messico, prima in semifinale e poi in finale.
Aperta e chiusa la parentesi della Nazionale, che dopotutto interessa a chiunque ami la pallacanestro, torniamo a parlare delle faccende di casa nostra, ovvero della Juvecaserta. In vista del prossimo impegno di campionato si continua a lavorare alacremente in quel di Pezza delle Noci, anche se il mercato sembra ritornato a rimbombare tra le mura del PalaMaggiò dopo alcune settimane in cui si erano acquietate. La voce principale riguarda quella in uscita di Peyton Siva. Voce che non trova alcun avallamento da parte della società di patron Raffaele Iavazzi che non ha alcuna intenzione di privarsi del suo miglior giocatore proprio in questa fase della stagione. Quello che trapela dalla camera dei bottoni, insomma, è una chiusura totale a questo affare anche se l’offerta dello Zalgiris Kaunas dovrebbe essere economicamente molto conveniente.
Si parla anche tanto del mercato in entrata, ma lì siamo davvero molto lontani dal poter concludere qualcosa. Il front office bianconero si arrocca dietro alla possibilità di intervenire soltanto di fronte ad una occasione. La verità è, però, che il roster rimarrà così tranne se, e qui è meglio toccare ferro, non succederà nulla. Nemmeno le scarse prestazioni di Bobby Jones hanno mai davvero fatto pensare alla dirigenza di sostituire l’ex Roma. Di conseguenza non vi sarà nemmeno l’innesto di un ulteriore esterno, perché per la teoria delle “sliding doors”, per uno straniero che arriva vi deve essere uno che parte. Il mercato italiano offre poco o niente. E di cambiare formula passando al 3+4+5 non se ne ha proprio idea.
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