La
Cover Maddaloni fa poker e supera la corazzata Molfetta
TABELLINI:
Cover Maddaloni- Gammauto Molfetta 83- 77
Maddaloni:
Piscitelli 2, Desiato 17, Salanti n.e., Garofalo 9, Pascarella n.e., Rusciano 10,
Di Vico n.e., Chiavazzo 24, D’Isep 4, Ferrante 17, All. Massaro, Ass. All.
Ricciardi.
Molfetta:
Corvino 25, Sallustio n.e., Grimaldi 7, De Gennaro, Di Lauro 9, Teofilo 16,
Azzollini n.e., Del Rosso n.e., Lombardo 12, De Falco 8, All. Gesmundo, Ass.
All. Schinzani.
Parziali:
13-25, 14-16, 28-15, 28-21.
Arbitri:
Simone Patti di Chieti (CH) e Marco Catani di Pescara (PE).
Note:
800 spettatori circa, 50 ospiti. Uscito per 5 falli Di Lauro (39’). Falli
tecnici a Garofalo (12’), Desiato (14’), Teofilo (25’) e Corvino (25’). Falli
antisportivi a Rusciano (28’) e Chiavazzo (33’). Espulso Lombardo (34’).
PRE-PARTITA:
La partita tra il Maddaloni ed il Molfetta rappresentava senza alcun dubbio il
match di cartello della quarta giornata del girone G della DNC. Partita molto
attesa, soprattutto per il pubblico maddalonese, che rivedeva calcare il
parquet del Pala Angioni- Caliendo a giocatori come Valerio Corvino e Francesco
Teofilo, tanto per citarne due. Ritorno a Maddaloni anche per Domenico De Falco,
che ha disputato metà stagione in casacca Artus nel 2005/06.
CRONACA:
Desiato,
Ferrante, Chiavazzo, Piscitelli e Rusciano il quintetto mandato in campo da
coach Massimo Massaro; mentre Corvino,
Di Lauro, Teofilo, Lombardo e De Falco sono i cinque di coach Gesmundo. Dopo 2’
di gara piuttosto confusionari, forse per l’attesa di questo big match, è
Chiavazzo ad aprire le danze con una volata fino in fondo. Molfetta prova a far
girare il pallone, per far muovere la difesa maddalonese che lascia qualche
buco in cui sono bravi ad infilarsi gli ospiti. La risposta passa dalle mani di
Luciano Rusciano, che prova a far
sentire il proprio fisico nel pitturato avversario, prima segnando di gancio
appoggiato al tabellone, e poi riciclando un pallone a rimbalzo offensivo
depositandolo nel cesto (8-6). Quando al 4’ Corvino commette il suo secondo
fallo, e viene richiamato in panca, i giocatori molfettesi si responsabilizzano
di più, avendo il proprio play fuori, ma soprattutto trovano quattro bombe
consecutive che li lanciano sul 10-22. Il Maddaloni cade nella frenesia di
voler colmare nel minor tempo possibile questo gap, e allora cerca di armare la
mano di Ferrante al tiro pesante, che però si dimostra piuttosto freddina. Non
avendo questa opzione tattica, visto lo 0/3 da tre e il non fantastico 5/15 al
tiro, la palla spesso stagna nelle mani dei biancoblu che si affidano a sortite
individuali, in una delle quali Chiavazzo mette a segno un bel gioco da tre
punti per il momentaneo 13-24. La seconda frazione di gioco si apre proprio
come la precedente, ovvero tanti errori e gioco piuttosto confusionario. È Sasà Desiato che prova a suonare la
carica, mandando a segno una tripla fronte a canestro dopo aver ricevuto palla
da Rusciano in post basso, e aver trasformato entrambi i liberi sul fallo
subito nell’azione successiva (18-26). Nel primo quarto Molfetta aveva piazzato
il break decisivo grazie al tiro pesante, nel secondo ha invece sfruttato le
crepe difensive del Maddaloni per entrare e segnare da sotto. Il tecnico per
simulazione di sfondo fischiato a Garofalo complica ancor di più la missione
recupero dei calatini, che piombano sotto di quindici lunghezze. Ancora uno
slalom di Desiato permette di restare a galla i suoi, ma ciò che maggiormente
da sollievo è la tripla realizzata al 17’ dall’angolo da Ferrante (25-37), che
fin lì era ancora all’asciutto.
Adriano D'Isep in azione |
Al rientro dagli spogliatoi doveva
cambiare assolutamente la marcia dei padroni di casa, se volevano recuperare
questa gara. Eppure l’inizio molfettese con tripla (29-44) faceva presagire
davvero il peggio per i ragazzi di coach Massaro. Invece, si mette in proprio Francesco Chiavazzo e piazza un break
di 7-0 che riporta i suoi sul 36-46. Prima è bravo ad infilarsi nel buco
lasciato dalla difesa pugliese, poi punisce dai 6,75, con tanto di dedica ed
incitamento verso il pubblico. Nel giro di un minuto poi, prima Teofilo e poi
Corvino si vedono recapitare un fallo tecnico per proteste, e dalla linea della
carità è glaciale Davide Ferrante,
che nel solo terzo quarto farà 6/6. Gli ospiti sembrano accusare il colpo, più
mentale che fisico, e allora sale in cattedra capitan Nino Garofalo, che realizza tutti i suoi nove punti ricucendo prima
sul 49-50, e poi sul 55-56 di fine terzo periodo. L’ultimo quarto è un
susseguirsi di emozioni, con il Molfetta che torna a pungere da tre, e Ferrante
che risponde con la stessa moneta (60-63). Coach Massaro allora prende la
scelta tattica meglio riuscita, decidendo d’inserire Adriano D’Isep per mettere un po’ di pressione sulla palla. Nei
quattro minuti in campo, D’Isep recupera tre palloni, scippandoli dalle mani
dell’avversario, e si rende artefice del rimbalzo offensivo, trasformato in due
punti, che causerà l’espulsione di Lombardo che appoggia una mano galeotta sul
viso del biancoblu. La decisione arbitrale fa esplodere un tafferuglio sugli
spalti tra tifosi, sedato dagli stessi giocatori dal campo. I liberi consento
al Maddaloni il primo vantaggio (64-63), anche se gli ospiti dall’altra parte rimettono
le cose a posto con una bomba allo scadere dei 24”. Nel finale i calatini
sfruttano tutti i liberi a loro disposizione, mentre i molfettesi vanno fuori
giri perdendo diversi palloni in modo anche banale.
POST-PARTITA:
La Cover Maddaloni non ha più intenzione di fermarsi, e batte sudando le
proverbiali sette camicie la corazzata Molfetta, allungando la propria striscia
a quota 40 ‘doppie v’, e calando il personale poker in questo inizio di
campionato. Una vittoria davvero importante, che sicuramente farà bene a
imprimere ancor di più quella mentalità vincente pronunciata settimane fa da
Sasà Desiato.
COMMENTI:
“È stata una partita molto equilibrata
anche se il punteggio del primo tempo non lo direbbe – commenta coach
Massimo Massaro –, perché siamo stati per
i primi due quarti costantemente quindici punti sotto perché, in effetti, non
riuscivamo a giocare come volevamo. Forse abbiamo sentito la troppa attesa di
questa partita, davvero molto sentita da noi, che avevamo giocato benissimo le
altre gare. Credo che però anche quando abbiamo giocato male, siamo riusciti a
fare qualcosa di buono, perché non ci siamo mai lasciati andare. Nel secondo
tempo ho chiesto maggiore lucidità e più difesa, di aumentare un po’
l’intensità di gioco, e con Desiato e gli esterni Ferrante ma soprattutto
Chiavazzo, che all’inizio del terzo quarto è stato bravo con le sue
penetrazioni e i suoi tiri, ci ha riportato praticamente a pochi punti di
distanza. Il resto lo hanno fatto Garofalo, che è stato molto importante a
tenerci a galla e a non farci prendere un passivo maggiore, e Rusciano, e
finalmente la squadra si è espressa al meglio, giocando naturalmente, come
sappiamo fare, con il gioco corale. Importantissimo – conclude il tecnico
maddalonese – è stato anche l’ingresso di
D’Isep che è stato molto bravo in difesa e ci ha dato qualche punto in attacco”.
Addetto Stampa
Pall. San Michele
Giovanni Bocciero
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