DAL MENSILE "MADDALONI CITTA'" DI DICEMBRE 2012
Un anno indimenticabile per la Cover Maddaloni
Buon inizio per la San Michele in DNC: sette vittorie e tre sconfitte
Giovanni Bocciero
La dirigenza della Pallacanestro San Michele non poteva immaginarsi un
avvio di campionato migliore di questo che sta vivendo, perché metta la mano
sul fuoco chi soltanto poteva pronosticare che alla decima giornata della Divisione
Nazionale C la Cover avrebbe avuto all’attivo sette vittorie e tre sconfitte.
Certo, gli ultimi due ko rimediati prima in quel di Venafro, per altro
gara influenzata da un arbitraggio scadente e a vantaggio dei padroni di casa,
e poi in quel di Vasto, dove nel momento clou i calatini sono stati gambizzati
dal maddalonese doc Biagio Sergio, hanno interrotto il buon cammino fin qui
percorso.
Questo record, che per una neopromossa è piuttosto positivo visto che
l’obiettivo societario è raggiungere una tranquilla salvezza in questo primo
campionato nazionale, sta rendendo ancor più avvincente questo cammino. Neanche
quando la Cover Maddaloni è stata da sola in testa alla classifica, il tecnico
Massimo Massaro si è montato la testa, conscio delle difficoltà e delle insidie
che di domenica in domenica si nascondono dietro l’angolo. E per questo, oltre
al rammarico per i due stop consecutivi, l’allenatore guarda con fiducia al
prosieguo di questo campionato, che per il momento si è disputato soltanto per
un terzo (nove gare disputate sulle ventisei previste più la post season).
Questo che si sta chiudendo, però, sarà un anno indimenticabile per la
società di patron Andrea De Filippo, con il record di trentasei vittorie in
altrettante partite giocate nel massimo campionato regionale, un record che
difficilmente potrà essere soltanto eguagliato e che ha consegnato la Pall. San
Michele alla storia del basket campano. Una curiosità è che i biancoblu hanno
chiuso la stagione da imbattuti a livello nazionale insieme ad altre due
compagini, il Cus Messina di una vecchia conoscenza cestistica maddalonese,
Carlo Contaldo, e al Sant’Orsola Sassari. L’imbattibilità regge ancora in DNC
per i soli siciliani (9 vittorie), mentre i sassaresi (sei vittorie e quattro
sconfitte) inseguono i calatini. Sin dalla costruzione di quel roster, comunque,
la cui ossatura compone la squadra attuale, la dirigenza si è prodigata per
avere soltanto il meglio, con l’acquisto di giocatori di ben altra categoria,
ma soprattutto l’ingaggio della stelle delle minors italiche, che risponde al
nome di Njegos Visnjic. Il quale ha fatto ammirare sul parquet tutta la sua
classe e la glacialità che contraddistingue un campione che primeggia, sempre.
Se per caso ci capitasse tra le mani una sfera di cristallo, dal potere
temporale che ci permettessi di rivivere la stagione 2011/12, sicuramente le
tappe di quel tour fantasticamente romantico saranno le gare contro Stabia
(97-50), primo assaggio di un basket perfetto e vincente, la finale contro il
Senise (85-77) che sancì la vittoria della Coppa di Lega, quella contro lo
Scafati (79-67), una delle pretendenti alla promozione recuperata con
caparbietà e ammaestrata nel finale, il derby nella fase a orologio contro il
Santa Maria a Vico (98-59), e ancora gara uno dei playoff contro un Casavatore
(119-59) letteralmente demolito a suon di canestri spettacolari, per terminare
con gara due della finale a casa del Savoia (63-64) che ha dato il la alla
festa promozione.
In estate, dunque, il tanto atteso salto in un campionato nazionale, che
ha ribadito un fattore che ha contraddistinto il sodalizio maddalonese sin
dalla sua nascita sette anni orsono: la grande ambizione. La dirigenza grazie
al lavoro certosino del deus ex machina
Pasquale De Filippo, ha provveduto innanzitutto al passaggio del testimone tra
l’allenatore Roberto Castaldo, che ha lasciato la panchina per motivi
personali, e coach Massimo Massaro, approdato all’ombra delle “Due Torri” con
tanta voglia di fare e di stupire, restando però con i piedi ben saldi a terra.
Dopo il tassello del nuovo tecnico e quelli che rispondevano ai giocatori
confermati, ovvero Davide Ferrante, Luciano Rusciano, Francesco Chiavazzo,
capitan Nino Garofalo e Adriano D’Isep, ci sono stati gli ingaggi di due
giocatori non solo esperti della categoria, ma soprattutto beniamini del
pubblico maddalonese, dal palato finissimo per il basket. Salvatore Desiato e
Giuseppe Piscitelli, non solo sono andati a completare un roster che aveva bisogno
di due innesti per ben figurare, ma hanno alzato il tasso tecnico della
squadra, apparecchiando la tavola per una stagione che sin dal pre-campionato
faceva comprendere che lo spettacolo sarebbe stato di scena al Pala Angioni-
Caliendo. L’esordio in Divisione Nazionale C contro Airola (80-65) non poteva
essere più fragoroso per i biancoblu, che hanno sciorinato un gioco veloce,
dinamico e spumeggiante, prendendo tutti tiri puliti e negli schemi. Insomma,
una prestazione strappa applausi, che ha rianimato inesorabilmente il tifo più
sfegatato, che si è fatto sentire ancor più assordante alla quarta giornata,
nello scontro con la corazzata Molfetta (83-77), in cui è giunta la vittoria
consecutiva numero quaranta. Poi in successione sconfitta a Trani (62-56), e
vittorie contro Salerno (78-71), a Barletta (83-86) e col Benevento (89-77) che
ha lanciato in vetta, in solitudine, la Cover Maddaloni.
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