DALLA NUOVA GAZZETTA DI CASERTA DEL 22/06/2014
SPECIALE. Il giemme stimato da tutto l’ambiente sta diventando il factotum dei bianconeri
Atripaldi, l’uomo giusto per la Juvecaserta
Giovanni Bocciero
CASERTA. Il grande artefice della stagione appena passata della Juvecaserta, è stato sicuramente il general manager Marco Atripaldi, una persona vera, che è proprio così come la si vede, e soprattutto sa quello che fa quando si parla di pallacanestro. Dopotutto, il suo curriculum parla piuttosto chiaro. In quel di Biella è stato autore di stagioni a dir poco miracolose, rivelandosi anno dopo anno uno dei giemme più affidabili del panorama italiano, con un buon fiuto per l’affare.
Di scommesse nella sua carriera da dirigente ne ha vinte parecchie. Basta rileggere alcuni roster della Pallacanestro Biella, la società che ha forgiato Atripaldi sin dalla stagione 1994/95. Lì sono passati giocatori del calibro di Joseph Blair, Nate Erdmann, Corey Brewer, Kevin Rankin, Antonio Granger, Cookie Belcher, Malik Dixon, Michael Batiste, Jamel Thomas, Jacob Jaacks, DeMarco Johnson, Kyle Hill e Ricky Minard, giusto per citarne qualcuno proveniente dall’altra parte dell’oceano, che si sono costruiti una splendida carriera qui nel Vecchio Continente, a livello di Eurolega e non solo.
FOTO CAROZZA |
Da Biella sono passati anche tanti cestisti italiani che hanno portato il loro mattoncino alla Nazionale italiana, come Luca Garri, Matteo Soragna, Fabio Di Bella, Andrea Michelori, Marco Carraretto, Pietro Aradori, ma che hanno avuto la loro prima grande chance proprio grazie a Marco Atripaldi.
Questi sono tutti esempi che sottolineano, anzi, cerchiano con l’inchiosto rosso, come l’attuale giemme bianconero abbia sempre avuto l’occhio piuttosto lungo. In tanti si riempiono la bocca su ciò che hanno fatto, per Atripaldi, invece, parlano i fatti, e questi contano come un gran bel biglietto da visita.
Per sua stessa parola, qui a Caserta si è ambientato benissimo, grazie all’affetto ricevuto da tutti i casertani. Lui ha ripagato alla grande questo calore, con il lavoro, mettendo le basi ad un progetto che già dopo dodici mesi ha cambiato radicalmente lo stato d’animo di tutto coloro che seguono la palla a spicchi all’ombra della Reggia.
Gli attestati di stima nei confronti del dirigente bianconero si sono sprecati nell’arco della stagione agonistica, lui che si è detto disposto anche ad andare mendicando porta per porta pur di raccogliere i fondi che servono alla Juvecaserta per disputare il campionato di Serie A. Massima fiducia nei suoi confronti l’avverto anche i proprietari Raffaele Iavazzi e Carlo Barbagallo, che hanno preteso la sua presenza nel CdA del club. Non solo si è reso disponibili nel reperire le risorse economiche necessarie, oltre a svolgere le sue consuete mansioni di “uomo mercato” dei casertani, ma nell’ultimo periodo ha intrapreso anche un lavoro di reclutamento a livello giovanile, allargando considerevolmente il suo operato, diventando così il vero factotum della società di Pezza delle Noci, tutto per amore della Juvecaserta, ormai sua seconda pelle.
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