La Cover di Massaro ritorna a sorridere
COVER MADDALONI- DELTA SALERNO (23- 14; 38- 32; 49- 55)
MADDALONI: Desiato 7, Ferrante 13, Chiavazzo 19, Piscitelli 22,
Rusciano 17; Garofalo, D’Isep, Gnarra n.e., Meles n.e., Pascarella n.e., All. Massaro.
SALERNO: Antonucci, Esposito 12, Corvo 17, Parlato 17, Balestrieri
2; Norcino 17, Capaccio 4, Menduto M. 2, Izzo n.e., Fereoli n.e., All. Menduto
O..
ARBITRI: Luca Pelliccia di Afragola (NA) e Roberto Ozzella di Napoli
(NA).
NOTE: Usciti per 5 falli Esposito (37’), Rusciano (39’) e Norcino (39’).
di Giovanni Bocciero
MADDALONI – Torna a sorridere la Cover Maddaloni, che ha la meglio
del Delta Salerno e, conseguentemente alla caduta del Magic Team Benevento a
Vasto, condivide nuovamente il primato della classifica insieme ai sanniti e
agli abruzzesi. Gran parte del primo quarto si gioca in pieno equilibrio, con
le squadre che lasciano da parte i tatticismi e si affrontano a viso aperto.
Mentre da un lato i maddalonesi cercano di tessere le trame per prendere un
primo sostanzioso vantaggio, mandando a segno tutti i propri effettivi, i
salernitani si affidano molto alle individualità dell’esperto Pino Corvo,
autore dei primi nove punti degli ospiti. La Cover riesce sin da subito a
mettere il naso avanti, e nonostante provi a scappare, soltanto sul finire
della prima frazione mette tra se e gli avversari sette lunghezze di vantaggio
(19-12) grazie ad un ispirato Giuseppe
Piscitelli, che si rivelerà il vero trascinatore del match per i suoi con
un 8/10 da due ed il 50% da tre. Il secondo quarto di gioco ha inizio sulla
stessa falsariga di quello precedente, con il Maddaloni che accumula punti
grazie al gioco corale e a diversi viaggi in lunetta, mentre coach Orlando Menduto
deve fare i conti con i falli. Infatti, il tecnico salernitano prova a farsi
sentire dagli arbitri visto che al 12’ deve tirare fuori dal campo lo stesso
Corvo, già a quota quattro falli. Questo sfogo per cui coach Menduto viene
ammonito dagli uomini in grigio, vuol essere più che altro uno sprono per i
suoi stessi giocatori, che però sembrano non recepire il messaggio. Anzi,
giocando piuttosto molli, gli ospiti sbattono contro Luciano Rusciano, capace di stampare tre stoppate nel solo secondo
quarto cancellando ogni tentativo di tiro degli avversari. È con questa difesa
che il Maddaloni riesce a raggiungere la doppia cifra di vantaggio sul 34-21 al
16’, soprattutto con un Davide Ferrante
che non perdona dalla linea della carità trasformando ben 9 liberi dei 10
tirati. Il vento cambia inaspettatamente quando in campo scende il giovane
Norcino, che da solo piazza un break di 11-2 infilando due bombe ed altri
piazzati che puniscono malamente la difesa calatina. Questo parziale firmato
dal play classe ’94, di scuola Scandone Avellino, rianima i compagni e permette
soprattutto al Delta di andare al riposo lungo con un distacco di sei punti
(38-32).
Al rientro dagli spogliatoi continua il buon momento degli ospiti, che
inesorabilmente trovano il vantaggio sul 40-39. Ancora protagonista è Norcino,
che stavolta taglia la difesa dei padroni di casa come una lama farebbe con il
budino. Non solo segna, ma distribuisce ottimi palloni per i vari Esposito e
Parlato che non falliscono dalla media distanza. Il Salerno ha però il merito
di applicare una difesa press a tutto campo, che non porta a recuperare
palloni, ma a mandare in confusione l’attacco calatino che spesso deve tirare
allo scadere dei 24”. Ai maddalonesi viene meno anche quell’intensità che aveva
contraddistinto il loro inizio di gara, e così ci pensa Piscitelli con i suoi
canestri a tamponare questa emorragia. Per tutto il quarto le due squadre si
sorpassano e contro sorpassano, fino agl’ultimi 2’ quando il Salerno è bravo a
sfruttare un paio di attacchi consecutivi per fuggire sul 49-55. Nell’ultimo
periodo la Cover sa bene che deve gettare il cuore oltre l’ostacolo e ritrovare
lo smalto dei primi 10’ di gara, e prima con Francesco Chiavazzo, e poi con Piscitelli realizza due triple
importanti. Il Delta barcolla ma non crolla e si mantiene avanti sul 58-60.
Quando il pallone inizia a pesare come un macigno è Salvatore Desiato a prendersi la responsabilità di ammaliarlo,
prenotando diversi viaggi in lunetta per sé e per i compagni, totalizzando un
incredibile 17/19 nel solo ultimo quarto, e confezionando una meritata quanto
sofferta vittoria, frutto questa volta di una panchina quasi inesistente, se
non fosse per qualche buona difesa attuata da capitan Garofalo e dall’under
D’Isep.
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