SERIE C1 - La formazione di Terra di Lavoro sta dimostrando di essere una matricola terribile
Cover Maddaloni, una neopromossa che sta facendo "faville" e che vuole continuare nella sua marcia
di Giovanni Bocciero
MADDALONI – È una Cover Maddaloni ambiziosa quella
che, dopo otto giornate di campionato, si ritrova solitaria in testa alla
classifica della Divisione Nazionale C. Certamente le sette vittorie fin qui
inanellate non sono frutto del caso o della fortuna, particolare che comunque
non dovrebbe mai mancare. La vera arma di questo sorprendente cammino iniziale
dei calatini è l’organizzazione del gioco, e un condottiero in panchina che
d’esperienza ne ha da vendere. Coach Massimo
Massaro era giunto a Maddaloni con un curriculum di tutto rispetto, ma vuoi
per le pressioni, ci si sarebbe aspettato senza dubbio un avvio di carattere ma
forse meno vittorioso. Ed invece, il trainer con i suoi ragazzi sta
sorprendendo tutti, forse anche egli stesso, che non s’illude affatto di questo
inizio, ma resta saldamente con i piedi per terra godendosi quanto più
possibile questo momento da primatista.
Ma andiamo nel dettaglio delle otto
gare fin qui disputate, perché c’è un dato interessante che fa della Cover una
giusta capolista. Nelle prime quattro gare stagionali, contro Airola, a
Monopoli, e contro Mola e Molfetta, i maddalonesi hanno tirato da tre punti
rispettivamente con il 39% (7/18), 44% (8/18), 50% (10/20) e 32% (8/25). Una
percentuale increscendo di giornata in giornata, sfiorando i venti tiri circa,
che presume un’analisi diversa nel solo caso del Molfetta. Perché il primo
tempo contro la corazzata pugliese vide Ferrante
e compagni tirare col 18% (2/11), mentre nei secondi 20’ timbrarono un 6/14
(43%) che capovolse il match. Dalla sconfitta di Trani (5° giornata) ad oggi,
passando per Salerno, Barletta e Benevento, i biancoblu hanno avuto una
percentuale dall’arco dei 6,75 rispettivamente del 16% (3/19), 29% (2/7), 33%
(5/15) e 15% (4/26), che spiega indiscutibilmente che i maddalonesi non tirano
più venti tiri circa, e che se li effettuano vedono precipitare le loro
statistiche. E allora, dopo aver analizzato tutto questo, perché la Pall. San
Michele continua a vincere? La spiegazione sembra banale e campanilistica, ma i
numeri sono una scienza esatta e non ammaliabile. La differenza la stanno
facendo i lunghi più degli esterni, in questo scorcio di seconda metà stagione.
Prendiamo Rusciano e Piscitelli come campione statistico, e
vedremo che hanno totalizzato 86 dei 322 punti realizzati nelle prime quattro
gare, ovvero il 27% dei punti della squadra. Nel secondo poker d’incontri, gli
stessi due lunghi hanno confezionato 110 dei 309 punti fatturati dai biancoblu,
l’equivalente del 36%. Morale della favola, se non la si mette neanche in una
vasca da bagno, si va in post e si racimolano punti nel pitturato, e questo è
il segno distintivo di una grande squadre, ben organizzata che sa cavarsela in
ogni situazione prendendo la scelta più congeniale per raggiungere l’obiettivo:
la vittoria.
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