DA CRONACHE DI CASERTA DEL 04/12/2012
Cover, una vittoria che vale doppio
COVER MADDALONI- PALL. BENEVENTO 89- 77 (23- 22; 34- 40; 56- 50)
MADDALONI: Desiato 18, Ferrante 19, Chiavazzo 20, Piscitelli 14,
Rusciano 18; Garofalo, D’Isep, Meles n.e., Pascarella n.e., Di Vico n.e., All. Massaro.
BENEVENTO: Paci 13, D’Avino 7, Fratini 2, Kavaric 24, Camerini 8;
Credendino 8, Conte 9, Pranzo 6, Covino, Cobianchi, All. Parrillo.
ARBITRI: Antonio Marino e Pietro Rodia di Avellino (AV).
NOTE: 800 spettatori circa. Falli tecnici a Desiato (16’) e
Parrillo (27’). Usciti per 5 falli Kavaric (34’) e D’Avino (37’).
di Giovanni Bocciero
MADDALONI
– Vittoria che vale doppia, quella della Cover
Maddaloni nel derby campano contro la seconda formazione di Benevento, la
Pallacanestro allenata da coach Adolfo Parrillo. Ebbene, per il Sannio una
domenica da dimenticare, visto che i ragazzi di Parrillo si sono dovuti
arrendere ai maddalonesi dopo 40’ di pura battaglia agonistica, mentre i rivali
cittadini del Magic Team Benevento, perdendo a loro volta tra le mura amiche
contro il Venafro, hanno permesso ai calatini di involarsi in solitaria in
testa alla classifica. Il 2 dicembre potrà essere ricordato come la presa di
Benevento. Ora a parte gli scherzi, i risultati concomitanti dell’ottavo turno
di DNC, dicono appunto che i maddalonesi sono primi nella graduatoria, con un
record non indifferente di sette vittorie e una sconfitta. Eppure, nella gara
odierna, il primo giro di lancette mette i brividi ai padroni di casa,
costretti a chiamare immediatamente un time-out per cambiare il proprio
approccio alla gara, infatti il Benevento è subito in vantaggio 0-6.
L’atteggiamento dei calatini non cambia granché, nonostante il rientro in
campo, perché i biancoblu sembrano avere il freno a mano tirato. Dal canto loro
i sanniti sono bravi nello sfruttare adesso la verve degli esterni, soprattutto
col tiro dai pesante, adesso la fisicità dei lunghi, con un Kavaric
trascinatore che condisce i 24 punti con 10 rimbalzi. E così gli ospiti restano
saldamente con il naso avanti, fino al 7’ quando arriva il primo vantaggio dei
ragazzi di coach Massaro, grazie a due bombe di Davide Ferrante, anche se alla fine la percentuale complessiva di
squadra dall’arco dei 6,75 reciterà uno straordinario, in negativo, 4/26. La
seconda frazione di gioco non si è discostata di tanto dalla prima, con ritmi
molto alti e capovolgimenti di campo rapidi. La gara è proseguita punto a
punto, con il Benevento che trovava punti importanti da vari Pranzo, Credendino
e Conte, partiti dalla panchina, mentre i maddalonesi dovevano innanzitutto
sistemare la fase difensiva. Con Peppe
Piscitelli che riusciva dalla media e lunga distanza a perforare il
canestro avversario, in difesa è stato fondamentale l’ingresso di Adriano D’Isep, che ha portato grinta e
caparbietà, subendo due sfondamenti consecutivi e mandando in tilt l’attacco
sannita che ha permesso di andare negli spogliatoi con un margine da recuperare
minore. E così al riposo lungo il Maddaloni rincorre di sei lunghezze.
Al
rientro dagli spogliatoi la musica cambia, eccome. Il Benevento perde la
lucidità e soprattutto non riesce a segnare con la stessa costanza e assiduità.
Non è che il gioco fino a quel punto della gara fosse stato perfetto, sia da
una parte che dall’altra, ma di certo i maddalonesi cambiano registro. Nonostante
qualche rimbalzo offensivo di troppo, i biancoblu puliscono il proprio
tabellone tirando giù tantissimi palloni. Non solo nell’area colorata propria,
ma anche in quella offensiva sale in cattedra Luciano Rusciano, il quale diventerà il punto di riferimento in
post, appoggiando al vetro i palloni e confezionando diversi giochi da tre
punti, oltre che a catturare rimbalzi, per una eccellente doppia- doppia da 18
e 15. Parziale decisivo di 22-10 e risultato al 30’ capovolto, sul 56-50. Con
il punteggio da recuperare, i sanniti hanno alzato decisamente i colpi,
aumentando la fisicità soprattutto in difesa. I contatti più volte sono andati
oltre, e così il Benevento al 33’ già era in bonus. È il solo Kavaric a
mantenere gli uomini di coach Parrillo attaccati al match, e quando circa un
minuto dopo lascia il campo per raggiunto limite di falli, i sanniti si
aggrappano a chiunque pur di restare i gioco. I troppi falli però, semplificato
di molto le fatiche dei biancoblu, che con Salvatore
Desiato e Francesco Chiavazzo,
hanno dovuto saltare più volte la difesa pressing a tutto campo degli
avversari, mettendo i puntini sulle “i” soprattutto dalla linea della carità,
chiudendo il match in un palazzetto festante.
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